<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Poesia | Page 28 | Il Forum di Quattroruote

Poesia

Mai confondere il danaro con il potere.
Le due realtà non sono sempre abbinate.
Nel senso che chi ha danaro non sempre ha il potere.
Mentre è vero che chi ha il potere fa anche danaro.

Non corrono più dietro al danaro.
Corrono dietro al potere nella speranza di acciuffarlo.

C'è chi è disposto a spendere cifre esorbitanti per un po' di potere.
 
birillo21 ha scritto:
Mai confondere il danaro con il potere.
Le due realtà non sono sempre abbinate.
Nel senso che chi ha danaro non sempre ha il potere.
Mentre è vero che chi ha il potere fa anche danaro.

Sempre il denaro a comandare è ,per dirla alla "Guerre stellari" :D
Chi ha il denaro senza potere ,ammesso che sia possibile, si allea o
mette a libro paga qualcuno che lo eserciti per lui........
 
Forse che si, forse che no.
Chi corre dietro al potere ha molti meno amici di chi ha denaro.
Chi vuole il potere non può fermarsi di fronte a valutazioni di amicizia che non siano ponderate al fine da raggiungere.
Mentre chi ha danaro può disinteressarsi della cosa pubblica.
Chi cerca il potere ha come via obbligata la cosa pubblica.
 
Bandiera bianca

Mr. Tamburino non ho voglia di scherzare
rimettiamoci la maglia i tempi stanno per cambiare
siamo figli delle stelle e pronipoti di sua maestà il denaro.
Per fortuna il mio razzismo non mi fa guardare
quei programmi demenziali con tribune elettorali
e avete voglia di mettervi profumi e deodoranti
siete come sabbie mobili tirate giù uh uh.
C'è chi si mette degli occhiali da sole
per avere più carisma e sintomatico mistero
uh com'è difficile restare padre quando i figli crescono e le mamme imbiancano.
Quante squallide figure che attraversano il paese
com'è misera la vita negli abusi di potere.

Sul ponte sventola bandiera bianca
sul ponte sventola bandiera bianca
sul ponte sventola bandiera bianca
sul ponte sventola bandiera bianca.

A Beethoven e Sinatra preferisco l'insalata
a Vivaldi l'uva passa che mi dà più calorie
uh! com'è difficile restare calmi e indifferenti
mentre tutti intorno fanno rumore
in quest'epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell'orrore.
Ho sentito degli spari in una via del centro
quante stupide galline che si azzuffano per niente

minima immoralia
minima immoralia
e sommersi soprattutto da immondizie musicali.

Sul ponte sventola bandiera bianca...

Minima immoralia
The end, my only friend this is the end

Sul ponte sventola bandiera bianca...

Franco Battiato

Bandiera bianca
EMI Records, 1981

Se nel 1981 eravamo alla bandiera bianca ,chissà oggi..............
 
Da La Guerra a la Pace

1914-1919 Tratte da: Robba vecchia

La ninna-nanna
de la guerra

Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vô la zinna1:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello2
Farfarello e Gujrmone3
Gujermone e Ceccopeppe4
che se regge co' le zeppe,
co' le zeppe d'un impero
mezzo giallo e mezzo nero.

Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucilli
de li popoli civilli...


Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s'ammazza
a vantaggio de la razza...
o a vantaggio d'una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.

Ché quer covo d'assassini
che c'insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe' li ladri de le Borse
.

Fa' la ninna, cocco bello,
finché dura 'sto macello:
fa' la ninna, ché domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So' cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.

E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe' quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!
ottobre 1914

1) La poppa.
2) Il diavolo.
3) Guglielmo II.
4) Francesco Giuseppe.

Trilussa

Il vecchio Trilussa aveva già capito tutto nel 1914,
Baglioni l'ha cantata magistralmente qualche
decennio dopo.
...............forse a qualcosa servirà ? Boh !!
 
Non era freddo, si vedeva il cielo.
Spirava una leggera brezza, che non disturbava
ma liberava il respiro dallo smog.
Noi chiusi in una serra climatizzata
circondata da mura.
Sarebbe stato bello uscire per fare
un giro alla spiaggia.
 
Domandandosi a che serve la letteratura e
se la poesia può ancora aver senso
nell'era informatica e post,
possono venire in aiuto
questi pochi versi,
che non sono cosa, di

Valerio Magrelli

La parola non è cosa.
Può soltanto narrare
il suo paziente tragitto e illuminarsi.
Ricche sono le sue terre, le sue stagioni,
ma essa le percorre, e le abbandona,
perché alla fine
il suo ultimo suono è nell?aria.
 
