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Piazza Toyota (thread generico)

Piazza Toyota (thread generico) | Pagina 6 - opinioni e discussioni sul Forum di Quattroruote

  1. XPrience74

    XPrience74

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    Industria

    Toyota-Lexus
    Le vendite ibride superano quota 8 milioni

    Dalle 300 Prius vendute nel dicembre 1997, mese del debutto, a oltre 8 milioni di vetture su strada. È la "corsa" delle ibride Toyota e Lexus, ancora in pieno svolgimento dopo 18 anni di sfida al mercato con il motore a ciclo Atkinson.

    Gli esordi. Nel 1995, Takeshi Uchiyamada (oggi presidente di Toyota Motor Corporation) era alle prese con un prototipo rimasto completamente immobile per 49 giorni. Anche quando il team riuscì a farla partire, la Prius non andò oltre i 500 metri. L'aneddoto è ormai un classico, ma rende bene l'idea dello slancio pionieristico del colosso di Nagoya, lo stesso che oggi spinge il progetto fuel cell della Mirai.

    Tutti i numeri. A dar ragione a Toyota sono soprattutto le cifre. Il conto di luglio porta a 8.048.400 le ibride Toyota e Lexus vendute a partire dal 1997: 930.100 in Europa, 3.887.800 in Giappone, 2.789.100 nel Nord America e 441.400 nel resto del mondo. Anche l'andamento è abbastanza consolidato: dopo il grande balzo dal 2011 al 2012 (da 629 mila immatricolazioni a 1.219.100), le ibride dei due marchi si sono stabilizzate: i dati di Nagoya indicano 1.279.200 vetture vendute nel 2013 e 1.266.000 nel 2014, mentre il bilancio dei primi sette mesi del 2015 parla di 709.600 auto. È ancora presto per proiettare il parziale sull'intero anno, ma intanto i giapponesi si godono il traguardo degli 8 milioni, superato a soli dieci mesi di distanza dai 7.

    La "classifica" dei modelli. La "regina" delle vendite ibride non può che essere la Prius: dal 1997, il modello di bandiera ha venduto 3.527.100 unità. Seguono Aqua/Prius c (1.081.200 immatricolazioni), Prius α/Prius v/Prius + (582.400), Camry (528.300), Lexus RX 400h/RX 450h (317.600), Lexus CT 200h (241.900), Auris (240.100, quasi tutte in Europa) e Yaris (176.200), mentre la Prius PHV non supera quota 73.600. L'anno scorso le novità ibride non sono mancate (tra queste la Lexus RC300h e l'Esquire Hybrid, in Giappone), mentre per il 2015 sono attese la RAV4 Hybrid, la Corolla Hybrid e la Levin Hybrid (in Cina). Al momento, il conto globale vede 30 modelli venduti in 90 mercati (più la Prius ibrida plug-in), ma la Casa spiega che il processo di "ibridazione" continuerà, con tecnologie pronte a garantire benefici anche alle controparti unicamente termiche.

    http://tinyurl.com/pqvz9qa
     
  2. XPrience74

    XPrience74

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    Eco news:

    Toyota
    "Change the World", la Casa al terzo posto della classifica Fortune.

    La Mirai non è ancora sulle strade, ma nel frattempo la rivista Fortune non ha dubbi: Toyota è una delle aziende globali che più contribuiscono "a migliorare la società e a cambiare il mondo". La classifica "Change the World" è stata appena pubblicata e vede nella top ten anche Facebook ed Enel.

    L'elenco. Nella top 50 del magazine americano, Toyota si piazza al terzo posto dopo Vodafone e Google (ora Alphabet). Seguono Walmart, Enel, GSK, Jain Irrigation Systems, Cisco, Novartis e Facebook, al decimo posto. Per quanto riguarda l'automotive, in quindicesima posizione troviamo BYD (leader cinese nella produzione di veicoli elettrici), mentre al 42esimo posto c'è Ford. Assente la Tesla di Elon Musk, il quale si può comunque "accontentare" della 36esima posizione di SpaceX.

