<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Prendo spunto dal Direttore della testata che ci ospita... | Page 11 | Il Forum di Quattroruote

Prendo spunto dal Direttore della testata che ci ospita...

killernoise ha scritto:
alfalele ha scritto:
Su un giornale concorrente cè la prova della BmwM550xd contro Audi A6 30tdi allroad..ok per colpa delle gomme Runflat ma al Balocco per qualche decimo vince l'Audi...Un Audi..non in versione Rs che batte in pista una Bmw M..e poi cè il confronto del tempo sul giro tra altre Bmw e Audi con differnze di Decimi di secondo..per dire a chi andrebbe in mano l'Alfa e le sue capacità....
E leggendo l'articolo di Coppini...in 3 mesi 121000 Golf contro 17000 G10..

Di cui la Golf a fine vita e Giulietta nel suo ipotetico apice.

La crisi cè ma non per tutti..se fai il tuo mestiere che è:1)costruire auto 2) incontrando le richieste e esigenze dei clienti,ci sono buone probabilità di venderle...
Ma se non fai ne il primo punto ne il secondo punto..e poi ti lamenti di avere fabbriche sottoutilizzate...
E i concorrenti che per qualche strano gioco del destino sfornano novità a go-go e chissà come mai vendono pure bene...
 
fpaol68 ha scritto:
quadrif ha scritto:
Vediamo il lato positivo. :D
Se un'auto vende poco risulta meno "di massa" rispetto ad una best seller. Non a tutti piace confondersi. La Golf, nell'aspetto, è già abbastanza banale di suo, se poi ce l'hanno tutti....

Contento te che ce l'hai!!
Se un'auto vende poco vuol dire che è poco appetibile, e di conseguenza poco richiesta da usata con le quotazioni a picco.....
Vedasi tanto per rimanere in casa 159 e Brera.....

Tornando in tema, qualcosa ci deve pur essere che bolle in pentola per far scrivere al direttore della maggiore rivista automobilistica italiana una frase come questa:

"e mettiamo domani l'Alfa Romeo"

Chi tiene l'auto per 8/10 anni come il sottoscritto, non si cura di quanto possa valere da usata.
 
alfalele ha scritto:
killernoise ha scritto:
alfalele ha scritto:
Su un giornale concorrente cè la prova della BmwM550xd contro Audi A6 30tdi allroad..ok per colpa delle gomme Runflat ma al Balocco per qualche decimo vince l'Audi...Un Audi..non in versione Rs che batte in pista una Bmw M..e poi cè il confronto del tempo sul giro tra altre Bmw e Audi con differnze di Decimi di secondo..per dire a chi andrebbe in mano l'Alfa e le sue capacità....
E leggendo l'articolo di Coppini...in 3 mesi 121000 Golf contro 17000 G10..

Di cui la Golf a fine vita e Giulietta nel suo ipotetico apice.

La crisi cè ma non per tutti..se fai il tuo mestiere che è:1)costruire auto 2) incontrando le richieste e esigenze dei clienti,ci sono buone probabilità di venderle...
Ma se non fai ne il primo punto ne il secondo punto..e poi ti lamenti di avere fabbriche sottoutilizzate...
E i concorrenti che per qualche strano gioco del destino sfornano novità a go-go e chissà come mai vendono pure bene...

Poi licenzi 8.000 dipendenti come farà Psa/Citroen
 
quadrif ha scritto:
alfalele ha scritto:
killernoise ha scritto:
alfalele ha scritto:
Su un giornale concorrente cè la prova della BmwM550xd contro Audi A6 30tdi allroad..ok per colpa delle gomme Runflat ma al Balocco per qualche decimo vince l'Audi...Un Audi..non in versione Rs che batte in pista una Bmw M..e poi cè il confronto del tempo sul giro tra altre Bmw e Audi con differnze di Decimi di secondo..per dire a chi andrebbe in mano l'Alfa e le sue capacità....
E leggendo l'articolo di Coppini...in 3 mesi 121000 Golf contro 17000 G10..

Di cui la Golf a fine vita e Giulietta nel suo ipotetico apice.

La crisi cè ma non per tutti..se fai il tuo mestiere che è:1)costruire auto 2) incontrando le richieste e esigenze dei clienti,ci sono buone probabilità di venderle...
Ma se non fai ne il primo punto ne il secondo punto..e poi ti lamenti di avere fabbriche sottoutilizzate...
E i concorrenti che per qualche strano gioco del destino sfornano novità a go-go e chissà come mai vendono pure bene...

