<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Poesia | Page 14 | Il Forum di Quattroruote

Poesia

testerr ha scritto:
birillo21 ha scritto:
From the Author of ?Poems by Kolki ? Absolutely Humane? & ?Real Path To 9/11?]
Fascism
(Dedicated to united free world co-existing in bliss of Universalism ? Deepak Sarkar, www.kolki.com)
Fascism is an economic system geared to the needs of the wealthy elites
Usually a Rightist form of government against democratic rights
Foments extreme nationalism to create dictator as new King!
While Nazism is a form of Fascism, Fascism is not Nazism
Zionism and Neconism are definitely Fascism!
Fascism creates "Enemies of the fatherland"
Who are usually socialists, journalists, trade unionists, and liberals
Or conspicuous minority groups uniting peace loving intellectuals!
Fascism is not conservative, rather disrespect conservation and legislations
It rises with Neo-Conservative, Compassionate Conservative, slogans
Uses United Nations to promote violent Allied Nations!
Creating state within a state, religion within a religion
Dismantle harmonious unions against monarchist vision!
While conservatives are for traditions, rule-of-law, and proof of conviction
Fascism enacts pre-emptive strikes shrouded in secrecy for invasions!
Fascism turns free press (if any) into loyal propagandist
Spreading fears of unknown attackers or virus epidemic!
Fascism makes leaders lie under oath insulting holy book -
Baptizes Fascists that a ?lie? delivered diligently is better than truth.
Author: Deepak Sarkar, 844 Royal Oak Ave, Victoria, BC V8X 3T2, Canada; E-mail: Deepak.Sarkar@ieee.org; Tel/Fax: 250-412-2897; Poetry & Peace Web Site: www.kolki.com (Written: April 6, 2008)

Non è propriamente una poesia, ma per cominciare non sapevo cosa postare.
lech mich am arsch.....
PS: quando non sai cosa postare, stai zitto che è meglio.

Io non ho parlato, ho solo scritto ed incollato un pezzo scritto da un Canadese.

Immagino tu sia un Tedesco del Friuli, sbaglio?
 
Ho visto un re

Enzo Jannacci

Dai dai, conta su?ah be, sì be?.
- Ho visto un re.
- Sa l?ha vist cus?è?
- Ha visto un re!
- Ah, beh; sì, beh.
- Un re che piangeva seduto sulla sella
piangeva tante lacrime, ma tante che
bagnava anche il cavallo!
- Povero re!
- E povero anche il cavallo!
- Ah, beh; sì, beh.
- è l?imperatore che gli ha portato via
un bel castello?
- Ohi che baloss!
- ?di trentadue che lui ne ha.
- Povero re!
- E povero anche il cavallo!
- Ah, beh; sì, beh.
- Ho visto un vesc?
- Sa l?ha vist cus?è?
- Ha visto un vescovo!
- Ah, beh; sì, beh.
- Anche lui, lui, piangeva, faceva
un gran baccano, mordeva anche una mano.
- La mano di chi?
- La mano del sacrestano!
- Povero vescovo!
- E povero anche il sacrista!
- Ah, beh; sì, beh.
- è il cardinale che gli ha portato via
un?abbazia?
- Oh poer crist!
- ?di trentadue che lui ce ne ha.
- Povero vescovo!
- E povero anche il sacrista!
- Ah, beh; sì, beh.
- Ho visto un ric?
- Sa l?ha vist cus?è?
- Ha visto un ricco! Un sciur!
- S??Ah, beh; sì, beh.
- Il tapino lacrimava su un calice di vino
ed ogni go, ed ogni goccia andava?
- Deren?t al vin?
- Si, che tutto l?annacquava!
- Pover tapin!
- E povero anche il vin!
- Ah, beh; sì, beh.
- Il vescovo, il re, l?imperatore
l?han mezzo rovinato
gli han portato via
tre case e un caseggiato
di trentadue che lui ce ne ha.
- Pover tapin!
- E povero anche il vin!
- Ah, beh; sì, beh.
- Ho vist un villan.
- Sa l?ha vist cus?è?
- Un contadino!
- Ah, beh; sì, beh.
- Il vescovo, il re, il ricco, l?imperatore,
persino il cardinale, l?han mezzo rovinato
gli han portato via:
la casa
il cascinale
la mucca
il violino
la scatola di kaki
la radio a transistor
i dischi di Little Tony
la moglie!
- E pò, cus?è?
- Un figlio militare
gli hanno ammazzato anche il maiale?
- Pover purscel!
- Nel senso del maiale?
- Ah, beh; sì, beh.
- Ma lui no, lui non piangeva, anzi: ridacchiava!
Ah! Ah! Ah!
- Ma sa l?è, matt?
- No!
- Il fatto è che noi villan?
Noi villan?
E sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam,
e sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam!
 
