rosberg ha scritto:
Avevo detto che non avrei più partecipato a questa discussione...
Credo sia il risultato estremo di tutto quanto vogliono farci credere, di tutta questa grande, immensa, enorme "palla" che è la storia dell'inquinamento del mondo dovuto principalmente alle vetture.
Mitsubishi ha creato una vettura elettrica anti-inquinamento, la i-Miev.
Riporto qualche dato relativo a questa vettura:
Lunghezza 3,39 metri, peso poco più di 1.000 Kg, omologata per 4 persone, con la potenza di 64cv, un'autonomia massima di "ben" 160 Km (se con una sola persona a bordo e con condizioni di traffico regolarmente ridotto), 7 ore di ricarica completa, 30 minuti di ricarica veloce, emissioni CO2 di 120 g/km ( :shock: ), e attenzione attenzione...prezzo 33.000 euro (trentatremilaeuro!!!!!)...anche se dovrebbe esserci anche una versione più economica, da 30.000 euro.
Le case hanno bruciato investimenti di milioni (o addirittura miliardi) di euro per una tecnologia, ma poi soltanto alla fine si sono resi conto che mancava la cosa principale...le batterie! Queste infatti non sono in grado di garantire delle prestazioni degne di una vettura, ma a malapena quelle di una bicicletta (un discreto ciclista è in grado di percorrere 160 Km in una giornata).
Questo è l'estremo e invito ciascuno a pensarci (dato che il titolo della discussione è proprio questo), se davvero ne vale la pena!
Ti rispondo punto per punto, anche perchè bisogna avere una visione olistica sul problema e non limitarsi an dettaglio di un articolo (non l'ho letto ma) probabilmente scritto male:
- continua a partecipare alla discussione;
- l'inquinamento non è una palla, è sufficiente leggere i giornali
- la Miev non è solo una vettura antinquinamento, è una risposta all'esigenza di trovare un'alternativa all'esaurimento del petrolio. Altrimenti poi si va davvero a piedi altro che domeniche ecologiche (il picco produttivo del petrolio l'abbiamo da poco oltrepassato (se non erro è stato stimato nel triennio 2006-2008 ). Inoltre grazie allo sviluppo dei paesi orientali, le stime stanno peggiorando e di molto;
- il fatto che i giornali parlino dell'elettrico non deve far dimenticare che questo verrà diffuso (se verrà diffuso in massa) solo se arriverà un
technology breaktrough sullo sviluppo delle batterie; la timeline di moltissime case automobilistiche (vedi VW) è molto più cauta, tranne Renault. Su questa presentazione alle slide 4,5 e 26, hai un'idea di quale sia la timeline VW
http://www.volkswagenag.com/vwag/vw...009-12-08 JP Morgan Loesche-ter Horst WEB.pdf
- La matematica non è un'opinione. La Miev emette dal 30% al 100% percento in meno di CO2 rispetto ad una citycar con motore endotermico a seconda di cosa si prende in considerazione, ovvero:
1)
se prendo in considerazione tutta la filiera energetica per far muovere l'auto, la MIEV attualmente emette dal 30% al 66% in meno rispetto ad una citycar tradizionale;
2)
se prendo in considerazione solo l'emissione l'auto, la MIEV attualmente emette il 100% in meno di CO2 rispetto ad una citycar tradizionale visto che è elettrica;
L'errore è: non si può tenere conto delle emissioni per generare l'energia elettrica per la MIEV e non considerare l'emissione di CO2 richiesta per l'estrazione, il trasporto, la raffinazione e il nuovo trasporto fino alla pompa (alcuni modelli tengono conto anche della strada che si fa in più per raggiungere la stazione di rifornimento). Pe quanto riguarda il petrolio aggiungi pure 30/40g per litro di combustibile. Per quanto riguarda l'elettrico è una stima media che va dalle centrali a carbone (devastanti) al nucleare. Se l'energia fosse prodotta con fonti rinvabili (es. eolico o solare casalingo) la CO2 emessa sarebbe bassissima (non zero comunque). Come vedi qui di demagogia nell'articolo se ne fa e non poca.
- la tecnologia attuale delle batterie+motore costa dalle 5 alle 7 volte il costo di un motore endotermico. Per questa ragione dal punto di vista commerciale ha più senso fare un'auto di lusso, ma dal punto di vista tecnico ha più senso fare una citycar dove il contributo è sensibile alla riduzione della co2.
Chi compra un'auto del genere adesso è un pazzo, o segue l'eco-chic. Ma non c'entra nulla con la motorizzazione (o meglio elettrificazione) di massa.
- le prestazioni e il costo: non è un mistero che nel futuro (sempre a meno di scoperte importanti) pagheremo molto di più l'energia (anche per via della domanda) e che forse ci scorderemo anche solo le prestazioni dei diesel.
E' meglio che ci abituiamo all'idea dei motori più piccoli, auto più piccole, leggere, e con prestazioni contenute.
Un'ultima considerazione personale.
Mi sembra incredibile, quando leggo alcuni commenti e qui mi riferisco al tuo Rosberg, leggere che si pensi che gli ingegneri, i tecnici e i matematici facciano qualcosa inutilmente o che siano dei pazzi, o che non sappiano fare il loro lavoro. Questa considerazione dovrebbe suscitare in noi la legittima suspicione che il problema sia reale e sentito (non fasullo), proprio da quelli che noi additiamo come pazzi. Il mondo automobilistico non è pazzo. E che lo vogliamo o no la strada è segnata ed è quella dell'immagine qui sotto (almeno per VW). Nè la scienza, nè la natura, guardano in faccia a nessuno. Che siano essi case automobilistiche o governi.
Sulle tecnologie che sottendono alla Miev siamo in ritardo pazzesco. E' meglio che investiamo, e lo stiamo già facendo. Se ci fosse una vera alternativa più economica e redditizia credi che le case non investirebbero in quelle? Mi sembra veramente un'idea insostenibile. Come le auto a Idrogeno di Formigoni e quelle da 1L/100KM di Grillo. Le auto vanno industrializzate e prodotte. Tutto il resto è una visione semplicistica (e non olistica) del problema o chiacchiere da bar o da blog.
Per VW, prima dell'elettrico (il vero elettrico forse fra 10 anni se ci sarà una tecnologia in grado di fornire 1500Wh/KG cioè 10 volte quello di oggi) arriveranno le versioni CNG/Biometano con tutte le tecnologie note Bluemotion, DSG, etc..etc..
L'inquinamento esiste, il petrolio terminerà (anche se non si sa bene quando visto lo sviluppo di Cina, 1° mercato al mondo nel 2009, e India), il riscaldamento globale è anche quello un problema e se si toglie il petrolio il mondo dell'auto avrà dato un contributo rilevante.
Io mi indigno, per quelle case che ancora propinano motori vecchi e obsoleti vestendo l'auto con un bel vestito, piuttosto che quelle pur con mille difficoltà seguono strade alternative. Che poi serviranno a noi.
Detto questo gli articoli vanno letti e assimilati cum grano salis e ratio. Il giornalismo come spesso accade è fonte di fraintendimenti. Non voglio essere malizioso.
Comunque ne vale la pena! Anche perchè, per quel poco che ne so di tecnologie automotive, io non vedo grosse alternative. Se voi ne avete potete anche renderci partecipi.