Poi licenzi 8.000 dipendenti come farà Psa/Citroen

è vero..ma quanti cassa integrati ci sono nel Gruppone???e Termini che fine ha fatto???e poi Psa è un marchio generalista al 100% e il suo forte sono le medie piccole dove i margini sono ridotti..non ha Brand come Alfa e Lancia che se adeguatamente sviluppati possono portare guadagni e margini su ogni singola vettura più ampi...
 
quadrif ha scritto:
alfalele ha scritto:
killernoise ha scritto:
alfalele ha scritto:
Su un giornale concorrente cè la prova della BmwM550xd contro Audi A6 30tdi allroad..ok per colpa delle gomme Runflat ma al Balocco per qualche decimo vince l'Audi...Un Audi..non in versione Rs che batte in pista una Bmw M..e poi cè il confronto del tempo sul giro tra altre Bmw e Audi con differnze di Decimi di secondo..per dire a chi andrebbe in mano l'Alfa e le sue capacità....
E leggendo l'articolo di Coppini...in 3 mesi 121000 Golf contro 17000 G10..

Di cui la Golf a fine vita e Giulietta nel suo ipotetico apice.

La crisi cè ma non per tutti..se fai il tuo mestiere che è:1)costruire auto 2) incontrando le richieste e esigenze dei clienti,ci sono buone probabilità di venderle...
Ma se non fai ne il primo punto ne il secondo punto..e poi ti lamenti di avere fabbriche sottoutilizzate...
E i concorrenti che per qualche strano gioco del destino sfornano novità a go-go e chissà come mai vendono pure bene...

Poi licenzi 8.000 dipendenti come farà Psa/Citroen

o metti in cassa integrazione i dipendenti di Pomigliano, e annunci nemmeno troppo velatamente la chiusura di 2 stabilimenti in Italia, quando però ne hai appena aperto uno nuovo, unico di tutti i produttori europei, in Serbia.......

e così la telenovela continua, con nuovi articoli apparsi proprio in questi giorni e

"mettiamo domani l'Alfa Romeo"
 
Quoto Fppaol68..mi sono dimenticato di scriverlo..pomigliano in cassa..vuole chiudere stabilimenti..e poi ne costruisce uno nuovo...e poi subito dopo dichiara che costruirebbe Mazda dovunque...
 
quadrif ha scritto:
Poi licenzi 8.000 dipendenti come farà Psa/Citroen
Perchè non basta far qualcosa di nuovo perchè automaticamente la clientela si butti in concessionaria... Devi farlo anche bello e appetibile. Vedi Giulietta, tanto per rimanere in tema: non fosse quel gran bel ferro che è, resterebbe nei piazzali.
 
fpaol68 ha scritto:
quadrif ha scritto:
alfalele ha scritto:
killernoise ha scritto:
alfalele ha scritto:
Su un giornale concorrente cè la prova della BmwM550xd contro Audi A6 30tdi allroad..ok per colpa delle gomme Runflat ma al Balocco per qualche decimo vince l'Audi...Un Audi..non in versione Rs che batte in pista una Bmw M..e poi cè il confronto del tempo sul giro tra altre Bmw e Audi con differnze di Decimi di secondo..per dire a chi andrebbe in mano l'Alfa e le sue capacità....
E leggendo l'articolo di Coppini...in 3 mesi 121000 Golf contro 17000 G10..

Di cui la Golf a fine vita e Giulietta nel suo ipotetico apice.

La crisi cè ma non per tutti..se fai il tuo mestiere che è:1)costruire auto 2) incontrando le richieste e esigenze dei clienti,ci sono buone probabilità di venderle...
Ma se non fai ne il primo punto ne il secondo punto..e poi ti lamenti di avere fabbriche sottoutilizzate...
E i concorrenti che per qualche strano gioco del destino sfornano novità a go-go e chissà come mai vendono pure bene...