GIROTONDO

Se verrà la guerra, Marcondiro'ndero
se verrà la guerra, Marcondiro'ndà
sul mare e sulla terra, Marcondiro'ndera
sul mare e sulla terra chi ci salverà?

Ci salverà il soldato che non la vorrà
ci salverà il soldato che la guerra rifiuterà.

La guerra è già scoppiata, Marcondiro'ndero
la guerra è già scoppiata, chi ci aiuterà.

Ci aiuterà il buon Dio, Marcondiro'ndera
ci aiuterà il buon Dio, lui ci salverà.

Buon Dio è già scappato, dove non si sa
buon Dio se n'è andato, chissà quando ritornerà.

L'aeroplano vola, Marcondiro'ndera
l'aeroplano vola, Marcondiro'ndà.

Se getterà la bomba, Marcondiro'ndero
se getterà la bomba chi ci salverà?

Ci salva l'aviatore che non lo farà
ci salva l'aviatore che la bomba non getterà.

La bomba è già caduta, Marcondiro'ndero
la bomba è già caduta, chi la prenderà?
La prenderanno tutti, Marcondiro'ndera
sian belli o siano brutti, Marcondiro'ndà

Siam grandi o siam piccini li distruggerà
sian furbi o siano cretini li fulminerà.

Ci sono troppe buche, Marcondiro'ndera
ci sono troppe buche, chi le riempirà?

Non potremo più giocare al Marcondiro'ndera
non potremo più giocare al Marcondiro'ndà.

E voi a divertirvi andate un po' più in là
andate a divertirvi dove la guerra non ci sarà.

La guerra è dappertutto, Marcondiro'ndera
la terra è tutta un lutto, chi la consolerà?

Ci penseranno gli uomini, le bestie i fiori
i boschi e le stagioni con i mille colori.

Di gente, bestie e fiori no, non ce n'è più
viventi siam rimasti noi e nulla più.

La terra è tutta nostra, Marcondiro'ndera
ne faremo una gran giostra, Marcondiro'ndà.

Abbiam tutta la terra Marcondiro'ndera
giocheremo a far la guerra, Marcondiro'ndà...

FABRIZIO DE ANDRE'Tutti Morimmo A Stento(Ricordi) 1968
 
Prima di tutto l'uomo

Non vivere su questa terra
come un estraneo
o come un turista della natura.

Vivi in questo mondo
come nella casa di tuo padre:
credi aal grano, alla terra, al mare
ma prima di tutto credi all'uomo.

Ama le nuvole, le macchine, i libri
ma prima di tutto ama l'uomo.

Senti la tristezza del ramo che secca
dell'astro che si spegne
dell'animo ferito che rantola
ma prima di tutto
senti la tristezza e il dolore dell'uomo.

Ti diano gioia tutti i beni della terra:
l'ombra e la luce tu diano gioia
le quattro stagioni ti diano gioia
ma sopratutto, a piene mani
ti dia gioia l'uomo!

Nazim Hikmet
Ultima lettera al figlio
 
Naz&#305;m Hikmet Ran (pronuncia [n&#593;'z&#623;m hik'met]; Salonicco, 20 novembre 1902 per l'anagrafe ma nato nel 1901 ? Mosca, 3 giugno 1963) è stato un poeta turco, naturalizzato polacco.

