<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Pomigliano, Fiat verso rinuncia trasferimento Panda | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Pomigliano, Fiat verso rinuncia trasferimento Panda

ag78 ha scritto:
dexxter ha scritto:
ag78 ha scritto:
cfedericoc ha scritto:
Fino a ieri gli assenteisti per malattia erano i lavoratori pubblici, oggi sono quelli di Pomigliano, domani a chi toccherà essere nel mirino?
Marchionne chiude lo stabilimento in Sicilia dicendo che investirà in Itali, ed ora vuole investire senza rispettare la legge ... o non investire più ....
Ma davvero sono sempre i soliti lavoratori indifesi il male del nostro paese?

Ricordiamoci sempre che Marchionne non è un politico, ma l' AD della Fiat, e pertanto deve fare gli interessi della Fiat.
La Fiat ha interesse a mantenere Pomigliano aperto, ed investirci anche parecchio, solo a certe condizioni. Se i lavoratori le accettano bene, altrimenti va a costruire le auto altrove, dove gli conviene.
Il compito di dare lavoro agli italiani è del governo, non di Marchionne, che sta facendo egregiamente il suo lavoro.
Al contrario del governo.

il compito da dare lavoro è del governo? ma quarda che l'Unione Sovietica è finita da un pezzo......
Il governo può fare leggi che favoriscano l'impresa e cose simili e basta.

Beh, forse mi sono espresso male, ma intendevo proprio quello...
Il carico fiscale e la burocrazia ( e in alcune zone anche la malavita) rendono sconveniente l' apertura di fabbriche in Italia, e anche il mantenimento di quelle esisteni.
Chi ha delocalizzato, multinazionali in primis, non lo ha fatto perchè gli stanno antipatici gli italiani, ma perchè avevano + convenienza a produrre altrove.
La colpa di tutto ciò di chi è? Dell' imprenditore o del governo?
Si critica tanto la Fiat per aver preso aiuti dal governo (sicuramente esagerati, non si discute), ma voi avreste aperto una fabbrica in Sicilia, con i rischi della malavita e la totale mancanza di collegamenti (ancora adesso dopo tanti anni), senza aiuti statali?

detta così, è tutt'altra cosa.
 
tcdav ha scritto:
Chissà perchè ma ho come l'impressione che la vittoria del "sì" abbia un pò guastata la giornata a qualcuno, già pronto a sparare contro i soliti meridionali. Ma il bello è che sparano lo stesso......... invece di dare un pò di solidarietà a chi, pur di lavorare, ha scelto di rinunciare a diritti acquisiti in tanti anni di manifestazioni.

A coloro auguro di provare di persona cosa sia dover emigrare per vivere, tra connazionali che ti schifano perchè porti via loro il lavoro. Andate in Polonia a lavorare, coi diritti e doveri dei polacchi, visto che vi fa tanto piacere.
c'è uno stabilimento che produce poco, ha un sacco di problemi (noti a tutti) e devo emigrare io? ma pensa un pò......
 
HenryChinaski ha scritto:
Evidentemente c'é qualcolsa di malato nell'italiano, godete che alcuni lavoratori, vengono sottoposti allo stesso trattamento dei lavoratori polacchi, che é già indegno in polonia.
parli per esperienza diretta o per averlo letto su indymedia?
guarda che in Polonia non li torturano mica ... e nelle fabbriche italiane che vanno bene si fanno i turni, si fanno gli straordinari, sii lavora il sabato, si sta a casa solo se si sta male e non per andare a fare gli scrutatori o altro ancora
 
Comunque da queste discussioni una cosa emerge chiara e lampante. Gli italiani vogliono essere curati da sistemi assistenzialisti accettando perfino di passare da indigenti o incapaci pur di avere ciò di cui non hanno diritto. Riuscite perfino a farmi sentire un idiota avendo rifiutato diverse volte di assumere incarichi nella pubblica amministrazione preferendo difendere l'onorabilità della mia Professione anche sapendo che non avrei avuto la stessa facilità nel percepire i miei compensi.
 