Poi licenzi 8.000 dipendenti come farà Psa/Citroen

o metti in cassa integrazione i dipendenti di Pomigliano, e annunci nemmeno troppo velatamente la chiusura di 2 stabilimenti in Italia, quando però ne hai appena aperto uno nuovo, unico di tutti i produttori europei, in Serbia.......

e così la telenovela continua, con nuovi articoli apparsi proprio in questi giorni e

"mettiamo domani l'Alfa Romeo"

Che la Fiat si stia disimpegnando dall'Italia è di tutta evidenza, ma non è un comportamento tanto diverso da quello di tutti gli altri imprenditori italiani che nel corso degli anni hanno delocalizzato. E' l'Italia, purtroppo, a non essere appetibile e concorrenziale. In Serbia, e non solo, ti fanno ponti d'oro.
 
modus72 ha scritto:
quadrif ha scritto:
Poi licenzi 8.000 dipendenti come farà Psa/Citroen
Perchè non basta far qualcosa di nuovo perchè automaticamente la clientela si butti in concessionaria... Devi farlo anche bello e appetibile. Vedi Giulietta, tanto per rimanere in tema: non fosse quel gran bel ferro che è, resterebbe nei piazzali.

Su questo non ci piove.
Il fatto è che nei periodi di crisi come questo i gruppi solidi come Vw (diamogli merito) possono persino pertettersi di sbagliare qualche prodotto. L'investimento andato male verrà comunque metabolizzato senza problemi. Ce ne saranno altri andati bene che compenseranno ampiamente.
Chi non è altrettanto solido, si trova nella condizione di non poter sbagliare
nulla, perchè l'errore potrebbe essere fatale.
Questo succede in ogni settore, non solo nell'auto. Tanto più la politica dei leaders del mercato sarà aggressiva, tanto più verranno messi in difficoltà i competitors.
E' una strategia non inconsueta messa in pratica con consapevolezza.

Ciò si ricollega al discorso fatto dal Direttore di 4R. Non c'è nulla di strano in un mercato di concorrenza ad acquisire quote a scapito della concorrenza. Nel caso di Volkswagen vs Fiat ci può essere un sottile piacere in più per aver visto sfumare l'acquisto dell'Alfa.
 
quadrif ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
quadrif ha scritto:
alfalele ha scritto:
killernoise ha scritto:
alfalele ha scritto:
Su un giornale concorrente cè la prova della BmwM550xd contro Audi A6 30tdi allroad..ok per colpa delle gomme Runflat ma al Balocco per qualche decimo vince l'Audi...Un Audi..non in versione Rs che batte in pista una Bmw M..e poi cè il confronto del tempo sul giro tra altre Bmw e Audi con differnze di Decimi di secondo..per dire a chi andrebbe in mano l'Alfa e le sue capacità....
E leggendo l'articolo di Coppini...in 3 mesi 121000 Golf contro 17000 G10..

Di cui la Golf a fine vita e Giulietta nel suo ipotetico apice.

La crisi cè ma non per tutti..se fai il tuo mestiere che è:1)costruire auto 2) incontrando le richieste e esigenze dei clienti,ci sono buone probabilità di venderle...
Ma se non fai ne il primo punto ne il secondo punto..e poi ti lamenti di avere fabbriche sottoutilizzate...
E i concorrenti che per qualche strano gioco del destino sfornano novità a go-go e chissà come mai vendono pure bene...

Poi licenzi 8.000 dipendenti come farà Psa/Citroen

o metti in cassa integrazione i dipendenti di Pomigliano, e annunci nemmeno troppo velatamente la chiusura di 2 stabilimenti in Italia, quando però ne hai appena aperto uno nuovo, unico di tutti i produttori europei, in Serbia.......

e così la telenovela continua, con nuovi articoli apparsi proprio in questi giorni e

"mettiamo domani l'Alfa Romeo"

Che la Fiat si stia disimpegnando dall'Italia è di tutta evidenza, ma non è un comportamento tanto diverso da quello di tutti gli altri imprenditori italiani che nel corso degli anni hanno delocalizzato. E' l'Italia, purtroppo, a non essere appetibile e concorrenziale. In Serbia, e non solo, ti fanno ponti d'oro.

Per alcuni, VAG nella fattispecie, invece l'Italia è molto appetibile. Ha comprato marchi, in ultimo la Ducati, ed investe sul territorio per esempio comprando e rilanciando l'anello di Nardò. Inoltre acquista in Italia oltre 1,3 mld di euro di componentistica. E con l'interesse verso l'Alfa dimostra di volere ulteriormente investire in Italia.
La non appetibilità dell'Italia non regge, è una scusa bella e buona.

