<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Retribuzioni italiane sempre più in difficoltà | Page 19 | Il Forum di Quattroruote

Retribuzioni italiane sempre più in difficoltà

Io a volte mi chiedo se chi auspica il grande fratello applicato all'intera società sia davvero consapevole di cosa vorrebbe dire.
Innanzitutto ci andrebbero di mezzo quasi tutti,tolto forse qualche frate e qualche suora.
Perchè io di persone che non abbiano mai concordato come clienti un lavoro in nero a fronte di uno sconto non ne ho mai conosciute.
Che sia dal meccanico o dal dentista o dall'orafo.

E anche sul tema delle retribuzioni si parla tanto del salario minimo ma siamo sicuri di volerlo il salario minimo?
A parte che si parla di 9 euro lordi l'ora che comunque netti restano un salario minimo di nome e di fatto.
Ma abbiamo idea di quanti siano i settori in cui si guadagna di meno?
Se va bene a tutti da domani andare al supemercato o in un centro sportivo o in vacanza e spendere molto di più rispetto a prima perchè senza sfruttamento non è possibile offrire prezzi stracciati allora ok.
Se invece vogliamo il salario minimo garantito e i prezzi convenienti allora imho andrà banalmente a finire che lo sfruttamento avverrà altrove.
 
Senza voler fare il paladino degli evasori, vi invito a fare una riflessione.

Tutta questa tracciabilita di denaro, sostenuti, dati, ... di chi fa il gioco ?

Dell'impiegato statale ?
Dell'artigiano ?
Del libero professionista ?
Dell'operaio ?
... ?

Io un idea me la sono fatta ... pensateci ...
 
Francamente a me come si paga mi interessa poco, ognuno pagasse come vuole basta che paghi le tasse. Se poi ci sono tanti o pochi che non le pagano io ho sempre sostenuto l'anno senza pagamento di tasse per tutti, sarebbe equo e forse farebbe capire a cosa servono le tasse perche non ci si rende più conto
 
Io a volte mi chiedo se chi auspica il grande fratello applicato all'intera società sia davvero consapevole di cosa vorrebbe dire.
Innanzitutto ci andrebbero di mezzo quasi tutti,tolto forse qualche frate e qualche suora.
Perchè io di persone che non abbiano mai concordato come clienti un lavoro in nero a fronte di uno sconto non ne ho mai conosciute.
Che sia dal meccanico o dal dentista o dall'orafo.

E anche sul tema delle retribuzioni si parla tanto del salario minimo ma siamo sicuri di volerlo il salario minimo?
A parte che si parla di 9 euro lordi l'ora che comunque netti restano un salario minimo di nome e di fatto.
Ma abbiamo idea di quanti siano i settori in cui si guadagna di meno?
Se va bene a tutti da domani andare al supemercato o in un centro sportivo o in vacanza e spendere molto di più rispetto a prima perchè senza sfruttamento non è possibile offrire prezzi stracciati allora ok.
Se invece vogliamo il salario minimo garantito e i prezzi convenienti allora imho andrà banalmente a finire che lo sfruttamento avverrà altrove.

Che l'argomento implichi cambiamenti maggiori man mano che il livello di analisi sale è chiaro.
Io però la guarderei in modo un po' diverso esemplificando con una auto. Facciamo finta tu abbia una utilitaria e la voglia far scendere in pista: ci sono cambiamenti macro che hanno una resa immediata come assetto, scarico, ruote e centralina motore. Queste modifiche fanno si che la tua auto, pur rimanendo sostanzialmente quella, abbia performance nettamente superiori al modello standard. Ovviamente queste modifiche sono "easy" e supportate dal telaio/motore base.
Da qui in poi si entra nello step 2: se tiri su troppo il motore forse devi mettere mano a frizione, alberi etc, se hai troppa velocità devi cambiare freni, se vuoi che tenga di più devi agire sul telaio etc etc.....finchè, tramite gli step 3, 4, 5 di quella macchina originale rimane forse il fanale ed il volante. A quel punto però staremo lavorando per guadagnare i decimi di secondo che serviranno a vincere qualche campionato del mondo...