G5 ha scritto:
Comunque da queste discussioni una cosa emerge chiara e lampante. Gli italiani vogliono essere curati da sistemi assistenzialisti accettando perfino di passare da indigenti o incapaci pur di avere ciò di cui non hanno diritto. Riuscite perfino a farmi sentire un idiota avendo rifiutato diverse volte di assumere incarichi nella pubblica amministrazione preferendo difendere l'onorabilità della mia Professione anche sapendo che non avrei avuto la stessa facilità nel percepire i miei compensi.

L'ho sempre detto che avevi qualcosa di storto... :lol:
 
|Mauro65| ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
Evidentemente c'é qualcolsa di malato nell'italiano, godete che alcuni lavoratori, vengono sottoposti allo stesso trattamento dei lavoratori polacchi, che é già indegno in polonia.
parli per esperienza diretta o per averlo letto su indymedia?
guarda che in Polonia non li torturano mica ... e nelle fabbriche italiane che vanno bene si fanno i turni, si fanno gli straordinari, sii lavora il sabato, si sta a casa solo se si sta male e non per andare a fare gli scrutatori o altro ancora

Non capisco perché indy media dovrebbe essere una fonte meno autorevole ad esempio de "il giornale", non capisco come se in questo paese se uno dice delle cose di buon senso venga bollato per un estremista comunista o uno dei centri sociali, cose dalle quali sono lontanissimo.
Non ci sono mai stato in Polonia, non sono mai stato neanche a Pomigliano, ma mi meraviglio sempre di più di come si possa essere felici se qualche povero disgraziato perde il lavoro.
Penso anche che le responsabilità, in ogni caso non siano mai degli operai che come é noto non hanno potere decisionale, ma di chi decide una politica industriale scellerata, ovvero la fiat, che con i suoi splendidi esempi di amministratori delegati incompetenti e farabutti, hanno fatto in modo di perdere tutte le eccellenze che avevano in campo automobilistico, arese e pomigliano per prime , chiedendo sistematicamente soldi ai vari governi e non investendo nel prodotto un solo centesimo.
Il piano industriale di marchionne é un fulgido esempio di poca o nessuna sostanza, della voglia di non investire, cosa che fanno tutti gli altri gruppi industriali e automobilistici.
Ovviamentre investendo 0, e vendendo 0,1, il costo del lavoro é una variabile importantissima, e altrettanto ovviamente questa scellerata polica industriale la pagano gli operai che sono l'ultima ruota del carro e che hanno resposabilità assai ridotte.
In ultimo, il nostro riferimento produttivo, industriale e lavorativo, dovrebbero essere paesi come la Germania e la Francia, dove si investe e si fa industria e non la Polonia dove i lavoratori sono pagati a cottimo.
Anche perché ci sarà sempre qualche paese sottosvippato con il costo del lavoro bassisimo, se vogliamo imboccarequesta strada e pure applaudirla, siamo come tafazzi che si da le bottigliate sulle balle, oltre che avere una politica industriale sempre meno matura.
Il discorso mi pare abbastanza semplice e di buon senso, ma da quanto vedo scritto in questo post noto che la guerra tra poveri fa molta più presa.

Saluti
 
HenryChinaski ha scritto:
Non capisco perché indy media dovrebbe essere una fonte meno autorevole ad esempio de "il giornale", +++Saluti
Ho detto esperienza diretta e non "Il Giornale", ho citato Indy perché proprio su quel media è comparsa la missiva asseritamente scritta da lavoratori polacchi.

Nessuno gode se un poveraccio perde il lavoro, ma Pomigliano (come Termini ...) è un caso eclatante.
Io vedo le catene, le condizioni poste da Marchionne sono normalissime in molte parti d'Italia e nessuno se ne lamenta.
Non è appunto un caso che solo a Pomigliano nasca questo can can

Ricambio i saluti
 
pll66 ha scritto:
G5 ha scritto:
Comunque da queste discussioni una cosa emerge chiara e lampante. Gli italiani vogliono essere curati da sistemi assistenzialisti accettando perfino di passare da indigenti o incapaci pur di avere ciò di cui non hanno diritto. Riuscite perfino a farmi sentire un idiota avendo rifiutato diverse volte di assumere incarichi nella pubblica amministrazione preferendo difendere l'onorabilità della mia Professione anche sapendo che non avrei avuto la stessa facilità nel percepire i miei compensi.