"e mettiamo domani l'Alfa Romeo"
 
fpaol68 ha scritto:
quadrif ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
quadrif ha scritto:
alfalele ha scritto:
killernoise ha scritto:
alfalele ha scritto:
Su un giornale concorrente cè la prova della BmwM550xd contro Audi A6 30tdi allroad..ok per colpa delle gomme Runflat ma al Balocco per qualche decimo vince l'Audi...Un Audi..non in versione Rs che batte in pista una Bmw M..e poi cè il confronto del tempo sul giro tra altre Bmw e Audi con differnze di Decimi di secondo..per dire a chi andrebbe in mano l'Alfa e le sue capacità....
E leggendo l'articolo di Coppini...in 3 mesi 121000 Golf contro 17000 G10..

Di cui la Golf a fine vita e Giulietta nel suo ipotetico apice.

La crisi cè ma non per tutti..se fai il tuo mestiere che è:1)costruire auto 2) incontrando le richieste e esigenze dei clienti,ci sono buone probabilità di venderle...
Ma se non fai ne il primo punto ne il secondo punto..e poi ti lamenti di avere fabbriche sottoutilizzate...
E i concorrenti che per qualche strano gioco del destino sfornano novità a go-go e chissà come mai vendono pure bene...

Poi licenzi 8.000 dipendenti come farà Psa/Citroen

o metti in cassa integrazione i dipendenti di Pomigliano, e annunci nemmeno troppo velatamente la chiusura di 2 stabilimenti in Italia, quando però ne hai appena aperto uno nuovo, unico di tutti i produttori europei, in Serbia.......

e così la telenovela continua, con nuovi articoli apparsi proprio in questi giorni e

"mettiamo domani l'Alfa Romeo"

Che la Fiat si stia disimpegnando dall'Italia è di tutta evidenza, ma non è un comportamento tanto diverso da quello di tutti gli altri imprenditori italiani che nel corso degli anni hanno delocalizzato. E' l'Italia, purtroppo, a non essere appetibile e concorrenziale. In Serbia, e non solo, ti fanno ponti d'oro.

Per alcuni, VAG nella fattispecie, invece l'Italia è molto appetibile. Ha comprato marchi, in ultimo la Ducati, ed investe sul territorio per esempio comprando e rilanciando l'anello di Nardò. Inoltre acquista in Italia oltre 1,3 mld di euro di componentistica. E con l'interesse verso l'Alfa dimostra di volere ulteriormente investire in Italia.
La non appetibilità dell'Italia non regge, è una scusa bella e buona.

"e mettiamo domani l'Alfa Romeo"

Perdonami, ma è tutt'altro che una scusa e non sono io a dirlo, basta osservare la situazione del nostro Paese o affidarsi alle disamine pubblicate dagli organi d'informazione. Non ce n'è uno nel quale non vengano sottolineate le barriere che impediscono agli investitori esteri di guardare con interesse all'Italia. Le motivazioni sono note: si va dall'elevata pressione fiscale (pare che la nostra sia da record mondiale), all'eccessiva burocrazia, alla carenza di servizi ed infrastrutture, all'inaccettabile lunghezza dei tempi di giustizia. Solo per citare le più importanti.

L'acquisto di Ducati e Nardò è la classica rondine che non fa primavera.
Un po' come l'acquisto della maison Valentino da parte del gruppo del Qatar, quando il tessile in Italia ormai sta sparendo. E' chiaro che un'azienda d'eccellenza mantiene intatto il proprio appeal e non faticherà a trovare un acquirente. Una "ordinaria", purtroppo, non avrà la fila di pretendenti.
Per la componentistica, non vedo novità rispetto al passato. Viene acquistata adesso, come veniva acquistata in passato. Qui stiamo parlando del prodotto, non dell'intera azienda.
Se davvero Vag considerasse strategica o anche solo vantaggiosa la sua calata in Italia, potrebbe farlo indipendentemente dalla conclusione dell'affare Alfa. Sono finiti i tempi in cui la politica andava a braccetto con la Fiat. Ci fosse ora un grande investitore straniero disposto a produrre da noi, con la fame di lavoro e di prodotto interno lordo che abbiamo, non verrebbe messo alla porta. Solo che la porta, in ingresso, non è proficuo varcarla, tranne negli sporadici casi di cui sopra.
 
quadrif ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
quadrif ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
quadrif ha scritto:
alfalele ha scritto:
killernoise ha scritto:
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Su un giornale concorrente cè la prova della BmwM550xd contro Audi A6 30tdi allroad..ok per colpa delle gomme Runflat ma al Balocco per qualche decimo vince l'Audi...Un Audi..non in versione Rs che batte in pista una Bmw M..e poi cè il confronto del tempo sul giro tra altre Bmw e Audi con differnze di Decimi di secondo..per dire a chi andrebbe in mano l'Alfa e le sue capacità....
E leggendo l'articolo di Coppini...in 3 mesi 121000 Golf contro 17000 G10..

