<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Se la Lancia fosse mia | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Se la Lancia fosse mia

renexx ha scritto:
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
Io, per come amo il marchio Lancia, non posso certo appassionarmi a questa Delta: i numeri dimostrano che nemmeno il mercato ha finora reagito un granchè bene.

Sono d'accordo che appassionarsi a questa Delta sia molto più difficile rispetto la prima.
Concordo pure sul fatto che non è bastata a rilanciare il marchio Lancia come meriterebbe.

Ma tutto questo è sufficiente per giudicarla una pessima auto?
L'Audi A3 è più avanti, tranne che nella non convenzionalità dello stile, ma quanto è indietro la Delta? Io direi poco, pochissimo.... Sappiamo bene che un brand non lo si crea in due anni, nè con una sola generazione di prodotto in un determinato segmento. Ci vogliono anni e generazioni di modelli continuamente migliori.
Dunque non mi stupisco dei volumi di vendita di Delta, non mi aspettavo di più.

Non è una pessima auto, è una buona Fiat, un po' troppo poco per fregiarsi del marchio Lancia, se questo marchio ha significato qualcosa nella storia dell'auto.
La Delta è un bel po' indietro alla A3, altro che pochissimo.
Un brand non lo si crea in due anni: quello di cui stiamo parlando ci è voluto anche di più a distruggerlo, proprio con prodotti non all'altezza.
Tu non ti stupirai dei volumi di vendita (e nemmeno io), ma se qualcuno aveva fatto delle previsioni di 50/70 mila pezzi (una previsione non certo azzardata per il segmento), quel qualcuno si aspettava eccome un qualcosa in più...

Sicuramente 50/70mila pezzi non sono una previsione azzardata nel segmento C Premium, ma non sappiamo se effettivamente sia stata fatta quella previsione, dunque non possiamo stabilire se chi di dovere sia contento o meno.

Chiaro anche che gli attuali modelli della gamma Lancia non hanno molto delle Lancia storiche, ma rispetto a quanto visto fino a pochi anni fa direi che la strada imboccata è quella giusta, ora va mantenuta.

Ribadisco: la Delta non è tanto indietro rispetto la A3. Il gap sicuramente è di quelli che non si recupera in occasione di un restyling, ma la differenza di prezzo tra le due pone al potenziale acquirente un certo dubbio

Le previsioni che escono negli articoli relativi al lancio di un nuovo modello (che, come dimostrato, non mi sono inventato), derivano dai comunicati della Case, che giocoforza devono preventivare un costo per ogni investimento.
E' comunque impensabile che la dirigenza Fiat prevedesse di vendere solo 20 mila unità ca. (anche se tirate al risparmio nella produzione), perciò non è difficile stabilire se i vertici siano o meno tanto contenti.
Lancia non ha più nulla che la distingua da una produzione generalista, per cui, visti anche i risultati sui mercati esteri, la strada imboccata è tutt'altro che giusta.
Ribadisco, confortato dai numeri, oltre che dai giudizi: la Delta è parecchio indietro rispetto alla A3, e gli acquirenti si vede benissimo che di dubbi tra le due se ne pongono ben pochi.

http://www.unraeservizi.com/dati/bk_o/file_pdf_unrae/dic09_top10seg.pdf

Non so tu ma io di A3 o Classe B nelle Top 10 del seg. c non ne vedo.
 
renexx ha scritto:
Preventivati o meno, i numeri restano modesti.
Non basta allungare il passo e rivestire gli interni di alcantara per distinguere una Fiat da una Lancia, la strada non può essere quella.
Il problema non sta in chi la ha acquistata, visto che si trova una buona base (la Bravo) migliorata nelle finiture: il problema è che chi vuole una segmento C di lusso, sceglie altro.
Il marchio Lancia aveva una fama eccellente: se oggi è semi-sconosciuto è dovuto al protrarsi di un ventennio di prodotti mediocri.

Se io da Roma volessi andare a vedere uno splendido panorama dolomitico dovrei necessariamente passare per migliaia di chilometri di autostrade che hanno poco a che vedere con la meta. Il caso della Lancia è analogo: la strada è quella, ma essendo lunga all'inizio può trovare scenari totalmente diversi dalla meta.
Ripeto: prima il nulla, ora una elegante (ma non lussuosa) Delta su base Bravo, domani forse una berlina lussuosa che poco condividerà con le "cugine".

Ovviamente chi vuole una segmento C di lusso si rivolgerà ad altro, ma la Delta non è un'auto di lusso anche se per la storia del marchio che porta dovrebbe esserlo. Se continuerà su questa strada ci arriverà.
 