    Fuel cell e ibride. La Mirai è ormai pronta per il lancio ufficiale in Germania, Danimarca e Regno Unito, previsto a settembre, mentre le consegne in California inizieranno a ottobre. La vera sfida, ovviamente, sarà quella delle stazioni di rifornimento: non a caso, in occasione del riconoscimento, Toyota chiede nuovamente alle istituzioni italiane "un impegno per la costruzione di una rete infrastrutturale adeguata ed efficiente". Fortune, però, non ha considerato la sola berlina fuel cell e la "società dell'idrogeno" prefigurata da Nagoya: la valutazione tiene anche conto del pionierisimo nella tecnologia ibrida, lanciata nel 1997 con la Prius e oggi arrivata a oltre 8 milioni di immatricolazioni.

    http://tinyurl.com/ptokd8q
     
  3. XPrience74

    XPrience74

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    Toyota Prius, l'ibrida che ha fatto storia:

    Non solo per la Casa giapponese, ma per il mondo automotive in generale, che prima o dopo ha dovuto inseguirla.

    Quando diventi sinonimo di qualcosa hai fatto Bingo: forse nemmeno in Toyota immaginavano, nell'ormai lontano 1997, che la Prius sarebbe divenuta l'automobile ecologica per antonomasia, il modello di riferimento per qualsiasi Costruttore che si riempia la bocca di sostenibilità ambientale. Non solo: la Prius è arrivata ad essere anche sinonimo di auto per tassisti. Quale vetrina migliore, peraltro, per promuovere un'automobile, di chi la usa (e la stressa) come pochi altri? Insomma, la lungimiranza dei giapponesi è stata premiata nel tempo e oggi la loro tecnologia viene ripresa un po' da tutti, magari con differenze tecniche più o meno grandi, ma con la base comune del motore elettrico che affianca quello a combustione; nel caso di Toyota a benzina, nel caso di altri a gasolio. Al Salone di Francoforte, i giapponesi hanno presentato la quarta generazione di questo modello che rimarrà indelebilmente nei libri di storia dell'automobile per come ha saputo leggere in anticipo le esigenze sociali e tradurle in una soluzione tecnica vincente, affidabile, di successo in tutto il mondo.
    Prius, un nome una garanzia
    Per chi ha studiato al Liceo Classico non si tratta certo di una rivelazione, ma per tutti gli altri potrebbe esserlo: il significato della parola Prius, in latino, è "prima", "precedente". Come dare torto a Toyota? Se non era (ed è) avanti la sua ibrida chi e che cosa si può considerare tale? Siamo nel 1993 e i giapponesi intuiscono che le automobili la stanno combinando grossa; non solo loro per carità, ma siccome l'opinione pubblica le addita spesso come la prima causa dell'inquinamento delle città (anche se in realtà industria e impianti domestici di riscaldamento fanno danni ben maggiori), i giapponesi si convincono che è arrivato il momento di affrontare il problema alla radice. Il motore a scoppio si può certamente evolvere, migliorare e "pulire", ma da solo resterà sempre troppo inquinante. Che fare dunque? L'elettrico sembra la soluzione perfetta, ma i noti limiti (presenti ancora nel 2015, peraltro) legati ad autonomia e infrastruttura di ricarica lo confinerebbero a una soluzione di nicchia. Ecco dunque l'intuizione: unire i punti di forza di uno e quelli dell'altro. Quattro anni di duro lavoro portano al debutto, nel 1997, della prima Prius; all'inizio solo sul mercato giapponese poi gradualmente in tutto il mondo. Il resto è storia.
    Prius I, finalmente la sfida è vinta
    In realtà, l'idea di "ibridizzare" le automobili non nasce nel 1993, ma prima: stabilire quando con precisione è sempre difficile, come tutto ciò che riguarda la datazione degli eventi, ma di sicuro è antecedente gli anni Novanta e non è nemmeno esclusiva dei giapponesi. Toyota ha però il merito di portarla su strada e di farne una produzione in serie. Che la Prius sia un'auto speciale è evidente anche a chi di auto sa poco o nulla: la sua linea disegnata dal vento si stacca dalla massa ed è funzionale alla massima efficienza. Sotto il cofano, un motore a benzina da 1,5 litri di cilindrata è supportato, ai bassi regimi, da uno elettrico alimentato da un pacco batterie al nickel-metallo idruro, mentre un sofisticato sistema di gestione decide quando spegnere il propulsore a benzina e come e quando attivare il sistema di trasformazione dell'energia cinetica in elettrica (per ricaricare le batterie). Fin dalla prima generazione, la Prius regala il piacere di viaggiare, alle basse velocità e per brevi tratti, nella pace totale che solo la trazione elettrica può garantire.
