Due ordinari in famiglia, confermo e sottoscrivo agricolo.
Ed evito di aggiungere carichi pesanti sul sistema delle pubblicazioni e sulla sua degenerazione negli ultimi 20 anni.
Per la mia esperienza, sia come autore e coautore, come revisore o semplice lettore, non ho mai trovato pubblicazioni che dimostrassero l'indimostrabile e non siano stati, anche prontamente, smentiti. Mi limito alla fisica nucleare, aplicata alla sanità sia declinata in ambito ambientale che medicale.
Le più sorprendenti forono le tesi di ricerca dalla laurea al post doc. Ricadute anhe normative (roba degli anni 90) sul radon indoor, previsionali (radon da siti vulanici) che in ambito agroindustriale (fertilizzanti a base di fosfati).
Idem sulle tecniche diagnostico-terapeutiche con comparativa di strumentazione, ho sempre scritto e sono stato citato senza aver nè alterato nè parzializzato i dati.
In particolare, una comparativa dosimetrica, svolta essenzialmente per mettere in gara parametri tecnici e non commerciali, ha fruttato un sacco di citazioni che arrivano anora dopo tanti anni, merito della collaborazione col Politecnico di Milano che ha chiesto una mano a sviluppare un nuovo dosimetro, perchè fosse realmente finalizzato all'uso clinico.
Non conosco pressioni su cosa pubblicare e cosa no, che preconcetto applicare e quale no. Ho sempre scritto le cose come le ho misurate. Conosco pressioni in occasione di gare e appalti. Ho replicato, anche ad amici personali, che io spendo anche il loro denaro, in quanto contribuenti, pazienti e cittadini. E di evitare richieste ulteriori. Non si sono neppure presentati all'apertura delle buste. Ho saputo dopo di essere stato intercettato, come altri colleghi e figure apicali. Tutti a processo per intercettazioni telefoniche e ambientali, ne sono certo che usciranno puliti, io ne sono fuori...
...mi spiace leggere di questi casi genericamente esposti che, fortunatamente, non ricadono nella mia breve vita di ricercatore prima e di dirigente con attività di ricerca dopo.