<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Passati i dieci anni..... | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Passati i dieci anni.....

Ecco, questa, IMHO, è una vera piaga sociale a cui uno Stato degno di questo nome dovrebbe trovare una soluzione. Non è ammissibile che una famiglia, dopo aver pagato le tasse per tutta la vita, si debba rovinare per poter assicurare negli ultimi anni una vita dignitosa a una persona cara.
Oddio, mi rendo conto di rischiare il ban, ma fatico a comprendere come sia possibile tollerare che, chi ha pagato la previdenza tutta una vita, "costringa" i familiari ad indebitarsi per poter vivere in modo decoroso, mentre chi arriva in Italia, magari anche clandestinamente, viene curato gratuitamente il giorno stesso.
Francamente lo trovo inaccettabile.
Scusami Cristiano se ti ho inquinato il post.
 
Una coppia di amici è in seria difficoltà perchè la retta mensile per la casa di riposo per il padre di lei ammonta a 2700 euro al mese.
E conosco diverse persone sulla settantina che si stanno mettendo da parte qualcosa proprio per eventuali ricoveri e badanti.
Meglio essere previdenti piuttosto che ritrovarsi a necessitare di assistenza e non avere le risorse necessarie ma avere una vettura seminuova in garage imho.
Guarda che da settant'anni alla dipartita potrebbero passare oltre 6 lustri.
Diciamo che una persona "normale", che non ha entrate elevate, deve vivere da "morto" già a vent'anni, altrimenti non avrà mai abbastanza denaro per potersi garantire una liquidità sufficiente.
A me non sembra questa la soluzione!
 
Diciamo che una persona "normale", che non ha entrate elevate, deve vivere da "morto" già a vent'anni, altrimenti non avrà mai abbastanza denaro per potersi garantire una liquidità sufficiente.

Non è che uno deve passare 30 anni in un ospizio,o almeno uno spera di non andarci mai o di trascorrerci proprio gli ultimissimi anni di vita.
Io se dovessi scegliere tra un fondo per le emergenze,che magari non capitano ma allora se lo godranno i miei figli,e un'auto nuova prenderei la prima strada.
Che non vuol dire andare a piedi ma semplicemente non investire 20 o 30000 euro in un'auto.
Dei miei vicini di casa (ora non ci sono più ma erano intorno ai 75 all'epoca) si sono comprati una Volvo Xc90 nuova e credo ci abbiano percorso 30000 km in 10 anni.
Arrivato il momento in cui non erano più in grado di guidare l'auto non valeva più nulla e l'hanno barattata praticamente alla pari con un'utilitaria km 0.
E entrambi hanno avuto problemi di salute piuttosto seri che avrebbero richiesto non dico un'assistenza quotidiana ma comunque un po' d'aiuto.
Io avrei trovato più sensato investire in quello piuttosto che nell'auto che non usavano mai.
Però ripeto è il mio punto di vista.
 
Non è che uno deve passare 30 anni in un ospizio,o almeno uno spera di non andarci mai o di trascorrerci proprio gli ultimissimi anni di vita.
Io se dovessi scegliere tra un fondo per le emergenze,che magari non capitano ma allora se lo godranno i miei figli,e un'auto nuova prenderei la prima strada.
Che non vuol dire andare a piedi ma semplicemente non investire 20 o 30000 euro in un'auto.
Dei miei vicini di casa (ora non ci sono più ma erano intorno ai 75 all'epoca) si sono comprati una Volvo Xc90 nuova e credo ci abbiano percorso 30000 km in 10 anni.
Arrivato il momento in cui non erano più in grado di guidare l'auto non valeva più nulla e l'hanno barattata praticamente alla pari con un'utilitaria km 0.
E entrambi hanno avuto problemi di salute piuttosto seri che avrebbero richiesto non dico un'assistenza quotidiana ma comunque un po' d'aiuto.
Io avrei trovato più sensato investire in quello piuttosto che nell'auto che non usavano mai.
Però ripeto è il mio punto di vista.

