<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Per 5 km/h di differenza | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Per 5 km/h di differenza

PanzerClio ha scritto:
A vergognarsi deve essere l'ente che ha messo il limite 90 al solo scopo di lavarsi le mani in caso di incidente e incassare le multe, non 99 octane.
L'assurdo modo di pensare ce l'ha chi ha messo il limite di 90 pensando che sia giusto su una strada che ha le stesse caratteristiche di un'autostrada, pensando che così facendo il traffico scorra di più oppure si riducano gli incidenti.
Se l'ente ha messo il limite dei 90 è perché la tangenziale di Milano ha dimostrato di essere troppo pericolosa da tenere i 130 e quindii il limite è stato giustamente abbassato.

E i octane99 & Co. possono criticarlo ma non possono prendere padronanza della legge e fare quel che vogliono loro - è proprio così che gli indicendi capitano - per eccesso di velocità (rispetto a quello legale).

I criminali sono quelli che non lo rispettano, magari incazzandosi e mostrando un atteggiamento prepotente verso quelli che i 90 li rispettano veramente.

Io, se fossi il comune, metterei il tuto sulla tangenziale, altroché!

A Bologna il limite è 110 eppure è una tangenziale. Sono criminali coloro i quali hanno messo il 110 invece dei 90?
A Bologna il limite è 90, sulla tangenziale. Le tre corsie interne è una autostrada pagante e li il limite è 110, se non c'è traffico, altrimenti 90.
 
The.Tramp ha scritto:
Se l'ente ha messo il limite dei 90 è perché la tangenziale di Milano ha dimostrato di essere troppo pericolosa da tenere i 130 e quindii il limite è stato giustamente abbassato.
....

...o che sia perchè le multe per superamento di 30 km/h del limite sono molto più redditizie?

Tramp, ricorda una cosa: agli enti preposti non gliene frega assolutamente un cazzo della sicurezza, loro pensano solo ed esclusivamente a pararsi il culo e a fare cassa. A tutti i livelli. Se ho torto, spiegami tu RAZIONALMENTE la collocazione di certi limiti e di certi (tutti) autovelox
 
The.Tramp ha scritto:
PanzerClio ha scritto:
A vergognarsi deve essere l'ente che ha messo il limite 90 al solo scopo di lavarsi le mani in caso di incidente e incassare le multe, non 99 octane.
L'assurdo modo di pensare ce l'ha chi ha messo il limite di 90 pensando che sia giusto su una strada che ha le stesse caratteristiche di un'autostrada, pensando che così facendo il traffico scorra di più oppure si riducano gli incidenti.
Se l'ente ha messo il limite dei 90 è perché la tangenziale di Milano ha dimostrato di essere troppo pericolosa da tenere i 130 e quindii il limite è stato giustamente abbassato.

E i octane99 & Co. possono criticarlo ma non possono prendere padronanza della legge e fare quel che vogliono loro - è proprio così che gli indicendi capitano - per eccesso di velocità (rispetto a quello legale).

I criminali sono quelli che non lo rispettano, magari incazzandosi e mostrando un atteggiamento prepotente verso quelli che i 90 li rispettano veramente.

Io, se fossi il comune, metterei il tuto sulla tangenziale, altroché!

