<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ogni tanto qualcuno ragiona | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Ogni tanto qualcuno ragiona

giacomogiuseppe ha scritto:
è perfettamente legittimo, da ogni punto di vista, che un ricco appartenga al partito dei ricchi e cerchi di difendere i propri interessi( ovviamente nel rispetto delle leggi);
è altrettanto legittimo che un lavoratore sostenga un partito dei lavoratori( se c'è), e cerchi di tutelare i propri diritti associandosi a sindacati o altro...
è altamente "idiota" che un "morto di fame"( lavoratore, pensionato , precario disoccupato etc etc) voti e sostenga il partito dei ricchi o di coloro che lo sfruttano e lo opprimono....

Questa è una delle cose più intelligenti che abbia letto sul forum da quando vi partecipo.
Sono anni che lo dico. 8)
 
Non so fino a che punto la storia raccontata nell'articolo di partenza sia vera; come tutti sappiamo, ci sono innumerevoli modi di "raccontare" una vicenda.

Supponendo che la storia sia totalmente vera e priva di omissioni di sorta, l'insegnamento derivante non è certamente inedito: provare (disabilitando per un attimo preconcetti e interessi e ideologie) a mettersi nei panni altrui prima di condannare o castigare è sempre cosa positiva.

Anzi, sarebbe cosa positiva se venisse fatta spesso, anziché in casi tanto rari da meritare articoli sui giornali. Però dovrebbe essere fatta da tutti e in tutte le direzioni, altrimenti diventa qualcosa di molto meno ammirevole.

Purtroppo nella maggior parte dei casi accade l'esatto contrario. Basta leggere, ad es., i messaggi più frequenti in questo forum o in altri simili contesti nella rete. Chi ha il suv è un lavativo evasore, il lavoratore dipendente è uno scansafatiche, il lavoratore non dipendente (artigiano, commerciante, imprenditore...) è sempre e comunque pieno di soldi e se si lamenta della crisi lo fa solo perché non riesce più a stra-guadagnare come prima, lo straniero è persona cattiva o comunque subdola, il motociclista è un incosciente, il meridionale è inaffidabile, il settentrionale è gran lavoratore e così via.

Ci si rifiuta categoricamente di osservare le cose con oggettività. Tanti imprenditori fanno finta di non vedere le difficoltà dei dipendenti e li considerano alla stregua di macchinari, mentre considerano i loro "colleghi" imprenditori come dei santi benefattori del mondo. Tanti dipendenti nemmeno lontanamente accettano l'idea che un loro collega, sempre e comunque vittima degna di solidarietà, possa essere disonesto, così come non accettano l'idea che il lavoro dell'imprenditore possa essere per certi versi più complicato e stressante del loro, anche se poi magari rifiutano di assumersi responsabilità aggiuntive (= rogne) preferendo demandarle a terzi, anche rinunciando per questo a una retribuzione maggiore.
Quando viene messa una tassa sulle grandi moto o sui suv o sulle sigarette o sul gioco delle bocce non ci si chiede "è una tassa giusta?" ma ci si chiede "è una tassa che mi colpisce personalmente?". Se la risposta è "no" allora si approva con entusiasmo quella tassa, creando in tal modo i presupposti affinché altri facciano altrettanto con le future tasse per le quali la risposta sarà "sì".

I contesti sembrano molto distanti tra loro, ma in realtà sempre dello stesso identico meccanismo si tratta.

Sarebbe interessante sapere quanti di noi, specie tra coloro che applaudono di fronte alla notizia di quell'articolo di repubblica e apostrofano più o meno duramente gli imprenditori che non hanno seguito l'esempio, potrebbero dichiarare sinceramente di non essere promotori, nel loro quotidiano modo di comportarsi, dell'andazzo di cui sopra.
 
