<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Piano industriale Fca | Page 11 | Il Forum di Quattroruote

Piano industriale Fca

La fai anche vendendo prodotti auto con alto margine, su questo poco da dire, i conti danno ragione a Marchionne: per avere lo stesso guadagno che si ottiene con UNA A4, tocca vendere DECINE di Fabia. E se di Fabia non ne vendi abbastanza centinaia di migliaia, tocca fare in modo di venderne altre dotate di buona parte della componentistica, chiamandole Ibiza, Polo, A1, Ibiza sw... E' quest'ultimo tassello che manca a Marchionne per le nuove punto, non potendo generare volumi sufficientemente alti anche attraverso JV con altri costruttori. Cosa che probabilmente gli riuscirà con le 500/Panda/Gippina suv, con le Renegade/500X, ma non con le Punto/Tipo.
E come la mettiamo con la Fiesta di Ford o la Yaris di Toyota? Sono modelli che non condividono componenti con altri modelli. Questo magari vale per Clio/Micra o 208/C3. Tipo condivide con Giulietta Renegade e 500X gran parte della meccanica. E quanto a Gpunto ci sarebbe 500L
 
Il tragico è che hai proprio colto nel segno... il maglionato grande in finanza, ma per quel che riguarda il prodotto meglio non commentare (altrimenti si direbbero cose brutte brutte brutte)..... e purtroppo la sua cerchia è uguale (tutti yes men)....
I no yes man sono stati silurati in men che non si dica. L'unico che è riuscito a stare in piedi senza perdere il posto, ma mantenendo una sua linea di pensiero è Altavilla, a cui dobbiamo il progetto Tipo/Agea che SerGhio fino all'ultimo osteggiava.
 
E come la mettiamo con la Fiesta di Ford o la Yaris di Toyota? Sono modelli che non condividono componenti con altri modelli. Questo magari vale per Clio/Micra o 208/C3. Tipo condivide con Giulietta Renegade e 500X gran parte della meccanica. E quanto a Gpunto ci sarebbe 500L
La mettiamo che Yaris e Fiesta, come pure Jazz e in parte Swift, vengono vendute così come sono in tutti gli angoli del mondo, USA, Canada, Sudamerica, Giappone, Cina, India, Australia con al massimo limitate modifiche di dettaglio tra cui il nome, e in questo modo riescono a raggiungere quei numeri che Renault ad esempio ottiene sommando Clio + Micra + Note + Versa + Tilda.
Fiat è un brand con una pessima (e meritata) reputazione qualitativa a livello mondiale, gli unici posti dove si salva sotto quest'aspetto (dell'immagine, non della qualità) sono Italia, Turchia e Sudamerica, posto quest'ultimo dove con gli ultimi prodotti (Mobi, Argo...) sta però perdendo non poche posizioni. Al di fuori di questi posti, le Fiat si vendono con sconti pesanti che vanno ad erodere le marginalità, e questo è un fenomeno che investe tutta la gamma con la sola eccezione di 500 e, in parte, 500X, che però soffre la concorrenza interna di Renegade.
Se i margini calano, tocca per forza aumentare i numeri, e con le premesse di cui sopra si capisce perchè Fiat non possa manco lontanamente sperare di avvicinarsi con i numeri di una Punto/Tipo a quelli di Clio/Micra, Polo, Fiesta, Yaris/Vitz o Jazz/Fit. Amen, si è rotto il giocattolo: anni addietro le Uno Punto facevano numeri esorbitanti, ma parliamo di epoche in cui l'auto di famiglia era la segmento B o C, berlina a 4 o 5 porte: adesso il segmento B e C è sotto attacco del Suv Crossover, e con la concorrenza che si è fatta pesantemente sotto c'è poco da usare per attirare il cliente: Fiat non può usare per Punto armi come finiture curate, come affidabilità, come immagine glamour (che invece usa con successo per 500..), come robustezza... Può usare il prezzo, e a quel punto addio margini...
 
Ultima modifica:
Fiat è un brand con una pessima (e meritata) reputazione qualitativa a livello mondiale, gli unici posti dove si salva sotto quest'aspetto (dell'immagine, non della qualità) sono Italia, Turchia e Sudamerica, posto quest'ultimo dove con gli ultimi prodotti (Mobi, Argo...) sta però perdendo non poche posizioni.