I Cannibali dicono che la carne umana cotta ha lo stesso sapore della carne di maiale.

Dev'essere per questo che la carne di maiale è così a buon mercato. :D :twisted: :lol:

E' inutile offendersi quando ci danno dei porci.
 
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore

Mi chiamo Antonio e sono matto
Sono nato nel '54 e vivo qui da quando ero bambino
Credevo di parlare col demonio
cosi' mi hanno chiuso quarant'anni dentro a un manicomio
Ti scrivo questa lettera perchè non so parlare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E mi stupisco se provo ancora un'emozione
Ma la colpa è della mano che non smette di tremare

Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
L'accordo dissonante di un'orchestra di ubriachi
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perchè ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Puzza di piscio e segatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura

Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore

I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio misurate le distanze
E guardate tra me e voi chi è più pericoloso?

Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto
Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro
Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi
Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi
Dei miei ricordi sarai l'ultimo a sfumare
Eri come un angelo legato ad un termosifone
Nonostante tutto io ti aspetto ancora
E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora

Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore

Mi chiamo Antonio e sto sul tetto
Cara Margherita sono vent'anni che ti aspetto
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce
Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E ti stupisci che io provi ancora un'emozione?
Sorprenditi di nuovo perchè Antonio sa volare.
 
Solo i pazzi sanno amare
non fanno indagini sul cuore
non si chiedono se è giusto o no sognare

solo i pazzi sanno andare
li dove il tempo è un illusione
sanno che l'eternità è una stagione

noi siamo qui così delusi annoiati
inconsolabili perchè io sò che
solo i pazzi sanno dare
quel che ho perso con te
la voglia di giocare
non è giusto che tu chiami amore questa malinconia
voglio un po di poesia

soloi pazzi sanno amare
ma senza limiti e paure
non confondono una lacrima col mare

Grazia Di Michele
 
I MATTI

I matti vanno contenti, tra il campo e la ferrovia.
A caccia di grilli e serpenti, a caccia di grilli e serpenti.
I matti vanno contenti a guinzaglio della pazzia,
a caccia di grilli e serpenti, tra il campo e la ferrovia.
I matti non hanno più niente, intorno a loro più nessuna città,
anche se strillano chi li sente, anche se strillano che fa.
I
matti vanno contenti, sull'orlo della normalità,
come stelle cadenti, nel mare della Tranquillità.
Trasportando grosse buste di plastica del peso totale del cuore,
piene di spazzatura e di silenzio, piene di freddo e rumore.
I matti non hanno il cuore o se ce l'hanno è sprecato,
è una caverna tutta nera.

I matti ancora lì a pensare a un treno mai arrivato
e a una moglie portata via da chissà quale bufera.

I matti senza la patente per camminare,
i matti tutta la vita, dentro la notte, chiusi a chiave.
I matti vanno contenti, fermano il traffico con la mano,
poi attraversano il mattino, con l'aiuto di un fiasco di vino.
Si fermano lunghe ore, a riposare, le ossa e le ali,
le ossa e le ali, e dentro alle chiese ci vanno a fumare,
centinaia di sigarette davanti all'altare.


Artista: Francesco De Gregori
Album: Terra Di Nessuno
Titolo: I Matti 1987

De Gregori di 20 anni fa ,magistrale e poetica
descrizione della follia
senza finte ideologie di negazione della stessa
ed elogi estremisti e superficiali,
ma grande compassione -non in senso spregiativo-
e forte solidarietà verso una sofferenza
atroce perchè tutta mentale e non capita.
I matti non hanno più niente ,
nessuna civiltà ,nessun patto o contratto
li protegge più dalla ferocia e dal nulla bestiale
della condizione umana.
Il loro cuore ,la loro personalità è vuota,
attendono sempre Godot
e un affetto,un amore
perso nelle bufere della mente.
Neppure la fede li protegge
da un universo gelido e petroso
come un crudele carrilon

Grande e commovente ,il vecchio De Gregori
 
49 Il saggio si muove nel mondo come un'ape,
che raccoglie il nettare dei fiori
lasciandone intatti la bellezza e il profumo.

dal Canone Buddista
 
Tutto ciò che siamo è il prodotto della nostra mente,

è basato su di essa e da essa è formato.

Se un uomo parla o agisce con mente serena,

gliene seguirà felicità,

come l'ombra che lo segue sempre.

Dalai Lama
Dhammapada - Strofe accoppiate
 
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