    2003, la Prius dei 530 brevetti
    Se si pensa alla quantità di innovazioni introdotte dalla Prius I, viene difficile pensare che la seconda generazione possa rappresentare un passo avanti decisivo. Invece, in Toyota viaggiano sull'onda dell'entusiasmo, hanno avuto la conferma dal mercato e dagli addetti ai lavori che la strada intrapresa li porterà lontano e per la Prius II studiano così tante novità che il progetto è coperto da 530 brevetti. Il sistema di trazione, che viene qui chiamato Hybrid Synergy Drive, vede crescere la potenza del motore elettrico del 50%, mentre l'autonomia in modalità puramente elettrica passa a 2 km (prima era di poche centinaia di metri) e le emissioni di CO2 crollano fino a 104 g/km. Il tutto è reso possibile anche da un'estremizzazione dello studio aerodinamico, dall'ottimizzazione della strategia di gestione dei due motori e dalla realizzazione di un compressore elettrico per il climatizzatore. Per il resto, la Prius II si ricorda anche per l'ESP di serie, per la telecamera posteriore per il parcheggio e per le 5 stelle EuroNCAP.
    La Prius III e i record di vendita
    Chi ben comincia, si dice, è a metà dell'opera: nel primo mese di commercializzazione la Prius III totalizza 180.000 ordini contro i 10.000 previsti e la lista di attesa per avere la propria auto si allunga fino a sette mesi. Sono problemi che ogni Casa automobilistica vorrebbe trovarsi a gestire. Il merito di tanto apprezzamento sta nella coscienza ecologica degli automobilisti, sempre più sviluppata; nel design della vettura, che conserva la forma aerodinamica ma diventa ben più armonico; nelle campagne di incentivi messe sul piatto da molti governi, che puntano a diffondere l'uso dell'auto ibrida. La Prius III straccia tutti i record di consumo del modello precedente, pur se dotata di un motore più grande (da 1.5 a 1.8 ): il 90% dei componenti del sistema ibrido è nuovo, al punto che non solo le prestazioni e la CO2 fanno segnare importanti passi avanti, ma l'ingombro della meccanica viene ridotto, a tutto vantaggio dello spazio a bordo. Tra le chicche introdotte da questa generazione di Prius ci sono la pompa del liquido di raffreddamento elettrica, i pannelli solari sul tetto per alimentare e attivare il climatizzatore ancor prima che il guidatore salga a bordo e i rivestimenti realizzati con eco-plastiche. Nel 2012 viene inoltre introdotta la versione Plug-in: il suo pacco batterie ricaricabile dalla rete elettrica (anche di casa) permette di viaggiare per circa 20 km e fino a 80 km/h a emissioni zero.
    Prius+, Auris SW, Lexus: anche la famiglia allargata è felice e sostenibile
    Nel 2012 è ormai evidente che il mercato e gli automobilisti sono maturi per accettare un allargamento della gamma: ecco dunque la Prius+, monovolume media che sfrutta molto della tecnologia della Prius, anche se non si limita ad un "copia/incolla". Il pacco batterie, per esempio, è specifico: sfruttando il maggior spazio a disposizione (e considerando che la "+" è più alta e pesante), la potenza degli accumulatori aumenta. Poco tempo dopo è il turno della Auris Hybrid, mentre al Salone di Francoforte di quest'anno viene lanciata la prima RAV4 Hybrid. Se a tutti questi modelli si sommano le Lexus Hybrid, si capisce bene come quell'idea "folle" del 1997 fosse molto lucida...

    http://tinyurl.com/qz5msas
     
  4. XPrience74

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    Nuove tecnologie: Guida autonoma, un prototipo ancora più evoluto [video].

