SZ.
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BelliCapelli3 ha scritto:vveneto ha scritto:pzavoli ha scritto:Guardate che il riposizionamento dei prezzi riguarda il listino e non il prezzo finale. Ho letto un'intervista del sig. "marketing Alfa Romeo" nella quale era chiaro il concetto: applicare uno sconto sostanziale al prezzo di listino per renderlo più congruente con il prezzo fatto all'utente.
In pratica: l'automobile costa uguale per gli utenti in quanto lo sconto del concessionario si riduce. Un po' la stessa cosa che ha fatto Pirelli con i suoi pneumatici un anno fa.
In questo modo si avvicinano clienti che, altrimenti, non sarebbero neanche andati in un salone Alfa Romeo. Niente di strano, ma nessun abbassamento generalizzato dei prezzi.
In ogni caso la 159 con il nuovo motore 1750 è veramente bella e neppure tanto costosa, inizio a farci un pensierino.
Non mi sembra proprio così.
La precedente 159 con il 20% di sconto risultava cmq decisamente più cara rispetto alla "nuova" con il 14%.
Quei 6 punti percentuali di differenza non vanno certo a colmare gli 8.000? depennati dal listino...
Appunto. Inoltre esiste anche un problema di forma. Le concessionarie di tutte le case hanno sempre lavorato sullo sconto, nella trattativa col privato, per aggiustare il prezzo dell'auto alla situazione di mercato, ad esempio quando un modello invecchia e va "incentivato", oppure in momenti di crisi come questo.
Ora lo sconto, specie se mediamente consistente, diffuso in tutta la rete, e perdurante lunghi periodi, può avere ricadute anche sul valore dell'usato. Ma mai nella stessa misura e con lo stesso automatismo come per un intervento "istituzionale" e dall'alto, com'è una sforbiciata del listino, od anche gli incentivi governativi.
Faccio un altro esempio per illustrare quanto possono essere brutali le ripercussioni.
Una 159 2.2 immatricolata sei mesi fa, quando aveva un prezzo di listino di ca. 38.000 Euro, e venduta oggi come semestrale/km0 ( come fanno in tanti ), dovrebbe essere proposta ( -15/20%ca. ) a 33.000 Euro, forse meno, se si considera lo sconto del 20 % medio di cui godeva l'auto venduta nuova.
E chi la compra una km0 o semestrale a quel prezzo, se la 1.8tb, nuova di concessionaria, con un motore nuovo, più sofisticato, meno assetato, e con prestazioni migliori, costa solo 2-3k Euro in più? Così si è bruciata un'intera infornata di km zero, e di conseguenza anche tutto l'usato "regolare" di quella motorizzazione si brucerà seguendo la stessa caduta verticale.
Immagino che una riduzione del prezzo di listino pieno del 20% circa, sia accompagnata da una riduzione significativa dello sconto medio praticato.
Altrimenti significherebbe che chi ha comprato la 159 un anno fa, l'avrebbe pagata il 20% in più di chi l'acquista oggi: abbastanza per considerare fiat dei disonesti, e metterci un croce sopra...
Più plausibile, secondo me è che il ribasso del prezzo del 20% sia più il classico specchietto per le allodole, per far credere che l'auto costa un sacco meno, salvo poi ridurre congruamente lo sconto del concessionario, e quindi il nuovo cliente potrebbe ritenersi contento di aver comprato la 159 che adesso "costerebbe" il 20% meno, anche de magari non si è accorto che il vecchio cliente l'aveva avuta con uno sconto ben maggiore.
Secondo me il problema dell'auto semestrale o km0, non si pone perchè non riguarda il cliente: la patata bollente in questo caso sarebbe nelle mani della rete di vendita... Per quanto possa essere bollente, perchè ... credo che lo stock di 2.2JTS sia praticamente inesistente, è un modello fatto su commissione...
Hanno fatto bene? Hanno fatto male? Bah... io non so dare un giudizio, anche perchè non so esattamente quale sia il loro obiettivo. A me sembra un pò una campagna promozionale da supermercato (sconto 30% sulla carne; 3x2 sulla pasta)... quella che certo non ti aspetteresti dal gourmet...
SZ