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Quasi 3.000 morti sulle strade in un anno. L’Italia peggio della media europea

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Però ci sono altri tipi di eventi che pur ospitando migliaia di persone non richiedono la mobilitazione di così tanti agenti delle fdo perchè sono meno problematici.
Onestamente non so dire che lo stesso sforzo mi sembrerebbe più giustificato per l'udienza del Papa o per un evento sportivo.
In ogni caso che un singolo evento assorba praticamente tutte le forze che hanno a disposizione le fdo secondo me crea delle serie problematiche perchè non è che le altre esigenze smettono di esistere.
Non vorrei che in occasione di simili eventi venissero meno i controlli sul resto del territorio che già normalmente non sono molti.
 
Però ci sono altri tipi di eventi che pur ospitando migliaia di persone non richiedono la mobilitazione di così tanti agenti delle fdo perchè sono meno problematici.
Onestamente non so dire che lo stesso sforzo mi sembrerebbe più giustificato per l'udienza del Papa o per un evento sportivo.
In ogni caso che un singolo evento assorba praticamente tutte le forze che hanno a disposizione le fdo secondo me crea delle serie problematiche perchè non è che le altre esigenze smettono di esistere.
Non vorrei che in occasione di simili eventi venissero meno i controlli sul resto del territorio che già normalmente non sono molti.

Torno al punto iniziale, a prescindere se sia giusto o meno ora una parte delle FdO , specifica in quel ruolo è impegnata in ordine pubblico, non è che la puoi considerare utile per presidiare le strade, certo ci sono casi in cui vanno ad affiancare la territoriale per dargli un aiuto ma parliamo di situazioni specifiche e non ricorrenti , insomma chi fa servizio allo stadio, e non solo li, non può essere in strada ad evitare gli incidenti.
 
Però la sostanza non cambia.
Se certi eventi fossero meno problematici avremmo meno agenti specializzati nel gestire le folle e più agenti specializzati e assegnati al controllo del territorio.
Almeno penso che sarebbe così.
Oggi per qualche motivo (che sia carenza di personale o altre priorità che assorbono gran parte delle risorse umane di cui dispongono le fdo) sembra che il controllo del rispetto del cds non sia in cima alla lista delle priorità.
Praticamente tutti gli amici del forum hanno scritto che non gli capita mai o quasi mai di essere fermati per dei controlli o di vedere pattuglie impegnate nel sanzionare le infrazioni potenzialmente pericolose (fatta eccezione per l'eccesso di velocità che viene monitorato dai velox tutto il resto passa impunito).
Poi anche io penso che non si risolva tutto coi controlli o con la semplice presenza sul territorio di più uomini e donne in divisa,il problema è più culturale e di cattive abitudini radicate nella popolazione.
Però anche il fatto che queste cattive abitudini non solo non vengano sanzionate ma siano in qualche modo avallate dalla totale assenza di controlli o dal far finta di niente anche quando si verificano di fronte a una pattuglia non aiuta.
 
Bisognerebbe organizzare tour nelle autodemolizione e nei depositi giudiziari, a vedere le carcasse irriconoscibili di chissà quale auto, con le porte ed il tetto tagliate dalle.tenaglie idrauliche dei pompieri, con ancora l'abitacolo pieno di sangue e frammenti di materia grigia sul cruscotto.
 
Dai tragici esempi riportati , salvo quello del camion, sembra proprio che il problema principale sia quello di sbandati e sciroccati che si mettono alla guida pieni di alcol e cocktail vari (coca, psicofarmaci ad minchiam , anfetamine ed altre schifezze) , spesso son recidivi avendo già causato gravi o gravissimi incidenti , talvolta con la patente sospesa o revocata .
anch'io ho spesso questa "sensazione". Quasi una forma di giustificazione "ah ecco vedi" e si pensa che sia "solo" un problema di balordi.

