Se il fire fosse realmente una seconda generazione, tecnicamente abbastanza svincolato dalla prima per giustificare l'affermazione di un motore nuovo, l'ufficio stampa del Lingotto avrebbe diffuso a dovere la notizia corredandola con schemi, spaccati, avrebbe promosso prove e test sulle riviste; è quanto accaduto per i multiair o, sempre restando in tema di motori rinnovati ma legati ad una famiglia esistente, con i diesel Pratola Serra ove dal 1.9 sono stati ricavati il 1.6 ed il 2.0. Non a caso della novità ve ne state rendendo conto solo ora che ho scritto come il basamento sia diverso, mica per altri motivi che un motore nuovo darebbe quali consumi, prestazioni, rumorosità, aspetto, caratteristiche meccaniche e altro ancora.
Il fire attuale è pesantemente legato alla prima serie, lo dimostrano la disposizione degli accessori, lo dimostrano le testate degli 8v (che mantengono la peculiarità delle valvole in linea con alzata massima che non raggiunge il PMS, cosa che salvaguarda il motore in caso di rottura della cinghia ma che comporta una forma del cielo non meravigliosa per il rendimento termodinamico), lo dimostra la cilindrata del 1.2 che è rimasta identica alla precedente serie assieme alle misure di corsa e alesaggio. Se fai un motore nuovo di sana pianta, anche prendendo spunto dai precedenti, questi son tutti particolari che vengono modificati perchè è estremamente improbabile che risultino ancora adatti per le esigenze di 30 anni dopo. Non a caso il Twin Air, al di là del numero di cilindri, ha una struttura ben diversa da quella del fire. Il basamento è stato modificato attuando un allungamento del motore, necessario per distanziare i cilindri l'uno dall'altro consentendo di adottare alesaggi maggiori, ma la struttura è rimasta la medesima, medesime sono rimaste le linee di produzione, identici gli attacchi per consentire una piena compatibilità con i veicoli ove le due serie han dovuto coesistere, e molto simili sono rimaste prestazioni e consumi. In definitiva questo basamento rinnovato ha dato due vantaggi: l'aumento di cilindrata in maniera estremamente economica (è sempre un fire, sono stati usati tutti i macchinari e i calcoli termodinamici precedenti) e una certa riduzione di peso data dall'ottimizzazione degli irrobustimenti. Il tema è infatti quello, ovvero la necessità di ricavare un 1.4 nella maniera più veloce ed economica possibile, cosa che impedisce anche ad un centro R&D attrezzato come il CRF di approntare un motore totalmente nuovo in breve tempo e senza gravare sulle casse della ditta. Basta pensare quanto siano costati, in termini di tempo, il bicilindrico e il 1.6mj, peraltro quest'ultimo derivato dal 1.9 ma questa volta sì pesantemente modificato al punto di definirlo un motore nuovo; il 1.4 invece è arrivato velocemente ed in silenzio....
Se per voi questo giustifica il definirlo un motore nuovo fate pure, per me no. Nota, il basamento modificato sul 1.2 è arrivato con il 65cv della Gpunto, poi diventati 69 con la versione euro5 della 500, con un risparmio di peso rispetto al prima serie di circa 5-6kg a seconda della versione.