    Toyota Highway Teammate

    Un amico invisibile, ma sempre presente: è così che la Toyota intende il suo sistema di guida autonoma autostradale. Dall'accostamento, il nome: l'Highway Teammate, il compagno di squadra che assiste l'elemento umano al volante, rappresenta il nuovo step evolutivo verso il traguardo dell'automazione sulle grandi arterie viarie.

    Un nuovo passo verso la serie. Il colosso giapponese ha messo in strada un prototipo più avanzato dei precedenti, che avvicina ancora un po' la ricerca alla grande serie: i modelli del Costruttore sapranno marciare senza interventi del conducente a partire dal 2020 (sulle strade dove la funzione sarà disponibile).

    Uomo e macchina si aiuteranno a vicenda. Realizzato a partire da una normale Lexus GS di produzione, l'Highway Teammate concretizza anche un'idea precisa di interfaccia uomo-macchina del futuro: automobile ed elemento umano, sostiene la Casa, sono da intendersi come "amici che condividono lo stesso scopo" (nella fattispecie quello della mobilità più efficiente possibile) "badando l'uno all'altro e aiutandosi tra di loro".

    Promossa dentro il traffico di Tokyo. La vettura autonoma della Toyota ha superato una serie di prove nel traffico della Shuto Expressway di Tokyo, cambiando corsia, immettendosi su altre vie di scorrimento o uscendo dagli svincoli senza alcun intervento umano. L'attivazione del sistema da parte del guidatore è possibile non appena superato il casello d'accesso all'infrastruttura autostradale.

    Dai sensi al comportamento: l'intelligenza artificiale come quella umana. Una volta entrata in funzione la modalità autonoma, la vettura raccoglie informazioni sulla base di mappe di ultima generazione, sensori e telecamere: il dato sensoriale viene poi trasformato in comportamento dalla centralina, che gestisce sulla base delle informazioni raccolte il volante, l'acceleratore e i freni.

    Il concetto di Mobility Teammate. L'Highway Teammate, nella visione della Toyota, costituisce il primo passo verso il più ambizioso concetto di Mobility Teammate, ideale punto d'arrivo di questo intreccio sempre più stretto tra intelligenza umana e artificiale. Sul lungo termine, la Casa giapponese intende realizzare una mobilità liberata dalla mortalità, e soprattutto al servizio di quei soggetti come gli anziani e i diversamente abili, il cui accesso alla libertà di movimento individuale è attualmente limitata da ostacoli oggettivi.

    http://tinyurl.com/p52rmuq
     
  5. XPrience74

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    edit (argomento spostato)
     
  6. XPrience74

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    Gruppo Toyota
    Quasi 7,5 milioni di auto in nove mesi.

    Durante i primi nove mesi del 2015, il Gruppo Toyota, composto dal marchio omonimo, Daihatsu e Hino, ha venduto 7,5 milioni di auto in tutto il mondo, un 1,5% in meno rispetto al periodo gennaio-settembre 2014. Il totale dell Gruppo giapponese è di 7.498.000 unità contro i 7.430.000 pezzi venduti dal Gruppo Volkswagen. Perciò, grazie al risultato dell'ultimo trimestre, la Toyota è riuscita a recuperare la prima posizione, che aveva perso il 30 giugno di questo anno, quando i tedeschi di Wolfsburg l?avevano superata. Nonostante questo, la Toyota sente gli effetti della caduta del mercato giapponese, il secondo piu grande dopo quello degli Stati Uniti. Le vendite totale di auto in Giappone scende del 10% nel cumulato annuale e Toyota, il primo costruttore in quel mercato, oppone resistenza con un calo contenuto al 7,8%. I numeri rossi sono il risultato del impatto negativo che ha avuto l?aumento della tassasione sulle Kei-Cars, con consequenze molto negative per il marchio Daihatsu (-12%) e un po' meno per il marchio Toyota (-6,6%).

