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Poesia

From the Author of ?Poems by Kolki ? Absolutely Humane? & ?Real Path To 9/11?]
Fascism
(Dedicated to united free world co-existing in bliss of Universalism ? Deepak Sarkar, www.kolki.com)
Fascism is an economic system geared to the needs of the wealthy elites
Usually a Rightist form of government against democratic rights
Foments extreme nationalism to create dictator as new King!
While Nazism is a form of Fascism, Fascism is not Nazism
Zionism and Neconism are definitely Fascism!
Fascism creates "Enemies of the fatherland"
Who are usually socialists, journalists, trade unionists, and liberals
Or conspicuous minority groups uniting peace loving intellectuals!
Fascism is not conservative, rather disrespect conservation and legislations
It rises with Neo-Conservative, Compassionate Conservative, slogans
Uses United Nations to promote violent Allied Nations!
Creating state within a state, religion within a religion
Dismantle harmonious unions against monarchist vision!
While conservatives are for traditions, rule-of-law, and proof of conviction
Fascism enacts pre-emptive strikes shrouded in secrecy for invasions!
Fascism turns free press (if any) into loyal propagandist
Spreading fears of unknown attackers or virus epidemic!
Fascism makes leaders lie under oath insulting holy book -
Baptizes Fascists that a ?lie? delivered diligently is better than truth.
Author: Deepak Sarkar, 844 Royal Oak Ave, Victoria, BC V8X 3T2, Canada; E-mail: Deepak.Sarkar@ieee.org; Tel/Fax: 250-412-2897; Poetry & Peace Web Site: www.kolki.com (Written: April 6, 2008)

Non è propriamente una poesia, ma per cominciare non sapevo cosa postare.
 
A Voi tutte,
che piacete o siete piaciute,
Icone sebate dall'anima dentro i suoi antri,
in un brindisi alla Vostra salute,
alzo il cranio traboccante di canti.

.... .... ....
 
Variazione su nulla

Quel nonnulla di sabbia che trascorre
Dalla Clessidra nudo e va posandosi,
E, Fugaci, le impronte sul carnato,
Sul carnato che muore, d'una nube ...

Poi mano che rovescia la clessidra,
Il ritorno per muoversi, di sabbia,
Il farsi argentea tacito di nube
Ai primi brevi lividi dell'alba ...

La mano in ombra la clessidra volse,
E, di sabbia, il nonnulla che trascorre
Silente, è unica cosa che ormai s'oda
E, essendo udita, in buio non scompaia.

Ungaretti
 
Ho visto piogge grigie correre verso le onde
alzando le tenere braccia crivellate
per non esser prese dalla pietra stesa
che scioglie le loro membra senza bere il sangue.

F. Garcia Lorca, "In morte di Ignazio", frammento.
 
Amai trite parole che non uno
osava. M'incantò la rima fiore
amore,
la più antica difficile del mondo.

Amai la verità che giace al fondo,
quasi un sogno obliato, che il dolore
riscopre amica. Con paura il cuore
le si accosta, che più non l'abbandona.

Amo te che mi ascolti e la mia buona
carta lasciata al fine del mio gioco.

Amai / Umberto Saba
 
I cavalli sono neri
I ferri, neri sono
Sui mantelli luccicano
macchie di inchiostro e cera.
Hanno, per questo non piangono,
di piombo i teschi.
Con anima di lustrino
vengono lungo la strada.
Gobbi e notturni,
ove passano ordinano
silenzi di gomma oscura
e paure di sabbia fina.
Passano, se voglion passare
nascondo nella testa
una vaga astronomia
di pistole inconcrete.
...
avanzano, a due a due
verso la citta' in festa
Un rumore di semprevivi
pervade le cartuccere.
Avanzano, a due a due
Doppio notturno in tela.
Il cielo, ai loro occhi
una vetrina di speroni.

F. Garcia Lorca, Romanza della Guardia Civile Spagnola (frammenti).
Mia la traduzione indegna.
 
L'Addio

Senz'addii m'hai lasciato e senza pianti,
devo di ciò accorarmi?
Tu non piangevi perchè avevi tanti,
tanti baci da darmi.

Durano sì certe amorose intese
quanto una vita e più.
Io so un amore che ha durato un mese,
e vero amore fu.

Umberto Saba
 
Sulla tenera erba appena nata

Piena splendea la Luna
quando presso l'altare si fermarono:

e le Cretesi con armonia
sui piedi leggeri cominciarono
spensierate a girare intorno all'ara
sulla tenera erba appena nata.

Trad. Salvatore Quasimodo
 
Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.

Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitio che dura
e varia nell'aria secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
né il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancora, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immensi
noi siam nello spirito
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.

Ascolta, Ascolta. L'accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall'umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s'ode su tutta la fronda
crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell'aria
è muta: ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.

Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alveoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
( e il verde vigor rude
ci allaccia i melleoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani

ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione.
 
Quale dolce Mela

Quale dolce Mela che su alto
ramo rosseggia, alta sul più
alto; la dimenticarono i coglitori;
no, non fu dimenticata: invano
tentarono raggiungerla ...

Trad. Salvatore Quasimodo
 
Come il Giacinto

Come il Giacinto che i pastori pestano
per i monti, e a terra il Fiore purpureo
sanguia.

Trad. Salvatore Quasimodo
 

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