<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Percezione della velocità a 2 e a 4 ruote | Page 24 | Il Forum di Quattroruote

Percezione della velocità a 2 e a 4 ruote

il freno anteriore serve per rallentare, il posteriore per entrare meglio in piega verso la corda prima di riprendere in mano il gas... piegare e frenare davanti, se davvero si piega molto e si va veloci mi sembra un mezzo suicidio... un appunto da vecchio mototurista, non valido ovviamente in pista... meglio raccordare le curve col gas piuttosto che attaccarsi di continua ai freni, che sa andare costantemente forte non ne ha bisogno se non in casi di manovre in emergenza o errori di valutazione...

Beh io in realtà i freni, nella guida normale, li uso solo per fermarmi al semaforo da 30 all'ora, o se sono in discesa. Il bello della Guzzi è che ha un gran freno motore..quindi chiudendo il gas anche nelle marce alte rallenta parecchio.
Il problema è che nella guida cittadina, alla fine sei sempre lì con le dita sui freni perchè non si sa mai...ma in un misto normale, uso solo la manopola del gas.

Però appunto ho provato a usare il freno anteriore in piega, senza troppi problemi..
 
tornando IT, la posizione di guida, detrminante in auto, diventa fondamentale in moto
  1. in auto occorre essere ben inseriti nel sedile e con i comandi a portata senza dover stendere gli arti
  2. in moto occore non essere seduti ma solo appoggiati sulla sella, mani in trazione sul manubrio e piedi in pressione sulle pedane
Guardare avanti:

  1. in auto aiuta a capire strada e condizioni e a preparare le manovre, e frequentemente abbassare lo sguardo sul cruscotto
  2. in moto aiuta maggiormente, dovendo preparare le curve con il corpo, solo occasionalmente meglio guardare il cruscotto, la moto va sentita con tatto ed orecchio, la strada deve essere monitorata al massimo una buca in moto crea pericoli assai maggiori che in auto
La frenata:

  1. in auto basta controllare pressione e direzione
  2. in moto occorre spostare il peso indietro e spingere manubrio e pedane per tenere la linea
Cambio e firzione:

  1. in auto si sceglie come cambiare, se il cambio lo consente, con frizione e anche sottocoppia se si viaggia tranquilli
  2. in moto sarebbe meglio uno stile di cambiata senza frizione, sportivo e in coppia, per mantenere in tiro costante motore e finale, ed avere la giusta reazione al gas in uscita di curva o poer togliersi dai guai...
Specchietti:

  1. in auto sono tutto e bastevoli, a parte il famoso angolo cieco
  2. in moto non bastano, sono piccoli e male dislocati, occorre avere orecchie ed occhi anche dietro
Queste sono le prime riflessioni che mi vengono sull` esperienza di quasi un milione di km tra auto e moto (80% vs20%)
 
Il problema è che nella guida cittadina, alla fine sei sempre lì con le dita sui freni perchè non si sa mai...ma in un misto normale, uso solo la manopola del gas.
io ho sempre indice destro sul freno... non mi fido di nessuno, ma cerco di usarlo meno possibile, come scrivi il freno motore resta un alleato insostituibile, anche con un 4 cilindri nipponico come il mio
 
tornando IT, la posizione di guida, detrminante in auto, diventa fondamentale in moto
  1. in auto occorre essere ben inseriti nel sedile e con i comandi a portata senza dover stendere gli arti
  2. in moto occore non essere seduti ma solo appoggiati sulla sella, mani in trazione sul manubrio e piedi in pressione sulle pedane
Guardare avanti:

  1. in auto aiuta a capire strada e condizioni e a preparare le manovre, e frequentemente abbassare lo sguardo sul cruscotto
  2. in moto aiuta maggiormente, dovendo preparare le curve con il corpo, solo occasionalmente meglio guardare il cruscotto, la moto va sentita con tatto ed orecchio, la strada deve essere monitorata al massimo una buca in moto crea pericoli assai maggiori che in auto
La frenata:

  1. in auto basta controllare pressione e direzione
  2. in moto occorre spostare il peso indietro e spingere manubrio e pedane per tenere la linea
Cambio e firzione:

  1. in auto si sceglie come cambiare, se il cambio lo consente, con frizione e anche sottocoppia se si viaggia tranquilli
  2. in moto sarebbe meglio uno stile di cambiata senza frizione, sportivo e in coppia, per mantenere in tiro costante motore e finale, ed avere la giusta reazione al gas in uscita di curva o poer togliersi dai guai...
Specchietti:

  1. in auto sono tutto e bastevoli, a parte il famoso angolo cieco
  2. in moto non bastano, sono piccoli e male dislocati, occorre avere orecchie ed occhi anche dietro
Queste sono le prime riflessioni che mi vengono sull` esperienza di quasi un milione di km tra auto e moto (80% vs20%)

Si, a saperlo fare....per salire non c'è problema ma a scendere mica è così facile scalare senza frizione, se sbagli rischi di fare una bella frittata di ingranaggi...
 
Concordo.
La massima sicurezza attiva in moto si può avere con un mix di grande controllo ed esperienza (che vuol dire essere quasi un tutt'uno con il mezzo, il che ti permette di affrontare con una certa disinvoltura gli imprevisti della strada) e di "testa sulle spalle", che frena certi eccessi che un mezzo "adrenalinico" come la moto può alimentare.

Si esatto...e in realtà ripensandoci, è anche più importante avere sotto controllo la situazione intorno a te che non sapere controllare la moto al 100%, se uno si tiene il suo bel margine di sicurezza e evita di fare il fenomeno... Come dicevo prima non sai mai quando ti capita di dover inchiodare, ed è meglio saperlo fare in sicurezza, ma se ipoteticamente uno fosse così "avanti" che prevede tutto, in realtà inchiodare nemmeno ti serve e eviti a priori la situazione di pericolo, invece che trovartici dentro e dover essere in grado di uscirne..
 
Si, a saperlo fare....per salire non c'è problema ma a scendere mica è così facile scalare senza frizione, se sbagli rischi di fare una bella frittata di ingranaggi...
chiaramente dipende anche dai cambi e dalla trasmissione finale, con HD (cambio a bilanciere) e BMW (finale a cardano) non ha mai avuto feeling, con i cambi delle nipponiche tutto ok... talvolta aiutandosi col gas..
 
Si, a saperlo fare....per salire non c'è problema ma a scendere mica è così facile scalare senza frizione, se sbagli rischi di fare una bella frittata di ingranaggi...

Con la catena e un cambio decente, in realtà, basta che non ci sia coppia da trasmettere in quel momento e non ci sono problemi.
Quindi basta alleggerire un po' il gas e cambi tranquillamente, anche se, pure io, non lo faccio. Ma, a volte, la trazione della frizione, è così leggera e breve, da essere quasi ininfluente.
E la mia, non ha un gran cambio, a dirla tutta.
 
Con la catena e un cambio decente, in realtà, basta che non ci sia coppia da trasmettere in quel momento e non ci sono problemi.
Quindi basta alleggerire un po' il gas e cambi tranquillamente, anche se, pure io, non lo faccio. Ma, a volte, la trazione della frizione, è così leggera e breve, da essere quasi ininfluente.
E la mia, non ha un gran cambio, a dirla tutta.
un poco duretto, a memoria, oltre alla reazione del bicilindrico alle cambiate, con le 4 ciclindri per mia esperinza resta facilitato... con le 2T era sin troppo facile
 
I fondamentali ce li ho presenti.
Mi piacerebbe seguire un corso,magari all'inizio per prendere confidenza coi comandi mi eserciterò nel cortile di casa.
L'unica cosa certa è che ci andrò piano,non sono uno spericolato al volante e non voglio diventare uno spericolato in sella.
Appena hai i fondamentali, se farai un corso guida serio (non pista), ti insegneranno a posizionarti correttamente in sella e il controsterzo, che è importantissimo per chiudere una curva senza invadere la corsia opposta, in bocca al lupo :emoji_thumbsup:

Non iniziare a preoccuparti, non così :emoji_head_bandage:

Ruben Xaus Mores.jpg
 
I fondamentali ce li ho presenti.
Mi piacerebbe seguire un corso,magari all'inizio per prendere confidenza coi comandi mi eserciterò nel cortile di casa.
L'unica cosa certa è che ci andrò piano,non sono uno spericolato al volante e non voglio diventare uno spericolato in sella.
Preferisco magari farmi ridere dietro mostrando tutta la mia inesperienza andando troppo piano o iniziando a frenare con largo anticipo ma limitare i rischi.
Dimenticavo credo che eviterò la città accuratamente,l'idea sarebbe quella di usare la moto principalmente nel weekend.
Macché farti ridere dietro. Meglio uno che va un po' più tranquillo che gente come il fenomeno che l'unica volta che sono tornato in montagna dopo vent'anni, mentre percorro la mia curva tranquilla ad una velocità dignitosa, mi supera all'esterno per poi chiudere davanti a me e rallentare di colpo costringendomi a frenare in piega. O come il tipo con il Kawa che credo pensasse di avere uno scooter perché guidava come uno di loro. Bagnato a terra e sorpassava la coda in slalom tra una macchina e un'altra... Non è che ci voglia manico ad andare via così... Solo poco sale in zucca a mio avviso
 
io ho sempre indice destro sul freno... non mi fido di nessuno, ma cerco di usarlo meno possibile, come scrivi il freno motore resta un alleato insostituibile, anche con un 4 cilindri nipponico come il mio
Anche io il dito sul freno anteriore sempre. Purtroppo non trovo comoda la posizione delle pedane invece sulla mia attuale. Con il 125 da strada mi trovavo bene, con questa che ha più una posizione da motard il freno posteriore é troppo avanzato e la leva troppo orizzontale... Per stare comodo devo tenere il piede più arretrato. Mi sa che dovrò provare con qualche pedana arretrata
 
Con la catena e un cambio decente, in realtà, basta che non ci sia coppia da trasmettere in quel momento e non ci sono problemi.
Quindi basta alleggerire un po' il gas e cambi tranquillamente, anche se, pure io, non lo faccio. Ma, a volte, la trazione della frizione, è così leggera e breve, da essere quasi ininfluente.
E la mia, non ha un gran cambio, a dirla tutta.

Ma in realtà, a salire, anche col bicilindrico + cardano e cambio Guzzi, non esattamente prodotto da orologiai svizzeri, riesco a far tranquillamente a meno della frizione...specie sopra i 3000 giri, peli il gas e sfiori la leva e il cambio "chiama" la marcia da solo.
Il problema è scalare, devi dare un colpetto di gas per interrompere la trasmissione di coppia dalla ruota al motore (in rilascio) e scalare, ma ci vuole molta più sensibilità...se è troppo poco gratti tutto, se è troppo la moto schizza in avanti...ci ho provato due volte e ci son riuscito senza grattare, ma la moto si è scomposta un pò...molto meglio usare la frizione e dare il classico colpo di gas a frizione tirata per pareggiare i giri (anche perchè se non lo faccio tra il freno motore del Guzzi e il cardano, dolce e gentile come un militante dell'ISIS, si va di traverso che nemmeno il flat track..)
 
Ma in realtà, a salire, anche col bicilindrico + cardano e cambio Guzzi, non esattamente prodotto da orologiai svizzeri, riesco a far tranquillamente a meno della frizione...specie sopra i 3000 giri, peli il gas e sfiori la leva e il cambio "chiama" la marcia da solo.
Il problema è scalare, devi dare un colpetto di gas per interrompere la trasmissione di coppia dalla ruota al motore (in rilascio) e scalare, ma ci vuole molta più sensibilità...se è troppo poco gratti tutto, se è troppo la moto schizza in avanti...ci ho provato due volte e ci son riuscito senza grattare, ma la moto si è scomposta un pò...molto meglio usare la frizione e dare il classico colpo di gas a frizione tirata per pareggiare i giri (anche perchè se non lo faccio tra il freno motore del Guzzi e il cardano, dolce e gentile come un militante dell'ISIS, si va di traverso che nemmeno il flat track..)

Tra le moto che ho avuto nella mia "carriera", annovero anche un Guzzi 1000 SP del 1980. So di cosa parli...
 
Riguardo le cambiate senza frizione, quando avevo la V-Strom ci ho provato anch'io e ci riuscivo pure, ma non capisco il senso: con la frizione si cambia velocemente e senza strappi, quasi "in automatico" e si rimane concentrati nella guida, senza frizione bisogna fare molta più attenzione a sincronizzare regime motore e cambio in modo da "beccare" il momento giusto.... va bene, si può fare, ma a che serve?
 
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