<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Poesia | Page 26 | Il Forum di Quattroruote

Poesia

mi piace la notte e ci vivo,
con le mie sigarette,
e il piatto che gira,
e dietro i vetri la citta'...

strano,
il microfono e' come un bambino,
gli parlo e non so
se dorme o mi ascolta,
la luce sciolta nel caffe'...

e ogni notte cosi',
questa radio e' il mio mondo,
coi dischi e i giornali
e gli scontrini del bar..
senti,senti
il telefono ancora,
e' la solita signora.....o no..

ed invece sei tu,
ma senti che sorpresa,
due giorni e due notti,
per dimenticarti,
metto un disco per te ,
poi vattene a dormire,
no scusa aspetta dimmi dove sei...

dimmi,
stasera sei in casa da sola,
o parli nascosta,
tra coperte e cuscino,
la radio e li vicino a te..
e addosso cos'hai,
voglio saperti tutta,
ti voglio sentire come stando li'...
senti senti,
volevo pensarci,
e allora ci hai pensato o no...

metto un disco per te,
e fra pensieri e suoni,
mi torna la voglia di due giorni fa,
parla ancora con me,
l'antenna e' un' ombra bruna,
contro la luna e sopra la citta'....

l'alba,
dietro le case si scalda,
e questo momento,
in diretta nel vento,
lo voglio dedicare a te
 
Ti Vorrei Sollevare

Testo:

Mi hai lasciato senza parole
come una primavera
e questo è un raggio di luce
un pensiero che si riempe
di te
E l?attimo in cui il sole
diventa dorato
e il cuore si fa leggero
come l?aria prima che il tempo
ci porti via
ci porti via
da qui
Ti vorrei sollevare
Ti vorrei consolare
Mi hai detto ti ho visto cambiare
Tu non stai più a sentire
per un momento avrei voluto
che fosse vero anche soltanto
un pò
Perchè ti ho sentito entrare
ma volevo sparire
e invece ti ho visto mirare
invece ti ho visto sparare
a quell?animale
che hai detto che non ho
Ti vorrei sollevare
Ti vorrei consolare
Ti vorrei sollevare
Ti vorrei ritrovare
vorrei viaggiare su ali di carta con te
sapere inventare
sentire il vento che soffia
e non nasconderci se ci fa spostare
quando persi sotto tante stelle
ci chiediamo cosa siamo venuti a fare
cos?è l?amore
stringiamoci più forte ancora
teniamoci vicino al cuore
Ti vorrei sollevare
Ti vorrei consolare
e viaggiare su ali di carta con te
sapere inventare
sentire il vento che soffia
e non nasconderci se ci fa spostare
quando persi sotto tante stelle
ci chiediamo cosa siamo venuti a fare
cos?è l?amore
stringiamoci più forte ancora
teniamoci vicino al cuore
e viaggiare su ali di carta con te
sapere inventare
sentire il vento che soffia
e non nasconderci se ci fa spostare
quando persi sotto tante stelle
ci chiediamo cosa siamo venuti a fare
cos?è l?amore
stringiamoci più forte ancora
teniamoci vicino al cuore

Elisa e Sangiorgi dei Negramaro
 
Caro Brillo ,complimenti per il tuo lavoro ,stile "American graffhiti"
Anch'io voglio metter sù qualche disco:

Cade La Pioggia
Cade la pioggia e tutto lava
cancella le mie stesse ossa
Cade la pioggia e tutto casca
e scivolo sull' acqua sporca
Si, ma a te che importa poi
rinfrescati se vuoi
questa mia stessa pioggia sporca
Dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione che muore in un angolo e
non sa di noi
non sa di noi
non sa di noi
Cade la pioggia e tutto tace
lo vedi sento anch' io la pace
Cade la pioggia e questa pace
è solo acqua sporca e brace
c'è aria fredda intorno a noi
abbracciami se vuoi
questa mia stessa pioggia sporca
Dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione che muore in un angolo
E dimmi a che serve sperare
se piove e non senti dolore
come questa mia pelle che muore
che cambia colore
che cambia l' odore
Tu dimmi poi che senso ha ora piangere
piangere addosso a me
che non so difendere questa mia brutta pelle
così sporca
tanto sporca
com'è sporca
questa pioggia sporca
Si ma tu non difendermi adesso
tu non difendermi adesso
tu non difendermi
piuttosto torna a fango si ma torna
E dimmi che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione non muore
ma cambia colore
tu fammi sperare
che piove e senti pure l?odore
di questa mia pelle che è bianca
e non vuole il colore
non vuole il colore
no..
no..
La mia pelle è carta bianca per il tuo racconto
scrivi tu la fine
io sono pronto
non voglio stare sulla soglia della nostra vita
guardare che è finita
nuvole che passano e scaricano pioggia come sassi
e ad ogni passo noi dimentichiamo i nostri passi
la strada che noi abbiamo fatto insieme
gettando sulla pietra il nostro seme
a ucciderci a ogni notte dopo rabbia
gocce di pioggia calde sulla sabbia
amore, amore mio
questa passione passata come fame ad un leone
dopo che ha divorato la sua preda ha abbandonato le ossa agli avvoltoi
tu non ricordi ma eravamo noi
noi due abbracciati fermi nella pioggia
mentre tutti correvano al riparo
e il nostro amore è polvere da sparo
il tuono è solo un battito di cuore
e il lampo illumina senza rumore
e la mia pelle è carta bianca per il tuo racconto
ma scrivi tu la fine
io sono pronto