Esattamente.
Resta il fatto che il datore di lavoro ti paga quasi 2000 euro di stipendio, quando tu ne prendi 1000.
Se si crede nello Stato Sociale, e salta fuori che quei 1000 non bastano, ma 2000 si', allora vuol dire che lo Stato Sociale non sta facendo il suo dovere.
Specie poi se, quando per qualche sfortuna devi affidarti allo "Stato Sociale", scopri che nemmeno i 2000 bastano, se vuoi sperare di uscirne vivo. :rolleyes:
 
FedeSiena82 ha scritto:
giacomogiuseppe ha scritto:
è perfettamente legittimo, da ogni punto di vista, che un ricco appartenga al partito dei ricchi e cerchi di difendere i propri interessi( ovviamente nel rispetto delle leggi);
è altrettanto legittimo che un lavoratore sostenga un partito dei lavoratori( se c'è), e cerchi di tutelare i propri diritti associandosi a sindacati o altro...
è altamente "idiota" che un "morto di fame"( lavoratore, pensionato , precario disoccupato etc etc) voti e sostenga il partito dei ricchi o di coloro che lo sfruttano e lo opprimono....

Questa è una delle cose più intelligenti che abbia letto sul forum da quando vi partecipo.
Sono anni che lo dico. 8)

ma infatti adesso c'è il principe degli imprenditori "io mi sono fatto da solo" (razza rarissima, invero io non ne conosco uno personalmente) con una larghissima maggioranza che stà sfornando leggi per aiutare la piccola-media-grande impresa a go go.
 
Io quei soldi, piu' che agli operai della catena di montaggio li avrei devoluti all'Engineering FIAT che aveva prodotto (finalmente) una vettura altamente vincente sul mercato.

Regards,
The frog
 
99octane ha scritto:
Nessuno pretende che ci si viva bene, con 1000 euro al mese.

Il problema non sono i 1.000 Euro al mese. Il problema è il potere d'acquisto.
Anche in Russia, stampavano Rubli a pacchi e li davano alla gente.
Peccato che non ci si potesse comprare nulla.

Il problema è far star bene le persone, mettendo in piedi un sistema equo e solidale.

99octane ha scritto:
Lo Stato Sociale? Sai cosa e' stato detto, in merito all'assistenzialismo? Dai a un uomo un pesce, e lo sfamerai un giorno. Insegnagli a pescare, e lo sfamerai tutta la vita.
L'ha detto un comunista, pensa un po'.
Ma forse il punto e' che l'assistenzialismo crea clientelismi ed e' fondamentale per la sopravvivenza dell'oligarchia regnante.
"Risolvere i problemi del sistema, non cambiarlo" e' la formula di propaganda per dire "lasciare tutto come sta". Sono cinquant'anni che lo dicono, sono cinquant'anni che tutto resta com'e'.
Ergo: sono PALLE!
La VERITA'? Non bisogna cambiare sistema, non bisogna risolvere problemi.
BISOGNA CAMBIARE LE PERSONE.
Non c'e' altro modo.

Che siano le persone che spesso fanno la differenza son d'accordo.
Basta guardare la politica a livello locale. Ci sono ottimi amministratori di centrodestra a livello locale, ottimi amministratori della Lega, ottimi amministratori di Rifondazione, ottimi del PD. Così come ce ne sono di delinquenti.........
Però le persone hanno bisogno di una sovrastruttura sociale dove vivere. Se lasciamo tutto a se stesso staremmo ancora all'età della pietra dove il più forte soggioga il più debole.
Che questa struttura, non funzioni, sia male organizzata e corrotta, è un dato di fatto.
Però non si può mettere in dubbio che ci voglia!
A questo punto, resta da scegliere QUALE sia il modello migliore da adottare. Oppure, quale sia il meno peggio........

99octane ha scritto:
Lo Stato Sociale funziona dove vi sia civismo, responsabilita', senso d'appartenenza allo Stato, legalita', reciprocita' di diritti e doveri tra Stato e Cittadino. Tutto cio' MANCA in Italia.

Guarda, qui sono d'accordo.

99octane ha scritto:
Dunque uno Stato Sociale non puo' funzionare e non puo' tradursi in altro che nel sistema assistenziale, clientelare e lottizzato che abbiamo davanti agli occhi.