A Bologna il limite è 110 eppure è una tangenziale. Sono criminali coloro i quali hanno messo il 110 invece dei 90?
A Bologna il limite è 90, sulla tangenziale. Le tre corsie interne è una autostrada pagante e li il limite è 110, se non c'è traffico, altrimenti 90.
La complanare di Bologna (ok la vera tangenziale è quella) ha il limite di 90 ma ha solo 2 corsie. Quella di Milano ha 3 corsie e ha lo stesso il limite 90. Già si vede da qui la cappella che hanno fatto a mettere il limite 90.
Il limite di 136 era troppo alto? Bene, c'è il limite di 120, di 110... ci sono mezze misure. invece no, è molto più economico per le casse delle amministrazioni mettere il 90. Se octane è incazzato e non rispetta i 90 ha ragione!!
Il tratto pagante della tangenziale di bologna è sempre un'autostrada, pagante o no, è sempre una strada con caratteristica di autostrada e per di più non ha nemmeno una vera terza corsia. Eppure io sono sempre andato a 110 come da limite imposto e non mi sono sentito certo un criminale perché andavo a 110 invece che a 90.
A me fanno ridere quelli che chiedono ancora un limite più basso sulle nostre strade o si felicitano se i limiti vengono abbassati.
Ma che ti credi di auto io abbia? Una BMW? Una Mercedes? Una Ferrari? No ho una Megane 1.5 che ho comprato 1.5 proprio perché i lmiti italiani sono così assurdamente bassi (tranne i limiti generalizzati) che mi sembra inutile avere un'auto a prestazioni più elevate e io i limiti li rispetto, al massimo vado 15 km/h in più (non in autostrada dove al massimo vado a 140 di tachimetro) giusto per non perdere i punti. E ho notato che mi sono trovato in condizioni di pericolo proprio perché il limite era troppo basso!! Molto più che dove andavo a 96 sulla statale nei tratti (ormai rari) dove vigevano i 90 o a 136 su autostrade dove vigevano i 130. Solo rispettando i limiti ci si rende conto di quanto siano assurdi. Troppo comodo dire "la gente corre troppo" se poi non si prova sulla "propria pelle" cosa vuol dire andare a 90 su una tangenziale o a 50 su una statale come la Romea o la tangenziale di Ravenna.
 
The.Tramp ha scritto:
PanzerClio ha scritto:
A vergognarsi deve essere l'ente che ha messo il limite 90 al solo scopo di lavarsi le mani in caso di incidente e incassare le multe, non 99 octane.
L'assurdo modo di pensare ce l'ha chi ha messo il limite di 90 pensando che sia giusto su una strada che ha le stesse caratteristiche di un'autostrada, pensando che così facendo il traffico scorra di più oppure si riducano gli incidenti.
Se l'ente ha messo il limite dei 90 è perché la tangenziale di Milano ha dimostrato di essere troppo pericolosa da tenere i 130 e quindii il limite è stato giustamente abbassato.

E i octane99 & Co. possono criticarlo ma non possono prendere padronanza della legge e fare quel che vogliono loro - è proprio così che gli indicendi capitano - per eccesso di velocità (rispetto a quello legale).

I criminali sono quelli che non lo rispettano, magari incazzandosi e mostrando un atteggiamento prepotente verso quelli che i 90 li rispettano veramente.

Io, se fossi il comune, metterei il tuto sulla tangenziale, altroché!

A Bologna il limite è 110 eppure è una tangenziale. Sono criminali coloro i quali hanno messo il 110 invece dei 90?
A Bologna il limite è 90, sulla tangenziale. Le tre corsie interne è una autostrada pagante e li il limite è 110, se non c'è traffico, altrimenti 90.

90 all'ora a Milano è prendere in giro la gente, come ho detto nelle ore di punta la velocità la fa già il traffico, fai fatica a fare gli 80 se va bene, alla Gobba sei comunque a passo d'uomo, ma alle 16,00 bisogna essere tedeschi per mettere il limite variabile e portarlo ai 110? poi la tangenziale di Milano rispetto a Bologna ad esempio ha corsie larghe, con emergenza e con poche curve e quasi tutte a raggio ampissimo....
 
vorrei poi far notare che la causa degli incidenti non è quasi mai la velocità. le cause maggiori sono:
1- la distrazione (e siamo in buona compagnia col resto del mondo
2- l'incapacità di guida (e mediamente siamo un po' migliori degli altri)
3- l'aggressive driving.....e quì casca l'asino, siamo campioni interstellari della categoria... :?
 