Ci vorrebbe equilibrio e buon senso come in tutte le cose.
 
Non è che uno deve passare 30 anni in un ospizio,o almeno uno spera di non andarci mai o di trascorrerci proprio gli ultimissimi anni di vita.
Io se dovessi scegliere tra un fondo per le emergenze,che magari non capitano ma allora se lo godranno i miei figli,e un'auto nuova prenderei la prima strada.
Che non vuol dire andare a piedi ma semplicemente non investire 20 o 30000 euro in un'auto.
Dei miei vicini di casa (ora non ci sono più ma erano intorno ai 75 all'epoca) si sono comprati una Volvo Xc90 nuova e credo ci abbiano percorso 30000 km in 10 anni.
Arrivato il momento in cui non erano più in grado di guidare l'auto non valeva più nulla e l'hanno barattata praticamente alla pari con un'utilitaria km 0.
E entrambi hanno avuto problemi di salute piuttosto seri che avrebbero richiesto non dico un'assistenza quotidiana ma comunque un po' d'aiuto.
Io avrei trovato più sensato investire in quello piuttosto che nell'auto che non usavano mai.
Però ripeto è il mio punto di vista.

Magari hanno un milione di €.
Perché non possono buttare qualche soldo in un XC90?
 
Magari hanno un milione di €.
Perché non possono buttare qualche soldo in un XC90?

Dicevano che non volevano la badante perchè costava troppo.
Alla fine si sono concessi il "vizio" della bella macchina praticamente senza usarla.
Il marito negli ultimi anni era in evidente difficoltà a guidare.
E non si sono fatti assistere anche se ne avrebbero avuto bisogno.
Poi magari come dici tu non era questione di disponibilità ma di scelte.
 
M
Hai centrato perfettamente per me l'esempio dell'eccesso opposto.
Anche a me è capitato di conoscere persone di una certa età che,beati loro,avevano 300000 euro da parte e magari non si compravano una maglietta da prima della caduta del muro di Berlino.
Per me l'ideale sta nel mezzo.
Non privarsi di nulla se si hanno le possibilità ma avere anche uno sguardo per il futuro.
Purtroppo quella delle badanti/case di riposo è una vera e propria piaga sociale che penalizza soprattutto chi anche volendo non ha avuto la possibilità di mettersi di parte molto per il futuro.
Se un pensionato ce la fa a comprarsi la macchina nuova e allo stesso tempo ad assicurarsi una vecchiaia senza problemi economici,anche in caso di bisogno di assistenza,fa benissimo.
Il problema nasce quando bisogna scegliere tra godersi la vecchiaia o assicurarsi una vecchiaia serena.
Sai vedendo quella coppia di amici che sta facendo i salti mortali a me viene da propendere per la seconda scelta.

Mi rendo conto che è un'utopia e che i risultati di un sistema di assistenza agli anziani statale potrebbero essere fantozziani,però ci vorrebbe una rete di sicurezza che garantisca almeno a chi va in pensione con la minima di avere un'assistenza gratuita negli ultimi anni di vita.
Invece o uno ha i soldi oppure si deve affidare a famigliari,amici e spesso vicini di casa.
Una cosa molto triste secondo me.
Ma è semplicemente una questione di disponibilità economica.... Da quello che scrivi io capisco che nessun anziano dovrebbe togliersi uno sfizio perché deve pensare all'ospizio. Io credo che ci sia il pensionato da 1500 euro al mese che magari prenderà una seg. C da 25000 euro (1 anno di ospizio 100% assistito), quello che ne prende 3000 di pensione e si prenderà un suv da 50000.
È tutta una questione di equilibrio come ha scritto qualcuno, basta non bruciarsi tutto subito. Ma partire prevenuti perché si vede un anziano su una bella macchina no.. Io quando vedo un anziano su un cabrio o una macchina prestigiosa penso che i suoi 40 anni di lavoro abbiano fruttato e se li stia godendo, non che si stia rovinando il futuro
 