Lo Stato Sociale funziona benissimo in molti paesi. Basta farlo funzionare anche da noi. :D
 
Se non ricordo male sono state emesse due classifiche riguardo i redditi in ambito OCSE. La prima ci relegava al 23° posto dei redditi netti ma anche considerando i redditi lordi le cose cambiavano di molto poco.
Passavamo infatti al 22° posto.
Alla luce di questo dato i conti non tornano quando diciamo che lo Stato è la causa principale di tutte le nostre rovine.
Evidentemente c'è dell'altro e questo altro lo addebito comunque alla sinistra e soprattutto ai sindacati che non hanno saputo difendere con strumenti idonei gli interessi di TUTTI i lavoratori non solo delle categorie più rappresentative. Troppa immigrazione non controllata, troppo potere ai sindacati autonomi. Non dimentichiamoci che il disastro Italiano si è prodotto ben prima della discesa in campo di Berlusconi con un debito pubblico in costante ascesa, con gli statali che andavano in pensione dopo 15 anni sei mesi e un giorno( e sono ancora quasi tutti vivi), con la ricerca sempre meno valorizzata con l'Iri che sovvenzionava fabbriche che dovevano fallire e che invece continuavano a produrre facendo concorrenza sleale a quelle sane.
Perchè l'estrema sinistra va a manifestare contro il G8 o il G30 prendendosela con i poliziotti malpagati pure loro?
Perchè non vanno davanti alle sedi delle grandi banche a càzziare i mega dirigenti superpagati? Avrebbero un appoggio incondizionato dalla stragrande maggioranza dei cittadini. Invece no, manifestano contro il passante dell'alta velocità, contro i rigassificatori, contro l'eolico contro ogni cosa che decida la destra anche se giusta. I sindacati hanno saputo solo difendere gli interessi dei lavativi e dei lavoratori più protetti, si sono messi in giacca e cravatta e hanno assaporato i privilegi di quelli che dovevano combattere e dopo si chiedono come mai la sinistra perde voti.
La sinistra in questi anni ha saputo solo aumentare le tasse e amplificare la spesa pubblica. Ancora oggi D'Alema (l'intelligente del partito) parla di aumentare le tasse ai più ricchi di un 2% senza spiegare che porterebbero nelle casse dello stato qualche misero centinaio di milioni, ma se poi vogliamo ridurre le spese delle più sgangherate università italiane, con centinaia di corsi assurdi (roba da due iscritti e 5 prof. da pagare) si alzano le barricate.
Ora è venuto fuori che i dipendenti (a livello di fattorini) del senato vanno in pensione con 8000 euro per 15 mensilità. Perchè rifondazione comunista non manda davanti a Palazzo Madama 200 focosi prezzolati a contestare con estintori e porfido e bastoni e caschi? Sarebbero molto più credibili e riceverebbero molti più voti.
La realtà è che la sinistra esiste solo nella testa di che ci vuole ancora credere
 
Chissà quando capiremo che Dx e Sx sono solo parole. :evil:
Tra loro non si mangiano, in compenso che la prende in quel posto siamo noi. :twisted:
 
ivanpg ha scritto:
Chissà quando capiremo che Dx e Sx sono solo parole. :evil:
Tra loro non si mangiano, in compenso che la prende in quel posto siamo noi. :twisted:

Infatti, danno a intendere che se voti questo o quello poi le cose le sistemano ed invece passano gli anni, passano i decenni e le cose continuano alla ......"finchè la barca vààà laaasciaaalandareeee......." eccerto non riducono i parlamentari a 15.000 euro al mese, è come chiedere in una fabbrica agli operai di ridurre i loro stessi posti di lavoro, roma è un calderone che bisogna assolutamente scardinare, che ogni regione abbia i suoi amministratori e vediamo quali saranno le regioni trainanti e quelle che vanno a traino!
 
99octane ha scritto:
Sei l'esempio LAMPANTE e PERFETTO della sinistra italiana e della totale mancanza di responsabilita' dello Stato italiano a qualsiasi livello, sotto ogni aspetto e da qualsiasi punto di vista.
La colpa e' sempre dell'imprenditore.