Davide330621 ha scritto:
X Octane

Nel libro che ho indicato (da cui è anche tratto il concetto che hai riportato), la cultura mondiale è un pelo diversa dalla nostra.
Un tratto che mi ha molto colpito e fatto pensare, è dato proprio dal modo di guidare le auto. Le velocità, in ittà, venivano narrate di molto superiori ai 130 orari.
In un punto, il protagonista viene "puntato" da ragazzi automuniti, che cercano assolutamente di investirlo. Apposta.
Oppure la moglie del protagonista completamente presa ed assuefatta alla velocità, non si accorgeva dei rischi che correva guidando a velocità folli (160 orari mi pare).

Il discorso che voglio fare citanto quel libro, è che effettivamente la velocità da asuefazione. E quando si è assuefatti non si può più fare a meno della velocità. E arrivati a questo punto, non si capisce più il rischio.
Da qui arriviamo a quanto hai riportato tu nel post precedente...

Si', ha dato luogo anche a un famosissimo racconto breve, dove si teorizza una societa' di "guerra" tra automobilisti che cercano di investire i pedoni, e pedoni armati con armi da fuoco che fanno il tiro a segno sulle auto... :D
Chiaramente, l'enfatizzazione ed estremizzazione delle situazioni non va presa alla lettera, dato che e' solo un modo per evidenziare, tramite l'iperbole, certi problemi.
Comunque l'assuefazione alla velocita' non e' di per se' un male: ha aspetti positivi ed aspetti negativi.
L'essere umano e', per sua natura, spaventato dalla velocita'. Non e' una condizione "normale" per il nostro corpo, e il cervello reagisce segnalandoci timore.
Con l'abitudine, ci si rende conto che la velocita' non e' affatto un "demone" di cui essere spaventati: ci si assuefa' ad essa.
Tale assuefazione e' positiva nella misura in cui e' equilibrata e ci rende guidatori sicuri, privandoci dell'irrazionale e infondato timore aprioristico per la velocita', consentendoci di guidare a velocita' sicure senza essere preda del terrore o dello stress.
E' negativa quando e' squilibrata, e va oltre l'insensibilita' costruttiva e positiva a pericoli del tutto immaginari, a renderci insensibili e ciechi a pericoli ben reali e presenti, solo perche' una ripetuta esposizione, unitamente a una buona dose di fortuna, ce l'ha sempre fatta passar liscia.
Poi c'e' una via di mezzo tra il conducente competente e responsabile e l'irresponsabile squilibrato, data da una progressiva erosione dei margini di sicurezza.
Se sei fortunato e intelligente, prima o poi "ci vai vicino" e riprendi la giusta prospettiva. Se sei un pirla, oppure anche solo sfortunato, la vita insegna una di quelle lezioni da cui purtroppo non si puo' imparare. :rolleyes:
Alla fine, come si diceva, non e' una questione di velocita', ma di "uso responsabile ed equilibrato" della stessa.
Chi predica limiti follemente bassi e limitazioni a destra e a manca paventando chissa' quali teoriche possibilita' non e' meno squilibrato e pericoloso di chi guida a velocita' folli ignorando completamente le possibili implicazioni di tale condotta.
Non a caso un timore sproporzionato della velocita' (come si legge in diversi forumiti, purtroppo) e' sottolineato da chi insegna guida sicura come uno dei principali indici di un rapporto inadeguato e migliorabile con l'auto.
 
The.Tramp ha scritto:
PanzerClio ha scritto:
A vergognarsi deve essere l'ente che ha messo il limite 90 al solo scopo di lavarsi le mani in caso di incidente e incassare le multe, non 99 octane.
L'assurdo modo di pensare ce l'ha chi ha messo il limite di 90 pensando che sia giusto su una strada che ha le stesse caratteristiche di un'autostrada, pensando che così facendo il traffico scorra di più oppure si riducano gli incidenti.
Se l'ente ha messo il limite dei 90 è perché la tangenziale di Milano ha dimostrato di essere troppo pericolosa da tenere i 130 e quindii il limite è stato giustamente abbassato.

