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Perché non acquisto un'auto elettrica. Frasi dette e ridette in forum

Stai continuando a polarizzare situazioni e scenari, non credo sia sempre o bianco o nero, non credo nemmeno che possa essere tutto così "netto".

Nessuno vuole incorrere in un colpo di sonno, né dopo 30 minuti di guida né dopo 300 minuti di guida, le auto moderne ci aiutano (anche laddove l'auto non "debba" fermarsi, appaiono alert, suoni, messaggi legati al suggerimento di pausa).

Inoltre su viaggi anche solo medi, cosa che spesso peraltro facciamo, ci scambiamo alla guida io e dolce metà, vuoi per stanchezza, vuoi per relax, vuoi per tratti più o meno gradevoli; ma questo succede molto spesso anche con amici, io subentro da anni e anni pre/post galleria del bianco quando andiamo e torniamo da Ginevra, io e l'amico che mette l'auto ci alterniamo sempre, in ogni andata e in ogni ritorno.

Quanto scriveva agricolo comunque prescinde tutto questo, il "doversi" fermare perché necessario all'auto è qualcosa che c'è sull'elettrico e non c'è sul termico, poi si può polarizzare quanto si vuole: rebus sic stantibus.
Probabile scrivo in busuu :D
Il tema che rimarco è differente, e non sto dicendo che la bev sia meglio. Sto dicendo che il fatto di nascondersi dietro al dito della "libertà" perché la tua auto ti permette di fare Milano-Foggia con un solo pieno e volendo senza stop richiesti dall'auto, non è di certo una cosa positiva. E ho spiegato anche perché, magari dal tuo lato tra cambi di conducente ed altro sei in grado di farti quella tirata con l'unica sosta per scambiarvi il sedile (stante che anche viaggiare da passeggero non hai il bottone che a comando ti porta a dormire e quindi a riposarti in attesa del turno), ma chi non ha questa "fortuna" si trova alla guida dopo ore e non con una freschezza tale da rendere la guida sicura ed attenta.
 
ci sono premi Nobel che lo sostengono, non mio cuggino laureato in climatologia su TikTok
la Storia è ricolma di Premi Nobel che hanno preso cantonate clamorose (il più celebre fu A. Einstein). La Scienza infatti non si basa su autorefernzialità ma su condivisione, revisione, verifica e rimodellizzazione di una comunità, ed i modelli non sono firmati o sotto brevetto segreto.
 
Ma perché questi messaggi?

Conosci davvero qualcuno che faccia Milano-Bari senza alcuno stop? Dovresti suggerirgli (se amico o conoscente) che è molto pericoloso, per sé e per gli altri!

Ripeto che i tuoi messaggi appiano come estremamente polarizzati, teorizzi scenari estremi e totalmente fuori-fuoco rispetto alle tematiche auto elettrica e transizione.

Sono riferiti esclusivamente ad azioni e comportamenti PERSONALI al 100%, nonché scorretti e pericolosi.
Perchè di questi messaggi? Quante volte si è letto che " posso far un viaggio di 800 km con una sola sosta di 5 min"' Ora, 5 minuti di sosta sono sufficienti per passare da "affaticato" a fresco?
Chissà perchè i conducenti di camion e bus sono costretti a far una sosta ben più lunga, a sto punto.
 
Quindi, se anche dimezzi il consumo, ci metti 25 anni per rientrare di 20.000 €, non 10. Se non ho capito male gli importi.
No, dei 20.000 almeno il 50% verranno recuperati fiscalmente.
Ovvio che tutto deve avere un senso, ma come ho detto non sono soli i freddi numeri, c'è una componente legata alla consapevolezza di poter essere potenzialmente indipendenti da un punto di vista energetico.
E, per questo, occorrono dei presupposti che vorremmo non rimpiangere in futuro.
 
la Storia è ricolma di Premi Nobel che hanno preso cantonate clamorose (il più celebre fu A. Einstein). La Scienza infatti non si basa su autorefernzialità ma su condivisione, revisione, verifica e rimodellizzazione di una comunità, ed i modelli non sono firmati o sotto brevetto segreto.

...e la comunità scientifica contemporanea è ricolma di ricercatori che se non pubblicano in accordo al mainstream non fanno carriera..... Per quanto riguarda i modelli, di nuovo: più sono complessi, più sono sensibili alla variazione anche modesta di un singolo parametro, e se ne tocchi uno vanno a farfalle tutti gli altri. Basta vedere l'attendibilità delle previsioni del tempo, ci prendeva di più mia zia quando sentiva i dolori al piede....
 
Io trovo curioso che quelli che vanno a Davos coi jet privati dicono che io devo rottamare la Panda Euro 4 per salvare il mondo.

