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Start and stop?

una domanda sullo S&S : se sono in coda di notte (con i fari accesi) il sistema spegne ed accende il motore.
Se oltre ai fari ho acceso il lunotto termico posteriore (energivoro) il sistema si attiva lo stesso ?
Il sistema verifica lo stato di carica della batteria prima di attivare lo S&S?
E cosa succede se sono in coda in agosto con il condizionatore in funzione?

Domanda aggiuntiva: sulla mia Jazz ho installato la black box (per risparmiare sull'assicurazione) che è sostanzialmente un gps sempre attivo. Se la macchina resta ferma a lungo, il dispositivo "ciuccia" la batteria, compromettendone lo stato di carica.
Sulla macchina precedente staccavo la batteria quando prevedevo di stare fermo per più di una settimana, su questa l'elettrauto mi ha detto
che la batteria è rinforzata e che non dovrebbero esserci problemi (dopo due settimane, magari sì !)
Cosa ne pensate?
 
Se la tensione batteria non è sufficientemente alta, lo S&S non si inserisce, lasciando l'auto al minimo. Se la T° impostata sul clima è notevolmente diversa da quella esterna, lo S&S non si inserisce consentendo al climatizzatore di lavorare.
Se durante una fase di S&S la tensione cala eccessivamente a causa degli utilizzatori, il sistema riaccende il motore.
 
Buonasera a tutti, scusate se mi inserisco ma visto l'argomento non posso farne a meno.
Il sistema in oggetto è solo una trovata "tout court" per far passare determinate omologazioni.
Dal punto di vista pratico è assolutamente dannoso soprattutto per i motori turbo, dove la lubrificazione del banco turbina avviene a motore acceso. Se si utilizza con un règime che non è il minimo, tipo una fermata improvvisa per un rosso con motore che non è ancora al minimo, la turbina continua a girare ma l'olio non giunge perchè il motore è stato spento dallo start&stop.
Moltiplicate questa situazione, frequente nei grandi centri, per molte volte al giorno e vi ritroverete,dopo un certo tempo, con l'albero della turbina che inizia a prendere gioco con ovvie perdite d'olio.
Non è dannoso nell'immediato ma lo è di certo.
Le batterie per le auto dotate di start&stop sono con amperaggio maggiorato e con alternatore più robusto, ma a lungo andare vorrei proprio vedere qual è la batteria che regge venti/trenta avviamenti al giorno soprattutto col freddo.
Per quanto mi riguarda lo escludo dal primo giorno, appena metto in moto l'auto pigio il tastino di esclusione e si va tranquilli.
Negli anni '80 la Fiat fece uscire un modello della Ritmo chiamata "energy saving" che aveva lo stesso sistema, fece talmente successo che ne vendettero più o meno una decina su tutto il territorio italiano ...
E' una tecnologia già sperimentata ed accantonata, oggi la ripropongono come la panacea di tutti gli inquinamenti urbani ...
 
Buonasera a tutti, scusate se mi inserisco ma visto l'argomento non posso farne a meno.
Il sistema in oggetto è solo una trovata "tout court" per far passare determinate omologazioni.
Dal punto di vista pratico è assolutamente dannoso soprattutto per i motori turbo, dove la lubrificazione del banco turbina avviene a motore acceso. Se si utilizza con un règime che non è il minimo, tipo una fermata improvvisa per un rosso con motore che non è ancora al minimo, la turbina continua a girare ma l'olio non giunge perchè il motore è stato spento dallo start&stop.
Moltiplicate questa situazione, frequente nei grandi centri, per molte volte al giorno e vi ritroverete,dopo un certo tempo, con l'albero della turbina che inizia a prendere gioco con ovvie perdite d'olio.
Non è dannoso nell'immediato ma lo è di certo.
Mai sentito di uno S&S che si inserisca con motore non al minimo. Immagino che il regime di minimo sia una delle condizioni di inserimento..
Le batterie per le auto dotate di start&stop sono con amperaggio maggiorato e con alternatore più robusto, ma a lungo andare vorrei proprio vedere qual è la batteria che regge venti/trenta avviamenti al giorno soprattutto col freddo.
Per quanto mi riguarda lo escludo dal primo giorno, appena metto in moto l'auto pigio il tastino di esclusione e si va tranquilli.
Insomma lo escludi per fisime mentali...
 