La tua fiducia negli enti pubblici e' decisamente malriposta.
I limiti sono stati apposti manifestamente quale scarico di responsabilita' e sono palesemente inadatti. Come gia' detto, le caratteristiche della tangenziale sono assolutamente identiche a quelle dell'autostrada dove vigono i 130.
E, come gia' detto, nei mesi immediatamente seguenti l'introduzione del limite hanno comportato un AUMENTO degli incidenti, dimostrando come qualsiasi ratio ci fosse dietro al limite (ammesso che ce ne fosse una diversa, appunto, dallo scarico di responsabilita' e cassa facile) fosse grossolanamente sbagliata.
Ma tant'e'.
 
PanzerClio ha scritto:
Il limite di 136 era troppo alto? Bene, c'è il limite di 120, di 110... ci sono mezze misure. invece no, è molto più economico per le casse delle amministrazioni mettere il 90. Se octane è incazzato e non rispetta i 90 ha ragione!!
Aggiungo, giusto per essere chiari, che io non ho nessuna passione per "la velocita'" in se'. E cerco sempre, su strade pubbliche, di mantenere una guida quanto piu' prudente possibile. Questa mi ha consentito, in diverse occasioni, di evitare incidenti e di risparmiarli a qualche imbecille che, invece, non badava a queste "quisquilie".
Se guido sopra il limite e' solo perche' rispettarlo in una data circostanza sarebbe irresponsabile e pericoloso.
La velocita' piu' sicura nel traffico e' quella del resto del flusso, e a quella bisogna attenersi, come peraltro evidenziato da studi di sicurezza stradale seri e non viziati da secondi fini politici, studi che hanno ribadito come le velocita' pericolose siano quelle "atipiche", ossia radicalmente differenti, per eccesso o difetto dalla velocita' del resto del traffico.

Il tratto pagante della tangenziale di bologna è sempre un'autostrada, pagante o no, è sempre una strada con caratteristica di autostrada e per di più non ha nemmeno una vera terza corsia. Eppure io sono sempre andato a 110 come da limite imposto e non mi sono sentito certo un criminale perché andavo a 110 invece che a 90.

Precisamente. Il fatto che un tratto sia a pagamento o meno e' del tutto irrilevante. L'unica cosa che conta sono le caratteristiche costruttive e strutturali della tratta di strada, che nel caso della tangenziale milanese e' del tutto identica all'autostrada.

A me fanno ridere quelli che chiedono ancora un limite più basso sulle nostre strade o si felicitano se i limiti vengono abbassati.
Queste figure, che tanto spesso parlano di "frustrazione" o "vizio della velocita'" negli altri, mostrano chiari segni di timore patologico della velocita' e sono tipicamente i veri frustrati, e conducenti timorosi e dunque pericolosi.
Un conducente mediamente competente ed esperto sa bene che i 150 all'ora non sono nulla di che su un'autostrada scorrevole.
 
Non mi stancherò mai di scrivere che colui che accusa gli altri di essere un pericoloso criminale alla guida e che se vuole correre deve andare in pista è spesso (non scriverò sempre, perchè qualche eccezione in realtà esiste) il vero pericolo alla guida.
Io rispetto TUTTI i limiti alla lettera, applicando solo una maggiorazione tachimetrica di 5 km/h (tanto per capirci se il segnale indica 30 orari vado a 35).
Vengo superato o peggio sfanalato o peggio insultato o peggio minacciato da:
Camionisti
Furgonari
Sfanalatori incalliti (nel senso che sfanalano a prescindere)
Anziani con la panda dell'85 (quello che si è rovesciato in tangenziale a Milano mi aveva sfanalato da poco)
Nonne/vecchie Zie con nipotini a bordo
Auto delle forze dell'ordine