Invece dovrebbe proprio passare il messaggio che può capitare a tutti, se non si è attenti, di passare dalla parte sbagliata, perché ho fretta, perché telefono, perché tanto se lascio la macchina in mezzo alla strada ... perché sto incollato a chi ho davanti.
Il 99,9% non sono "delinquenti" ma persone normali che se incappano in un altro normale altrettanto "non sul pezzo" [caso direi dell'incidente col TIR] finiscono in tragedia.

Se il bambino che vede la madre guidare col cellulare in mano le dicesse:
"mamma sai che a scuola hanno raccontato la storia della signora Maria che distratta dal cellulare ha ucciso il papà di un altro bambino ed è accusata di omicidio ... ma tu vuoi richiare di uccidere qualcuno?"

forse e dico forse qualcuno in più metterebbe giù il telefono.
 
Bisognerebbe organizzare tour nelle autodemolizione e nei depositi giudiziari, a vedere le carcasse irriconoscibili di chissà quale auto, con le porte ed il tetto tagliate dalle.tenaglie idrauliche dei pompieri, con ancora l'abitacolo pieno di sangue e frammenti di materia grigia sul cruscotto.
da ragazzini però. Gita con la scuola.
Sarà che io avrò avuto 8 anni e ricordo come ieri almeno due eventi:
la vista da un meccanico, amico di mio padre, di una Fiat 850 del cui abitacolo anteriore restava poco [uno dei due era morto] e la storia di due bambini morti nel fuoco su una Kadett colpita al posteriore da un bus.
 
anch'io ho spesso questa "sensazione". Quasi una forma di giustificazione "ah ecco vedi" e si pensa che sia "solo" un problema di balordi.

Invece dovrebbe proprio passare il messaggio che può capitare a tutti, se non si è attenti, di passare dalla parte sbagliata, perché ho fretta, perché telefono, perché tanto se lascio la macchina in mezzo alla strada ... perché sto incollato a chi ho davanti.
Il 99,9% non sono "delinquenti" ma persone normali che se incappano in un altro normale altrettanto "non sul pezzo" [caso direi dell'incidente col TIR] finiscono in tragedia.

Se il bambino che vede la madre guidare col cellulare in mano le dicesse:
"mamma sai che a scuola hanno raccontato la storia della signora Maria che distratta dal cellulare ha ucciso il papà di un altro bambino ed è accusata di omicidio ... ma tu vuoi richiare di uccidere qualcuno?"

forse e dico forse qualcuno in più metterebbe giù il telefono.

Si hai ragione troppo facile pensare che gli incidenti siano causati solo da balordi pieni di alcol ,droga e psicofarmaci per sballo. Purtroppo -come dici- molti incidenti anche gravi nascono dalla distrazione di persone normalmente inserite nella società e con stile comportamentale considerato normale . E' il caso dell'uso dello smart-phone in auto per telefonare , nonostante quasi tutte le auto siano ormai dotate di impianto blutooth o peggio per chattare e scrivere messaggi . Molti , anche fra coloro i quali nella vita occupano posizioni di rilievo , hanno troppa fretta ed eccedono in velocità e approssimazione nel rispetto del codice della strada , saltando semafori , zigzagando fra le corsie , bruciando stop e precedenze , convinti ( a torto) delle loro capacità di guida. Alcuni gareggiano per strada con altre vetture , cosa che porta a superare i propri limiti , quelli del mezzo e della strada su cui si dovrebbe viaggiare e non correre . A volte un insieme di queste situazioni : uso di alcol e droghe , distrazione per telefonino , fretta e gareggiamento producono incidenti . Resto convinto però che molte catastrofi con più morti e feriti gravi , spesso nel sabato notte o all'alba della domenica vedano protagonisti sballati , affetti da compulsione al divertimento . Altre purtroppo sono causate da persone con comportamento sociale deviante che , a tutte le ore del giorno e della notte , guidano fortemente alterati da alcol , droghe , abuso di farmaci e condizioni psichiche patologiche , come nel caso delle due signore ammazzate al casello da un uomo drogato , bevuto e con storie di psicosi antisociali gravi alle spalle. Se ne deduce che maggiori controlli della polizia stradale , di quella municipale e dei carabinieri dovrebbero essere istituiti ,,,
 
È una questione generalizzata sulla cultura del rispetto delle regole e della sicurezza. Sinché si contestano (lo leggo anche su queste pagine da decenni) l'indispensabilità del rispetto delle norme e dell'uso degli adas, saremo sempre il fanalino di coda.
 
come nel caso delle due signore ammazzate al casello da un uomo drogato , bevuto e con storie di psicosi antisociali gravi alle spalle.

