<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quale futuro per Alfa Romeo? | Page 370 | Il Forum di Quattroruote

Quale futuro per Alfa Romeo?

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Dipende dal punto di vista, come al solito. In Italia certmante no, nel resto del mondo si, eccome. Ma l'Italia, adesso assai di più che 30-40 anni fa, conta come il due di picche. E' il problema di tutta l'auto italiana tranne Ferrari: al di la delle Alpi non la vuole nessuno. E pure al di quà, più passa il tempo e meno è rilevante - non è un caso che sia stata assorbita dai francesi
In Italia le case ex italiane vendono anche fin troppo in rapporto a quello che propongono negli ultimi anni.
Cmq ti correggo ok ferrari che in Europa vende più di Maserati...ma anche 500e e 500 2007 vendono solo in minima parte in Italia.
 
Dipende dal punto di vista, come al solito. In Italia certamente no, nel resto del mondo si, eccome. Ma l'Italia, adesso assai di più che 30-40 anni fa, conta come il due di picche. E' il problema di tutta l'auto italiana tranne Ferrari: al di la delle Alpi non la vuole nessuno. E pure al di quà, più passa il tempo e meno è rilevante - non è un caso che sia stata assorbita dai francesi

40-50 anni fa il mercato dell'auto era molto relativamente globale (si parlava di quello)
 
In Italia le case ex italiane vendono anche fin troppo in rapporto a quello che propongono negli ultimi anni.
Cmq ti correggo ok ferrari che in Europa vende più di Maserati...ma anche 500e e 500 2007 vendono solo in minima parte in Italia.

il primo mercato delle giorgio è stato US (ora ...vabbè)
 
il primo mercato delle giorgio è stato US (ora ...vabbè)
Certo per 2/3 anni alfa in usa ha venduto la metà del previsto...contro 1/3 del previsto nel resto del mondo. Un successone direi, anche se ripeto con una gamma più vasta, in pratica quella prevista inizialmente per le giorgio, jag ha fatto in rapporto peggio.
 
La 500 è una eccezione; anche la Panda che è la Panda già a Mentone è una illustre sconosciuta, per non parlare di una qualnque auto di segmento B, C, D o E (quando c'erano e quelle che ci sono con tanto di biscia). La Maserati fa numeri irrisori in assoluto e ancor più microscopici se paragonati a quella che in Stellantis pretendono essere la sua concorrente naturale, la Porsche; Alfa, noblesse oblige, non è da meno.
In realtà l'Italia a quattro ruote, tranne Ferrari, è il nulla cosmico furori dal suo pesello. Ed è assurdo, incredibile ed umiliante che un'altro nulla cosmico, la Francia, si sia pappato tutto il cucuzzaro e abbia il compito di salvare la patria. È che i francesi, a differenza di noi, hanno un'alta opinione di loro stessi (che è un bene) e mai rinuncerebbero a sedere al tavolo dei grandi, anche quando sono piccoli. Noi facciamo il contrario, mandiamo tutto a putt@ne anche quando avremmo le carte in regola per contare assai
 
non mi sembra che:

- alfa 2000 del 68 ..
- alfetta
- 164
- ma anche 166

siano state un flop (alfa 90, sì invece)

1750-2000 ed Alfetta erano più "piccole" di Giulia mod. 952

Alfa 6 direi mega flop

Anche 164-166, rispetto al successo della Thema dell'epoca, mi sembra siano state un flop

Intendiamoci, quando parlo dei vari modelli NON lo faccio nell'ottica degli azionisti e/o del CdA che devono avere ritorno economico

Quel che mi interessa è mantenere il tessuto economico in Italia (posti di lavoro, insomma)

Nel 1979-1980 ho avuto un'Alfetta (strausata, credo del 1974), pagata poco e rottamata per la disperazione (ammasso di ruggine).
Nel 2017, dopo un test drive entusiasmante, ho comprato Giulia mod. 952, che mi farò durare per quanto possibile.
Handling notevole, impianto elettrico ed elettronica non all'altezza.
Un vero incubo la gestione della garanzia da parte del Customer care e dell'Ente tecnico preposto.
 
