È vero che qualche riflessione vada fatta, è che obiettivamente quelle che leggiamo da parte delle istituzioni non sono molto più che "manifesti" e scadenze, a volte addirittura fantasiose in alcuni punti (ricordo che avevo commentato i tassi di crescita vendite "attese", numeri di pura fantasia, fervida peraltro).
Torno però a battere sul tema pratico e di visione d'insieme che mette noi, Italia, EU, UK più o meno sullo stesso piano:
Ricordo, giusto per contestualizzare il ragionamento, che la popolazione mondiale è un tema estremamente connesso alle emissioni di climalteranti e inquinanti, teniamo conto che:
1900 (120 anni fa circa) -> 1,6 miliardi di persone (25% circa dei quali in Europa,
1 su 4)
1950 (75 anni fa circa) -> 2,5 miliardi di persone (20% circa dei quali in Europa, 1 su 5)
2000 (25 anni fa circa) -> 5,9 miliardi di persone (10% circa dei quali in Europa, 1 su 10)
2024 (oggi) -> 8,2 miliardi di persone (6% circa dei quali in Europa,
1 ogni 15)
2080 (tra 50 anni circa) -> picco popolazione mondiale atteso 10/11 miliardi di persone (europeo sarà solo
1 su 25/30)
Interventi così "pesanti" in EU, comunque la si voglia vedere, hanno impatti globali limitati oggi e infinitesimi domani, con le stesse risorse andrebbe ragionato GLOBALMENTE come e dove massimizzarne la resa.