    Toyota-2
    Successi in Nord America. Fuori dal Giappone le cose non vanno male per Toyota, anzi. Negli Stati Uniti, il Gruppo, composto anche dal brand premium Lexus e le piccole Scion, ha visto aumentare le sue immatricolazioni del 4% in un mercato che è cresciuto del 5%. Gli Stati Uniti pesano per il 25% del totale venduto dal Gruppo: le vendite vanno molto bene per Lexus (+12%), che riduce la distanza con BMW (+5%) e Mercedes (+8%). Toyota come marchio guadagna con l?aumento delle vendite di Suv e pickup, dato che le RAV4, Highlander e Tacoma registrano incrementi a due cifre e compensano la caduta delle berline. In Canada le vendite del gruppo crescono del 4% mentre in Messico il salto è ancora piu forte: +20%, in linea con il mercato.

    Bilancio in pareggio. Anche dall?altra parte del mondo, in Cina, i risultati sono positivi (+5% nel cumulato da gennaio), includendo solo il marchio Toyota e i prodotti fatti per questo mercato. Infatti, la Cina e il Nord America hanno aiutato a compensare le perdite in altri aree come il Sud America (in Brasile e Argentina Toyota perde solo il 3%), l?Australia (-1%) e la Russia (Toyota -37%, Lexus +10%), ma il risultato totale escluso il Giappone è di leggero segno negativo: -0,4%.

    Lexus NX 300h

    Ibride apprezzate in Europa. I numeri in Europa (Russia inclusa) indicano che il Gruppo ha venduto 662.000 unità, in linea con i risultati del 2014. Il marchio Toyota conta per il 93% del totale con la Yaris e l?Auris tra i modelli principali (entrambi fanno il 42% del totale del marchio). Da risaltare la forte crescita delle vendite dei modelli ibridi (+16%), i quali pesano già per il 23% del totale venduto in Europa. Lexus ha fatto molto bene con un aumento del 28% (la nuova Suv NX ha fatto da sola il 44% delle vendite del marchio). Il risultato è per lo piu positivo in quattro dei cinque mercati europei piu grandi: Regno Unito +8,9%, Italia +14%, Spagna +27%, Francia +9,5%. Le vendite scendono del 7,3% solo in Germania.

    In leggera flessione la produzione. In termini di produzione, il Gruppo ha riportato una flessione globale del 2,8% (7,52 milioni di auto), la cui responsabilità ricade principalmente sulla Daihatsu, che ha perso il 12%. Nel periodo gennaio-settembre 2015 la produzione in Giappone è stata di 3,03 milioni di auto, che per il Gruppo Toyota rappresentano il 40% del totale nel mondo. Da questi, 1,36 milioni di pezzi sono stati esportati (-3%). La produzione fuori dal Giappone perde solo lo 0,6% e totalizza quasi 4,5 milioni di untià. Il marchio Toyota rappresenta l'88% del totale, mentre Daihatsu fa il 9,8% di cui la maggior parte (il 72%) viene prodotto in Giappone.

    http://tinyurl.com/nex3ofq
     
  7. XPrience74

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    modulo installazione android su toyota touch:

    http://tinyurl.com/hlt6kox
     
  8. XPrience74

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    Toyota acquisterà il 100% di Daihatsu, c?è la conferma del colosso giapponese.
    I due brand avranno un'unica strategia per lo sviluppo delle compatte.