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1750-2000 ed Alfetta erano più "piccole" di Giulia mod. 952

Alfa 6 direi mega flop

Anche 164-166, rispetto al successo della Thema dell'epoca, mi sembra siano state un flop

In effetti la 2.000 e l'Alfetta (quest'ultima ben 476.000 esemplari in 12 anni) erano ammiraglie dell'epoca, però erano sostanzialmente delle segmento D e non segmento E. Flop totale la "90" (56.000 esemplari in 3 anni), ed era anch'essa una D.

L'Alfa 6 ha avuto il demerito di essere stata presentata diversi anni dopo la progettazione, quindi nacque già vecchia. Peccato, perchè aveva quel motorone progettato dal mitico Busso, che poi ebbe grande successo con le sportive della casa.

La 164 era una segmento E a tutti gli effetti e fu un buon successo (270.000 esemplari in 10 anni). La 166 potremmo dire nè flop, nè top anche se certamente più vicina al flop (100.000 esemplari in circa 9 anni), però in effetti non una gran macchina, troppo simile forse alla precedente 164.
 
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Semplicemente, il mercato è quello che i clienti vogliono.
Allora voglio conoscere il cliente "zero" che si è alzato una mattina per andare a comprare un suv quando nessuno sapeva cosa fosse nè qualche costruttore lo avesse a listino, trascurando quelli che producevano vetture alte dichiaramente alte per uso fuoristradistico più o meno estremo (Land e Range Rover, Jeep, Toyota ad esempio) e che con i suv non c'entrano niente. Il cliente sceglie tra quello che gli viene offerto dal costruttore, ma va tenuto conto che l'offerta incrocia la domanda, e la funzione che lega il loro rapporto contiene molte variabili casuali.
 
Allora voglio conoscere il cliente "zero" che si è alzato una mattina per andare a comprare un suv quando nessuno sapeva cosa fosse nè qualche costruttore lo avesse a listino, trascurando quelli che producevano vetture alte dichiaramente alte per uso fuoristradistico più o meno estremo (Land e Range Rover, Jeep, Toyota ad esempio) e che con i suv non c'entrano niente. Il cliente sceglie tra quello che gli viene offerto dal costruttore, ma va tenuto conto che l'offerta incrocia la domanda, e la funzione che lega il loro rapporto contiene molte variabili casuali.

Se non sbaglio fu la qashqai, auto di indubbio successo appena uscita
 
In effetti la 2.000 e l'Alfetta (quest'ultima ben 476.000 esemplari in 12 anni) erano ammiraglie dell'epoca, però erano sostanzialmente delle segmento D e non segmento E. Flop totale la "90" (56.000 esemplari in 3 anni), ed era anch'essa una D.

L'Alfa 6 ha avuto il demerito di essere stata presentata diversi anni dopo la progettazione, quindi nacque già vecchia. Peccato, perchè aveva quel motorone progettato dal mitico Busso, che poi ebbe grande successo con le sportive della casa.

La 164 era una segmento E a tutti gli effetti e fu un buon successo (270.000 esemplari in 10 anni). La 166 potremmo dire nè flop, nè top anche se certamente più vicina al flop (100.000 esemplari in circa 9 anni), però in effetti non una gran macchina, troppo simile forse alla precedente 164.

Negli anni 60-70 le segmento E avevano dimensioni ben diverse .. alfa 2000 ed Alfetta erano delle segmento E all’epoca

