<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Poesia | Page 35 | Il Forum di Quattroruote

Poesia

birillo21 ha scritto:
Potranno dirlo anche in futuro?
I tempi mutano ....

24/12/2009 11:07
COREA DEL SUD
Vescovi coreani: la luce del Natale vince le tenebre del materialismo
di Theresa Kim Hwa-young

Nel messaggio di Natale, un invito a superare la cultura della morte e la ricerca dei beni materiali. Condividere le ricchezze con i poveri,l?amore di Cristo con familiari e amici, promuovere il valore della vita la via per vincere ?l?isolamento?.

Seoul (AsiaNews) ? Vincere la cultura della morte, superare il materialismo e i conflitti che inquinano la società, condividere l?amore di Cristo con i propri cari e i vicini per costruire una vera ?cultura della vita?. È quanto chiedono i vescovi sud-coreani, nel messaggio di Natale inviato da ognuno ai fedeli della propria diocesi.

Il card. Nicholas Cheong Jinsuk, arcivescovo di Seoul, sottolinea che il problema più urgente della nostra società è un ?materialismo? che impoverisce ?tutti gli altri valori?. Il porporato aggiunge che ?fino a quando gli uomini metteranno il denaro e i beni materiali in cima alla scala dei valori?, non potranno che vivere ?nell?isolamento, e la comunità di individui diventerà terreno di conflitti e divisioni?. In un simile contesto, spiega, si tende a ?negare il valore della vita?.

L?arcivescovo di Seoul ribadisce che ?è fondamentale ristabilire i veri valori? e invita i leader della società civile a ?prendere iniziative in questo senso?.

Mons. Andreas Choi Chang-mou, arcivescovo di Kwangju, spiega che ?in questo contesto, dove la cultura della morte domina nel mondo, per vivere come figli della luce dobbiamo camminare nella luce della verità?. Il prelato sottolinea la necessità di possedere ?coscienza e discernimento? e meditare ?sul cammino tracciato dal Salvatore?.

Mons. Thaddeus Cho Hwan-gil, amministratore arcidiocesano di Deagu, ha impartito la benedizione natalizia invitando i fedeli a ?condividere i beni con i poveri?. ?Gioire per questo ? spiega ? è cogliere la vera luce di Dio e del Natale?.
 
birillo21 ha scritto:
Potranno dirlo anche in futuro?
I tempi mutano ....

A mio modesto parere,alcuni tratti del substrato culturale e simbolico di un popolo ,se non eradicati con la violenza, come per esempio nella invasione musulmana dell'India,con conversione forzata dei buddisti indiani fra il secolo XIV e XV , si trasformano e mutano nei modi e nelle forme ,ma permangono nella sostanza.
Sotto la scorza dello scientismo ,del pragmatismo , del razionalismo e del laicismo -che comunque si sviluppano a partire dalla nostra cultura religiosa,seppure in modo reattivo- si trovano ancora abbondanti tracce del pensiero e della simbologia cristiana. L'incognita semmai oggi è data da quanto si voglia mantenerle o quanto invece si tenda ad autoeliminarle senza bisogno di attacchi armati dall'esterno ,ma per una sorta di cedimento dall'interno.
 
Theodor Wiesengrund Adorno :

La decadenza del dono si specchia nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di farlo.

wwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwww

Teoria critica del dono natalizio secondo la scuola di Francoforte :lol:
 
Il substrato culturale e simbolico di un popolo non è solo tradizione ,ma agisce in ogni momento nel linguaggio , nell'arte , nella scrittura ,nell'economia ,nei sentimenti ,nella vita privata e amorosa e in ogni ambito e quindi si rinnova costantemente e si ripropone in forme sempre diverse e perciò non è routine.
 
Alberto Bevilacqua

L'importante è dirlo ai giovani che la poesia non è soltanto versi ma è anche lo scrivere le cose ,mettere sulle pagine la parola, la poesia è la vostra forma di espressione moderna.

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb

Tanto più che oggi la brevità e la sintesi si fanno leggere e quindi la poesia guadagna punti sulla lunga prosa.
 
E' stato forse

E' stato forse
un fortuito incontro di strade
quella metà del nostro segreto
che hai lasciato
a me come incombenza:
è dura, adesso,
il doverla accoppiare
- il problema, vedi, sta nella parola,
puoi dirle tutte le parole che sai,
puoi scavarle dentro la tua vita
farti sanguinare le dita,
gridarle col silenzio nella gola:
ma nessuna, credimi, nessuna
aspetta più l'incarnazione,
tantomeno
gli essenziali alfabeti.