Io che la colpa sia sempre dell'imprenditore non l'ho mai detto.
Ciò che dico, e ho detto, è che spesso l'imprenditore si approfitta di una situazione a lui concessa.

E, i governi Berlusconi che si sono succeduti negli anni, sono particolarmente bravi a "concedere".... situazioni di favore alla classe imprenditoriale.

99octane ha scritto:
ECCO COME STANNO LE COSE EFFETTIVAMENTE.
Se in Italia non si fa ricerca e' perche' lo Stato e' IL PRIMO a non fare ricerca.
E' IL PRIMO a non stanziare fondi.
E' IL PRIMO a prosciugare ogni risorsa.

Stai parlando della Gelmini, Octane? :D

Sai, finchè c'erano i governi di centrosinistra, non venivano fatti tagli all'istruzione e alla ricerca.

E, comunque, devi deciderti: se si danno i soldi, dici che lo Stato spende troppo e spende male. Se si fanno i tagli, dici che lo Stato non investe.
Ma insomma, che s'ha da fà?
Se si vogliono dare i soldi alla ricerca, bisogna trovare i fondi e per trovare i fondi bisogna mettere le imposte (quelle che te non vuoi).
Se NON si danno i soldi alla ricerca, NON si mettono le imposte, ma poi la ricerca NON c'è e i risultati sono quelli sotto gli occhi di tutti.

Con il governo Berlusconi, la Gelmini ha tagliato i fondi alle Università e alla ricerca.
Però non mi sembra che le imposte siano calate....

99octane ha scritto:
All'estero le spese di ricerca e sviluppo vengono DEDOTTE. Questo in Italia e' impossibile, perche' lo Stato deve ramazzare ogni centesimo possibile per finanziare i propri manutengoli, garantire il perpetuarsi del carrozzone clientelare e per coprire le VERGOGNOSE EVIDENZE DELLA SUA INETTITUDINE (nella migliore delle ipotesi) E CORRUZIONE (nella peggiore).
Chiaro che la gente poi non investe nella ricerca. Almeno nella grande industria, che e' solo un serbatoio di voti per la politica e di potere extra-democratico per i Sindacati.
Nella piccola-media impresa e' diverso, e le aziende dinamiche e avanzate esistono. E come funziona? Funziona che se io, giovane italiano, fondo un'azienda web che chiamo Boogle, e ci investo, e sto a lavorare anche la notte, 18 ore al giorno, e perdo 10 chili in un anno e riesco a farla funzionare e guadagno N, e poi l'anno successivo riesco, rovinandomi la salute, a farla funzionare anche meglio, e guadagno N x 2, lo Stato fa la proiezione della crescita, mi fa pagare l'anticipo delle tasse dell'anno successivo per N x 4 e se io non riesco a raddoppiare di nuovo ma, per esempio, mi livello, VADO IN FALLIMENTO PER MANCANZA DI LIQUIDITA' PERCHE' NON RIESCO A PAGARE IL PIZZO LEGALIZZATO ALLO SCERIFFO DI NOTTINGHAM.
Questa e' l'imprenditorialita' in Italia con il coltello alla gola e come funzionano le tasse, che strangolano qualsiasi tentativo di impresa.
Questo grazie a sessant'anni di "logica" cattocomunista secondo la quale il lucro e' un male e chi guadagna ruba, dunque tutto cio' che prende deve andare allo Stato.

Il lucro NON è un male in se e per sè.
Il lucro diventa un male quando viene fatto in modo disonesto.
Chi guadagna in modo onesto non ruba. Però siccome vi DEVE essere redistribuzione, è bene che chi guadagna di più, paghi di più. Ergo, ciascuno DEVE provvedere secondo le proprie possibilità.

Detto questo, i congressi di Confindustria non mi pare che siano popolati di gente "col coltello alla gola", a cui vada elargità pietà e misericordia.

99octane ha scritto:
Per questo c'e' sempre meno gente che imprende in Italia e che se ne va all'estero a farlo, e per questo siamo sempre meno competitivi: per questo e altri motivi direttamente correlati e direttamente provocati da politiche di sinistra non solo scollate dalla realta', ma CRIMINALI e rese legali solo perche' chi le ha attuate e' anche quello che fa le leggi e controlla la Polizia.