    Toyota Daihatsu - Entro agosto Toyota rileverà il 48,8% delle azioni di Daihatsu, che si aggiungeranno al 51,2% già in possesso della Casa giapponese, diventando così una controllata del colosso automobilistico nipponico. I due marchi resteranno autonomi, ma condivideranno in particolare lo sviluppo delle vetture più piccole.

    Toyota ha annunciato che acquisirà le restanti azioni di Daihatsu, con l?operazione che dovrebbe concludersi entro agosto. Da qualche giorno circolavano voci su un forte interesse di Toyota nel comprare l?intero pacchetto azionario del marchio Daihatsu, con il colosso giapponese che ha intavolato una trattativa-lampo che si è chiusa in breve tempo.
    Toyota, che ha una quota di maggioranza in Daihatsu, pari al 51,2%, comprerà dunque il restante 48,8% delle azioni e nel giro di qualche mese la Casa nipponica fondata nel 1907 diventerà una controllata di Toyota. Al momento non è emerso nessuna cifra sul valore dell?affare, che secondo alcune indiscrezioni pare possa aggirarsi intorno ai 3,2 miliardi di dollari.
    Un volta finalizzata l?operazione di acquisizione nei prossimi mesi, Toyota e Daihatsu adotteranno un unica strategia per il segmento delle auto compatte. Le due società precisano che la differenziazione tra i due marchi continuerà ad essere tale, con Daihatsu che si assumerà totalmente lo sviluppo delle vetture più piccole per entrambi i brand, dunque anche di Toyota.
    La sinergia tra le due Case automobilistiche giapponesi permetterà loro di condividere le tecnologie sin dalle fasi progettuali, oltre ai rispettivi impianti produttivi, soprattutto nei mercati emergenti. Mentre Toyota concentrerà il proprio sforzo su alcuni aspetti come sicurezza, sostenibilità, comfort e usabilità della produzione automobilistica, Daihatsu, oltre alla sviluppo dei modelli compatti, potrà dedicarsi alla riduzione dei costi e dei consumi di carburante.
    L?obiettivo di Toyota con quest?operazione, come sottolineato dal suo presidente Akio Toyoda, è di sfruttare in maniera sinergica i punti di forza di Daihatsu, integrandoli nella strategia Toyota. L?accordo con Toyota è stato accolto con soddisfazione da Masanori Mitsui, presidente di Daihatsu, che ha dichiarato: ?Credo che abbiamo trovato un linea d?azione comune che ci permetterà di crescere per i prossimi 100 anni. Ora parte un nuova era d?espansione e vogliamo far crescere il marchio Daihatsu su scala mondiale?.

    http://tinyurl.com/hz3jd96

    davvero ottima notizia se questo in futuro si dovesse ad es tradurre in city car (e non solo) fatte in collaborazione con daihatsu e non psa!
     
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    Nonostante il calo dello 0,8% rispetto ai 10,23 milioni dei 2014, per il quarto anno consecutivo il Gruppo Toyota si è confermato il primo Costruttore al mondo, con 10,15 milioni di veicoli venduti. Il risultato ha permesso alla Casa giapponese di battere il Gruppo Volkswagen, giunto secondo con 9,9 milioni di esemplari (-2%), a sua volta tallonato con 9,8 milioni dalla General Motors (+0,2%).

    Un gap, per ora, difficile da colmare. Il Gruppo tedesco era riuscito a conquistare la leadership al giro di boa del primo semestre 2015, ma la crisi del mercato cinese e il "Dieselgate" hanno frenato gli entusiasmi e creato un gap che, secondo gli analisti, richiederà del tempo per essere chiuso, dando a Toyota un vantaggio concreto anche per l'anno in corso.

    http://tinyurl.com/zqxwesv
     
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    Scion
    Toyota chiude il marchio per gli Usa.

    Creato nel 2002, lanciato sul mercato Usa l'anno successivo, e ora già arrivato al capolinea. La parabola del marchio Scion si chiude definitivamente oggi, 3 febbraio del 2016: con una nota stampa appena diffusa, la filiale nordamericana della Toyota ha annunciato la conclusione delle operazioni del brand. I cui modelli rimarranno in vendita sul mercato statunitense, ma sotto l'egida della Casa madre.

