CasperGhost ha scritto:
Fede... non voglio litigare con te, ci conosciamo dal vecchio forum... ma sono in quasi totale disaccordo...
Fare impresa non è una passeggiata, si devono affrontare problemi che un lavoratore dipendente manco si sogna, e non pensate che tutti gli imprenditori facciano la bella vita con le palle al sole sul ponte di un panfilo ormeggiato a St. Barth nei Caraibi.
Inoltre... secondo appunto: in Italia abbiamo aziende che sono pioniere nel loro settore, capisco che non tutti possono conoscerle ma ci sono.
In ogni caso, tanto per rimanere ai settori da te citati:
Elettrodomestici: Indesit, uno dei leader EUROPEI negli elettrodomestici
Mobili: Natuzzi, leader MONDIALE nei salotti
Casper, in genere, quando parlo io, lo faccio nelle cose che so.
Ora, io non voglio difendere l'una o l'altra categoria, nè voglio dire che fare l'imprenditore è una cosa facile o una passeggiata.
Però io dico che il tessuto imprenditoriale italiano è "vecchio" e "poco innovato" non è polemica, è un dato di fatto. Bada bene, non è una mia considerazione che faccio usando "l'occhiometro" ma è un dato di fatto che più e più volte viene sempre spiegato da economisti e quotidiani (anche Sole24 Ore che è pro-Confindustria!).
Purtroppo è così.
Sabato ero ad un convegno all'Università di Siena e questo concetto è stato anche ribadito (dal Prof. Mario Salani docente di Sociologia dei processi economici e del Lavoro all'Università di Roma "La Sapienza" e all'Università dell'Aquila).
E credimi, parli con uno che, contrariamente a quanto si possa pensare (da quello che dico) ritiene che l'impresa sia un
VALORE per la comunità.
Proprio perchè secondo me, l'imprenditore (così come il professionista) ha grande responsabilità nella società, non a caso, a questi ultimi viene fatto fare un
GIURAMENTO, vista la loro particolare posizione delicata che ricoprono. Per questo motivo mi arrabbio quando vedo e sento di imprenditori
disonesti, essi tradiscono il loro mandato nei confronti di tutti. Così come l'impiegato fannullone e il politico corrotto!
Purtroppo (ed uso di nuovo il grassetto) per colpa di questi individui ci rimette l'intera categoria.
Non so dove è che sei in disaccordo con me, però ti posso dire che in Italia, appunto (come hai detto te) facciamo frigoriferi, magari siamo pure bravi, però ti rendi da solo conto quanto sia "facile" spostare la produzione di frigoriferi al dilà del confine dove costa di meno.
Cosa meno facile è, spostare l'industria farmaceutica, biotecnologica, chimica che abbisogna di tecnici con i fiocchi per poter andare avanti e che è direttamente legata mani e piedi alle Università e ai centri di ricerca. Queste ultime due cose sono difficili da mettere in piedi in quattro e quattr'otto e necessitano tempi lunghi ed investimenti preventivi.
Ciò posto, in Italia non mancano certo imprese piccole-medie e grandi di assoluto rilievo e rispetto, che sfornano prodotti di qualità apprezzati in tutto il mondo.