È uno dei primi poeti turchi ad usare i versi liberi. Hikmet è diventato, mentre era ancora vivo, uno dei poeti turchi più conosciuti in Occidente e i suoi scritti sono stati rapidamente tradotti in diverse lingue
 
Alla Sera

Forse perché della fatal quïete
Tu sei l'imago a me sì cara vieni
O sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,

E quando dal nevoso aere inquïete
Tenebre e lunghe all'universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme

Delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge

Ugo Foscolo

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Vorrei dormire
così come dorme un bambino
un sonno senza incubi.
 
Aforismi di Spinoza :

«Sarà più sicura e salda e meno sottoposta alla fortuna quella società che è fondata e governata da uomini saggi ed attenti. Viceversa quella che è costituita da uomini rozzi ed incapaci dipende in massima parte dalla fortuna ed è meno salda.»
«La migliore costituzione per qualsivoglia potere, si comprende facilmente a partire dal fine dello stato civile: che non è niente altro che la pace e la sicurezza della vita.»
«La pace non è assenza di guerra: è una virtù, uno stato d'animo, una disposizione alla benevolenza, alla fiducia, alla giustizia.»

Baruch Spinoza
Amsterdam, 24 novembre 1632 ? L'Aia, 21 febbraio 1677
è stato un filosofo olandese, ritenuto uno dei maggiori esponenti del razionalismo del XVII secolo, antesignano dell'Illuminismo e della moderna esegesi biblica.

Certo che quando uomini rozzi vanno al potere ,ciò succedeva anche ai tempi del Filosofo olandese,costituiscono una minaccia.........
 
birillo21 ha scritto:
Dipende da quanto e per quanto il potere li unisce.

Bè ,oggi "uomini rozzi" potrebbe anche voler significare quelli che odiano il genere femminile e lo vogliono sottomesso o oppongono ai problemi del contemporaneo logiche medioevali e teocratiche.
 
key-one ha scritto:
birillo21 ha scritto:
Dipende da quanto e per quanto il potere li unisce.

Bè ,oggi "uomini rozzi" potrebbe anche voler significare quelli che odiano il genere femminile e lo vogliono sottomesso o oppongono ai problemi del contemporaneo logiche medioevali e teocratiche.

Il potere politico è, dalla fine delle società Matriarcali e forse anche da un po' prima, un affare prettamente maschile.

Gli uomini, in generale, presi in gruppo tra loro, ma a volte anche da soli, non brillano per finezza e galanteria.

L'esemplare MACHO ha sempre un certo seguito e rappresenta l'esempio da seguire, per cui da un punto di vista femminile gli uomini risultano tutti, chi più chi meno, rozzi.

La finezza e galanteria, fanno il paio con effemminato, quando non addirittura con Omosessuale, questo perchè viviamo in una società che non accetta l'espressione della sessualità delle persone.
Voglio dire che, principalmente, le società occidentali sono SESSUOFOBICHE, hanno cioè paura di esprimere la propria sessualità, la propria matrice caratteristica da un punto di vista sessuale.

Quest'ultima non è una caratteristica che, nelle società occidentali, riguarda solo gli uomini.
Proveniamo da un ambiente castrato, dove anche chi cerca di esprimere una rottura con la tradizione ne è in realtà prigioniero, non riuscendo ad andare oltre le espressioni puramente esteriori.

I rapporti uomo-donna sono anch'essi soggetti ad una tradizione culturale che punta alla castrazione, alla repressione, del rapporto sessuale ed anche inter-personale.

Personalmente eviterei di parlare di Logiche Teocratiche, perchè si entra in un Oceano troppo ampio e dispersivo, per ridurlo ad un problema puramente di origine Laica come il controllo sul SESSO e la costruzione dell'impianto Sessuofobo.

Impianto che ha origini antiche, precedenti l'avvento del Cristianesimo.