Alberto Bevilacqua
 
key-one ha scritto:
Il substrato culturale e simbolico di un popolo non è solo tradizione ,ma agisce in ogni momento nel linguaggio , nell'arte , nella scrittura ,nell'economia ,nei sentimenti ,nella vita privata e amorosa e in ogni ambito e quindi si rinnova costantemente e si ripropone in forme sempre diverse e perciò non è routine.

Le tradizioni nell'evo moderno sono ricordate solo in quanto funzionali al consumismo di questa era. Onde per cui di tradizionale hanno ormai ben poco omologate come sono alla spinta al consumo. Un'inutile affannarsi che molto, troppo, spesso non presenta le connotazioni di anima e cuore tipiche delle tradizioni più veraci.
 
birillo21 ha scritto:
key-one ha scritto:
Il substrato culturale e simbolico di un popolo non è solo tradizione ,ma agisce in ogni momento nel linguaggio , nell'arte , nella scrittura ,nell'economia ,nei sentimenti ,nella vita privata e amorosa e in ogni ambito e quindi si rinnova costantemente e si ripropone in forme sempre diverse e perciò non è routine.

Le tradizioni nell'evo moderno sono ricordate solo in quanto funzionali al consumismo di questa era. Onde per cui di tradizionale hanno ormai ben poco omologate come sono alla spinta al consumo. Un'inutile affannarsi che molto, troppo, spesso non presenta le connotazioni di anima e cuore tipiche delle tradizioni più veraci.

Infatti non parlavo di tradizioni ,bensì di substrato culturale e simbolico che quindi si esprime (anche) inconsapevolmente nel linguaggio, sia quello di tutti i giorni sia in quello della carta stampata e della scrittura in senso lato.
Proveniendo da simboli collettivi (archetipi?) che hanno radici lontanissime nel tempo,tale conglomerato mentale non è molto soggetto ai condizionamenti economici o stimoli vari ai consumi, i quali sono troppo recenti e prima di poter influenzare l'"inconscio collettivo" è possibile siano già mutati. Questo nonostante gli sforzi -che tu giustamente metti in luce e che possono orientare il comportamento spicciolo dei popoli - del circo mediatico e della pubblicità e degli "spacciatori" di stili di vita (per fortuna?) superficiali.Ciao :lol:
 
Ogni mattina, per guadagnarmi da vivere,
Vado al mercato dove si comprano le bugie.
Pieno di speranza
Mi metto tra chi vende.

Hollywood
di Bertolt Brecht
 
Alba
di Bertolt Brecht

Non per caso
L'alba di un nuovo giorno
Inizia col grido del gallo
Che fin dai tempi antichi indica
Un tradimento.
 
Per i nostri figli che vogliono tutti
andare a scuola come certi snob
-che però in quanto veri privilegiati erano pochi-
dell' 800 inglese
arroganti e disengage in massa ,
"sine nobilitate" :

Ho sentito che non volete imparare niente.
Deduco: siete milionari.
Il vostro futuro è assicurato - esso è
Davanti a voi in piena luce. I vostri genitori
Hanno fatto sì che i vostri piedi
Non urtino nessuna pietra. Allora non devi
Imparare niente. Così come sei
Puoi rimanere.

E se, nonostante ciò, ci sono delle difficoltà, dato che i tempi,
Come ho sentito, sono insicuri
Hai i tuoi capi che ti dicono esattamente
Ciò che devi fare affinché stiate bene.
Essi hanno letto i libri di quelli
Che sanno le verità
Che hanno validità in tutti i tempi
E le ricette che aiutano sempre.

Dato che ci sono così tanti che pensano per te
Non devi muovere un dito.
Però, se non fosse così
Allora dovresti studiare.

Ho sentito che non volete imparare niente
di Bertolt Brecht
 
key-one ha scritto:
Per i nostri figli
Ho sentito che non volete imparare niente.
Deduco: siete milionari.
Il vostro futuro è assicurato - esso è
Davanti a voi in piena luce. I vostri genitori
Hanno fatto sì che i vostri piedi
Non urtino nessuna pietra. Allora non devi
Imparare niente. Così come sei
Puoi rimanere.

E se, nonostante ciò, ci sono delle difficoltà, dato che i tempi,
Come ho sentito, sono insicuri
Hai i tuoi capi che ti dicono esattamente
Ciò che devi fare affinché stiate bene.
Essi hanno letto i libri di quelli
Che sanno le verità
Che hanno validità in tutti i tempi
E le ricette che aiutano sempre.

Dato che ci sono così tanti che pensano per te
Non devi muovere un dito.
Però, se non fosse così
Allora dovresti studiare.

Ho sentito che non volete imparare niente
di Bertolt Brecht

Difficile da realizzare, perchè la vita è un costante insegnamento, un continuo flusso di informazioni che chiamiamo esperienza, nessuno nasce imparato.

L'unico modo per non imparare nulla è morire.
 
Back
Alto