Mik-75 ha scritto:
renexx ha scritto:
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
Io, per come amo il marchio Lancia, non posso certo appassionarmi a questa Delta: i numeri dimostrano che nemmeno il mercato ha finora reagito un granchè bene.

Sono d'accordo che appassionarsi a questa Delta sia molto più difficile rispetto la prima.
Concordo pure sul fatto che non è bastata a rilanciare il marchio Lancia come meriterebbe.

Ma tutto questo è sufficiente per giudicarla una pessima auto?
L'Audi A3 è più avanti, tranne che nella non convenzionalità dello stile, ma quanto è indietro la Delta? Io direi poco, pochissimo.... Sappiamo bene che un brand non lo si crea in due anni, nè con una sola generazione di prodotto in un determinato segmento. Ci vogliono anni e generazioni di modelli continuamente migliori.
Dunque non mi stupisco dei volumi di vendita di Delta, non mi aspettavo di più.

Non è una pessima auto, è una buona Fiat, un po' troppo poco per fregiarsi del marchio Lancia, se questo marchio ha significato qualcosa nella storia dell'auto.
La Delta è un bel po' indietro alla A3, altro che pochissimo.
Un brand non lo si crea in due anni: quello di cui stiamo parlando ci è voluto anche di più a distruggerlo, proprio con prodotti non all'altezza.
Tu non ti stupirai dei volumi di vendita (e nemmeno io), ma se qualcuno aveva fatto delle previsioni di 50/70 mila pezzi (una previsione non certo azzardata per il segmento), quel qualcuno si aspettava eccome un qualcosa in più...

Sicuramente 50/70mila pezzi non sono una previsione azzardata nel segmento C Premium, ma non sappiamo se effettivamente sia stata fatta quella previsione, dunque non possiamo stabilire se chi di dovere sia contento o meno.

Chiaro anche che gli attuali modelli della gamma Lancia non hanno molto delle Lancia storiche, ma rispetto a quanto visto fino a pochi anni fa direi che la strada imboccata è quella giusta, ora va mantenuta.

Ribadisco: la Delta non è tanto indietro rispetto la A3. Il gap sicuramente è di quelli che non si recupera in occasione di un restyling, ma la differenza di prezzo tra le due pone al potenziale acquirente un certo dubbio

Le previsioni che escono negli articoli relativi al lancio di un nuovo modello (che, come dimostrato, non mi sono inventato), derivano dai comunicati della Case, che giocoforza devono preventivare un costo per ogni investimento.
E' comunque impensabile che la dirigenza Fiat prevedesse di vendere solo 20 mila unità ca. (anche se tirate al risparmio nella produzione), perciò non è difficile stabilire se i vertici siano o meno tanto contenti.
Lancia non ha più nulla che la distingua da una produzione generalista, per cui, visti anche i risultati sui mercati esteri, la strada imboccata è tutt'altro che giusta.
Ribadisco, confortato dai numeri, oltre che dai giudizi: la Delta è parecchio indietro rispetto alla A3, e gli acquirenti si vede benissimo che di dubbi tra le due se ne pongono ben pochi.

http://www.unraeservizi.com/dati/bk_o/file_pdf_unrae/dic09_top10seg.pdf

Non so tu ma io di A3 o Classe B nelle Top 10 del seg. c non ne vedo.

Perchè, esiste solo l'Italia?
 
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
Preventivati o meno, i numeri restano modesti.
Non basta allungare il passo e rivestire gli interni di alcantara per distinguere una Fiat da una Lancia, la strada non può essere quella.
Il problema non sta in chi la ha acquistata, visto che si trova una buona base (la Bravo) migliorata nelle finiture: il problema è che chi vuole una segmento C di lusso, sceglie altro.
Il marchio Lancia aveva una fama eccellente: se oggi è semi-sconosciuto è dovuto al protrarsi di un ventennio di prodotti mediocri.

Se io da Roma volessi andare a vedere uno splendido panorama dolomitico dovrei necessariamente passare per migliaia di chilometri di autostrade che hanno poco a che vedere con la meta. Il caso della Lancia è analogo: la strada è quella, ma essendo lunga all'inizio può trovare scenari totalmente diversi dalla meta.
Ripeto: prima il nulla, ora una elegante (ma non lussuosa) Delta su base Bravo, domani forse una berlina lussuosa che poco condividerà con le "cugine".

.

