<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Parliamo di vino con gatto 'Lisse.. | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Parliamo di vino con gatto 'Lisse..

arizona77 ha scritto:
liuc30 ha scritto:
zero c. ha scritto:
capnord ha scritto:
zero c. ha scritto:
arizona77 ha scritto:
capnord ha scritto:
Io invece sono come Arizona, cerco di beccare l'offerta perchè sbevazzo abbastanza e rischio di andare fallito. Prediligo bianchi corposi tipo Verdicchio e rossi ''tosti'' come Primitivo e Nero d'avola.

Pero',
devo essere sincero.
Prima di farmi i fornitori giusti a prezzi da amico
ho preso tante di quelle fregature....
ma prova e riprova:
Cavit
Mezzacorona
Villa Banfi
Zuccolo'
In offerta nei vari Iper, non hanno rivali tra i vini commerciali da tutti i giorni;
poi c'e' un Pugliese....non ricordo il nome ma la forma della bottiglia si,
e al momento sono senza
Per il resto un po di frizzanti rossi locali.
C'e' anche un segreto, il vino lo compro da Ottobre a fine Aprile,
altrimenti rischio caldo sempre in agguato :D

Absolutely.
Ti consiglio sempre il sovignòn casillero del diablo cileno...te provilo e poi mi dichi :D

Dipende anche dall'iper poi. Molti tengono i vini su scaffali in legno illuminate con luci troppo forti.
x zero
Ho bevuto un paio di volte un cabernet made in cile, ma non ricordo l'etichetta. Aveva comunque delle fragranze un pò diverse dai nostri.

Hai troppo ragione. Per luce e cattiva conservazione.
A parte quello da noi al Cile cambiano clima emisfero terra clone contadini ed enologi...morale....molta diversità ;)

L'unica volta che ho preso del vino al supermercato, e non era un vinaccio visto che era di Felluga, sapeva di tappo. Le bottiglie vanno conservate in orrizontale, non in piedi sugli scaffali.

Marco o Livio..... :?:
azzzzzzz, erano anni fa uno dei miei miti :cry:
in ogni caso , cosi' male si sono ridotti :?:

Livio Felluga, comunque mi pare continui a fare ottimi vini, una bottiglia che sa di tappo capita a tutti.
 
marcoleo63 ha scritto:
liuc30 ha scritto:
Riguardo a certi nomi di aziendeToscane, mi hanno detto, (non so se corrisponde a verità) sono in mano Americana...
E' vero... anche una delle più famose... e chiacchierate per lo scandalo del Brunello tagliato col Merlot... :rolleyes:

Mai sentito parlare di Daniel Schuster?
Visto che sei un'appassionato di vino sarebbe per te un piacere sentir parlare un personaggio di tale calibro.
Io l'ho conosciuto a casa di amici (quelli del Merlot) è stato un caso, perchè passavo a prendere qualche bottiglia, produttore di vino in Nuova Zelanda ed enologo di fama internazionale, tra gli altri lavora anche per Francis Ford Coppola.
Passava da queste parti perchè consulente per una azienda friulana, ed avendo assaggiato il Pinot nero "Due terre" ad una degustazione alla cieca in Toscana, ha voluto conoscere i titolari e vedere l'azienda.
Purtroppo la lingua in certi casi è una bariera, qualcosina capivo, un po' tradotto e qualche parola in italiano dell'interlocutore, e stata una bella mezz'oretta con un buon bicchiere, del formaggio...
Girando il mondo, ha spiegato un po' come bevono gli altri..ad esempio i Giapponesi prediligono il rapporto qualità/prezzo, i russi invece (probabilmente quelli che possono) quello che costa molto ed ha un nome, ad esempio Brunello...
la Cina, mercato emergente che non ha ancora una precisa coratterizzazione, dipenderà dalle politiche..
In Francia non ci sono mai vendemmie mediocri :D eccellente stagione o stagione buona...
 