Di cui la Golf a fine vita e Giulietta nel suo ipotetico apice.

La crisi cè ma non per tutti..se fai il tuo mestiere che è:1)costruire auto 2) incontrando le richieste e esigenze dei clienti,ci sono buone probabilità di venderle...
Ma se non fai ne il primo punto ne il secondo punto..e poi ti lamenti di avere fabbriche sottoutilizzate...
E i concorrenti che per qualche strano gioco del destino sfornano novità a go-go e chissà come mai vendono pure bene...

Poi licenzi 8.000 dipendenti come farà Psa/Citroen

o metti in cassa integrazione i dipendenti di Pomigliano, e annunci nemmeno troppo velatamente la chiusura di 2 stabilimenti in Italia, quando però ne hai appena aperto uno nuovo, unico di tutti i produttori europei, in Serbia.......

e così la telenovela continua, con nuovi articoli apparsi proprio in questi giorni e

"mettiamo domani l'Alfa Romeo"

Che la Fiat si stia disimpegnando dall'Italia è di tutta evidenza, ma non è un comportamento tanto diverso da quello di tutti gli altri imprenditori italiani che nel corso degli anni hanno delocalizzato. E' l'Italia, purtroppo, a non essere appetibile e concorrenziale. In Serbia, e non solo, ti fanno ponti d'oro.

Per alcuni, VAG nella fattispecie, invece l'Italia è molto appetibile. Ha comprato marchi, in ultimo la Ducati, ed investe sul territorio per esempio comprando e rilanciando l'anello di Nardò. Inoltre acquista in Italia oltre 1,3 mld di euro di componentistica. E con l'interesse verso l'Alfa dimostra di volere ulteriormente investire in Italia.
La non appetibilità dell'Italia non regge, è una scusa bella e buona.

"e mettiamo domani l'Alfa Romeo"

Perdonami, ma è tutt'altro che una scusa e non sono io a dirlo, basta osservare la situazione del nostro Paese o affidarsi alle disamine pubblicate dagli organi d'informazione. Non ce n'è uno nel quale non vengano sottolineate le barriere che impediscono agli investitori esteri di guardare con interesse all'Italia. Le motivazioni sono note: si va dall'elevata pressione fiscale (pare che la nostra sia da record mondiale), all'eccessiva burocrazia, alla carenza di servizi ed infrastrutture, all'inaccettabile lunghezza dei tempi di giustizia. Solo per citare le più importanti.

L'acquisto di Ducati e Nardò è la classica rondine che non fa primavera.
Un po' come l'acquisto della maison Valentino da parte del gruppo del Qatar, quando il tessile in Italia ormai sta sparendo. E' chiaro che un'azienda d'eccellenza mantiene intatto il proprio appeal e non faticherà a trovare un acquirente. Una "ordinaria", purtroppo, non avrà la fila di pretendenti.
Per la componentistica, non vedo novità rispetto al passato. Viene acquistata adesso, come veniva acquistata in passato. Qui stiamo parlando del prodotto, non dell'intera azienda.
Se davvero Vag considerasse strategica o anche solo vantaggiosa la sua calata in Italia, potrebbe farlo indipendentemente dalla conclusione dell'affare Alfa. Sono finiti i tempi in cui la politica andava a braccetto con la Fiat. Ci fosse ora un grande investitore straniero disposto a produrre da noi, con la fame di lavoro e di prodotto interno lordo che abbiamo, non verrebbe messo alla porta. Solo che la porta, in ingresso, non è proficuo varcarla, tranne negli sporadici casi di cui sopra.