comunque si, alfa 6 ma anche alfa 90 furono un flop
 
Allora voglio conoscere il cliente "zero" che si è alzato una mattina per andare a comprare un suv quando nessuno sapeva cosa fosse nè qualche costruttore lo avesse a listino, trascurando quelli che producevano vetture alte dichiaramente alte per uso fuoristradistico più o meno estremo (Land e Range Rover, Jeep, Toyota ad esempio) e che con i suv non c'entrano niente. Il cliente sceglie tra quello che gli viene offerto dal costruttore, ma va tenuto conto che l'offerta incrocia la domanda, e la funzione che lega il loro rapporto contiene molte variabili casuali.
E non funziona così, mi dispiace. Le aziende che hanno successo hanno un marketing serio. La funzione del marketing non è quella di fare la pubblicità, quello è l'ultimo dei compiti: la sua funzione principale è quella di "annusare" il mercato, di capire e possibilmente anticipare i desideri dei clienti: Apple fa scuola. Il marketing buono sta per strada, fa survey continue, analizza i dati, le motivazioni, le spinte culturali, gli umori cangianti e viene fuori con un prodotto che, sperabilmente, intercetta parte della domanda.
Nel caso particolare dell'auto, la frontiera, il laboratorio in cui si è sperimentato tutto questo è stato, storicamente, la California: li nascono, oltre alle avanguardie della domanada locale, i potenti trend strutturali che poi plasmano il resto del mondo, tipo i SUV e Tesla. La prima Rav 4 non è nata a caso ma perché Toyota ha capito benissimo che c'era una voglia diffusa e non soddisfatta di una fun car diversa rispetto all classica sportiva; le nuove generazioni volevano qualcosa di avventuroso ma urbano, che non aveva la velocità come riferimento; un'auto piccola, bella, apribile, che ti permetteva di andare in spiaggia col surf o in montagna con gli sci ma che al tempo stesso poteva essere utilizzata tutti i giorni sulle highways e per uscire la sera con gli amici.
La seconda generazione si è imborghesita non per caso ma perché il concetto di SUV era diventato mainstream, andava bene anche per la casalinga e l'impiegato. Proprio nei SUV c'è un altro evento di svolta eccezionale, la Qashqai, con la quale Nissan, questa volta in Europa, ha capito che le persone in realtà non cercavano il 4x4 (sacrilegio!!) ma un look da fuoristrada e la comodità delle ruote alte, di fatto inventandosi quello che oggi si chiama Crossover.

E' proprio osservando l'evoluzione degli ultimi decenni che non credo che la salvezza di Alfa Romeo dipenda da una bella meccanica. Certo, modelli e/o versioni perfettamente allineati alla narrativa del marchio dovranno esserci ma il pubblico che valuta queste qualità più di software, tecnologia e comodità è una minoranza; Giulia e Stelvio lo dimostrano. I modelli a grande tiratura potranno o dovranno, per ragione di costi, sacrificare parte della nobiltà meccanica per offrire quello a cui il grande pubblico non è disposto a rinunciare. E' esattamente quello che si è visto nel passaggio fra i fuoristrada duri e puri ai suv e poi ai crossover, che di fatto sono delle macchine normali con l'estetica aggressiva. E non c'è nulla di scandaloso, nessun Dio sarà offeso, almeno fino a quando piccole produzioni di Alfa dure e pure (ma elettriche) saranno offerte.
 
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Negli anni 60-70 le segmento E avevano dimensioni ben diverse .. alfa 2000 ed Alfetta erano delle segmento E all’epoca

comunque si, alfa 6 ma anche alfa 90 furono un flop

Hai ragione sull'Alfa 2.000, perchè in effetti c'era ancora la Giulia come segmento D.
L'Alfetta forse era nata per sostituire la Giulia, infatti la lunghezza della Giulia era 4.14, mentre l'Alfetta era 4.28, non molto di più. Però ci fu una convivenza per qualche anno, e l'Alfetta in effetti era superiore sia come standing che come prezzo.

Cerchiamo ora di tornare sul futuro, lasciando stare il passato. L'ammiraglia annunciata sicuramente avrà dimensioni e peso da vettura 2027. Peso soprattutto da elettrica...............
 
Hai ragione sull'Alfa 2.000, perchè in effetti c'era ancora la Giulia come segmento D.
L'Alfetta forse era nata per sostituire la Giulia, infatti la lunghezza della Giulia era 4.14, mentre l'Alfetta era 4.28, non molto di più. Però ci fu una convivenza per qualche anno, e l'Alfetta in effetti era superiore sia come standing che come prezzo.

Cerchiamo ora di tornare sul futuro, lasciando stare il passato. L'ammiraglia annunciata sicuramente avrà dimensioni e peso da vettura 2027. Peso soprattutto da elettrica...............
Imho sarà una vettura da sparo 0-100 in pieno stile sino-americano, come Tesla Model S o Lucid Motors Dream, o come una delle tante vetture cinesi di cui non riesco a pronunciare la denominazione..
Purtroppo l’elettrico è quello..
 
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