Dovunque vai con teco porti il cesso,
oi buggeressa vecchia puzzolente,
che quale-unque persona ti sta presso
si tura il naso e fugge inmantenente.
Li dent'i-le cengie tue mènar gresso,
chè li taseva l'alito putente;
le selle paion legna d'alcipresso
inver' lo tuo fragor, tant'è repente.
Ch'è par che sapran mille monimenta
quand'apri il ceffo: perchè non ti spolpe
o ti rinchiude, si ch'om non ti senta?
Però che tutto il mondo ti paventa:
in corpo credo figlinti le volpe,
ta.lezzo n'esce fuor, sozza giomenta.
I poeti giocosi del Ducento.
oi buggeressa vecchia puzzolente,
che quale-unque persona ti sta presso
si tura il naso e fugge inmantenente.
Li dent'i-le cengie tue mènar gresso,
chè li taseva l'alito putente;
le selle paion legna d'alcipresso
inver' lo tuo fragor, tant'è repente.
Ch'è par che sapran mille monimenta
quand'apri il ceffo: perchè non ti spolpe
o ti rinchiude, si ch'om non ti senta?
Però che tutto il mondo ti paventa:
in corpo credo figlinti le volpe,
ta.lezzo n'esce fuor, sozza giomenta.
I poeti giocosi del Ducento.