Copyright Negramaro
 
DANZA LENTA
Hai mai guardato i bambini in un girotondo?
O ascoltato il rumore della pioggia
quando cade a terra?
O seguito mai lo svolazzare
irregolare di una farfalla?
O osservato il sole allo
svanire della notte?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Percorri ogni giorno in volo?
Quando dici "Come stai?"
ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita
ti stendi sul tuo letto
con centinaia di questioni successive
che ti passano per la testa?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Hai mai detto a tuo figlio,
"lo faremo domani?"
senza notare, nella fretta,
il suo dispiacere?
Hai mai perso il contatto
con una buona amicizia
che poi è finita perché
tu non avevi mai avuto tempo
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Quando corri così veloce
per giungere da qualche parte
ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto
il giorno, è come un regalo mai aperto . . .
gettato via.
La vita non è una corsa.
Prendila piano.

Inoltra questa email. Le e- mails vengono conteggiate.
VI PREGO SPEDITE QUESTA EMAIL A TUTTI QUELLI CHE CONOSCETE e magari anche a quelli che non conoscete.
E' la richiesta di una ragazzina speciale che presto lascerà questo mondo a causa del cancro.
A questa ragazzina rimangono pochi mesi di vita e come ultimo desiderio ha voluto mandare una lettera per dire a tutti di vivere la propria vita pienamente, dal momento che lei non potrà farlo.
Se spedisci questa e mail al maggior numero di persone possibili, potrai dare a Lei ed alla sua famiglia una piccola speranza perchè per ogni nome a cui verrà inviata The American Cancer Society donerà 1 cent per pagare le sue cure ed il piano di tentativo di guarigione.
Un ragazzo l'ha mandata a 500 persone! ma basta che noi tutti lo facciamo ad almeno a 5 o 6 persone.
 
birillo21 ha scritto:
DANZA LENTA
Hai mai guardato i bambini in un girotondo?
O ascoltato il rumore della pioggia
quando cade a terra?
O seguito mai lo svolazzare
irregolare di una farfalla?
O osservato il sole allo
svanire della notte?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Percorri ogni giorno in volo?
Quando dici "Come stai?"
ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita
ti stendi sul tuo letto
con centinaia di questioni successive
che ti passano per la testa?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Hai mai detto a tuo figlio,
"lo faremo domani?"
senza notare, nella fretta,
il suo dispiacere?
Hai mai perso il contatto
con una buona amicizia
che poi è finita perché
tu non avevi mai avuto tempo
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Quando corri così veloce
per giungere da qualche parte
ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto
il giorno, è come un regalo mai aperto . . .
gettato via.
La vita non è una corsa.
Prendila piano.

Inoltra questa email. Le e- mails vengono conteggiate.
VI PREGO SPEDITE QUESTA EMAIL A TUTTI QUELLI CHE CONOSCETE e magari anche a quelli che non conoscete.
E' la richiesta di una ragazzina speciale che presto lascerà questo mondo a causa del cancro.
A questa ragazzina rimangono pochi mesi di vita e come ultimo desiderio ha voluto mandare una lettera per dire a tutti di vivere la propria vita pienamente, dal momento che lei non potrà farlo.
Se spedisci questa e mail al maggior numero di persone possibili, potrai dare a Lei ed alla sua famiglia una piccola speranza perchè per ogni nome a cui verrà inviata The American Cancer Society donerà 1 cent per pagare le sue cure ed il piano di tentativo di guarigione.
Un ragazzo l'ha mandata a 500 persone! ma basta che noi tutti lo facciamo ad almeno a 5 o 6 persone.