Intanto, per il tragitto che tu dici, bisognerebbe non andarci a piedi e dirigersi verso Nord, mentre mi sembra che si sia persa un po' la bussola.
Il domani di Lancia, a sentire quanto dichiarato da Marchionne, sarà di apporre il marchietto blu sulla produzione Chrysler, e solo in due o tre Paesi Europei, poichè altrove il Marchio americano è più conosciuto (sigh!).
 
renexx ha scritto:
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
Preventivati o meno, i numeri restano modesti.
Non basta allungare il passo e rivestire gli interni di alcantara per distinguere una Fiat da una Lancia, la strada non può essere quella.
Il problema non sta in chi la ha acquistata, visto che si trova una buona base (la Bravo) migliorata nelle finiture: il problema è che chi vuole una segmento C di lusso, sceglie altro.
Il marchio Lancia aveva una fama eccellente: se oggi è semi-sconosciuto è dovuto al protrarsi di un ventennio di prodotti mediocri.

Se io da Roma volessi andare a vedere uno splendido panorama dolomitico dovrei necessariamente passare per migliaia di chilometri di autostrade che hanno poco a che vedere con la meta. Il caso della Lancia è analogo: la strada è quella, ma essendo lunga all'inizio può trovare scenari totalmente diversi dalla meta.
Ripeto: prima il nulla, ora una elegante (ma non lussuosa) Delta su base Bravo, domani forse una berlina lussuosa che poco condividerà con le "cugine".

.

Intanto, per il tragitto che tu dici, bisognerebbe non andarci a piedi e dirigersi verso Nord, mentre mi sembra che si sia persa un po' la bussola.
Il domani di Lancia, a sentire quanto dichiarato da Marchionne, sarà di apporre il marchietto blu sulla produzione Chrysler, e solo in due o tre Paesi Europei, poichè altrove il Marchio americano è più conosciuto (sigh!).

Per il tragitto che dico io sicuramente non bisognerebbe andarci a piedi. Intanto verso nord Lancia ci sta andando, deve solo evitare di non prendere l'Autostrada del Brennero o, peggio, di uscire prima.

Nel breve periodo ci sarà il rischio di un banale rebadge, ma si spera che nel lungo le vetture siano progettate tenendo conto dei valori Lancia.
Per quanto riguarda la suddivisione dei mercati è chiaro che si userà il logo più conosciuto in quel momento, ma si deve tenere conto anche delle diversità linguistiche. A parità di popolarità nei paesi anglosassoni si userà un termine come "Chrysler", mentre in quelli latini sarà meglio usare "Lancia".
 
TestaoCroce ha scritto:
Se fossi il boss della Lancia cambierei così il catalogo prodotti:

-Lancia Ypsilon; ottima linea rimarra e piacerà nel tempo non cambierei nulla ma aggiungerei una versione a 5 porte.
-Lancia Musa; ottima linea non cambierei nulla
-Lancia Delta; cambierei subito il posteriore che non si abbina al resto dell'auto, poi aggiungerei una versione alta e più capiente tipo mercedes B per la famiglia, e sulla base delta aggiungerei una tre volumi per togliere la thesis dalla produzione.
-Lancia Phedra; in giro non ne vedo tante anzi non ne vedo proprio, produrrei una monovolume 7 posti più piccola e più leggera.

Approffittate la consulenza è gratuita ;)

io invece ricomincerei a fare la 037: per questa macchina mi prostituirei.
 
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
Preventivati o meno, i numeri restano modesti.
Non basta allungare il passo e rivestire gli interni di alcantara per distinguere una Fiat da una Lancia, la strada non può essere quella.
Il problema non sta in chi la ha acquistata, visto che si trova una buona base (la Bravo) migliorata nelle finiture: il problema è che chi vuole una segmento C di lusso, sceglie altro.
Il marchio Lancia aveva una fama eccellente: se oggi è semi-sconosciuto è dovuto al protrarsi di un ventennio di prodotti mediocri.

Se io da Roma volessi andare a vedere uno splendido panorama dolomitico dovrei necessariamente passare per migliaia di chilometri di autostrade che hanno poco a che vedere con la meta. Il caso della Lancia è analogo: la strada è quella, ma essendo lunga all'inizio può trovare scenari totalmente diversi dalla meta.
Ripeto: prima il nulla, ora una elegante (ma non lussuosa) Delta su base Bravo, domani forse una berlina lussuosa che poco condividerà con le "cugine".

.