Ne deduco che tutti costoro ritengono i limiti sensati perchè non guardando i cartelli stradali viaggiano a velocità ben più elevate di quelle imposte.
Lo dimostrerò facilmente:
Dovendo andare a Roma (dal lago di garda) chiesi consiglio ad un parente di mezza età su quale strada fosse la migliore (questi andava avanti e indietro da Napoli). Mi rispose di percorerre la cesena-orte.
Alle mie titubanze riguardo la velocità che immaginavo ridotta rispetto ai 130 autostradali mi disse: eccheccaspita, tu vuoi sempre volare basso. sulla e 45 il limite è lo stesso che in autostrada, puoi benissimo andare come faccio io a 130.
Naturalmente scoprii che quella tratta ha limiti che variano dai 70 agli 80 orari mediamente, ma naturalmente l'anziano prudentone non ne aveva alcuna idea. come gran parte dei PRO-LIMITI viaggia alla velocità che ritiene più opportuna, e questa comporta che finisca per andare a 60 orari davanti ad una scuola alle 12,30 ma spesso a 110 in corsia centrale dell'autostrada chiacchierando amabilmente con il passeggero, totalmente incurante di ciò che gli accade intorno.
W la sicurezza stradale.
 
skamorza ha scritto:
Anziani con la panda dell'85 (quello che si è rovesciato in tangenziale a Milano mi aveva sfanalato da poco)

Ma come, non è una ...
gunsite ha scritto:
tangenziale di Milano rispetto a Bologna ad esempio ha corsie larghe, con emergenza e con poche curve e quasi tutte a raggio ampissimo....
:?
 
a_gricolo ha scritto:
Davide330621 ha scritto:
.....Questo tipo di ragionamento lo faccio perchè qualcuno dice che a 120 orari la vettura sarebbe passata prima del camion. A 120 magari non sarebbe successo nulla, ma in caso di incidente, le conseguenze sarebbero state molto molto peggiori. In qualsiasi caso.

.....

Notato la faccina?

Quale faccina? :p
Sinceramente...no...chiedo scusa
 
Qualcuno dice che i limiti bassi siano pericolosi.
Non è così. E' pericoloso chi non rispetta i limiti.

Se io sto andando a 90 (limite 90), sulla corsia di destra o centrale, e qualche cretino ritiene che sia giusto farmi spostare, mi insultando, mi sfanala, mi si mette attaccato al didietro, rendendomi nervoso, è estramamente probabile che io sbagli la manovra di rientro a destra, agganciando qualcun'altro che rispetta i limiti come me.

Inoltre se esiste una cultura popolare in cui i limiti non si rispettano, le autostrade a 3 corsie dovrebbero essere utilizzate in questo modo: le 2 corsie di destra per chi rispetta il limite, la corsia di sinistra per chi del limite se ne infischia.
Non notate che in questo modo si crea assolutamente una situazione di traffico intenso?
Se le 3 corsie devono essere divise così. la gran parte del traffico deve essere posta su 2 corsie...con aggravio della densitù media di vetture
 
Davide330621 ha scritto:
Qualcuno dice che i limiti bassi siano pericolosi.
Non è così. E' pericoloso chi non rispetta i limiti.

I limiti troppo bassi (e, attenzione, parliamo solo di quelli troppo bassi) sono pericolosissimi, e lo sono perche causano diversi problemi, di cui quello che se rispetti il limite gli altri ti superano sparati o ti sfanalano e' solo una minima manifestazione.
A parte che, come ho gia' avuto occasione di dire, io ho provato a fare piu' di 1500 km rispettando scrupolosamente il limite e nessuno mi ha mai sfanalato, perche' guardo gli specchietti e mi assicuro che, se sto sorpassando, chi arriva comprenda che e' stato visto e che gli daro' strada appena finito.
Ma i problemi di limiti esageratamente bassi sono altri.
In ordine sparso, senza particolare priorita', i limiti troppo bassi:
- causano un aumento del traffico perche' ovviamente riducono la portata della strada, e dunque aumentano le probabilita' d'incidente
- causano un effetto "Pierino e il lupo". Il limite dovrebbe essere un utile ausilio che consente a chi percorre una strada sconosciuta di sapere in anticipo se, oltre la sua portata visiva, vi e' qualche situazione rischiosa o che richieda di moderare la velocita'. Invece, in questo modo, con limiti di 30 km/h sui cavalcavia, di 40 km/h sulle immissioni autostradali (pazzesco!) o di 60 o anche 30 km/h in caso di cantieri autostradali, poi quando c'e' un limite che sarebbe "utile" ovviamente nessuno ci crede piu'.
- Costringono a guidare sotto la velocita' ottimale provocando perdita di concentrazione, disattenzione alla guida, distrazione, sonnolenza ed effetto ipnotico.
- Inducono a pensare che guidare piano sia sufficiente ed equivalente a guidare sicuro, cosa che ovviamente non e' assolutamente vera.