Gli Yacht li hanno i manutengoli del regime, brutto ipocrita falso e fariseo!

Si, certo, gli Yacht da 2 milioni di euro sono dei dipendenti statali, ovvio.

99octane ha scritto:
Tu non hai nemmeno lume di cosa significhi imprendere e farsi un mazzo tanto e lavorare tanto da non vedere nemmeno la luce del sole e poi vederti andare tutto in malora perche' lo Stato non paga le fatture, ma tu le tasse le paghi tutte, e anticipate, e magari arrivi a casa a fine mese e dici ai tuoi figli che bisogna fare dei sacrifici perche' non ci sono soldi da portare a casa perche' non vuoi licenziare magari ragazzi giovani che si stan facendo una famiglia.
Ma ne e' rimasta poca, di corda da tirare. Ha da veni' nuttata...

Ti consiglio di non azzardare ipotesi frettolose su di me.
Non mi conosci e, potresti avere amare sorprese. Come, ad esempio, sapere che in famiglia abbiamo avuto una S.R.L. con il 100% del capitale nostro. Adesso, ne abbiamo un'altra, sempre S.R.L. e, ancora il capitale è 100% nostro.
Oppure sapere che, anche io sono, in un certo senso un datore di lavoro, perchè faccio lo stipendio a diverse persone che lavorano per me ("me" inteso in senso allargato di famiglia, poichè è difficile spiegare tutti gli assetti familiari).
Ora, io non mi ritengo imprenditore e NON mi piace neanche sentir dire: "Io do da mangiare a tot persone che lavorano per me", io preferisco dire "pago un servizio che mi viene offerto", perchè, in realtà è di questo che si tratta.

Vedere la propria impresa che va male, anche se non lo so per esperienza diretta, lo so, dispiace.
Ma bisogna vedere i motivi del PERCHE' è andata male.

Tu, vorresti far credere che l'impresa va male esclusivamente per colpa dell'eccessiva tassazione, è qui che sbagli.
Spesso, va male per scelte sbagliate, non perchè si son pagate le tasse o perchè non si è lavorato abbastanza.
Purtroppo (nota il grassetto), "lavorare tanto" NON è garanzia di successo, sarebbe troppo bello (e troppo facile).
 
99octane ha scritto:
Ma veniamo ai 1000 euro di cui sopra.
Come funziona DAVVERO?

Con 1000 euro si campa male? Eh, bhe. A parte il discorso del "Potevi pensarci prima" e del "Puoi pensarci anche adesso e fare qualcosa per cambiare la situazione, invece di lagnarti e basta" che restano sacrosanti, c'e' una considerazione FONDAMENTALE a monte.

Si ritorna al fatto che in Italia abbiamo gli stipendi piu' bassi d'Europa.
E lo stato e i suoi velinari di regime sul forum ci raccontano che la colpa e' degli imprenditori che non sganciano.

Visto che il "velinaro" sarei io, ti dico che non è soltanto il fatto che le imprese non sganciano (cosa che tra l'altro non ho mai detto).
Caso mai ho detto che spesso, si approfittano dei lavoratori, fanno i giochini sui contratti, ti tengono in nero appena possono, non pagano gli straordinari e tante altre belle cosine che voi del Nord-est dove vige la PMI conoscete anche meglio di me.
2 esempi in famiglia (tanto per non andare a raccontare le cose per sentito dire):
Mia cugina licenziata (tecnicamente: contratto di lavoro non rinnovato) perchè è rimasta incinta.
Papà della mia ragazza licenziato (anche qui, tecnicamente, contratto non rinnovato) perchè ha "osato" andare all'ospedale in seguito ad un incidente sul lavoro, creando problemi al datore di lavoro, che, nei giorni dell"incidente", lo teneva in nero. E non ti sto parlando di un muratore, ma di un direttore di vendite. Fortuna che ha ricevuto un altro contratto di lavoro ancora meglio dell'altro.

