S-edge ha scritto:
Diciamo anche che se il 90% degli acquirenti di Giulietta non ha (avrà) la più pallida ideadi cosa sia il b-link, all'acquirente di Doblò non frega proprio. A chi compra Doblò serve spazio, punto.
Quanto alla cartella stampa, vale quello che vale per quasiasi comunicato: deve dire il vero. Edulcorato, colorato, ma vero. Quando pubblicizzano un finanziamento sai che 'è la fregatura, però almeno in piccolo lo devono scrivere. Quando c'è la pubblicità di un medicinale, anche se in maniera veloce, devono dire che "può avere effetti collaterali anche gravi". Quindi, o di riffa, o di raffa, è di MOLTO più credibile la cartella di te, che l'auto l'hai vista giusto in qualche foto sfocata, questo è poco, ma è sicuro.
Ne deriva che, fino a prova contraria (che puoi dare quando ti pare), il C-Evo è un pianale nuovo e l b-link del Doblò ha finaltà e disposizione diversa (e anche questo è evidente sulle fotografie che tutti abbiamo davanti) rispetto al b-link di Giulietta.
Hai citato, probabilmente non a caso, gli unici due casi di pubblicità sottoposti a controllo ed autorizzazione preventiva: quella sugli strumenti finanziari, e quella sui farmaceutici. Due casi molto particolari, in cui è a rischio la salute pubblica e la sicurezza finanziaria delle persone, e quindi per legge appositamente disciplinati. Nulla a che vedere con la Giulietta.
Per tutte le altre fattispecie infatti, come nel caso di un'automobile, vale il principio che la casa può scrivere quello che le aggrada, sotto la sua responsabilità, e non è tenuta a specificare nulla, nè in piccolo nè in grande. Per essere sanzionati è necessario che qualcuno denunci ex post un'ipotesi di "pubblicità ingannevole". Denuncia di cui Fiat è già stata fatta oggetto in passato ( al pari di altri ).
E questo non lo dico - ripeto - come critica all'auto, che mi interessa relativamente, ma come critica all'abitudine di argomentare per spot pubblicitari.
Per quanto riguarda la Giulietta, io non devo provare proprio niente. E' la casa, che se vuol essere presa sul serio, soprattutto nel segmento sportivo, dovrebbe pubblicare documentazione di quel che fa e di come è fatto. Tutti gli altri lo fanno. A suon di disegni, spaccati, ed addirittura animazioni al computer. Fiat no. Evidentemente ha qualcosa da nascondere.