Già nella Bibbia nel Libro della GENESI abbiamo una costruzione che, da un punto di vista LAICO, è sessuofobica.
Adamo ed Eva, il bene ed il male, il serpente e la mela, la cacciata dal Paradiso Terrestre ed una punizione di dolore e lavoro. (Partorirai nel dolore e nel pianto).
Guardando bene vediamo che è Eva che ha l'iniziativa rispetto ad Adamo, cioè è la Donna che agisce ed ha, quindi, il potere politico (Matriarcato?), che viene però soggiogata da un'altro potere esterno alla coppia, la quale viene punita assieme al terzo incomodo dal potere Superiore.
(C'è tutta una visione che fa riferimento a riti di fecondazione della madre terra, specialmente nella narrazione greco-antica, da parte delle società matriarcali, che termina quando compaiono i primi re-guerrieri-esterni che non si prestano a questi riti.)

Il Sesso è un problema solo nelle civiltà avanzate e nelle società sofisticate, altrove vivono questa sfaccettatura dell'essere umano maschile e femminile con estrema leggiadria.

L'incontro Uomo-donna nelle società avanzate ed altamente sofisticate è soggetto a logiche complesse e complicate, espressione della società che le ha generate.

Non è semplicemente un incontro uomo-donna, ma anche un affare sociale all'interno della comunità/gruppi in cui queste due persone vivono.
 
Nelle narrazioni greche più antiche abbiamo la visione di comunità matriarcali, nelle quali vengono praticati riti di fecondazione della madre terra attraverso i sacrifici umani.
Il prescelto a tanto onore diveniva sposo della regina per una notte, un mese, un anno, non ricordo.
Successivamente l'arrivo di invasori dall'esterno muta in parte la tradizione, ma rimane l'impianto del sacrificio umano maschile fino all'avvento del Patriarcato.

Il Patriarcato non è una bellezza, ma anche il Matriarcato gli sta a pari.

Nel peggio non c'è salvezza, ambedue gli impianti fanno riferimento a società strutturate e stratificate, che non considerano la vita umana un valore in sè, ma un oggetto.
In questo sta il dolore ed il pianto.
 
-Siamo a vent'anni dalla caduta dei regimi nell'Est europeo. Giovanni Paolo II, visitando diversi Paesi reduci dal comunismo, li incoraggiava a usare con responsabilità la libertà recuperata. Qual è oggi il suo messaggio per i popoli dell'Europa orientale?

-Questi Paesi hanno sofferto particolarmente sotto la dittatura, ma nella sofferenza sono anche maturati i concetti di libertà che sono attuali adesso e devono essere ancora di più elaborati e realizzati.

Penso ad esempio a un testo di Vaclav Havel che dice:
«La dittatura è basata sulla menzogna, e se la menzogna fosse superata, se nessuno mentisse più, se viene in luce la verità c'è anche la libertà e così ha elaborato questo nesso tra libertà e verità».

Libertà non è libertinismo, arbitrarietà, ma è connessa, è condizionata dai grandi valori dell'amore e della solidarietà e in generale del bene.

Così penso che questi concetti, queste idee maturate nel tempo della dittatura, non devono essere perse adesso ma ora dobbiamo proprio ritornare a questo e nella libertà spesso un po' vuota e senza valori riconoscere che libertà e valori , libertà e bene, libertà e verità vanno insieme, altrimenti si distrugge anche la libertà.

Questo mi sembra il messaggio che viene da questi Paesi e che deve essere attualizzato in questo momento.

Benedetto XVI
 
Molto interessante la tua scorribanda antropologica e culturale sul rapporto fra sesso e potere nelle società antiche e moderne. E' vero che le nostre comunità rimangono repressive ,nonostante la incompleta liberazione sessuale degli ultimi 30 anni ,scaduta quasi in pornografia commerciale e perversioni varie.E' vero che dovremmo tornare alle origini dei processi di liberazione e fondare questi su basi collettive e di relazione con l'altro. E' vero che anche la liberazione dal giogo stalinista e totalitario dei capitalismi di stato mascherati da socialismo , è ,come diceva Giovanni Paolo il grande ,rimasta a metà e quindi preda dei nuovi totalitarismi rappresentati da potentati economici di dubbia origine e moralità. Però resta il fatto che qui da noi non si lapidano le donne e non si torturano a morte che in fatto di rozzezza mi sembra poi sinistramente il massimo livello.
 
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