D'accordo sulla inutilità di questo sistema ,costi ed eventuali risparmi che può dare non si pareggiano,secondo me esiste anche un'altro fattore che danneggia le turbine o le mette a dura prova ,nei motori diesel è la rigenerazione che passa una gran quantità di calore e di gasolio nella turbina.
 
Mai sentito di uno S&S che si inserisca con motore non al minimo. Immagino che il regime di minimo sia una delle condizioni di inserimento..

Insomma lo escludi per fisime mentali...

Nessuno ha scritto che lo start&stop si inserisce a 5000 giri, mi riferivo ai giri della turbina che continuano anche quando il sistema spegne il motore senza un adeguato tempo di rotazione al minimo del motore utile a lubrificare il banco della turbina.

Fisime mentali : grazie per il complimento, siete voi che lo usate per quaranta volte al giorno che invece non le avete.
Come non detto, fatene buon uso di questo splendido sistema.
 
Nessuno ha scritto che lo start&stop si inserisce a 5000 giri, mi riferivo ai giri della turbina che continuano anche quando il sistema spegne il motore senza un adeguato tempo di rotazione al minimo del motore utile a lubrificare il banco della turbina.
E allora?
L'era delle R5 turbo è passata da un pò...
Fisime mentali : grazie per il complimento, siete voi che lo usate per quaranta volte al giorno che invece non le avete.
Come non detto, fatene buon uso di questo splendido sistema.
Non mancherò.
 
Jazzaro io sono quasi sempre d'accordo con te, noto però che sei forse un po' troppo secco nelle tue risposte, non vorrei che saltino fuori altre polemiche, un pizzico di diplomazia in più renderebbe l'atmosfera delle discussioni meglio godibile... con tutto il rispetto, neh ! ;)
 
