Gallongi, Lexus e Infiniti hanno sempre fatto auto ottime. Basta leggere le prove delle Lexus degli anni '90. Il fatto che che.
ormai, qualche italiano (non tutti) si è accorto che esistono.
Mi ricordo l'articolo entusiastico di un vecchio mitico AutoCapital dove si provava la prima serie della GS, quella del '91 disegnata da Giugiaro, con scritto qualcosa come "nel misto sembra accorciarsi" per elogiare la dinamica della vettura.
Il fatto è che gli italiani non le conoscono, punto. Ma non ribaltiamo il rapporto causa-effetto, sono sempre state auto più che ottime, tanto che la
mission della Lexus, quando presentò la prima LS, era quella di ispirarsi alle vetture alto di gamma tedesche, facendo se possibile ancora meglio e mirando alla perfezione.
Perfezione dalla quale non è andata tanto lontana, visto che i
best in class nelle classifiche di affidabilità e soddisfazione cliente sono stati una costante negli anni nell'esigente mercato americano.
Perché si parla di provincialismo? Non c'è niente di offensivo: semplicemente perché si guarda sempre al nostro paese, al nostro continente al massimo, ma non ai fatti, non alle macchine. Non c'è niente di offensivo, è una semplice constatazione il fatto che la storia di questi marchi e le caratteristiche dei loro modelli da noi sono sconosciute, se non ad una ristretta cerchia di intenditori. Perché di intenditori si tratta, cioè di persone informate che magari vanno a spulciarsi siti e forums stranieri per reperire informazioni. E una dimostrazione ne è anche la "sudditanza psicologica" nei giudizi e nei commenti riguardo tutto cioò che è tedesco.
p.s. Una raccomandazione a Quattroruote: un po' più di fantasia nei titoli

: ogni volta che si parla di un'auto giapponese eccellente, invariabilmente leggo "a caccia di tedesche..." e tutte le sue varianti, per favore inventate qualcosa di nuovo