    Strizzava l'occhio ai giovani. Nato per conquistare la fascia più giovane del pubblico locale, la Casa chiude i battenti dopo aver venduto circa un milione di vetture: "il 70% dei suoi clienti non aveva mai comprato una Toyota e la metà aveva meno di 35 anni", ricorda oggi il Costruttore giapponese. Che però non può nascondere del tutto dei risultati commerciali spesso al di sotto delle aspettative.

    Vendite "sgonfie". Dopo aver raggiunto il record di vendite nel corso del 2006, unico anno in cui ha superato il tetto delle 170 mila unità, il brand ha subito un significativo ridimensionamento. E anche con la ripresa del mercato Usa non è riuscito a riportarsi mai sui livelli pre-crisi: nel 2015 la Scion ha venduto negli Usa circa 56 mila vetture.

    Tutto rimarchiato Toyota. La transizione, spiega la Toyota, verrà messa in atto a partire dal mese di agosto, quando i model year 2017 del marchio Scion inizieranno a essere rimarchiati con il brand nipponico. Il passaggio riguarderà la FR-S (GT86 da noi), la iA (una piccola tre volumi derivata dalla Mazda2) e la iM (che è la nostra Auris), mentre la coupé tC andrà in pensione, sempre ad agosto.

    Ci sarà anche la crossover compatta. La gamma americana della Toyota (il Costruttore, peraltro, cura già oggi l'assistenza per i modelli Scion), si arricchirà inoltre della crossover compatta, attesa anche in Europa: anticipata dalla concept C-HR, che a Los Angeles ha debuttato con il brand oggi in pensione, vestirà il marchio nipponico anche dall'altra parte dell'oceano.

    http://tinyurl.com/hwb2jdn

    ---

    raggiunto di recente anche il record di vendite dell'ibrido in eu
     
  11. XPrience74

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    Mega richiamo Toyota: 3 milioni di Rav 4 con problemi alle cinture
    Toyota ha annunciato il richiamo delle Rav 4: in caso di incidente le cinture di sicurezza potrebbero spezzarsi. 625 mila auto solo in Europa.

    Nulla di umano è perfetto e quindi anche le automobili possono nascere con qualche difetto, che viene poi sistemato. In questo caso ad essere oggetto di un voluntary recall sono le popolari SUV Toyota RAV4: le cinture della seconda fila di posti potrebbero non trattenere a dovere i passeggeri in caso di urto violento.

    UN TELAIO AGGRESSIVO - In un comunicato emanato dal Toyota si legge che "I veicoli coinvolti nel richiamo sono dotati di cinture di sicurezza a tre punti in entrambi i sedili laterali della seconda fila. C'è la possibilità che, in caso di incidente frontale molto grave, il tessuto della cintura addominale possa urtare il telaio in metallo del cuscino del sedile e venire tagliato. In questo caso la cintura non può trattenere correttamente il passeggero, con rischio di gravi lesioni". Il difetto riguarda, negli USA, circa 1.124.000 veicoli suddivisi fra le RAV4 Model Year 2006-2012 e RAV4 EV Model Year 2012-2014. I proprietari dei veicoli coinvolti riceveranno una notifica, via posta prioritaria, che li invita a recarsi da un concessionario Toyota: in quella sede verrà aggiunta una copertura di resina al telaio del cuscino del sedile, in modo da isolare il metallo dal tessuto della cintura di sicurezza; l'operazione sarà ovviamente a costo zero per il proprietario. E pensare che Johnson Controls ha proposto un manichino per testare la sicurezza dei sedili delle auto!