99octane ha scritto:
Naturalmente le cose stanno in maniera MOLTO diversa.
Con 1000 euro si campa male.
E con 2000?
Con 2000 si campa bene, o benino, eh?
Per forza, visto che la maggioranza degli Italiani prende tra i 1200 e i 2000 euro e riesce a farsi il terzo telefonino dell'anno, l'auto Euro 5 e le vacanze a Riccione.
Si campa bene, quindi.

Come al solito, vedi la mattonella dove metti il piede e poco più avanti no.
La verità è che con 1.000 euro si campa e basta.
Con 2.000 euro si campa un pò meglio che con 1.000 ma che con uno stipendio "in media" si cambi l'auto da 30 mila euro ogni 3 anni, si paghi il mutuo o l'affitto, si vada in vacanza e ci si compri 3 telefoni l'anno è pura f a n t a s i a.
Anche con la calcolatrice alla mano ti rendi conto che NON è possibile.
Lo sai che ci sono molte famiglie che sono indebitate fino al collo? Praticamente è tutto a rate. Tra poco anche le vacanze sono a rate. Siamo all'assurdo.
Poi ci sono quelli "fortunati" che si fanno aiutare dalla famiglia, la quale si fa carico di "integrare" i redditi mancanti.
Poi ci sono quelli (e, almeno qui in Toscana sono tanti) che hanno i nonni in casa che sganciano 900 euro di pensione tutti i mesi e la devolvono interamente ai nipoti o ai figli.
Poi ci sono quelli che sono "fortunati" e che, hanno altri redditi da cui attingere (titoli, affitti di case, di fondi, di locali commerciali ecc), per questi, i 2.000 Euro al mese (ma anche i 1.000) sono palliativi.
E, infine, ci sono quelli che "autocertificano" di guadagnare 2.000 euro al mese e invece ne guadangano 7.000. E poi, è ovvio che li vedi col SUV, la villa e la vancanza in Brasile...

Come vedi, è assai difficile giudicare qualcuno in base al reddito.

Dire che con tot o con tit si "campa bene" è una affermazione che lascia il tempo che trova. In ogni caso "tot" non sono 2.000 euro. Se parliamo di 5-6-9.000 allora il discorso è diverso e si può dire che "si campa bene".
Ammesso che siamo d'accordo su cosa significhi "bene".

99octane ha scritto:
Bhe: un'azienda paga circa 2000 euro di stipendio al dipendente che ne vede 1000.
Gia'.
Quindi, se piu' di meta' di cio' che viene infilato nella nostra busta paga, viene prelevato prima che ci arrivi, con chi ce la dobbiamo prendere?
Indovina indovinello.

Ora, io non credo nello stato sociale,

Non avevo dubbi.
Tu sei un ultraliberale. Non credi a niente di ciò che non vedi.
Ciascuno deve essere lasciato libero di fare quello che vuole e assumersene le conseguenze.
Neanche in USA vige un sistema tanto liberale e tanto miope.
Mi sa che sei amico di Milson e David Friedman.
Però, attento, praticamente TUTTO IL MONDO, sta andando verso dei sitemi di "capitalismo controllato", neanche in USA patria del liberalismo, sono più ben viste le teorie Friedmaniane tanto osannate negli anni '70. Anche loro, si sono resi conto, un pò tardi, che tale sistema NON è attuabile semplicemente perchè genera delle diseguaglianze ("gap sociale") e delle esternalità negative, che il "sistema" NON riesce a controllare nè a sopportare.

Proprio come il paventato "comunismo".

99octane ha scritto:
ma comunque sono una persona ragionevole, e mi saprei accontentare, diciamo, se lo Stato Sociale tanto sventolato da certa parte dell'oligarchia funzionasse.
Invece no.
Mi sfilano di tasca meta' stipendio e...
... E niente. Basta.

Ora: se uno ti prende 1000 euro di tasca e ti da' un Rolex, tu magari il Rolex non lo volevi, pero' sticazzi, qualcosa c'e', non si puo' dire che ti abbia derubato.
Ma se uno ti prende i soldi sotto la minaccia delle armi, e non ti da' niente, a casa mia questa si chiama RAPINA.
Ed e' esattamente quanto accade.