Qui stiamo parlando di gruppo fiat. I sindacati e tutto il resto sono scuse belle e buone. Fiat in Italia fino a quando lo ha ritenuto conveniente ha sempre fatto quello che ha voluto. Io personalmente non accetto di essere preso in giro da uno che va a dire anche in sede di unione europea che c'è un problema di sovraccapacità produttiva quando ha appena finito di aprire uno stabilimento nuovo di zecca in Serbia e di cui non aveva assolutamente bisogno, visti i tanti che ha qui sottoutilizzati. Vuole uscire dall'Italia, benissimo è legittimo ed è nel suo diritto farlo. Ma che almeno lo faccia senza prenderci per scemi!
Siamo OT, ma Parmalat è un altro sporadico caso, e come queste di eccellenze italiane ce ne sono a centinaia.
Non cerchiamo scuse per giustificare il comportamento di fiat con l'Italia, non reggono.
E ben venga VAG ad investire da noi ed a credere nelle nostre eccellenze!!
Ponti d'oro a Piech. Del resto così la pensa anche il Corriere della Sera con un recente articolo di Massimo Mucchetti.
 
fpaol68 ha scritto:
quadrif ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
quadrif ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
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Su un giornale concorrente cè la prova della BmwM550xd contro Audi A6 30tdi allroad..ok per colpa delle gomme Runflat ma al Balocco per qualche decimo vince l'Audi...Un Audi..non in versione Rs che batte in pista una Bmw M..e poi cè il confronto del tempo sul giro tra altre Bmw e Audi con differnze di Decimi di secondo..per dire a chi andrebbe in mano l'Alfa e le sue capacità....
E leggendo l'articolo di Coppini...in 3 mesi 121000 Golf contro 17000 G10..

Di cui la Golf a fine vita e Giulietta nel suo ipotetico apice.

La crisi cè ma non per tutti..se fai il tuo mestiere che è:1)costruire auto 2) incontrando le richieste e esigenze dei clienti,ci sono buone probabilità di venderle...
Ma se non fai ne il primo punto ne il secondo punto..e poi ti lamenti di avere fabbriche sottoutilizzate...
E i concorrenti che per qualche strano gioco del destino sfornano novità a go-go e chissà come mai vendono pure bene...

Poi licenzi 8.000 dipendenti come farà Psa/Citroen

o metti in cassa integrazione i dipendenti di Pomigliano, e annunci nemmeno troppo velatamente la chiusura di 2 stabilimenti in Italia, quando però ne hai appena aperto uno nuovo, unico di tutti i produttori europei, in Serbia.......

e così la telenovela continua, con nuovi articoli apparsi proprio in questi giorni e

"mettiamo domani l'Alfa Romeo"

Che la Fiat si stia disimpegnando dall'Italia è di tutta evidenza, ma non è un comportamento tanto diverso da quello di tutti gli altri imprenditori italiani che nel corso degli anni hanno delocalizzato. E' l'Italia, purtroppo, a non essere appetibile e concorrenziale. In Serbia, e non solo, ti fanno ponti d'oro.

Per alcuni, VAG nella fattispecie, invece l'Italia è molto appetibile. Ha comprato marchi, in ultimo la Ducati, ed investe sul territorio per esempio comprando e rilanciando l'anello di Nardò. Inoltre acquista in Italia oltre 1,3 mld di euro di componentistica. E con l'interesse verso l'Alfa dimostra di volere ulteriormente investire in Italia.
La non appetibilità dell'Italia non regge, è una scusa bella e buona.

"e mettiamo domani l'Alfa Romeo"

Perdonami, ma è tutt'altro che una scusa e non sono io a dirlo, basta osservare la situazione del nostro Paese o affidarsi alle disamine pubblicate dagli organi d'informazione. Non ce n'è uno nel quale non vengano sottolineate le barriere che impediscono agli investitori esteri di guardare con interesse all'Italia. Le motivazioni sono note: si va dall'elevata pressione fiscale (pare che la nostra sia da record mondiale), all'eccessiva burocrazia, alla carenza di servizi ed infrastrutture, all'inaccettabile lunghezza dei tempi di giustizia. Solo per citare le più importanti.

L'acquisto di Ducati e Nardò è la classica rondine che non fa primavera.
Un po' come l'acquisto della maison Valentino da parte del gruppo del Qatar, quando il tessile in Italia ormai sta sparendo. E' chiaro che un'azienda d'eccellenza mantiene intatto il proprio appeal e non faticherà a trovare un acquirente. Una "ordinaria", purtroppo, non avrà la fila di pretendenti.
Per la componentistica, non vedo novità rispetto al passato. Viene acquistata adesso, come veniva acquistata in passato. Qui stiamo parlando del prodotto, non dell'intera azienda.
Se davvero Vag considerasse strategica o anche solo vantaggiosa la sua calata in Italia, potrebbe farlo indipendentemente dalla conclusione dell'affare Alfa. Sono finiti i tempi in cui la politica andava a braccetto con la Fiat. Ci fosse ora un grande investitore straniero disposto a produrre da noi, con la fame di lavoro e di prodotto interno lordo che abbiamo, non verrebbe messo alla porta. Solo che la porta, in ingresso, non è proficuo varcarla, tranne negli sporadici casi di cui sopra.