L'ho sempre detto che avevi qualcosa di storto... :lol:

Si ma non girare il coltello .... sono orgoglioso di aver scelto la strada della LIBERA PROFESSIONE nonostante alcuni parenti ben introdotti mi avessero offerto la possibilità di ingresso. Ho preferito dimostrare a me stesso ed agli altri che se si vuole si può!
 
HenryChinaski ha scritto:
|Mauro65| ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
Evidentemente c'é qualcolsa di malato nell'italiano, godete che alcuni lavoratori, vengono sottoposti allo stesso trattamento dei lavoratori polacchi, che é già indegno in polonia.
parli per esperienza diretta o per averlo letto su indymedia?
guarda che in Polonia non li torturano mica ... e nelle fabbriche italiane che vanno bene si fanno i turni, si fanno gli straordinari, sii lavora il sabato, si sta a casa solo se si sta male e non per andare a fare gli scrutatori o altro ancora

Non capisco perché indy media dovrebbe essere una fonte meno autorevole ad esempio de "il giornale", non capisco come se in questo paese se uno dice delle cose di buon senso venga bollato per un estremista comunista o uno dei centri sociali, cose dalle quali sono lontanissimo.
Non ci sono mai stato in Polonia, non sono mai stato neanche a Pomigliano, ma mi meraviglio sempre di più di come si possa essere felici se qualche povero disgraziato perde il lavoro.
Penso anche che le responsabilità, in ogni caso non siano mai degli operai che come é noto non hanno potere decisionale, ma di chi decide una politica industriale scellerata, ovvero la fiat, che con i suoi splendidi esempi di amministratori delegati incompetenti e farabutti, hanno fatto in modo di perdere tutte le eccellenze che avevano in campo automobilistico, arese e pomigliano per prime , chiedendo sistematicamente soldi ai vari governi e non investendo nel prodotto un solo centesimo.
Il piano industriale di marchionne é un fulgido esempio di poca o nessuna sostanza, della voglia di non investire, cosa che fanno tutti gli altri gruppi industriali e automobilistici.
Ovviamentre investendo 0, e vendendo 0,1, il costo del lavoro é una variabile importantissima, e altrettanto ovviamente questa scellerata polica industriale la pagano gli operai che sono l'ultima ruota del carro e che hanno resposabilità assai ridotte.
In ultimo, il nostro riferimento produttivo, industriale e lavorativo, dovrebbero essere paesi come la Germania e la Francia, dove si investe e si fa industria e non la Polonia dove i lavoratori sono pagati a cottimo.
Anche perché ci sarà sempre qualche paese sottosvippato con il costo del lavoro bassisimo, se vogliamo imboccarequesta strada e pure applaudirla, siamo come tafazzi che si da le bottigliate sulle balle, oltre che avere una politica industriale sempre meno matura.
Il discorso mi pare abbastanza semplice e di buon senso, ma da quanto vedo scritto in questo post noto che la guerra tra poveri fa molta più presa.

Saluti

Gli operai non hanno potere? E quando si danno malati? E quando rallentano il lavoro? E quando sabotano le linee?
Da che mondo e mondo sono gli operai a gestire le aziende attraverso la loro abnegazione o indolenza.
 
|Mauro65| ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
Non capisco perché indy media dovrebbe essere una fonte meno autorevole ad esempio de "il giornale", +++Saluti
Ho detto esperienza diretta e non "Il Giornale", ho citato Indy perché proprio su quel media è comparsa la missiva asseritamente scritta da lavoratori polacchi.

Nessuno gode se un poveraccio perde il lavoro, ma Pomigliano (come Termini ...) è un caso eclatante.
Io vedo le catene, le condizioni poste da Marchionne sono normalissime in molte parti d'Italia e nessuno se ne lamenta.
Non è appunto un caso che solo a Pomigliano nasca questo can can

Ricambio i saluti

non è che TI stiano buoni e calmi; aspetta un pò........ :shock:
 
G5 ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
|Mauro65| ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
Evidentemente c'é qualcolsa di malato nell'italiano, godete che alcuni lavoratori, vengono sottoposti allo stesso trattamento dei lavoratori polacchi, che é già indegno in polonia.
parli per esperienza diretta o per averlo letto su indymedia?
guarda che in Polonia non li torturano mica ... e nelle fabbriche italiane che vanno bene si fanno i turni, si fanno gli straordinari, sii lavora il sabato, si sta a casa solo se si sta male e non per andare a fare gli scrutatori o altro ancora