Questo anche senza volersi addentrare nella questione etica e legale dei limiti truffa, che oramai e' arcinota a tutti essendo stata portata (finalmente) persino di fronte alla giustizia, anche se non quanto sarebbe necessario fare.
 
Davide330621 ha scritto:
Qualcuno dice che i limiti bassi siano pericolosi.
Non è così. E' pericoloso chi non rispetta i limiti.
Sì i limiti inadeguatamente bassi per il tipo di strada sono pericolosi e creano molte situazioni di pericolo. Basterebbe alzarli e adeguarli al tipo di strada e si elminerebbero molte situazioni di pericolo e molte più persone li rispetterebbe e a quel punto avresti ragione a rompere il culo a chi non li rispetta.
Dire che è "pericoloso chi non rispetta i limiti" senza aver prima detto dove è posto quel limite e se quel limite è adeguato è molto riduttivo.
Andare a 80 in un centro urbano (vero, abitato, dove ci sono pedoni, bambini, continui incroci) dove c'è il limite 50 è pericoloso ed è pericoloso chi non rispetta il limite 50. Andare a 80 in piena campagna dove vige uno stupido limite 50 messo solo per fare cassa non è pericoloso e non è pericoloso chi non rispetta il limite.
Vai sulla Romea a 50 (perché qualche amministrazione idiota vuole fare i soldi con i velox) e proverai l'ebbrezza di essere sorpassato dagli autotreni che vanno a 80 e ti stringono sulla destra. Vai ad 80 e vedrai che è un'andatura giusta, non rischi niente perché non ci sono incroci, la strada è larga e gli autotreni non possono sorpassarti. peccato che rischi i punti della patente ma a volte mi sa che è meglio rischiare la patente che la vita.
Se poi vai a 110 come fanno certi automobilisti sulla Romea, beh, allora sì ti do ragione: è pericoloso ed è pericoloso chi non rispetta i limiti.
 
PanzerClio ha scritto:
Dire che è "pericoloso chi non rispetta i limiti" senza aver prima detto dove è posto quel limite e se quel limite è adeguato è molto riduttivo...
Secondo me non è riduttivo ma irrazionale e anche, in certi casi, abbastanza superficiale se non ipocrita; una affermazione troppo poco diversa da tante altre che si sentono e leggono in giro ("chi fuma è un criminale", "la patente di guida è come il porto d'armi", "chi proviene da quella nazione è uno stupratore", "tutti gli stranieri sono più saggi ed educati" e così via).

Per fare un esempio più chiaro e puntuale, direi che la frase citata è tanto saggia e razionale quanto quest'altra:
"chi rispetta la legge è una brava persona".
Una frase ineccepibile in linea di principio, che però lo diventa molto meno quando trasferita alla realtà. Sappiamo tutti molto bene, infatti, che ci sono in giro innumerevoli persone che, pur "rispettando la legge" e non essendo quindi formalmente perseguibili, si comportano con il prossimo in maniera tutt'altro che onesta e innocua. Così come sappiamo benissimo che spesso e volentieri chi formalmente "infrange la legge" è persona assai migliore.

Ciò accade, inevitabilmente, perché le leggi troppo spesso (e tanto più quanto più sono burocratiche, dettagliate, rigonfie di cavilli ed eccezioni e variazioni) non sono affatto eque, sensate, oneste, razionali come dovrebbero essere in linea di principio.
 
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