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Potevano andarci in bus o bicicletta, maledetta kasta..

Anzi, un bel Milano Tirano, poi trenino rosso delle nevi.
 
Molti meno, considerando che gli infissi andrebbero sostituiti comunque per vetustà e scarso comfort acustico.
Diciamo una ventina, al lordo delle detrazioni.
Spannometricamente recuperabili in poco più di 10 anni, contando gli incentivi.

EDIT: per interventi di efficientemente considero solo capotto interno e pompa di calore, dovendo fare una riorganizzazione interna degli spazi, va da sé che gli impianti vadano rifatti, o quantomeno rivisti.

Dei miei conoscenti hanno speso 15000 euro solo per gli infissi.
Per me con 20000 non si riescono a fare tutti quei lavori che hai elencato.
Coi miei consumi anche dimezzandoli risparmierei 1000 euro all'anno o poco più.
Poi se uno ha consumi maggiori va in pari prima però il punto di pareggio è comunque lontano.
 
...e la comunità scientifica contemporanea è ricolma di ricercatori che se non pubblicano in accordo al mainstream non fanno carriera...
Trovo grave ed autolesionistica questa affermazione proveniente da un accademico. Personalmente le falsità pilotate sono faili da smentire, mai ricevuto pressioni, neppure dalle aziende coinvolte o addirittura sovvenzionanti.
 
Dei miei conoscenti hanno speso 15000 euro solo per gli infissi.
Per me con 20000 non si riescono a fare tutti quei lavori che hai elencato.
Coi miei consumi anche dimezzandoli risparmierei 1000 euro all'anno o poco più.
Poi se uno ha consumi maggiori va in pari prima però il punto di pareggio è comunque lontano.
Preventivo degli infissi 8.000 che, ripeto, non metto nel computo perché da sostituire comunque.
Differenza tra caldaia a metano, comunque da sostituire e pompa di calore 8.000 euro circa (forse meno), cappotto interno su pareti esposte (60 mq. circa), altri 8.000 circa.
Ma, non voglio e non devo convincere nessuno, ci mancherebbe.
Abbiamo sempre fatto quello che ritenevamo per noi più conveniente, ripeto, non solo in termici economici, e ad oggi ci abbiamo sempre preso.
A lungo termine i conti ci hanno dato ragione.
Se avessimo guardato solo al presente...
 
Per me anche gli infissi andrebbero messi nel conto.
E se si eliminano i caloriferi per passare al riscaldamento a pavimento in modo da far rendere al meglio la pompa di calore va aggiunto anche quello.
Altrimenti parte del risparmio andrebbe vanificato.
 
Trovo grave ed autolesionistica questa affermazione proveniente da un accademico. Personalmente le falsità pilotate sono faili da smentire, mai ricevuto pressioni, neppure dalle aziende coinvolte o addirittura sovvenzionanti.
Chi ha mai parlato di falsità pilotate? In ciò che ho scritto non c'è nulla di segreto, nè grave, nè autolesionistico, conoscerai certamente la citazione "Publish or perish"... Tutti gli accademici lo sanno da anni. E ciò non significa assolutamente falsare o distorcere i risultati (anzi, è proprio il contrario, come vedremo tra un attimo).
Il punto chiave è che, "grazie" al perverso sistema delle metriche per le valutazioni dei ricercatori, quando c'è un certo "interesse" verso una certa tematica, si tende a pubblicare su quella, perchè se nel tuo lavoro citi i tuoi colleghi che hanno pubblicato prima di te, la prossima volta saranno loro a citare te (come diceva mio papà, i coppi si danno da bere uno con l'altro), e siccome il numero di citazioni è fondamentale, il resto viene da sè.
Premessa importante: in tutte le aree tematiche i gruppi di ricerca che si occupano di un certo argomento sono più o meno sempre gli stessi, si conoscono tutti e lavorano su background molto simili.
Conseguenza notevole n.1: se sei un giovane ricercatore e ti metti a lavorare su un tema fuori dal citato mainstream, molto probabilmente avrai poche o pochissime citazioni dai colleghi semplicemente perchè sarai da solo a lavorare su quella tematica.
Conseguenza notevole n.2: quando citi il lavoro di un collega, a meno che non ti chiami Tafazzi non lo fai per smentirlo, ma per rafforzare ciò che stai pubblicando. Pertanto, è piuttosto probabile che il tuo lavoro, che non sarà assolutamente falso o tarocco, sarà allineato con la corrente dominante.
Se ci fai caso, le voci fuori dal coro in tema di cause antropiche del climate change sono tutti professori che la loro carriera l'hanno fatta....
 
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