Bene, qui nessuno chiede di impostare lo step 5. Si chiede di fare le cose facili, quelle che ti fa un meccanico di paese senza una scienza alle spalle. Secondo me la tracciabilità del denaro è lo step 1. Possibile non si riesca?

PS: il grande fratello c'è già
 
Ultima modifica:
E in quell'anno come paghi pensioni, stipendi e servizi?

non le paghi, cosi la gente si rende conto a cosa servono le tasse.
La mia è una provocazione ovviamente e nasce dal fatto che secondo me per abitudine si è perso di vista il senso delle tasse, anzi volutamente gli si è dato un accento negativo mentre non dovrebbe essere cosi , basta farsi qualche settimana in quei paesi in cui non esiste un sistema di tassazione (non parlo di paradisi fiscali e simili) e quindi non esistono servizi ai cittadini, a partire dall'istruzione per arrivare alla sanità, con tanto di altro d'importante che c'è in mezzo a questo.
 
Raggi alle ginocchia. Con la mutua 42 euro, una decina di giorni di attesa e due giorni per il referto. Stessa struttura, in privato, 51 euro, attesa meno di un giorno, referto in poco più di un’ora.
Macchinari di ultima generazione, beninteso
Esami del sangue, neanche a parlarne
Raggi alle ginocchia, dipende a cosa servono. Per un problema osteoscheletrico, tipo ortostatico o degenerativo, come osteoartriti, ci può stare, ma non vedo l'urgenza, salvo traumi acuti. Già sui tessuti cartilaginei o legamentosi, meglio eco o nmr o, meglio ancora, artroscopia. Sono stato operato più volte in ortopedia da giovane, ho visto gente entrare in so per intervento ai legamenti del ginocchio su indicazione di nmr. Aperti e richiusi perché non c'era la lesione, avessero fatto una semplice artroscopia...
Capitolo referti, capisco un'indagine a scopo documentale,ma ad un quesito diagnostico non c'è fretta di avere un referto in ¼ d'ora. Io ho fatto una risonanza per sospetto neurinoma del nervo acustico, una patologia oncologica benigna. Nonostante l'amicizia personale con il direttore della radiodiagnostica che ha condotto l'indagine, anch'egli appassionato moto-automobilistico, ho atteso che refertasse con cura i miei 15 giorni.
Capitolo analisi ematochimiche, lavoro per un asl, ho conoscenze anche nell'asl di residenza ed infine in un poderoso centro diagnostico per cui ho prestato opera e consulenza. Ma gli esami di followup diabetici et al, li eseguo, mettendomi in coda e pagando il ticket come tutti, prenoto con la app o tramite cup del nosocomio dell'azienda ospedaliera nazionale in cui sono in cura. Idem per patologie ben più serie dei miei famigliari. L'affidabilità di un referto, benché strumentale, non è invariante per traslazione.
 
non le paghi,
OK, chiudi tutti i servizi, ospedali, scuole, uffici pubblici, sicurezza, etc che non possono sopravvivere, condanni a morte per fame milioni di persone che non avendo soldi, non spendono più, e quindi falliscono pure i privati, anche perché senza servizi muoiono o comunque non possono lavorare. Non serve un anno, basta una settimana...
 
La Cina ci è d'esempio ... io non sono molto d'accordo con questa visione.
Va però ammesso che i cinesi ci sanno fare... controllano tutto è vero, riconoscimento facciale, tracciamento delle targhe, dei pagamenti, persino degli spostamenti. Ma lasciano comunque un elevato grado di libertà alla popolazione, soprattutto libera di esplicitare la propria unica passione nazionale: lavorare per accumulare soldi e spenderli (il risparmio è pressoché sconosciuto per come lo intendiamo noi) soprattutto per apparenza. Se fai tutto regolarmente (la tassazione è bassissima, così come anche le pensioni però), vivi nel Paese più sicuro e felice del mondo. Che ogni tanto richiede un po' di corruzione "istituzionalizzata" :emoji_sweat_smile:
 
Back
Alto