Qui stiamo parlando di gruppo fiat. I sindacati e tutto il resto sono scuse belle e buone. Fiat in Italia fino a quando lo ha ritenuto conveniente ha sempre fatto quello che ha voluto. Io personalmente non accetto di essere preso in giro da uno che va a dire anche in sede di unione europea che c'è un problema di sovraccapacità produttiva quando ha appena finito di aprire uno stabilimento nuovo di zecca in Serbia e di cui non aveva assolutamente bisogno, visti i tanti che ha qui sottoutilizzati. Vuole uscire dall'Italia, benissimo è legittimo ed è nel suo diritto farlo. Ma che almeno lo faccia senza prenderci per scemi!
Siamo OT, ma Parmalat è un altro sporadico caso, e come queste di eccellenze italiane ce ne sono a centinaia.
Non cerchiamo scuse per giustificare il comportamento di fiat con l'Italia, non reggono.
E ben venga VAG ad investire da noi ed a credere nelle nostre eccellenze!!
Ponti d'oro a Piech. Del resto così la pensa anche il Corriere della Sera con un recente articolo di Massimo Mucchetti.
Perfetto. Allora dimmi per quale motivo, dopo due anni in cui manifesta un grande interesse per l'Italia, Vag non ha ancora impiantato uno stabilimento in Italia. Non dirmi che è per il rifiuto di Fiat a cedere l'Alfa, perchè sarebbe come dire che io ho sempre sognato di vivere e lavorare a Parigi, ma putroppo il Paris Saint Germain non ha comprato me ma Ibra. Mica sono obbligati ad ingaggiarmi. Se fosse fondamentale trasferirmi a Parigi, potrei benissimo andarci ed aprire un'attività mia, senza chiedere niente a nessuno, oppure adattarmi a quello che offre il mercato.
 
quadrif ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
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Su un giornale concorrente cè la prova della BmwM550xd contro Audi A6 30tdi allroad..ok per colpa delle gomme Runflat ma al Balocco per qualche decimo vince l'Audi...Un Audi..non in versione Rs che batte in pista una Bmw M..e poi cè il confronto del tempo sul giro tra altre Bmw e Audi con differnze di Decimi di secondo..per dire a chi andrebbe in mano l'Alfa e le sue capacità....
E leggendo l'articolo di Coppini...in 3 mesi 121000 Golf contro 17000 G10..

Di cui la Golf a fine vita e Giulietta nel suo ipotetico apice.

La crisi cè ma non per tutti..se fai il tuo mestiere che è:1)costruire auto 2) incontrando le richieste e esigenze dei clienti,ci sono buone probabilità di venderle...
Ma se non fai ne il primo punto ne il secondo punto..e poi ti lamenti di avere fabbriche sottoutilizzate...
E i concorrenti che per qualche strano gioco del destino sfornano novità a go-go e chissà come mai vendono pure bene...

Poi licenzi 8.000 dipendenti come farà Psa/Citroen

o metti in cassa integrazione i dipendenti di Pomigliano, e annunci nemmeno troppo velatamente la chiusura di 2 stabilimenti in Italia, quando però ne hai appena aperto uno nuovo, unico di tutti i produttori europei, in Serbia.......

e così la telenovela continua, con nuovi articoli apparsi proprio in questi giorni e

"mettiamo domani l'Alfa Romeo"

Che la Fiat si stia disimpegnando dall'Italia è di tutta evidenza, ma non è un comportamento tanto diverso da quello di tutti gli altri imprenditori italiani che nel corso degli anni hanno delocalizzato. E' l'Italia, purtroppo, a non essere appetibile e concorrenziale. In Serbia, e non solo, ti fanno ponti d'oro.

