Martedi scorso, a ora di cena, sono uscito con Blu portando una lista di una ventina di ristoranti. ( Non centrali, tranne 4, comunque quasi, ma raggiungibili in auto ) Nel giro di un' oretta o poco piu' siamo passati davanti a tutti. Abbiamo dato un' occhiata al posteggio antistante e all' entrata ( luci, gente nei paraggi). E' stato abbastanza desolante La maggior parte era chiusa 4 avevano alcune persone in attesa di " teik euei " 3 avevano alcuni clienti che si vedevano in controluce. Non contenti ieri sera, 8 gg dopo, abbiamo ripreso l' idea. Le cose sono andate decisamente meglio I chiusi erano solo 6 ( ottimismo in crescita? ) un paio erano solo per asporto 1, l' unico all' aperto aveva 4 tavoli da 2 e uno da almeno 8 persone I rimanenti aperti, una dozzina....Ben pochi commensali. Poi mi sono sentito con un amico che sta in un paese vicino a FE e con cui ci si incrocia spesso in un alcuni ristoranti. Quello dove ci si vede piu' spesso ha deciso di non aprire. Poche telefonate da parte di clienti interessati, troppe complicanze.... Un altro ha invece aperto, e lui c'e' andato. Mi raccontava cosa aveva trovato, oltre 6 altri clienti: niente di tutte le precauzioni imposte, solo una diminuzione dei posti a sedere, passati da un' ottantina a 52* Per la movida in centro: una rapida relazione da persona di fiducia visto che ci lavora. Pare regni il caos. Fino a 35 anni se ne strafregano un po' tutti: caos e zero mascherine. Alcuni locali infatti per servire meglio i clienti hanno portato in strada le spine della birra. Questo caos ha di contro rallentato l' accesso ai piu' tranquilli ristoranti gravitanti nelle stesse strade....Che quindi tra istanze alle autorita' e chiamate alle varie polizie.... Per altro inutili, non stanno lavorando. * Sensazione mia: non e' tanto il fatto di riaprire, che era la richiesta prima dei vari ristoratori, anche a costo di spese maggiori per la parte sanitaria e la diminuzione dei posti....Bensi' l' accettazione ( che non puoi imporre ) del cliente che il ristorante sara', per X tempo solo un dispensatore di cibi....E non piu' il posto dove passare ANCHE qualche ora di socialita'
Dai tempo un paio di setttimane e vedi come rientra tutto nella norma, almeno per quelli che hanno spazi all'aperto (che tanto in questa stagione nel 2019 non ti andavi certo a chiudere dentro e tantomeno lo fai ora). Di sicuro ti confermo che del dispensatore di cibi non so che farmene. D'altra parte devi sempre vedere la tua specifica zona, abitassi a Milano o Bergamo avrei paranoie forti e dure ad andare a mangiare fuori, qui è un mese che ci si muove fuori casa senza problemi ed i malati sono da un mese in costante calo, da oltre tre settimane hanno riaperto i bar fittiziamente "per asporto" ed i pochi nuovi casi di positività sono rimasti in trend decrescente e comunque collegati alle RSA o reparti ospedalieri. Magari oggi raddoppiano che ne so ... però l'ultimo giorno in cui c'è stata una botta di nuovi contagi fu casualmente il 27/04 ovvero il primo giorno di sostanziale libertà personale di uscita da casa e dal 28/04 sono dimezzati, diminuendo ancora di più dopo il 4 maggio ... quindi ...
Questo è il problema, io non sono motivato ad andare in un ristorante dovendomi comportare come sul lavoro, allora sto a casa e mangio bene lo stesso. Naturalmente si va al ristorante anche quando si è in giro per lavoro o per diletto e non è conveniente o possibile tornare a casa.
io qua a Milano sono già uscito qualche volta a pranzo e molto spesso a fare colazione al bar. Come dici mi è parso che chi ha spazi o dehors all'aperto non ha sostanziali problemi, o meglio per i bar mi pare che non sia cambiato nulla, mentre i ristoranti hanno comunque dei vincoli di spazio e disposizione tavoli. Certo per chi non ha grandi sbocchi all'esterno è molto più problematico. In generale mi è sembrato di trovare una grande attenzione all'igiene, molto superiore a prima ma nulla di maniacale o che possa disturbare. Non ho nemmeno visto fastidiosi divisori nei ristoranti che possano disincentivarne la fruizione. Di positivo ho trovato che alcuni locali si sono ampliati sui marciapiedi o isole antistanti, magari in sostituzione a qualche auto selvaggiamente parcheggiata e devo dire che è piacevole oltre che rende una dimensione più umana di spazi talvolta troppo impersonali.
Per lavoro infatti penso siano scelte.... ( e quindi non ti poni il punto " passatempo " ) Se non ti fidi ti porti il pano da casa, ( magari qualcosa da leggere ) vai in un garage sotterraneo di qualche IPER* e aspetti che riapra il " dove devi andare " Lo facevo regolarmente quando restavo fuori a dormire per lavoro. Pano a pranzo, abboffata la sera.
Mi riservavo e riservo, di fare una terza passata verso il 20 Giugno. Quando pensavo e spero di " riscendere in campo ". Non ne posso piu' di fare da mangiare
Esperienza personale. Ieri ho preso l aperitivo con un amico cui non ci vedevamo dal '27..beh a parte attraversare il bar con la mascherina, ci siamo seduti fuori in terrazza verso il mare... Tutto diciamo normale, senza mascherina com'è logico se devi bere , c era altra gente.. Spazi vitali adeguat, distanze giuste... . E via... Per fortuna un po di normalità c è!
stasera andrò x la prima volta fuori x mangiare una pizza dopo ormai 3 mesi...abbiamo scelto il giovedì perchè meno a rischio assembramenti vari...prenotato fuori...vedremo
A occhio direi che i ristoranti si riprenderanno prima del settore abbigliamento. Invece i bar, almeno quelli che erano in voga prima, stanno già riprendendosi per fortuna direi
Vi porto la mia esperienza professionale, dato che ho molti clienti nel settore, bar un po' a macchia di leopardo nel senso dipende più dalle zone che dalla spazio, chi lavorava vicino a scuole o uffici sta più in sofferenza. Ristoranti, dipende anche li dalla zona dove lavorano e soprattutto dal tipo di clientela, se turistici hanno una forte contrazione, se invece lavorano per eventi allora è un vero dramma. In ogni caso quelli che stanno lavorando di più non arrivano al 70/80% del fatturato che avevano prima...
Beh, sicuramente gia' dividendo le attivita' con maggior affluenza a pranzo piuttosto che a cena....Se poi sei incentro nelle citta' d' arte, fin quando manca e manchera' la " materia prima ": Il turista, sara' durissima. Io puntavo il dito sui ristoranti serali, quelli da passatempo insomma, dove la componente " accetto le condizioni imposte o meno " per la sicurezza, incidono maggiormente sul fare optare i clienti fra il si e il no.
L' abbigliamento e le calzature hanno il dramma dell' accettazione toutcourt del capo.... " DA PROVARE " e da " CHI L' HA GIA' provato " ??