Visto che si è toccato un argomento delicato relativo alle case di riposo ed ai relativi costi spropositati vorrei portare il mio contributo per indirizzare meglio gli interessati.
Ho avuto, qualche anno fa, l'incredibile esperienza di provvedere alla "sistemazione" di mia suocera (pensione circa 1300 €mese).
Ricoverata in ospedale (all'età di 83 anni) per problemi di varia natura (compreso un inizio di demenza senile) dopo una ventina di giorni era giunto il momento delle dimissioni.
Non reggendosi in piedi avrebbe avuto bisogno di assistenza h24 domiciliare.
Circa un anno e mezzo prima avevo inziato le pratiche per l'assegno di accompagnamento (circa 500 €/mese) che l'INPS, dopo circa 9 mesi, aveva ovviamento rifiutato di riconoscere nonostante la dichiarazione di invalidità al 100%.
Mi sono rivolto all'Associazione invalidi civili che hanno prontamente fatto ricorso e, guarda caso, nel giro di altri 4/5 mesi l'Inps ha dovuto concedere l'assegno di accompagnamento. (mai arrendersi)
Lo Stato riconosce un contributo pari a circa il 50% per il ricovero in case di riposo RSA se si supera un certo punteggio di SVAMA (documento rilasciato dall'ospedale)
Ebbene, gli ospedali faranno di tutto per non farvelo superare questo punteggio facendo risparmiare allo Stato circa 1500/1700 €/mese. Vi invoglieranno in tutti modi a portarvi a casa il malato invalido promettendoti mari e monti sull'assistenza domiciliare e l'attrezzatura. (tutte balle, una vola sbolognato il paziente ai familiari tutte le promesse verranno poco elegantemente dimenticate).
A questo punto cercando in Internet ho scoperto un sito che dava dei suggerimenti molto interessanti e citava parecchi articoli di legge che tutelavano il malato.
Seguendo i loro consigli ho inviato una serie di raccomandate in cui dichiaravo opposizione alle dimissioni.
Non vi racconto il vespaio che ne è venuto fuori (minacce di carabinieri comprese). Fatto sta che dopo un mese di tira e molla chissa come e perchè la mitica SVAMA con punteggio adeguato è stata redatta ed in automatico una quindicina di case di riposo hanno dato l'immediata disponibilità ad accoglire la suocera.
Da notare che secondo i medici le attese si assestavano sui tre anni
(sempre per spaventare i familiari ed invogliarli ad accettare l'invalido a casa con assistenza h24 tramite badante).
In conclusione.
Bisogna lottare per avere riconosciuti i propri diritti.
Chi fosse interessato può inviarmi MP per maggiori dettagli.
 