arizona77 ha scritto:
non lo dicevo per il tappo....
ma per il fatto di vendere nei super

Intanto va sottolineato che ogni azienda ha più linee di prodotto, poi la bottiglia in questione la presi all'Iper coop nel Goriziano, quindi zona Collio/Isonzo, nella cantina del negozio c'erano parecchi nomi famosi delle Doc in questione.
 
marcoleo63 ha scritto:
grandecapo-estiqaatsi ha scritto:
ciao. ultima bottiglia stappata degna di nota è stata il Sondraia ?08 di Poggio al tesoro,
un Bolgheri, quindi classico taglio bordolese, molto muscoloso pieno e caldo con note speziate e di frutti rossi maturi. non sono un gran consumatore di bianchi ma apprezzo molto il kerner di köfererhof o dell?abbazia di novacella.........
Sondraia mai bevuto e non saprei darti un mio parere.. ti confesso che sono abbastanza diffidente per tutti quei vini "-aia" nati sulla costa toscana.. accanto a prodotti interessanti, spesso trovi mere operazioni di marketing.
Il Kerner viene considerato un vitigno minore (spesso se ne ottengono vini ingombranti e molto alcoolici) ed è abbastanza snobbato dagli appassionati più evoluti.. bravo ad avere selezionato KÖFERERHOF, piccolo produttore con una gamma valida.. dall'ABBAZIA DI NOVACELLA ho trovato vini più altalenanti.
Dovresti provare qualche Riesling, piuttosto, con almeno tre anni di bottiglia.. in zona Bressanone, ti consiglio assolutamente KUENHOF (Peter Pliger), il suo Kaiton è uno dei migliori Riesling italiani.. in Val Venosta due produttori d'eccellenza di Riesling so
no CASTEL JUVAL e FALKENSTEIN.. per tutti dovremmo essere sui 15 euro a scaffale..
d?accordissimo con te, anch?io sono molto scettico sui vari bolgheri che declinano in AIA, nel caso specifico il vino consigliatomi da un?amico è stato una piacevole sorpresa.
i Riesling assieme ad alcuni sauvignon sono tra i pochi bianchi che bevo saltuariamente. alcuni altoatesini sono gli unici italiani IMHO che possono reggere il confronto con quelli della Mosella.
 
marcoleo63 ha scritto:
?Informazioni per i meno esperti?
Come stappare le bottiglie.
Qui le convinzioni sono le più disparate e quelle che riporto sono semplicemente le mie, date dall?esperienza e comunque opinabili e sindacabili a volontà?
Difficile dare delle regole generali, ogni tipologìa di vino vorrebbe le sue, da differenziare in base all?età della bottiglia.
Prima mia convinzione: odio il decanter e lo utilizzo raramente.. caso tipico quando il sughero si sbriciola (sgrunt!) e finisce dentro la bottiglia? allora travaso nel decanter, filtrando con un colino.
C?è chi vorrebbe utilizzare il decanter per i vini molto giovani, che a volte possono faticare ad espandare i loro profumi alla stappatura, chi invece lo userebbe per i vini molto vecchi, per ri-ossigenarli dopo 20-30-40 anni di vetro (troppo ossigeno, però, potrebbe fare ?morire? in pochi minuti un vino molto maturo? è successo più volte).
Generalmente, i vini bianchi si possono stappare al momento o pochi minuti prima.
I vini rossi strutturati è necessario aprirli qualche ora prima (2-4-6 o più).. io preferisco la ?stappatura alla borgognona?: stappo, verso un bicchiere di vino e lo faccio roteare un po?, lo lascio nel bicchiere 10-15 minuti, poi lo rimetto nella bottiglia.. che a volte ritappo, altre volte la lascio senza sughero, in base all?impressione che ho? succede che ripeta l?operazione dopo un po? di tempo, se lo ritengo necessario.
Alcuni vini, addirittura, andrebbero stappati il giorno prima.. ma qui è necessario conoscere bene produttori, vini ed annate.. per esempio il Montepulciano d?Abruzzo del Maestro VALENTINI.
disquisisco un pò anch?io, se me lo permetti ;)
sono un cuoco (vegetariano da un?anno) ma durante i pasti preferisco di gran lunga bere acqua naturale. un buon vino mi piace berlo da solo o al limito con qualche formaggio.il decanter non lo uso mai neanche con i vini con parecchi anni sulle spalle. preferisco lasciarli ?aprire? nel calice per il tempo necessario.
 