Intanto, per il tragitto che tu dici, bisognerebbe non andarci a piedi e dirigersi verso Nord, mentre mi sembra che si sia persa un po' la bussola.
Il domani di Lancia, a sentire quanto dichiarato da Marchionne, sarà di apporre il marchietto blu sulla produzione Chrysler, e solo in due o tre Paesi Europei, poichè altrove il Marchio americano è più conosciuto (sigh!).

Per il tragitto che dico io sicuramente non bisognerebbe andarci a piedi. Intanto verso nord Lancia ci sta andando, deve solo evitare di non prendere l'Autostrada del Brennero o, peggio, di uscire prima.

Nel breve periodo ci sarà il rischio di un banale rebadge, ma si spera che nel lungo le vetture siano progettate tenendo conto dei valori Lancia.
Per quanto riguarda la suddivisione dei mercati è chiaro che si userà il logo più conosciuto in quel momento, ma si deve tenere conto anche delle diversità linguistiche. A parità di popolarità nei paesi anglosassoni si userà un termine come "Chrysler", mentre in quelli latini sarà meglio usare "Lancia".

Appena pubblicato sul sito di QR:
"Gli appassionati del marchio Lancia avranno un colpo al cuore vedendo le immagini a lato. Non si tratta di un fotomontaggio: al Salone di Detroit è esposta una Lancia Delta con marchio Chrysler.

Non è un mistero che, nei piani di Sergio Marchionne, i due marchi si fonderanno per portare sui diversi mercati modelli con l'uno o l'altro logo a seconda dei rispettivi rapporti di forza nei vari Paesi. Vedere concretizzata questa intenzione, però, fa un certo effetto..."

Un effetto devastante... povero Vincenzo!
 
renexx ha scritto:
Appena pubblicato sul sito di QR:
"Gli appassionati del marchio Lancia avranno un colpo al cuore vedendo le immagini a lato. Non si tratta di un fotomontaggio: al Salone di Detroit è esposta una Lancia Delta con marchio Chrysler.

Non è un mistero che, nei piani di Sergio Marchionne, i due marchi si fonderanno per portare sui diversi mercati modelli con l'uno o l'altro logo a seconda dei rispettivi rapporti di forza nei vari Paesi. Vedere concretizzata questa intenzione, però, fa un certo effetto..."

Un effetto devastante... povero Vincenzo!

Gli appassionati del marchio Lancia ne hanno subiti di peggiori di colpi al cuore. Questa è solo una secchiata d'acqua nell'oceano.

Del resto, se la Delta non era una vera Lancia, ma solo una Fiat ricarrozzata, quale sarebbe il problema a vederla venduta col marchio Chrysler?

Il povero Vincenzo poi si è cominciato a rivoltare nella tomba già poco dopo la sua morte vedendo la sciagurata gestione da parte dei suoi eredi.
 
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
Appena pubblicato sul sito di QR:
"Gli appassionati del marchio Lancia avranno un colpo al cuore vedendo le immagini a lato. Non si tratta di un fotomontaggio: al Salone di Detroit è esposta una Lancia Delta con marchio Chrysler.

Non è un mistero che, nei piani di Sergio Marchionne, i due marchi si fonderanno per portare sui diversi mercati modelli con l'uno o l'altro logo a seconda dei rispettivi rapporti di forza nei vari Paesi. Vedere concretizzata questa intenzione, però, fa un certo effetto..."

Un effetto devastante... povero Vincenzo!

Gli appassionati del marchio Lancia ne hanno subiti di peggiori di colpi al cuore. Questa è solo una secchiata d'acqua nell'oceano.

Del resto, se la Delta non era una vera Lancia, ma solo una Fiat ricarrozzata, quale sarebbe il problema a vederla venduta col marchio Chrysler?

Il povero Vincenzo poi si è cominciato a rivoltare nella tomba già poco dopo la sua morte vedendo la sciagurata gestione da parte dei suoi eredi.

Non direi, negli anni '50 e '60, il Marchio era all'apice (Aurelia, Flaminia), e successivamente, Fulvia, Stratos e non andiamo oltre.
Vincenzo avrà cominciato a rivoltarsi nel dopo-Thema, come tutti gli appassionati, ed ormai si sarà anche stufato. Certo che vedere il glorioso scudetto blu ridotto al rango di vassallo di Chrysler, grida vendetta agli occhi della Storia dell'auto.
 
renexx ha scritto:
iCastm ha scritto:
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"Gli appassionati del marchio Lancia avranno un colpo al cuore vedendo le immagini a lato. Non si tratta di un fotomontaggio: al Salone di Detroit è esposta una Lancia Delta con marchio Chrysler.