Pardon, allora sarò lungo.
Discorso turbina che gira senza olio con il motore spento: trattasi di una leggenda da bar (o da forum...) dal momento che l'asse del turbocompressore gira in ogni caso bagnato dall'olio residuo rimasto al momento dello spegnimento del motore. E trattandosi di un contatto senza pressioni fra alberino e bronzine (nel caso più comune), non ci sono motivi per cui l'alberino grippi qualora giri senza olio pompato: non è un contatto come fra bronzina ed albero motore, soggetto a notevoli pressioni date anche solo dalla compressione nei cilindri, qui c'è solo un alberino che ruota su un velo d'olio, che rimane lì. Lubrificazione statica, come per i cuscinetti ruota che lavorano tutta la loro vita con una puntina di grasso immesso in fabbrica.. Quindi non può essere una mancanza d'olio (originata dall'intervento dello S&S) a creare problemi al turbo: la circolazione dell'olio, dentro al turbocompressore, serve ad evitare che il lubrificante al suo interno superi determinate temperature (circa 300°) e carbonizzi, perdendo capacità lubrificante e otturando i passaggi: questo è il problema tecnico da considerare, non che il turbo giri per dei secondi senza che l'alberino venga bagnato da olio fresco. Non a caso, in certe applicazioni con turbocompressore sui benzina, il turbo ha sia i passaggi per l'olio che per il liquido di raffreddamento con eventualmente una pompa ausiliaria elettrica che si accende allo spegnimento del motore e lavora per qualche minuto solo per il turbo.
Nell'epoca delle prime applicazioni con turbocompressori, anni 80, ai costruttori mancavano le conoscenze (banalmente, l'esperienza nel campo..), mancavano lubrificanti adeguati (le F1 di allora lavoravano con olii che oggi non metteremmo manco nella panda...), mancavano prodotti metallurgici avanzati per cui bastava a volte fermarsi a far benzina, arrestando perciò il motore, per iniziare una catena di eventi che avrebbe portato qualche km dopo a rompere il turbocompressore. Cosa che evidentemente non succede più altrimenti i primi 10km dopo ogni autogrill, luogo dove ci si ferma e si spegne la propria turbocompressa ben calda, sarebbero pieni di turbodiesel e turbobenzina ferme per rottura del turbocompressore... cosa che con tutta evidenza non succede più, vuoi perchè l'olio resiste a temperature più alte, vuoi perchè gli impianti di iniezione sono ora assai precisi ed evitano smagrite e tengono "bassa" la t° allo scarico, vuoi perchè il semplice rallentamento dai 140 è più che sufficiente a portare il turbo dai 5-600° del funzionamento a regime ai 150-200° del momento in cui vien spento il motore, vuoi per la presenza di raffreddamento supplementare, la cosa non crea perciò problemi... Fatto sta che è estremamente difficile che un motore turbocompresso venga arrestato dallo S&S in un momento critico, un momento in cui dovrebbe invece funzionare per smaltire calore: anche perchè. a questo punto, è sufficiente che nella centralina iniezione venga inserito un timer che conteggi quanto tempo è passato dall'ultima grossa richiesta di potenza/coppia motrice (condizione che aumenta il calore allo scarico) ed impedisca, per dire, che lo S&S entri nei 45 secondi successivi a tale richiesta, cosa che fa del bene anche alle testate. Fine del problema turbocompressore.
Discorso batteria e cicli di avviamento... Anche qui, il problema sta nel DIMENSIONAMENTO delle componenti: se si costringe una batteria ed un motorino d'avviamento normali al carico di lavoro di un S&S, è chiaro che non reggeranno, esattamente come un disco freno di una Jazz non reggerebbe se montato sotto un CRV e sottoposto alle sollecitazioni date dalla massa di quel barcone. Se invece i pezzi vengono dimensionati correttamente (e si intende tutto il complesso, batteria, motorino d'avviamento, pompa olio, olio, alternatore, gestione elettrica, bronzine, valvoline di non ritorno, ....), anche qui fine dei problemi, a parte quelli dovuti al costo della loro sostituzione: come di consuetudine per l'industria dell'auto (e non solo), i primi esempi di S&S hanno pagato dazio all'affidabilità, ed è indubbio, ma dopo 8 anni mi pare che la situazione si sia ridimensionata notevolmente e che ora gli S&S funzionino abbastanza bene; perlomeno quelli che uso io, al massimo possono esser più o meno fastidiosi per tempi e modi di riavvio.
 