grandecapo-estiqaatsi ha scritto:
alcuni altoatesini sono gli unici italiani IMHO che possono reggere il confronto con quelli della Mosella.
Diciamo di sì (ma non troppo forte), oltre ai citati KUENHOF, FALKENSTEIN e CASTEL JUVAL, aggiungerei due Riesling piemontesi (per qualcuno :shock: :shock: :shock: ): il Langhe Bianco di G.D. VAJRA e l'Herzu" di ETTORE GERMANO... fine, il Riesling Renano, in Italia, si ferma qui.
 
grandecapo-estiqaatsi ha scritto:
che possono reggere il confronto con quelli della Mosella.
Conosci? :D :D :D
Mi sto appassionando alla tipologia, un po' di roba ho già in cantina e la nuova annata in arrivo...
I vini tedeschi sono da noi praticamente sconosciuti ("Ma come? Non fanno solo la birra?" :D :lol: ) e si trovano solo in enoteche specializzate oppure on-line.. eppure, la viticoltura da loro ha una storia lunghissima (dall'occupazione romana) ed i bianchi a base Riesling Renano sono vini fantastici, pure reperibili a prezzi ridicoli... con i canali giusti, i base di produttori rinomati come SCHAEFER e DÖNNHOFF attorno alla decina di euro :shock:
Mastichi un po' della loro complicata classificazione in base al residuo zuccherino? Oltretutto declinata in una lingua ostica... trockenbeerenauslese :lol:
 
grandecapo-estiqaatsi ha scritto:
assieme ad alcuni sauvignon
Per me, trovare Sauvignon italiani bevibili è molto difficile... ogni tanto qualcosa esce, ma, in generale, i nostri vini a base Sauvignon sono molto spinti su note vegetali, spesso foglia di pomodoro intensa, bosso.. fino a precipitare negli odiati sentori di urina felina :D ... non ridete troppo, è proprio così :(
Il Sauvignon è originario del corso della Loira e lì si esprime a livelli assoluti e ben diversi (non sembrano neanche parenti), dando origine a vini come il Sancerre ed il Pouilly Fumé (da non confondere con il Pouilly Fuissé, che viene prodotto nella bassa Borgogna ed è a base Chardonnay)... i produttori più rinomati sono DIDIER DAGUENEAU, EDMOND VATAN ed i cugini PASCAL COTAT e FRANÇOIS COTAT... altri nomi di rilievo possono essere GITTON PÈRE ET FILS, ALPHONSE MELLOT, VINCENT PINARD, CHÂTEAU DE TRACY, THOMAS-LABAILLE... mi permetto di s-consigliare, invece, un nome piuttosto famoso e presente nelle carte-vini di molti ristoranti: il "Baron de L" di DE LADOUCETTE... foglia di pomodoro :?
Costi? DAGUENEAU è fuori scala, soprattutto da quando (4 anni fa) è passato a miglior vita.. comprato bene, il suo "Silex" viaggia suglio 80-90 euro, un po' meno il "Pur Sang" ed il "Buisson Renard", introvabile l'"Asteroïde" (e non meno di 300).. i COTAT, da fornitore giusto, sui 23-25 ("Les Monts Damnés" e "La Grande Côte"), VATAN sui 30... gli altri variano da una quindicina di euro sui base, al doppio per le selezioni..
N.B.: in zona, viene anche prodotto un rosato a base Pinot Noir, generalmente chiamato Chavignol.. quello dei cugini COTAT, bevuto con qualche anno di bottiglia, è l'unico rosato al mondo che (per me) riesce ad impensierire (e, a volte, battere :shock: ) il Cerasuolo di VALENTINI..
 