Non capisco perché indy media dovrebbe essere una fonte meno autorevole ad esempio de "il giornale", non capisco come se in questo paese se uno dice delle cose di buon senso venga bollato per un estremista comunista o uno dei centri sociali, cose dalle quali sono lontanissimo.
Non ci sono mai stato in Polonia, non sono mai stato neanche a Pomigliano, ma mi meraviglio sempre di più di come si possa essere felici se qualche povero disgraziato perde il lavoro.
Penso anche che le responsabilità, in ogni caso non siano mai degli operai che come é noto non hanno potere decisionale, ma di chi decide una politica industriale scellerata, ovvero la fiat, che con i suoi splendidi esempi di amministratori delegati incompetenti e farabutti, hanno fatto in modo di perdere tutte le eccellenze che avevano in campo automobilistico, arese e pomigliano per prime , chiedendo sistematicamente soldi ai vari governi e non investendo nel prodotto un solo centesimo.
Il piano industriale di marchionne é un fulgido esempio di poca o nessuna sostanza, della voglia di non investire, cosa che fanno tutti gli altri gruppi industriali e automobilistici.
Ovviamentre investendo 0, e vendendo 0,1, il costo del lavoro é una variabile importantissima, e altrettanto ovviamente questa scellerata polica industriale la pagano gli operai che sono l'ultima ruota del carro e che hanno resposabilità assai ridotte.
In ultimo, il nostro riferimento produttivo, industriale e lavorativo, dovrebbero essere paesi come la Germania e la Francia, dove si investe e si fa industria e non la Polonia dove i lavoratori sono pagati a cottimo.
Anche perché ci sarà sempre qualche paese sottosvippato con il costo del lavoro bassisimo, se vogliamo imboccarequesta strada e pure applaudirla, siamo come tafazzi che si da le bottigliate sulle balle, oltre che avere una politica industriale sempre meno matura.
Il discorso mi pare abbastanza semplice e di buon senso, ma da quanto vedo scritto in questo post noto che la guerra tra poveri fa molta più presa.

Saluti

Gli operai non hanno potere? E quando si danno malati? E quando rallentano il lavoro? E quando sabotano le linee?
Da che mondo e mondo sono gli operai a gestire le aziende attraverso la loro abnegazione o indolenza.

Gli operai, fanno i piani aziendali? strategie di prodotto? da che mondo è mondo gli operasi che non lavorano vengono licenziati!
 
Non fanno le scelte politiche sul prodotto ma impongono le scelte politiche del lavoro e condizionano pesantemente le sorti aziendali. Onestamente credo conti di più un operaio scazzato che un economista/designer/markettaro con i controcazzi.
Tu puoi progettare la miglior macchina al mondo e non badare a spese nella scelta dei materiali e nel livello di finitura ma se un operaio non ti monta correttamente una parte la macchina non va, il cliente si incazza e parla e denuncia ... la gente discute, si informa e non compra il prodotto ..... ecco che l'azienda pontentissima che frusta gli operai viene sfanculata dal mondo e chiude i battenti!
 
|Mauro65| ha scritto:
dexxter ha scritto:
non è che TI stiano buoni e calmi; aspetta un pò........ :shock:
scusa non comprendo ciò che vuoi dirmi .. potresti spiegare meglio? thx

che anche TI è un caso eclatante e prima chiuda - perchè questo è sicuro - faranno un casino.
 
dexxter ha scritto:
|Mauro65| ha scritto:
dexxter ha scritto:
non è che TI stiano buoni e calmi; aspetta un pò........ :shock:
scusa non comprendo ciò che vuoi dirmi .. potresti spiegare meglio? thx
che anche TI è un caso eclatante e prima chiuda - perchè questo è sicuro - faranno un casino.
ah ho capito, intendevi Termini Imerese ... nel 1996 quando presi la Punto il venditore, che mi aveva a cuore, si preoccupava di farmene arrivare una assemblata non a T.I. ... la cosa fu facile perché volevo il tettuccio apribile e la linea di Termini non era attrezzata ad hoc.
Vero o falso che fosse sta storia, la mia Puntina venne prodotta, se ben ricordo, a Melfi, e fu un'ottima vettura
 
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