E' bellissima e mi riguarda ,come quasi tutti in questo tempo che non ha mai tempo e quindi è misero anche se pieno di denaro.La manderò .
 
".....lo scrittore che non ci parla mai della passione , del mistero del tempo , della morte non è scrittore....."

Jorge Luis Borges (1899-1986)

Il grande poeta e scrittore argentino demolisce in 4 parole il minimalismo , il realtivismo , il piccolo nichilismo autoreferenziale di tanta letteratura di oggi ,che magari trionfa ai premi Strega e simili , ma non convince e non commuove , non provoca nulla . Ci parla di piccoli episodi spiccioli ,per lo più attinenti alla biografia dello scrittore di turno e tace sulle gravi questioni e le profonde emozioni ,che magari sono difficili e non sempre allegre ,ma sole danno significato -se ancora può esservi- allo scrivere.
 
La Vita è un sentiero tortuoso
che non sai dove porta
e non sai quando
finirà.

Tutto ciò che circonda il sentiero
è indispensabile alla vita.

Fa cioè parte della tua vita interiore,
perchè l'esterno si riflette nell'interno
e ciò che siamo non trascende
dall'ambiente in cui stiamo viaggiando.
 
Rimorso per qualsiasi morte

Jorge Luis Borges

Libero dalla memoria e dalla speranza,
illimitato, astratto, quasi futuro,
il morto non è un morto: è la morte.
Come il Dio dei mistici,
al Quale si devono rifiutare tutti i predicati,
il morto ubiquamente estraneo
non è che la perdizione e assenza del mondo.
Tutto gli abbiamo rubato,
non gli abbiamo lasciato né un colore né una sillaba:
qui è il patio che non condividono più i suoi occhi,
là è il marciapiede dove fu in agguato la sua speranza.
Perfino ciò che pensiamo
potrebbe stare pensandolo anche lui;
ci siamo spartiti come ladri
il flusso delle notti e dei giorni.

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb

Noi ,gli ancora viventi siamo gli occhi che tutto
hanno sotratto ,il continuum temporale , la
parola parlante ,la memoria delle sue cose,
tutto gli sottraiamo per un soffio di tempo
ancora siamo soggetto sognante
 
La morte non è trascendente
dai colori,
non è bianca e nera.

La morte ha colori diafani,
quasi acquarello, che la fanno
priva di nerbo.

Quando muori spariscono
tutti i colori forti, sgargianti,
per lasciare il posto a toni tenui,
quasi indistinguibili
dal fondo della tela
sulla quale sono stesi.
 
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

questa morte che ci accompagna

dal mattino alla sera, insonne,

sorda, come un vecchio rimorso

o un vizio assurdo. I tuoi occhi

saranno una vana parola,

un grido taciuto, un silenzio.

Cosí li vedi ogni mattina

quando su te sola ti pieghi

nello specchio. O cara speranza,

quel giorno sapremo anche noi

che sei la vita e sei il nulla.

Per tutti la morte ha uno sguardo.

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.

Sarà come smettere un vizio,

come vedere nello specchio

riemergere un viso morto,

come ascoltare un labbro chiuso.

Scenderemo nel gorgo muti.

22 marzo '50 Cesare Pavese

cccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccc

La morte ha sempre gli occhi dell'ultima donna
guardata.
Nel riflesso del suo cristallino il nostro volto astratto
Sullo sfondo il nulla
quasi paesaggio rinascimentale,
una parola non detta ,un grido taciuto..........
 
L'ultimo sguardo della donna amata su di se prima di morire.

Un amore che non finisce mai di stupire, sempre nuovi toni, sempre nuove letture, sempre nuovi viaggi.
 
e dopo la innominabile nera signora ,parliamo un po' della passione ,secondo la mappa tracciata dal vecchio Borges :

I ragazzi che si amano

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore

Prevert

Negli anni '40 , '50 il massimo della trasgressione era baciarsi per strada con la ragazzina . Oggi nessuno più lo fa per non apparire ridicolmente romantico e out come i fidanzatini di Peynet.
Ma dov'è finito l'abbagliante splendore del primo amore ?
Dove la città resa misteriosa e attraente ,di cui si sfidavano i pericoli pur di esporsi insieme alla vita ?
Oggi ci si nasconde ,perchè osceno è solo il sentimento.
 
Oggi è il Terrore, la Paura, a dominare tutto ed
a oscurare i sentimenti in luoghi privati,
inaccessibili alla Violenza quotidiana della stupidita.
 
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