liuc30 ha scritto:
Mai sentito parlare di Daniel Schuster?
Visto che sei un'appassionato di vino sarebbe per te un piacere sentir parlare un personaggio di tale calibro.
Mi spiace, non conosco.. di neozelandese ho assaggiato qualche Pinot Noir della zona Central Otago e qualche Sauvignon di Marlborough.. ho trovato anche vini interessanti, ma a livello di costo che preferisco evitare..
 
liuc30 ha scritto:
ed avendo assaggiato il Pinot nero "Due terre" ad una degustazione alla cieca in Toscana, ha voluto conoscere i titolari e vedere l'azienda.
Conosco e, relativizzando all'Italia, il prodotto è buono (il Pinot Noir è un vitigno estremamente difficile e si esprime a livelli assoluti solo in pochi fazzoletti di terra borgognoni).
 
liuc30 ha scritto:
In Francia non ci sono mai vendemmie mediocri :D eccellente stagione o stagione buona...
Questo è vero, perchè loro sono maestri nel vendere... ma non proprio vero in assoluto, perchè le variazioni dei loro listini prezzi seguono l'andamento dell'annata... loro hanno la forza, quando l'annata è mediocre, di fare veramente scendere il prezzo.. ovvio che se l'annata è buona, il prezzo schizza alle stelle.
Da noi, invece, i listini possono solo salire :( ... nella peggiore annata del decennio per i vini rossi, la 2002, sono usciti quasi tutti i grandi vini e senza penalizzare il costo... il più famoso "-aia" annata 2002 costava come l'annata 2001 (che è molto buona), quando ne vale (forse) la metà... non volendo ridurre il costo (per motivi di immagine?), avrebbero potuto saltare l'annata, facendo uscire tutto il vino prodotto col nome del loro secondo e terzo vino..
 
liuc30 ha scritto:
la Cina, mercato emergente che non ha ancora una precisa coratterizzazione, dipenderà dalle politiche..
La Cina sta devastando il mercato del vino francese di qualità e rovinando i portafogli degli appassionati... ormai i Cinesi "benestanti" sono molti milioni, il vino spesso viene utilizzato come status-symbol e la loro richiesta ha fatto impennare i costi.
Hanno iniziato con i Bordeaux, dove i listini dei top-wines sono aumentati di 3-4 volte nel giro di un lustro.. e nonostante siano bottiglie prodotte nell'ordine dei 200, 300, 400mila pezzi..
Ora si stanno rivolgendo alla Borgogna: qui i danni possono essere molto maggiori, in quanto i top-wines spesso sono prodotti in quantità inferiori alle MILLE bottiglie... ma anche meno :? ... la loro richiesta ha fatto sparire dal mercato tradizionale alcuni vini... tutto venduto in Cina :? :cry:
Una curiosità: la richiesta di Bordeaux si è inizialmente concentrata in modo particolare sullo CHÂTEAU LAFITE... negli anni '90, i lungimiranti proprietari di questa cantina fecero in maniera che la soap-opera di maggior successo della tv cinese (di ovvia ambientazione altolocata) traboccasse dei loro vini... appena il potere d'acquisto è salito, che ha fatto il cumenda cinese? Alla caccia del LAFITE... :lol:
 
Visto che c'è qualcuno che si intende di vini, vorrei approfittare per chiedere:
ma oltre all'uva e ai solfiti che altro ci mettono dentro? Tannini? poi?
Che cosa dà più alla testa i solfiti o il grado alcolico?
 
Back
Alto