Ora, qui sul forum compaiono i soliti velinari di regime, manutengoli del potere che con forbite parole altisonanti che parlano di doveri sacri e di responsabilita' ci vengono a raccontare FAVOLE in merito al fatto che CHI CI HA APPENA PAGATO 2000 EURO E' BRUTTO E CATTIVO PERCHE' CE NE ARRIVANO SOLO 1000. :shock:

Vedi Octane, tu dovresti essere uno dei portatori della bandiera del fatto che TUTTI si deve pagare in base alla nostra capacità contributiva. Se si deve pagare di meno, benissimo, ma che siano TUTTI a pagare di meno. Così, se dobbiamo pagare di più.
Invece, ti ostini a difendere chi le tasse, le evade.
Senza capire che, rimane a te (e a me, e a tutti i lavoratori dipendenti) pagare per mantenere il "carrozzone" statale da soli.
Solo perchè a certi è data la possibilità di farlo e a noi no.
E' qui l'ingiustizia.

Fai conto di essere in una famiglia dove nostro padre ci fa lavorare, ci prende i soldi e li da ai nostri fratelli fannulloni, nullafacenti, impossibilitati al lavoro ecc ecc.
Bene, "noi" lavoriamo, portiamo a casa 10 monete e papà ce ne confisca 5.
Qualcuno dei nostri fratelli, un pò furbescamente, guadagna sempre 10 monete, ma 5 se ne mette in tasca prima che papà arrivi, così, quando arriva, a noi toglie 5 monete e al fratello furbetto ne toglie soltanto 1 facendo così gravare l'onere del mantenimento degli altri fratelli fannulloni, soltanto su di noi.
Posto che è discutibile il modo in cui papà spende i suoi soldi e che tale metodo andrebbe cambiato, non trovi che sia un pò ingiusto che a pagare siamo sempre noi che non abbiamo la possibilità di metterci le monete in tasca?
 
marimasse ha scritto:
Non so fino a che punto la storia raccontata nell'articolo di partenza sia vera; come tutti sappiamo, ci sono innumerevoli modi di "raccontare" una vicenda.

Supponendo che la storia sia totalmente vera e priva di omissioni di sorta, l'insegnamento derivante non è certamente inedito: provare (disabilitando per un attimo preconcetti e interessi e ideologie) a mettersi nei panni altrui prima di condannare o castigare è sempre cosa positiva.

Anzi, sarebbe cosa positiva se venisse fatta spesso, anziché in casi tanto rari da meritare articoli sui giornali. Però dovrebbe essere fatta da tutti e in tutte le direzioni, altrimenti diventa qualcosa di molto meno ammirevole.

Purtroppo nella maggior parte dei casi accade l'esatto contrario. Basta leggere, ad es., i messaggi più frequenti in questo forum o in altri simili contesti nella rete. Chi ha il suv è un lavativo evasore, il lavoratore dipendente è uno scansafatiche, il lavoratore non dipendente (artigiano, commerciante, imprenditore...) è sempre e comunque pieno di soldi e se si lamenta della crisi lo fa solo perché non riesce più a stra-guadagnare come prima, lo straniero è persona cattiva o comunque subdola, il motociclista è un incosciente, il meridionale è inaffidabile, il settentrionale è gran lavoratore e così via.

Ci si rifiuta categoricamente di osservare le cose con oggettività. Tanti imprenditori fanno finta di non vedere le difficoltà dei dipendenti e li considerano alla stregua di macchinari, mentre considerano i loro "colleghi" imprenditori come dei santi benefattori del mondo. Tanti dipendenti nemmeno lontanamente accettano l'idea che un loro collega, sempre e comunque vittima degna di solidarietà, possa essere disonesto, così come non accettano l'idea che il lavoro dell'imprenditore possa essere per certi versi più complicato e stressante del loro, anche se poi magari rifiutano di assumersi responsabilità aggiuntive (= rogne) preferendo demandarle a terzi, anche rinunciando per questo a una retribuzione maggiore.
Quando viene messa una tassa sulle grandi moto o sui suv o sulle sigarette o sul gioco delle bocce non ci si chiede "è una tassa giusta?" ma ci si chiede "è una tassa che mi colpisce personalmente?". Se la risposta è "no" allora si approva con entusiasmo quella tassa, creando in tal modo i presupposti affinché altri facciano altrettanto con le future tasse per le quali la risposta sarà "sì".