    SALVAVITA DA CONTROLLARE - Il richiamo è fatto a titolo precauzionale, perché Toyota dichiara come ad oggi non ci siano comunicazioni di incidenti o lesioni legati al potenziale difetto. In realtà una notizia di Bloomberg cita un incidente con esito fatale avvenuto in Canada (gli esemplari richiamati in questo Paese sono circa 150.000) ed un altro sinistro con un ferito accaduto negli stati Uniti ma Toyota non ha commentato la notizia. Il suo portavoce Kayo Doi ha riferito come il richiamo sia stato deciso dopo che un ente di controllo canadese ha riscontrato il danneggiamento della cintura durante delle prove di crash; Doi ha precisato che il difetto non dipende dal fornitore ma dal design della RAV 4, la cui versione a passo lungo, chiamata Vanguard in alcuni Paesi, è anch'essa soggetta a richiamo. Gli allestimenti devono essere identici in tutto il mondo, perché il richiamo interessa anche 625.000 unità in Europa, 177.000 in Giappone e 434.000 in Cina.

    MOLTI DIFETTI PER LE CINTURE - Toyota è anche coinvolta nel maxi recall degli airbag (leggi, per esempio, del richiamo Takata e del fatto che potrebbe coinvolgere anche quelli laterali) ma è in buonissima compagnia perché il difetto - sicuramente imputabile al fornitore- ha coinvolto molti altri costruttori in tutto il globo. Non è la prima volta che le cinture di sicurezza sono coinvolte in un richiamo: ricordiamo ad esempio quello della Opel Meriva (57.000 esemplari per il cavo del pretensionatore), delle Fiat 500 e Panda (circa 6.800 unità nelle quali i tiranti di ancoraggio delle cinture anteriori potrebbero essere non conformi) e anche le Tesla Model S hanno sofferto di un inconveniente all'arrotolatore (sono potenzialmente interessati 90.000 esemplari per una vite non serrata bene). La RAV4 è un modello molto popolare ma, dato che il diavolo si annida nei particolari, una semplice ma pericolosa vicinanza fra il telaio del cuscino e il nastro della cintura di sicurezza rischia di appannarne il successo: i dettagli vanno sempre curati!

    http://tinyurl.com/jlml96j
     
  12. ilopan

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    Secondo me questo e il post giusto dove posso linkare questa notizia Toyota (che molti già sanno ma che è giusto evidenziare):
    Il nuovo mille (1 KR-FE) non è uguale al vecchio mille.
    Insomma questo motore ha subito un cambiamento anzi direi un aggiornamento significativo di recente.

    http://newsroom.toyota.co.jp/en/detail/1693527

    e anche:

    http://paultan.org/2014/04/11/toyota-announces-new-engine-series/
     
  13. XPrience74

    XPrience74

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    di queste "inedite" motorizzazioni mi sa che ne avevamo già parlato ;)

    --&gt http://forum.quattroruote.it/posts/list/93669.page

    ad ogni modo sono dell'avviso che queste nuove motorizzazioni (si parlava di 14) oramai arriveranno con i prossimi nuovi modelli basati sui nuovi pianali (modulari) e che per lo più saranno dotati di turbo...
     
  14. ilopan

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    Pardon....voi ne parlavate mentre io l'ho comprata!
    Ho titolo per poter dire la mia (sono a 5 Toyota in 5 anni)...scherzo.
    Ho notato (visto che ho due Yaris 2011 e my2016) col 1.0 KR-FE che su quest'ultimo my2016, l'asta livello olio è sul frontale motore; appena apri il cofano (la guida asta livello olio) ce l'hai davanti agli occhi.
    Sul vecchio invece è dietro, tra motore e parte della scocca.

    Quindi è cambiato qualcosa pure sul layout del motore, oltre che nelle caratteristiche (rapporto di compressione,ecc) così come il tipo di candela (geometria, non solo specifiche),ecc.

    E' rimasto lo stesso part-name (1KR-FE) ma credo che sia stato soggetto ad un cambio profondo, non superficiale.
    Poi si sa, Toyota parla poco delle sue novità per non far invecchiare tutto e subito in una settimana.
     
  15. XPrience74

    XPrience74

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    ti dirò, nulla da eccepire ;)
     

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