Per alcuni, VAG nella fattispecie, invece l'Italia è molto appetibile. Ha comprato marchi, in ultimo la Ducati, ed investe sul territorio per esempio comprando e rilanciando l'anello di Nardò. Inoltre acquista in Italia oltre 1,3 mld di euro di componentistica. E con l'interesse verso l'Alfa dimostra di volere ulteriormente investire in Italia.
La non appetibilità dell'Italia non regge, è una scusa bella e buona.

"e mettiamo domani l'Alfa Romeo"

Perdonami, ma è tutt'altro che una scusa e non sono io a dirlo, basta osservare la situazione del nostro Paese o affidarsi alle disamine pubblicate dagli organi d'informazione. Non ce n'è uno nel quale non vengano sottolineate le barriere che impediscono agli investitori esteri di guardare con interesse all'Italia. Le motivazioni sono note: si va dall'elevata pressione fiscale (pare che la nostra sia da record mondiale), all'eccessiva burocrazia, alla carenza di servizi ed infrastrutture, all'inaccettabile lunghezza dei tempi di giustizia. Solo per citare le più importanti.

L'acquisto di Ducati e Nardò è la classica rondine che non fa primavera.
Un po' come l'acquisto della maison Valentino da parte del gruppo del Qatar, quando il tessile in Italia ormai sta sparendo. E' chiaro che un'azienda d'eccellenza mantiene intatto il proprio appeal e non faticherà a trovare un acquirente. Una "ordinaria", purtroppo, non avrà la fila di pretendenti.
Per la componentistica, non vedo novità rispetto al passato. Viene acquistata adesso, come veniva acquistata in passato. Qui stiamo parlando del prodotto, non dell'intera azienda.
Se davvero Vag considerasse strategica o anche solo vantaggiosa la sua calata in Italia, potrebbe farlo indipendentemente dalla conclusione dell'affare Alfa. Sono finiti i tempi in cui la politica andava a braccetto con la Fiat. Ci fosse ora un grande investitore straniero disposto a produrre da noi, con la fame di lavoro e di prodotto interno lordo che abbiamo, non verrebbe messo alla porta. Solo che la porta, in ingresso, non è proficuo varcarla, tranne negli sporadici casi di cui sopra.

Qui stiamo parlando di gruppo fiat. I sindacati e tutto il resto sono scuse belle e buone. Fiat in Italia fino a quando lo ha ritenuto conveniente ha sempre fatto quello che ha voluto. Io personalmente non accetto di essere preso in giro da uno che va a dire anche in sede di unione europea che c'è un problema di sovraccapacità produttiva quando ha appena finito di aprire uno stabilimento nuovo di zecca in Serbia e di cui non aveva assolutamente bisogno, visti i tanti che ha qui sottoutilizzati. Vuole uscire dall'Italia, benissimo è legittimo ed è nel suo diritto farlo. Ma che almeno lo faccia senza prenderci per scemi!
Siamo OT, ma Parmalat è un altro sporadico caso, e come queste di eccellenze italiane ce ne sono a centinaia.
Non cerchiamo scuse per giustificare il comportamento di fiat con l'Italia, non reggono.
E ben venga VAG ad investire da noi ed a credere nelle nostre eccellenze!!
Ponti d'oro a Piech. Del resto così la pensa anche il Corriere della Sera con un recente articolo di Massimo Mucchetti.
Perfetto. Allora dimmi per quale motivo, dopo due anni in cui manifesta un grande interesse per l'Italia, Vag non ha ancora impiantato uno stabilimento in Italia. Non dirmi che è per il rifiuto di Fiat a cedere l'Alfa, perchè sarebbe come dire che io ho sempre sognato di vivere e lavorare a Parigi, ma putroppo il Paris Saint Germain non ha comprato me ma Ibra. Mica sono obbligati ad ingaggiarmi. Se fosse fondamentale trasferirmi a Parigi, potrei benissimo andarci ed aprire un'attività mia, senza chiedere niente a nessuno, oppure adattarmi a quello che offre il mercato.

Dai per favore su, non prendiamoci in giro!
 
Non prendo in giro nessuno, scrivo solo la mia opinione.
I proclami in pompa magna li ha fatti qualcun altro (la riapertura di Arese, i cassetti ricolmi di progetti e via discorrendo).
Finora sono riusciti a compare una Ducati in stato comatoso.
La classica montagna che partorisce il topolino.
Dimostrino che le loro parole non sono solo propaganda impiantando una fabbrica di automobili in Italia. Sarò il primo a complimentarmi con loro per il coraggio e per l'attenzione mostrata verso il nostro Paese.
 
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