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Pardon, allora sarò lungo.
Discorso turbina che gira senza olio con il motore spento: trattasi di una leggenda da bar (o da forum...) dal momento che l'asse del turbocompressore gira in ogni caso bagnato dall'olio residuo rimasto al momento dello spegnimento del motore. E trattandosi di un contatto senza pressioni fra alberino e bronzine (nel caso più comune), non ci sono motivi per cui l'alberino grippi qualora giri senza olio pompato: non è un contatto come fra bronzina ed albero motore, soggetto a notevoli pressioni date anche solo dalla compressione nei cilindri, qui c'è solo un alberino che ruota su un velo d'olio, che rimane lì. Lubrificazione statica, come per i cuscinetti ruota che lavorano tutta la loro vita con una puntina di grasso immesso in fabbrica.. Quindi non può essere una mancanza d'olio (originata dall'intervento dello S&S) a creare problemi al turbo: la circolazione dell'olio, dentro al turbocompressore, serve ad evitare che il lubrificante al suo interno superi determinate temperature (circa 300°) e carbonizzi, perdendo capacità lubrificante e otturando i passaggi: questo è il problema tecnico da considerare, non che il turbo giri per dei secondi senza che l'alberino venga bagnato da olio fresco. Non a caso, in certe applicazioni con turbocompressore sui benzina, il turbo ha sia i passaggi per l'olio che per il liquido di raffreddamento (che raffreddano il corpo, non le chiocciole) con eventualmente una pompa ausiliaria elettrica che si accende allo spegnimento del motore e lavora per qualche minuto solo per il turbo.
Nell'epoca delle prime applicazioni con turbocompressori, anni 80, ai costruttori mancavano le conoscenze (banalmente, l'esperienza nel campo..), mancavano lubrificanti adeguati (le F1 di allora lavoravano con olii che oggi non metteremmo manco nella panda...), mancavano prodotti metallurgici avanzati per cui bastava a volte fermarsi a far benzina, arrestando perciò il motore, per iniziare una catena di eventi che avrebbe portato qualche km dopo a rompere il turbocompressore. Cosa che evidentemente non succede più altrimenti i primi 10km dopo ogni autogrill, luogo dove ci si ferma e si spegne la propria turbocompressa ben calda, sarebbero pieni di turbodiesel e turbobenzina ferme per rottura del turbocompressore... cosa che con tutta evidenza non succede più, vuoi perchè l'olio resiste a temperature più alte, vuoi perchè gli impianti di iniezione sono ora assai precisi ed evitano smagrite e tengono "bassa" la t° allo scarico, vuoi perchè il semplice rallentamento dai 140 è più che sufficiente a portare il turbo dai 5-600° del funzionamento a regime ai 150-200° del momento in cui vien spento il motore, vuoi per la presenza di raffreddamento supplementare, la cosa non crea perciò problemi... Fatto sta che è estremamente difficile che un motore turbocompresso venga arrestato dallo S&S in un momento critico, un momento in cui dovrebbe invece funzionare per smaltire calore: anche perchè. a questo punto, è sufficiente che nella centralina iniezione venga inserito un timer che conteggi quanto tempo è passato dall'ultima grossa richiesta di potenza/coppia motrice (condizione che aumenta il calore allo scarico) ed impedisca, per dire, che lo S&S entri nei 45 secondi successivi a tale richiesta, cosa che fa del bene anche alle testate. Fine del problema turbocompressore.
Discorso batteria e cicli di avviamento... Anche qui, il problema sta nel DIMENSIONAMENTO delle componenti: se si costringe una batteria ed un motorino d'avviamento normali al carico di lavoro di un S&S, è chiaro che non reggeranno, esattamente come un disco freno di una Jazz non reggerebbe se montato sotto un CRV e sottoposto alle sollecitazioni date dalla massa di quel barcone. Se invece i pezzi vengono dimensionati correttamente (e si intende tutto il complesso, batteria, motorino d'avviamento, pompa olio, olio, alternatore, gestione elettrica, bronzine, valvoline di non ritorno, ....), anche qui fine dei problemi, a parte quelli dovuti al costo della loro sostituzione: come di consuetudine per l'industria dell'auto (e non solo), i primi esempi di S&S hanno pagato dazio all'affidabilità, ed è indubbio, ma dopo 8 anni mi pare che la situazione si sia ridimensionata notevolmente e che ora gli S&S funzionino abbastanza bene; perlomeno quelli che uso io, al massimo possono esser più o meno fastidiosi per tempi e modi di riavvio.

E hai fatto bene a dilungarti...

Io non mi sono mai posto problemi riguardo all'affidabilità generale dello S&S ma semplicemente lo escludo quando sono cosciente di percorrere un itinerario che non prevede solitamente lunghe soste semaforiche. C'è da dire che ho un amico che è completamente disinteressato alla cosa e lo tiene attivo perennemente, portando quindi il suo diesel a frequenti riaccensioni anche dopo spegnimenti di 2-3 sec. (vedremo nel tempo quali saranno le conseguenze).

Mi interesserebbe molto di più invece un approfondimento riguardante i moderni sistemi di rigenerazione dei filtri antiparticolato, ma non è questa la corretta sede.
 
Ciao . sei soddisfatto della CRV ?
Ciao lapucci, scusa il ritardo..
sto guidando il mio crv (il mio primo diesel in assoluto) da circa 8 mesi e ad oggi sono assolutamente soddisfatto in tutto e per tutto, con particolare menzione per il consumo... spero prosegua in questo modo e mi dia le medesime soddisfazioni che mi ha dato la precedente frv (a benza+gpl)
Un piccolo appunto però lo voglio fare: non vuole essere una lamentela, ma l'impianto audio (4 casse + 2 twitter), sebbene gli abbia fatto applicare il "3dsound", suona peggio di quanto suonava l'impianto originale dell'frv composto da 4 casse..... non suona male, anzi, ma il mio orecchio è un pochino esigente...:)
 
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