nickymartin ha scritto:
Hai ragione per la Uno 60, ricordavo male.
Per la storia della inadeguatezza dei piccoli Fire alle nuove normatico Eco, sarebbe bello capire perchè la ragione tecnica e non quella commerciale ne abbia decretato la fine a tuo giudizio...
Diciamo che il Fire è stato un passo avanti per quanto riguardava la semplicità di costruzione e il costo/numero di particolari in rapporto ai risultati ottenuti, che però non erano in assoluto eclatanti.
La lungimiranza nei riguardi dell'ecologia -intesa come controllo delle emissioni-, non c'è stata. Il 750 aveva i collettori di aspirazione talmente sottili, lunghi e freddi che era impossibile mantenere il controllo della formazione della miscela. Erano arcinoti i problemi di funzionamento a freddo, con prestazioni imbarazzanti finchè il liquido non avesse acquistato almeno una 50ina di gradi. C'era gente che non riusciva a salire le rampe dei garages.....ci si metteva anche una scarsa affidabilità dell'impianto di accensione a spinterogeno Marelli, fonte di ulteriori dissesti nel campo dell'anticipo dell'accensione.
Il difetto venne molto mitigato (se non risolto...) con l'iniezione elettronica e poi adottando accensioni statiche, senza spinterogeno. Rimaneva però la difficoltà a governare la combustione in modo adeguato. C'era anche qualche ingenuità, per esempio la presa sui collettori di aspirazione per la depressione da utilizzare nel servofreno, su alcuni modelli era posta sul ramo del quarto cilindro invece che in posizione centrale o comunque riferibile a tutti i cilindri. Pompando ripetutamente sul pedale dei freni, le pulsazioni di pressione prodotte in un singolo condotto, provocavano finanche il funzionamento -al minimo- a tre cilindri.
Insomma, furono tante luci ma anche qualche ombra e soprattutto non una rivoluzione.