99octane ha scritto:Il mercato. E' semplicissimo.
Ma questo esula dalla mentalita' dei bamboccioni "pappapronta" italiani.
Non ti sta bene quel che prendi? Cambia azienda, proponiti chiedendo di piu'.
Ma se nessuno ti da' piu' di 1000 euro, vuol dire che non vali piu' di mille euro.
Fatichi a tira' a campa'? Ingegnati. Fai dei corsi di aggiornamento. Ce ne sono persino di gratuiti istituiti dalle regioni che sono molto validi. Lavora di piu'. FA QUALCOSA invece di pretendere che ti diano di piu' solo perche' quello che hai non ti basta.
Volere di piu' senza fare niente per meritarselo si chiama RUBARE. Alla faccia dei Mikuni che pensano che chi prende uno stipendio senza produrre niente non fa danni.
La prima cosa da fare e' diventare "imprenditori di se stessi" investendo in miglioramenti, cambiando se non ci piace il posto di lavoro, proponendosi meglio, e via dicendo. E' ora di finirla con la favoletta da sottosviluppati del "posto fisso garantito" che ancora oggi i bamboccioni italiani pietiscono, quando non esiste nemmeno piu' in Giappone, terra del feudalesimo industriale.
Il mercato è lo stesso che dice che se un prodotto X fatto in Italia costa 10, è fuori mercato. Se fatto in Cina o in India costa 1 e io lo posso vendere a 5 guadagano 4 e dunque vado a produrlo all'estero.
Cosa c'entra il lavoratore?
La colpa è anche del tessuto imprenditoriale italiano, che NON si è innovato, che è "vecchio", che non ha ricevuto ossigeno da quasi 30 anni.
E intanto "noi" stiamo ancora avvitando bulloni sui frigoriferi e mobilio scadente mentre all'estero hanno fatto ricerca, innovazione e oggi producono beni di alta tecnologia (aereospaziale, biochimica, farmaceutica, informatica ecc tutti settori in cui l'italia è assente).
Purtroppo da noi, l'imprenditore e l'industriale ha preferito tenersi in tasca i guadagni piuttosto che investire nel futuro dell'impresa e questi sono i risultati.
Però, mentre il lavoratore non ha scelta, "loro" se ne scappano in Cina e continuano a produrre li quello che fino ad ieri facevano qui.
E non diciamo che gli imprenditori NON hanno guadagnato perchè erano tenuti sotto scacco dallo Stato e dalle Imposte. Dai una occhiata agli Yacht da 60 metri tutti che costano dai 2 MILIONI di Euro in su, poi guarda le auto di lusso ecc ecc.
PS: non illudiamoci che l'Italia sia tutta Ferrari e Dolce&Gabbana.