I contesti sembrano molto distanti tra loro, ma in realtà sempre dello stesso identico meccanismo si tratta.

Sarebbe interessante sapere quanti di noi, specie tra coloro che applaudono di fronte alla notizia di quell'articolo di repubblica e apostrofano più o meno duramente gli imprenditori che non hanno seguito l'esempio, potrebbero dichiarare sinceramente di non essere promotori, nel loro quotidiano modo di comportarsi, dell'andazzo di cui sopra.

5 stelle! ;)
 
moogpsycho ha scritto:
ti sbagli alla grandissima caro octane!
pensa che oggi uno studente che esce con ottimi voti da ingegneria prende dagli 800 euro al mese agli 800 euro per sei mesi per un contratto di tirocinio a tempo determinato con la CERTEZZA di non essere assunto

Certo, prende 800 Euro se va bene perchè purtroppo il magna magna fra università e aziende fa si che i neolaureati siano di fatto forza lavoro a basso costo, perchè sono senza alternative.
In ogni caso, mi spiace, ma c'è modo e modo di studiare e lavorare... il sottoscritto si è laureato in ingegneria elettronica al Politecnico di Torino a 24 anni: non è una passeggiata, ma inutile lamentarsi quando non si trova lavoro a 27 anni dopo essersela presa comoda negli studi, tanto il papi paga.
La mia segretaria prende circa 1200-1300 euro netti al mese (6 ore di lavoro al giorno), altri tecnici sono pagati fino a 2500 Euro: sono persone valide, affidabili, di elevata professionalità e vengono pagate di conseguenza. Quando sento parlare di imprenditori ladroni, mi spiace, ma non mi sento minimamente toccato.

Saluti...
 
FedeSiena82 ha scritto:
La colpa è anche del tessuto imprenditoriale italiano, che NON si è innovato, che è "vecchio", che non ha ricevuto ossigeno da quasi 30 anni.
E intanto "noi" stiamo ancora avvitando bulloni sui frigoriferi e mobilio scadente mentre all'estero hanno fatto ricerca, innovazione e oggi producono beni di alta tecnologia (aereospaziale, biochimica, farmaceutica, informatica ecc tutti settori in cui l'italia è assente).
Purtroppo da noi, l'imprenditore e l'industriale ha preferito tenersi in tasca i guadagni piuttosto che investire nel futuro dell'impresa e questi sono i risultati.
Però, mentre il lavoratore non ha scelta, "loro" se ne scappano in Cina e continuano a produrre li quello che fino ad ieri facevano qui.

E non diciamo che gli imprenditori NON hanno guadagnato perchè erano tenuti sotto scacco dallo Stato e dalle Imposte. Dai una occhiata agli Yacht da 60 metri tutti che costano dai 2 MILIONI di Euro in su, poi guarda le auto di lusso ecc ecc.

PS: non illudiamoci che l'Italia sia tutta Ferrari e Dolce&Gabbana.

Fede... non voglio litigare con te, ci conosciamo dal vecchio forum... ma sono in quasi totale disaccordo...
Fare impresa non è una passeggiata, si devono affrontare problemi che un lavoratore dipendente manco si sogna, e non pensate che tutti gli imprenditori facciano la bella vita con le palle al sole sul ponte di un panfilo ormeggiato a St. Barth nei Caraibi.
Inoltre... secondo appunto: in Italia abbiamo aziende che sono pioniere nel loro settore, capisco che non tutti possono conoscerle ma ci sono.
In ogni caso, tanto per rimanere ai settori da te citati:

Elettrodomestici: Indesit, uno dei leader EUROPEI negli elettrodomestici
Mobili: Natuzzi, leader MONDIALE nei salotti
 
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