Bhe ,intanto, visto che così vengono considerate , ecco la seconda parte della velina ,nella speranza che prima o poi mi mettano a libro paga

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Secondo uno studio della Deloitte, una delle principali società di consulenza, «l?area dell?euro sta mettendo in opera un recupero sorprendente»,
e ci sono tutte le premesse per «un?espansione solida, fortemente caratterizzata dalle esportazioni». Per quanto riguarda il nostro Paese, dice l?amministratore delegato di Deloitte consultig Italia, Pierluigi Brienza, «un segnale positivo è l?aumento delle imprese che chiedono consulenze strategiche proiettate nel futuro».
Una previsione che va nella stessa direzione della ricerca Unioncamere sulla piccola e media impresa, che si aspetta dal 2010 fatturato ed export in crescita. «La ripresa è in corso - spiega l?economista Fabrizio Onida - anche se molto lenta. Gli ordini sono ripartiti, il ciclo delle scorte dà origine, in qualche modo, a una nuova ripresa della domanda».
Un quadro su cui aleggiano rischi, da una nuova bolla finanziaria (segnalata anche dal ministro dell?Economia, Giulio Tremonti) all?andamento dei prezzi petroliferi. «Il peggio è passato - aggiunge Giacomo Vaciago, docente di economia monetaria - ma il meglio l?avrà solo chi se lo merita, si rimbocca le maniche e costruisce per il dopo crisi. Il 2010 sarà un anno molto impegnativo. Temo - aggiunge - che, mentre alcune imprese stanno ripartendo, qualche altra chiuderà». Non manca un suggerimento: «I cinesi nel 2010 gireranno l?Europa col libretto degli assegni, e se diventiamo un Paese attraente potremmo fare affari d?oro».
Gli economisti sono concordi nel chiedere alla politica di fare del 2010 l?anno delle riforme. «Ne abbiamo veramente bisogno - osserva Tito Boeri, professore all?università Bocconi - e sarei deluso se non fossero riforme di natura economica». L?economista suggerisce di concentrare gli interventi sul mercato del lavoro, che ha reagito alla crisi espellendo i giovani, anche i più qualificati. La disoccupazione, secondo il direttore Europa del Fmi, è un indicatore lento: reagisce solo quando l?attività economica si è ripresa....
Mi sembra che parlando di export non ci si riferisca a finanza ,bensì a prodotti industriali ,non solo automobili. Saluti