Non è un mistero che, nei piani di Sergio Marchionne, i due marchi si fonderanno per portare sui diversi mercati modelli con l'uno o l'altro logo a seconda dei rispettivi rapporti di forza nei vari Paesi. Vedere concretizzata questa intenzione, però, fa un certo effetto..."

Un effetto devastante... povero Vincenzo!

Gli appassionati del marchio Lancia ne hanno subiti di peggiori di colpi al cuore. Questa è solo una secchiata d'acqua nell'oceano.

Del resto, se la Delta non era una vera Lancia, ma solo una Fiat ricarrozzata, quale sarebbe il problema a vederla venduta col marchio Chrysler?

Il povero Vincenzo poi si è cominciato a rivoltare nella tomba già poco dopo la sua morte vedendo la sciagurata gestione da parte dei suoi eredi.

Non direi, negli anni '50 e '60, il Marchio era all'apice (Aurelia, Flaminia), e successivamente, Fulvia, Stratos e non andiamo oltre.
Vincenzo avrà cominciato a rivoltarsi nel dopo-Thema, come tutti gli appassionati, ed ormai si sarà anche stufato. Certo che vedere il glorioso scudetto blu ridotto al rango di vassallo di Chrysler, grida vendetta agli occhi della Storia dell'auto.

Dal punto di vista della qualità dei prodotti anche il "dopo-Vincenzo" è degno di nota perlomeno fino alla Thema.
Però la famiglia Lancia ha venduto pochi anni dopo la morte del fondatore a causa della gestione scellerata degli eredi spendaccioni nel reparto corse.
Questo solo per dimostrare che Vincenzo Lancia si rivoltava nella tomba prima ancora degli anni 90 (o forse tu non proveresti dispiacere nel vedere venduta la tua azienda a causa di una cattiva gestione da parte del sangue del tuo sangue?).

Un'operazione del genere grida vendetta alla Storia dell'Auto? Probabilmente sì, ma se per Storia intendiamo solo il passato. Il presente, bene o male, è questo. Il futuro è ancora da decidere.
 
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
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"Gli appassionati del marchio Lancia avranno un colpo al cuore vedendo le immagini a lato. Non si tratta di un fotomontaggio: al Salone di Detroit è esposta una Lancia Delta con marchio Chrysler.

Non è un mistero che, nei piani di Sergio Marchionne, i due marchi si fonderanno per portare sui diversi mercati modelli con l'uno o l'altro logo a seconda dei rispettivi rapporti di forza nei vari Paesi. Vedere concretizzata questa intenzione, però, fa un certo effetto..."

Un effetto devastante... povero Vincenzo!

Gli appassionati del marchio Lancia ne hanno subiti di peggiori di colpi al cuore. Questa è solo una secchiata d'acqua nell'oceano.

Del resto, se la Delta non era una vera Lancia, ma solo una Fiat ricarrozzata, quale sarebbe il problema a vederla venduta col marchio Chrysler?

Il povero Vincenzo poi si è cominciato a rivoltare nella tomba già poco dopo la sua morte vedendo la sciagurata gestione da parte dei suoi eredi.

Non direi, negli anni '50 e '60, il Marchio era all'apice (Aurelia, Flaminia), e successivamente, Fulvia, Stratos e non andiamo oltre.
Vincenzo avrà cominciato a rivoltarsi nel dopo-Thema, come tutti gli appassionati, ed ormai si sarà anche stufato. Certo che vedere il glorioso scudetto blu ridotto al rango di vassallo di Chrysler, grida vendetta agli occhi della Storia dell'auto.

Dal punto di vista della qualità dei prodotti anche il "dopo-Vincenzo" è degno di nota perlomeno fino alla Thema.
Però la famiglia Lancia ha venduto pochi anni dopo la morte del fondatore a causa della gestione scellerata degli eredi spendaccioni nel reparto corse.
Questo solo per dimostrare che Vincenzo Lancia si rivoltava nella tomba prima ancora degli anni 90 (o forse tu non proveresti dispiacere nel vedere venduta la tua azienda a causa di una cattiva gestione da parte del sangue del tuo sangue?).

Un'operazione del genere grida vendetta alla Storia dell'Auto? Probabilmente sì, ma se per Storia intendiamo solo il passato. Il presente, bene o male, è questo. Il futuro è ancora da decidere.