L'altro giorno leggevo che gli erano stati dati dei tranquillanti,forse durante il tso o il ricovero avvenuto poche ore prima dell'incidente.
Non per giustificarlo ci mancherebbe ma magari dopo ci ha associato alcol o altre sostanze che l'hanno reso totalmente assente.
Magari nemmeno si è accorto dell'incidente,cosa che dicono minimizzi anche le conseguenze,infatti ne è uscito quasi illeso.
 
L'altro giorno leggevo che gli erano stati dati dei tranquillanti,forse durante il tso o il ricovero avvenuto poche ore prima dell'incidente.
Non per giustificarlo ci mancherebbe ma magari dopo ci ha associato alcol o altre sostanze che l'hanno reso totalmente assente.
Magari nemmeno si è accorto dell'incidente,cosa che dicono minimizzi anche le conseguenze,infatti ne è uscito quasi illeso.
Qui il discorso si fa complesso . E' vero che i disturbi mentali non devono essere stigmatizzati e produrre reclusione del malato , è vero che i manicomi erano terribile forma di violenza ed è giusto siano stati chiusi grazie all'opera clinica di Basaglia e delle sue equipe , tesa alla cura della malattia mentale senza l'espulsione dalla società , come avveniva negli ospedali psichiatrici , dove non vi era cura, ma soltanto reclusione. Se è vero che tutto ciò è stato ratificato con la legge 180 , detta legge Basaglia nel 1978 , è altrettanto vero che la società deve essere in qualche modo protetta dalle azioni antisociali di una parte (non tutti per fortuna) dei malati mentali , quelli caratterizzati da comportamenti fortemente antisociali e pericolosi . I Sert per le tossicodipendenze e i centri di salute mentale , insieme agli ospedali mediante lo strumento del tso (trattamento sanitario obbligatorio) dovrebbero servire , oltre che a cercare di curare queste malattie , ad arginare i comportamenti pericolosi. Non so quale tipo di trattamento abbia ricevuto la persona responsabile dell' incidente al casello autostradale , causa della morte di due donne, certamente nel suo caso , tale trattamento non ha funzionato . A questo punto dovrebbero venire in aiuto le leggi dello stato , le quali dovrebbero proibire , anche con revoca della patente , a queste persone di guidare . Qui torniamo pure ai controlli delle forze dell'ordine , che dovrebbero essere più capillari e riuscire a fermare e impedire di proseguire alla guida persone non in grado , temporaneamente o cronicamente come nei casi recenti di cronaca ( quello del casello e quello del monopattino a Milano) di condurre mezzi. Infine occorre ricordare che anche le persone cosiddette normali hanno spesso comportamenti pericolosi alla guida e sarebbe un errore -come dici giustamente- pensare che gli incidenti stradali vengano causati solo dai "matti" , dai "drogati" o dai "delinquenti" , per usare volutamente vocaboli politicamente scorretti , allo scopo di mettere l'accento su opinioni comuni errate.Saluti
 