Visto che si è toccato un argomento delicato relativo alle case di riposo ed ai relativi costi spropositati vorrei portare il mio contributo per indirizzare meglio gli interessati.
Ho avuto, qualche anno fa, l'incredibile esperienza di provvedere alla "sistemazione" di mia suocera (pensione circa 1300 €mese).
Ricoverata in ospedale (all'età di 83 anni) per problemi di varia natura (compreso un inizio di demenza senile) dopo una ventina di giorni era giunto il momento delle dimissioni.
Non reggendosi in piedi avrebbe avuto bisogno di assistenza h24 domiciliare.
Circa un anno e mezzo prima avevo inziato le pratiche per l'assegno di accompagnamento (circa 500 €/mese) che l'INPS, dopo circa 9 mesi, aveva ovviamento rifiutato di riconoscere nonostante la dichiarazione di invalidità al 100%.
Mi sono rivolto all'Associazione invalidi civili che hanno prontamente fatto ricorso e, guarda caso, nel giro di altri 4/5 mesi l'Inps ha dovuto concedere l'assegno di accompagnamento. (mai arrendersi)
Lo Stato riconosce un contributo pari a circa il 50% per il ricovero in case di riposo RSA se si supera un certo punteggio di SVAMA (documento rilasciato dall'ospedale)
Ebbene, gli ospedali faranno di tutto per non farvelo superare questo punteggio facendo risparmiare allo Stato circa 1500/1700 €/mese. Vi invoglieranno in tutti modi a portarvi a casa il malato invalido promettendoti mari e monti sull'assistenza domiciliare e l'attrezzatura. (tutte balle, una vola sbolognato il paziente ai familiari tutte le promesse verranno poco elegantemente dimenticate).
A questo punto cercando in Internet ho scoperto un sito che dava dei suggerimenti molto interessanti e citava parecchi articoli di legge che tutelavano il malato.
Seguendo i loro consigli ho inviato una serie di raccomandate in cui dichiaravo opposizione alle dimissioni.
Non vi racconto il vespaio che ne è venuto fuori (minacce di carabinieri comprese). Fatto sta che dopo un mese di tira e molla chissa come e perchè la mitica SVAMA con punteggio adeguato è stata redatta ed in automatico una quindicina di case di riposo hanno dato l'immediata disponibilità ad accoglire la suocera.
Da notare che secondo i medici le attese si assestavano sui tre anni
(sempre per spaventare i familiari ed invogliarli ad accettare l'invalido a casa con assistenza h24 tramite badante).
In conclusione.
Bisogna lottare per avere riconosciuti i propri diritti.
Chi fosse interessato può inviarmi MP per maggiori dettagli.
A me è successo qualcosa di simile con mia zia. Ho tirato in mezzo il difensore civico della provincia e un'associazione di consumatori nazionale, ma a forza di farne tra la pensione e l'assegno di accompagamento è stata in grado di pagarsi la retta per intero. Però prima di farcela ho litigato a coltello con i servizi sociali del comune.....
 
A me è successo qualcosa di simile con mia zia. Ho tirato in mezzo il difensore civico della provincia e un'associazione di consumatori nazionale, ma a forza di farne tra la pensione e l'assegno di accompagamento è stata in grado di pagarsi la retta per intero. Però prima di farcela ho litigato a coltello con i servizi sociali del comune.....
Ma ha una pensione molto alta?
Una RSA (con assistenza medica ) richiede circa 3200/3500 euro mese (la quota alberghiera è circa la metà)
 
Ultima modifica:
veva una pensione molto alta?

Tutto compreso arrivava a circa 1400 euro, accompagnamento incluso. Per fortuna ho trovato una RSA molto meno esosa della media (IPAB di Montagnana), chiedevano poco più di 40 euro al giorno. In pratica, avanzava anche qualcosina per comprarle abbigliamento, biscotti e quant'altro.
 
Io sono rimasto scioccato dai costi.
Nemmeno un pensionato d'oro può con le sue sole forze pagarsi l'assistenza domiciliare h24 e mantenere una casa o pagare un ricovero di quelli giusti dove chiedono dai 2500 ai 3500 euro al mese.
La cosa brutta è che in tantissime famiglie non ci sono certe disponibilità e in attesa che arrivino le varie forme di assistenza (accompagnamento e contributi da parte del comune) o si usano i risparmi,a patto di averne,oppure si fa da soli.
E assistere h24 una persona che ha delle difficoltà è alienante per chi viene pagato,figuriamoci per chi lo deve fare gratis e magari nel frattempo ha anche una casa e una famiglia da mandare avanti.
 
Ma questa IPAB non credo prenda in carico persone non autosufficienti a quella cifra.
Sono andato a dare un'occhiata al listino prezzi e pare che chiedano oltre 100 euro al giorno per i non autosuff.
 
Ma questa IPAB non credo prenda in carico persone non autosufficienti a quella cifra.
Sono andato a dare un'occhiata al listino prezzi e pare che chiedano oltre 100 euro al giorno per i non autosuff.
Non so che dirti, parliamo di qualche anno addietro e non so se da allora abbiano cambiato registro, comunque non era autosufficiente.
 
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