U2511 ha scritto:Vista dall'esterno, considerando tutti i vari piani e contropiani presentati ed il "ribaltone" della trazione deciso (apparentemente) tutto d'un tratto, la sensazione è che si sono resi conto che l'edificio bruciava ed hanno deciso di fare in fretta ed in furia un prodotto attraente. Solo che non stiamo parlando di una qualsiasi utilitaria low cost fatta in India, ma di una vettura che, da subito, ha dichiaratamente messo nel mirino la Bmw serie 3 (ricordate le famose slides con i pezzi scomposti, il telaio etc?)pilota54 ha scritto:Semmai spero che non si ripeta il fatto, o se vogliamo l'errore (dovuto sostanzialmente a una "promessa") di presentare una linea definitiva e ufficiale 1 anno prima dell'uscita sul mercato.
Qui si parla della Giulia da 1 anno e 2 mesi (e c'era stato anche un topic precedente...) e ancora non si è visto un test su strada.
Ora, per quanto in FCA ci siano fior fiore di brave persone che sanno fare il loro lavoro, non è che, come diceva qualcun altro qui, ti improvvisi a fare un segmento D d'eccellenza, ma accessibile a molti, con un drivetrain desueto da decine d'anni. Le persone che a suo tempo sapevano mettere giu un pacchetto del genere, o sono in pensione o sono tra i più. Vero che puoi "acquistare" professionalità sul mercato, ma senza amalgama di squadra, che richiede tempo, anche il miglior genio non riesce ad esprimersi. Vero anche che su lversante americano FCA ha risorse umane ampiamente "allenate" a questi schemi, ma è altrettanto vero che, oltre al problema di amalgama, va considerato che le dimensioni e le normative Eu sono differenti da quelle Nafta (per dirne una, facile mettere il motore entro il passo sei hai 5 metri e più di lunghezza veicolo disponibile: fallo con mezzo metro di meno, non è la stessa cosa). Anche la sede fantasma scelta per questa operazione, se da un lato dovrebbe facilitare appunto l'amalgama e quant'altro, dall'altro potrebbe inevitabilmente cozzare con le abitudini di vita delle maestranze. Imamginatevi voi, inquadrati a Cassino piuttosto che a Pomigliano piuttosto che a Torino, con la vostra vita: famiglia, bimbi da prendere e portare a scuola, genitori da accudire etc etc. D'un tratto venite comandati nell'Area 51 per fare la Giulia: per un giovane senza famiglia potrebbe senz'altro essere un'esperienza entusiasmante, ma un 40-50 come esemplificato, con quale spirito si approccerà a questa "sacra missione"? Mentre sta lì a valutare un impianto frenante potrebbe certamente avere il cruccio che a fine turno non può tornare a casa e fare le sue cose. Quando SM dice che è megloi attendere ma far uscira una vettura perfetta (anche giusto, eh), ammettendo indirettamente che ci sono ancora una serie di cose da sistemare, quanta componente umana c'é in questi ritardi?
SEGUE
Le tue sono osservazioni rispettabili e condivisibili.