Non condivido questa affermazione o per lo meno messa così dura. Da una dozzina d'anni la qualità dei modelli del gruppo fiat è migliorata notevolmente e anche oggi, se si escludono i modelli antiquati, per il resto abbiamo auto con qualità in linea con la concorrenza.
Se ti riferisci alle classifiche tipo JD Powers allora guardando i meri risultati potrei anche darti ragione ma io non condivido in toto le metodologie, come già si era discusso qualche mese fa in merito.
Ritengo che la crisi in alcuni mercati e/o di alcuni marchi (il gruppo FCA in realtà è in crescita rispetto all'anno scorso) è da ricercare in una serie di fattori tra cui vi è anche la qualità ma non lo ritengo il più significativo, appunto in quanto il gap o si è ridotto o annullato.
Le valutazioni di quattroruote infatti alla voce finiture non danno risultati inferiori alle auto del gruppo rispetto alla concorrenza ormai da tempo.
 
Le valutazioni di QR sulle finiture si riferiscono ad un veicolo nuovo e, come per tutti del resto, su un esemplare accuratamente ripassato prima di esser fornito al parco stampa.
La resistenza nel tempo degli esemplari per il pubblico è una questione diversa..
 
La resistenza nel tempo degli esemplari per il pubblico è una questione diversa..

Non mi sembra che ci sia tutta questa decadenza, per lo meno è come bene o male la concorrenza...magari va valutato modello per modello ma la produzione recente è lontana da quella degli anni 90
 
guarda, avevo letto un libro qualche anno fa, si intitolava "Fiat quanto ci costi" il numero delle ore di cassa erogate dagli anni '70 a venire in su era così spropositato che non ci stava in una riga.
A me tutta questa vicenda ricorda molto la crisi dell'ottanta, stesse parole, stesse promesse inevase e stessi risultati.
Se anche riuscissero a vendere qualche Stelvio in più in Germania (cosa che non sta accadendo) al sistema paese non gioverebbe.
Al sistema paese giova avere una Punto e una Tipo in officina.
Invece largo ai Duster.
Anni interi di applausi!!!
 
guarda, avevo letto un libro qualche anno fa, si intitolava "Fiat quanto ci costi" il numero delle ore di cassa erogate dagli anni '70 a venire in su era così spropositato che non ci stava in una riga.
A me tutta questa vicenda ricorda molto la crisi dell'ottanta, stesse parole, stesse promesse inevase e stessi risultati.
Se anche riuscissero a vendere qualche Stelvio in più in Germania (cosa che non sta accadendo) al sistema paese non gioverebbe.
Al sistema paese giova avere una Punto e una Tipo in officina.
Invece largo ai Duster.

Ok, però la cassa integrazione intanto non esiste solo per Fiat, esiste per tutte le aziende italiane con più di 15 dipendenti, ed è un istituto (per me sacrosanto) che ovviamente è a carico della collettività, ma va a beneficio di famiglie che, se non ci fosse, si troverebbero in gravi difficoltà, quindi aiuta le famiglie.
Non è certo un finanziamento statale alle imprese finalizzato agli investimenti industriali.

In Italia si tende sempre a screditare ciò che fa l'Italia, è lo sport preferito, ma questo articolo (del 2015, quindi abbastanza recente) dimostra come negli altri Paesi gli aiuti all'industria automobilistica siano ben più consistenti, e non si parla di cassa integrazione, ma di veri finanziamenti alla produzione...........

Non è per difendere Fiat, la sto criticando anche io oggi, ma solo per avere un po' di obiettività, snocciolando dati oggettivi. Gli aiuti ci sono stati, ma molti anni fa e considerando che sono stati diluiti nel corso di decenni, neanche tanti.

