skamorza ha scritto:tante parole per nulla.
le povere ragazze sono rimaste imprigionate nell'auto e non potevano mettersi in posizione di sicurezza.
per il resto quoto IVANPG. io chiedo limiti più ampi in autostrada, ma di notte NO. la visibilità è condizione principale per poter elevare la velocità massima. di notte queta condizione manca.
Le povere ragazze erano FUORI dall'auto e stavano portando soccorso agli altri coinvolti.
Purtroppo, come spesso accade, chi porta soccorso e' la prima vittima di eventuali collisioni aggiuntive.
Questo perche' non viene fatta nessuna formazione in merito a cosa fare in caso di incidente. Ridicolmente, vengono fornite nozioni di pronto soccorso, che NESSUNO dovrebbe assolutamente azzardare, a meno di non aver ricevuto una preparazione vera nel campo, mentre non viene invece spiegato come
- mettere se stessi in sicurezza (che dovrebbe essere la primissima cosa da fare)
- mettere in sicurezza il sito e altri eventuali coinvolti e incapaci di agire.
Quasi in un terzo degli incidenti su autostrade e superstrade vi sono tamponamenti aggiuntivi. E troppo spesso chi si era salvato dall'incidente primario rimane vittima di quello secondario, tipicamente perche' e' a piedi.
E' chiaro che, in una situazione simile, ragionare e' tutt'altro che facile.
Il pericolo scatena tutta una serie di automatismi: l'adrenalina va a mille, aumentando considerevolmente la forza fisica ma riducendo la coordinazione motoria, il campo visivo si riduce drasticamente, si perde la capacita' di ragionare lucidamente e di fare ragionamenti proiettati nel futuro, riuscendo a "percepire" solo l'immediato, riducendosi a quei meccanismi primordiali che l'evoluzione ha prodotto al fine di difendersi dai predatori, e che riduce la capacita' ragionativa a una singola decisione, quella che tecnicamente viene chiamata "Fight/flight reaction", ossia la decisione tra fuggire o "restare a combattere" (inteso ovviamente in senso lato).
Per questo una preparazione formale precedente e' tanto utile. perche' inculca una serie di automatismi che possono essere sommati a quelli naturali.
Certe cose basta farle anche solo un paio di volte per riuscire poi, in caso d'emergenza, a richiamare alla mente la procedura ed evitare una tragedia.
Per esempio, le ragazze sono quasi certamente scese senza indossare i giubbetti catarifrangenti, una delle poche misure davvero sensate adottate ultimamente, ma purtroppo quasi sempre disattesa.
Magari non li avevano nemmeno nell'abitacolo, o comunque non ci han pensato.
Hanno pensato come prima cosa ad aiutare gli altri. Gesto sicuramente nobile, ma spesso fatale.
In molti paesi fanno fare vere e proprie simulazioni di incidente, dove l'allievo deve rispettare una specifica procedura di messa in sicurezza, spesso entro tempi limitatissimi (questo sia per simulare l'ansia che segue un incidente, sia per abituarsi a fare queste cose subito, rapidamente e bene).
E ci vorrebbe davvero poco.