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È una questione generalizzata sulla cultura del rispetto delle regole e della sicurezza. Sinché si contestano (lo leggo anche su queste pagine da decenni) l'indispensabilità del rispetto delle norme e dell'uso degli adas, saremo sempre il fanalino di coda.
A me sembra di leggere mediamente qualcosa di diverso su questo forum.
Non una avversione generalizzata verso le norme del codice ma solo per i casi lampanti tipo il classico 50 all'ora su un rettilineo in mezzo ai campi messo lì solo per far cassa con l'autovelox, tanto per fare un esempio.
Non la pretesa di ignorare gli obblighi di comportamento e la prudenza, bensì la pretesa che questo valga per tutti, comprese biciclette, monopattini e pedoni che invece nella pratica fanno quello che gli pare con la certezza pressoché totale di non essere mai sanzionati.
Non l'abitudine generalizzata di disattivare gli adas bensì concentrata quelli che creano più problemi di quanti ne risolvono, ad esempio l'adeguamento automatico della velocità impostata ai limiti segnati sui cartelli, causa ad esempio di improvvise e brusche frenate in autostrada motivate dal fatto che il sistema vede il cartello dei 40 all'ora di una rampa d'uscita e lo interpreta erroneamente come limite da rispettare pur essendo sulle normali corsie di marcia.
 
Non una avversione generalizzata verso le norme del codice ma solo per i casi lampanti tipo il classico 50 all'ora su un rettilineo in mezzo ai campi messo lì solo per far cassa con l'autovelox, tanto per fare un esempio.

il problema è che impatto hanno queste affermazioni sui giovani, secondo me non sono positive, a prescindere se poi sia vero o meno.
Io a mio figlio non andrei mai a dire che un limite è messo li per fare cassa, anche se sapessi che è vero, non lo trovo educativo soprattutto verso le coscienze che sono ancora in formazione, ma oltre a questo io non trovo educativo a livello generale pensare che un limite che non condivido sia messo li a fare cassa, non sono discorsi che si possono generalizzare ma devono essere trattati in ogni singolo e specifico caso.
 
tutte le regole, andrebbero capite, per poter essere rispettate.
ci dev'essere un motivo per cui c'e' un divieto.
e il motivo dovrebbe essere, se non e' evidente, almeno spiegato.
se vedi un rettilineo, coi campi ai lati, la riga continua e i 50, diventa difficile capire perche' c'e', se poi c'e' un velox, si giunge alla semplice conclusione che e' per far cassa.
quando mi metti il dosso, i 30 e il cartello scuola, il motivo e' evidente.
idem se metti 50 e curva pericolosa, incrocio o che altro in una statale.

perche' i velox sono, nel 99% dei casi, in un bel rettilineo, e mai prima di un incrocio pericoloso o una curva insidiosa?
non ricordo nessun velox fisso piazzato 50 metri prima di una scuola, ad esempio.
 
tutte le regole, andrebbero capite, per poter essere rispettate.
ci dev'essere un motivo per cui c'e' un divieto.
e il motivo dovrebbe essere, se non e' evidente, almeno spiegato.
se vedi un rettilineo, coi campi ai lati, la riga continua e i 50, diventa difficile capire perche' c'e', se poi c'e' un velox, si giunge alla semplice conclusione che e' per far cassa.
quando mi metti il dosso, i 30 e il cartello scuola, il motivo e' evidente.
idem se metti 50 e curva pericolosa, incrocio o che altro in una statale.

perche' i velox sono, nel 99% dei casi, in un bel rettilineo, e mai prima di un incrocio pericoloso o una curva insidiosa?
non ricordo nessun velox fisso piazzato 50 metri prima di una scuola, ad esempio.

una domanda che può essere banale, ma uno percorre sempre le stesse strade? Io se mi trovo a percorrere una strada che non conosco perchè dovrei avere chiara la situazione stradale e sapere il motivo per cui c'è un limite e quindi decidere se è corretto o meno?
Il tutto riportiamolo nella testa di uno di 20 anni che in famiglia sente dire dal padre che i limiti sono messi per fare casa, ma a che conclusioni arriva? Poi posso anche credere che ci sia qualche genitore che si mette li a spiegare i limiti con i figli e li analizza , ma comunque affermare che i limiti sono fatti per fare casa ...a che serve? io ci trovo solo lati negativi rispetto a vantaggi.
 
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