Non so se l'hai già letto ma l'ASI e tutti gli altri Registri hanno prima inviato una lettera aperta al Consiglio Comunale, ma in assenza di risposta hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato che, verosimilmente per quanto avvenuto a Torino e provincia, annullerà il provvedimento comunale con firma del Presidente della Repubblica.
https://www.asifed.it/comunicati/cs...alla-circolazione-dei-veicoli-storici-a-roma/
Appellarsi a ragioni ambientali quando si parla della risibile cifra delle storiche
certificate in circolazione e del loro altrettanto risibile contributo alle emissioni, significa sia non essere in contatto con la realtà, che non conoscere i numeri del problema.
Vedremo cosa succederà dopo la seconda sentenza, ma ci sono in ASI voci di un orientamento verso una disciplina a livello nazionale che di fatto impedirà ai sindaci di applicare la loro follia ecologista su un patrimonio storico culturale e turistico, che nel resto del mondo cercano in ogni modo di tutelare e che dovrebbe essere di assoluto rilievo anche nel nostro Paese (vista anche la tradizione secolare).
In più, limitarne la circolazione solo in occasione di manifestazioni, è un'altra sciocchezza che non tiene conto delle reali esigenze economiche e pratiche di un appassionato che deve per forza fare manutenzione senza arrivare a dover chiamare il carro attrezzi per portare la Bianchina del piccolo appassionato a regolare il minimo.
Le limitazioni all'uso normale (contemplate dai protocolli FIVA accettati in tutto il mondo) sono facilmente applicabili riservando loro la circolazione nei weekend e in fasce d'orario dedicate, impedendo di fatto il commuting casa-lavoro. Cosa che viene fatto in Regioni più "illuminate" dal punto di vista del settore ma ugualmente responsabili sul piano ambientale, vedi Lombardia e comune di Milano.