Vincenzo morì nel '37, la famiglia dovette vendere vent'anni dopo (non sono pochi anni), a causa dell'onerosa gestione del reparto corse, che al momento di raccogliere i frutti di tanto lavoro, si trovò coinvolta nella tragica fine di Ascari. Con lo stesso materiale, la Ferrari vinse il mondiale l'anno seguente.
Il dispiacere non sta nel cedere un'azienda, ma nel vedere come la tratta chi te la compera. Sentire dichiarazioni tipo: "Dobbiamo concentrarci perché le convergenze tra Lancia e Chrysler sono enormi: i due marchi hanno lo stesso Dna", questo sì che fa dispiacere e tristezza.
 
TestaoCroce ha scritto:
io invece ricomincerei a fare la 037: per questa macchina mi prostituirei.

Lancia 037 me la ricordo solo nei Rally, ci fu una produzione di serie?

Altrochè, prima con i fanali piccoli, poi coi "fanaloni" stile ultime Fulvia coupè. Caratteristico il cruscotto rivestito in neoprene.
 
renexx ha scritto:
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
iCastm ha scritto:
renexx ha scritto:
Appena pubblicato sul sito di QR:
"Gli appassionati del marchio Lancia avranno un colpo al cuore vedendo le immagini a lato. Non si tratta di un fotomontaggio: al Salone di Detroit è esposta una Lancia Delta con marchio Chrysler.

Non è un mistero che, nei piani di Sergio Marchionne, i due marchi si fonderanno per portare sui diversi mercati modelli con l'uno o l'altro logo a seconda dei rispettivi rapporti di forza nei vari Paesi. Vedere concretizzata questa intenzione, però, fa un certo effetto..."

Un effetto devastante... povero Vincenzo!

Gli appassionati del marchio Lancia ne hanno subiti di peggiori di colpi al cuore. Questa è solo una secchiata d'acqua nell'oceano.

Del resto, se la Delta non era una vera Lancia, ma solo una Fiat ricarrozzata, quale sarebbe il problema a vederla venduta col marchio Chrysler?

Il povero Vincenzo poi si è cominciato a rivoltare nella tomba già poco dopo la sua morte vedendo la sciagurata gestione da parte dei suoi eredi.

Non direi, negli anni '50 e '60, il Marchio era all'apice (Aurelia, Flaminia), e successivamente, Fulvia, Stratos e non andiamo oltre.
Vincenzo avrà cominciato a rivoltarsi nel dopo-Thema, come tutti gli appassionati, ed ormai si sarà anche stufato. Certo che vedere il glorioso scudetto blu ridotto al rango di vassallo di Chrysler, grida vendetta agli occhi della Storia dell'auto.

Dal punto di vista della qualità dei prodotti anche il "dopo-Vincenzo" è degno di nota perlomeno fino alla Thema.
Però la famiglia Lancia ha venduto pochi anni dopo la morte del fondatore a causa della gestione scellerata degli eredi spendaccioni nel reparto corse.
Questo solo per dimostrare che Vincenzo Lancia si rivoltava nella tomba prima ancora degli anni 90 (o forse tu non proveresti dispiacere nel vedere venduta la tua azienda a causa di una cattiva gestione da parte del sangue del tuo sangue?).

Un'operazione del genere grida vendetta alla Storia dell'Auto? Probabilmente sì, ma se per Storia intendiamo solo il passato. Il presente, bene o male, è questo. Il futuro è ancora da decidere.

Vincenzo morì nel '37, la famiglia dovette vendere vent'anni dopo (non sono pochi anni), a causa dell'onerosa gestione del reparto corse, che al momento di raccogliere i frutti di tanto lavoro, si trovò coinvolta nella tragica fine di Ascari. Con lo stesso materiale, la Ferrari vinse il mondiale l'anno seguente.
Il dispiacere non sta nel cedere un'azienda, ma nel vedere come la tratta chi te la compera. Sentire dichiarazioni tipo: "Dobbiamo concentrarci perché le convergenze tra Lancia e Chrysler sono enormi: i due marchi hanno lo stesso Dna", questo sì che fa dispiacere e tristezza.

Distinguiamo i due punti di vista.

Vincenzo Lancia. Non ha aspettato la Lancia K per voltarsi nella tomba. Del resto se do via qualcosa creato da me devo aspettarmi che possa andare come io non avrei voluto, fossero i modelli, fosse la gestione sportiva.

Storia dell'Auto. Sentirsi dire che Chrysler e Lancia condividono lo stesso dna non la fa saltare di gioia, ma sa anche che deve far posto al Presente e al limite dare suggerimenti al Futuro.
 
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