http://formiche.net/2015/07/auto-unioncamere-prometeia-senato-rapporto/

"In Spagna, per esempio, nel 2009 il governo ha varato il Plan de Competitividad da 800 milioni di euro sotto forma di prestiti agevolati al settore, 600 erogati tra il 2012 e il 2014. Stessa politica in Gran Bretagna, dove l’esecutivo ha messo mano a 2,3 miliardi di sterline per girarli a titolo di prestiti o garanzie all’industria dell’auto. In Francia, invece, il governo è intervenuto in maniera più diretta, sbloccando nel 2009 un finanziamento da 3 miliardi in favore del principale gruppo transalpino, Psa Peugeot. E in Germania? Anche i super-efficienti tedeschi hanno messo mano alle casse pubbliche, investendo a cavallo tra il 2009 e il 2010 fino a a 5 miliardi di euro per rimettere in moto la domanda di veicoli. I maggiori beneficiari del fondo sono stati Volkswagen, con una quota del 17,7%, Opel (11%) e Skoda (8,2%). E poi c’è l’Italia, che non ha approvato sostegni diretti alle Case. Gli esperti di Prometeia sottolineano che, al netto degli incentivi alla rottamazione degli ultimi anni attuati per smuovere la domanda, dopo 6 miliardi di aiuti di Stato a Fiat distribuiti nel corso di decenni, a metà degli anni 90 siano cessati i trasferimenti pubblici al Lingotto."
 
Ultima modifica:
Qualcosa negli anni è stato concesso sotto forma di fondi a fondo perso per ricerca, avevo letto qualcosa su di un libro che raccontava Marchionne.
Anche se buona parte di questi fondi sono destinati anche ad altre grandi aziende italiane quindi non solo a fiat.
In compenso il governo italiano ha concesso 80 milioni di euro sotto forma di sgravi e incentivi all'Audi-VW per produrre la Urus a Bologna (cosa che per inciso dovrebbe esser così per principio dato il DNA emiliano delle Lamborghini) anziché in solvacchia.

https://www.ilfattoquotidiano.it/20...-pubblici-audi-perche-produca-italia/1719636/
 
non confondiamo prestiti o garanzie con soldi a fondo perduto, tra l'altro il buon pilota54 si scorda quanti soldi sono stati usati per incentivare il mercato dell'auto in Italia e quanto sia stato il valore di avere bloccato le installazioni di produttori stranieri sul nostro suolo.
La cassa integrazione è stata usata a sproposito in molti casi,e fuori da ogni logica, la storia italiana ne è piena di esempi

Che l'automobile sia un settore strategico si può discutere a lungo come di altri settori (ma non si può immaginare di essere fuori da qualunque setttore, incluso la siderurgia) , certo che alla fine sulla scia di Marchionne in Italia rimarranno solo macerie, altro che Fabbrica Italia di cui nessuno si ricorda più. Ma voi un'auto usato da tale personaggio la comprereste??
 
tra l'altro il buon pilota54 si scorda quanti soldi sono stati usati per incentivare il mercato dell'auto in Italia

Grazie per il buon. Però gli incentivi non valevano solo per le auto Fca, ma per tutte. E ricordo che fu lo stesso Marchionne, nel 2010 e nel 2014, a dire di eliminarli (o di non rimetterli) perchè "drogavano" il mercato.

2010
http://www.rassegna.it/articoli/fiat-romani-marchionne-non-vuole-incentivi
2014
http://www.ilgiornale.it/news/econo...zza-mercato-non-voglio-incentivi-1042402.html

Ripeto, sul Piano Industriale non concordo neanche io, ma non tiriamo in ballo qualunque cosa pur di screditare Marchionne, la Fiat, il Piano Industriale e quant'altro. La stessa produzione di autovetture in Italia, che sia aumentata da 388.000 a 740.000 dal 2013 al 2017 è un dato di fatto. Ora speriamo che questo patrimonio non vada perduto, questo si.
 
Ultima modifica:
Grazie per il buon. Però gli incentivi non valevano solo per le auto Fca, ma per tutte. E ricordo che fu lo stesso Marchionne, nel 2010 e nel 2014, a dire di eliminarli (o di non rimetterli) perchè "drogavano" il mercato.

2010
http://www.rassegna.it/articoli/fiat-romani-marchionne-non-vuole-incentivi
2014
http://www.ilgiornale.it/news/econo...zza-mercato-non-voglio-incentivi-1042402.html

Ripeto, sul Piano Industriale non concordo neanche io, ma non tiriamo in ballo qualunque cosa pur di screditare Marchionne, la Fiat, il Piano Industriale e quant'altro. La stessa produzione di autovetture in Italia, che sia aumentata da 388.000 a 740.000 dal 2013 al 2017 è un dato di fatto. Ora speriamo che questo patrimonio non vada perduto, questo si.
ma è pura demagogia...se la prossima panda tornerà in Polonia, mancheranno tout court 220mila pezzi all'appello. Se a ciò aggiungi il contributo sempre più basso di giulietta, l'assenza di mito e Gpunto...si farà in fretta a tornare ai livelli del 2013.
 
Back
Alto