99octane ha scritto:
Lavorare, in cooperazioni internazionali serie, per migliorare le condizioni di vita dalle quali fuggono.
Il che non significa puro assistenzialismo, beninteso.
E nemmeno foraggiare "signori della guerra" e dittatorelli assortiti per sfruttare le risorse dei loro paesi, magari mascherandoli da "aiuti umanitari".
Ci vorrebbe coerenza tra gli ideali professati dall'occidente ed i comportamenti tenuti da governi ed aziende dei paesi occidentali.
No, perche' qui tutti son bravissimi a dire "ci dev'essere un modo", intanto siamo ammorbati dai clandestini che, con una scusa o l'altra stanno sopraffacendoci numericamente e con la loro non-cultura di discriminazioni sociali retrograde.
La quantità di immigrati regolari è di circa 4 Milioni, contro 56 Milioni di italiani.
Siamo sotto il 10%, non una percentuale "sopraffacente" direi.
Mettiamoci pure un 20% in più di irregolari (mediamene, dati 2006, la proporzione dovrebbe essere corretta), le cose non cambiano di molto.
Via mare arrivano circa il 15% dei clandestini.
I discorsi su "non cultura" e "società retrograde" sono assai relativi.
Allo stato attuale delle cose, l'unica "sollevazione popolare" contro la criminalità organizzata in meridione è stata fatta proprio da clandestini.
Abbiamo ogni diritto di difendere le conquiste della nostra cultura, della nostra societa'.
E nessuno lo mette in dubbio.
Tanto più che, per la maggior parte degli immigrati (clandestini o regolari), son proprio quelle conquiste l'attrattiva che li spinge a migrare.
Io non ci tengo che mia figlia cresca in un paese dove e' legittimo considerare una donna "proprieta'" come un animale da cortile, e dove sia considerato legittimo andare in giro col burqa o il "burqini".
Vediamo di non fare di tutta l'erba un fascio.
La legislazione italiana non prevede in alcun modo che la donna sia una proprietà (anche se la cosa potrebbe cambiare, e non per colpa degli immigrati

). Punto.
Il "burka" è utilizzato da una minoranza di donne, anche nell'islam. E mi risulta sia proibito anche in Italia, per ragioni di ordine pubblico.
L'hijab non è diverso da un foulard. Spiegaglielo tu a Gucci che dobbiamo proibirli per salvaguardare i "valori dell'occidente".
Il "burkini" è un costume da bagno intero con cappuccio, non un abito atto a girarci per strada. Non vedo dove sia il problema: quanti centimetri quadri di pelle esporre deve poter essere una scelta personale, fatte salve le necessità di identificazione.
Vuoi venire nel nostro paese? Questi sono gli usi e costumi. Non vuoi adeguarti? Il mondo e' pieno di posti dove andare, o puoi benissimo startene a casa tua.
Le leggi dello stato sono una cosa, gli "usi e costumi" un'altra.
Vediamo di non confondere la cacca con la cioccolata...
Se la gente venisse regolarmente, si potrebbe regolare civilmente l'immigrazione.
Ma la maggior parte arriva regolarmente....
Invece cercano di introdursi a forza, irregolarmente. La rinuncia ai sistemi civili e' loro, non nostra, dunque ricada sulle loro teste NON SULLE NOSTRE.
Se significa ricacciarli a mare, tanto peggio per loro. Nessuno gli ha chiesto di cercare di violare i confini di soppiatto. :evil:
E noi che condanniamo la Cina e l'Iran per la pena di morte, contemporaneamente, dovremmo ammazzare persone senza nemmeno valutarne le ragioni?
Questo ci renderebbe "migliori" e/o più "sicuri"?
Corrisponde al modello di società civile occidentale, che vogliamo così strenuamente "difendere?
Cordiali Saluti
Fulcrum