<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Nuova Milano già inferiore alla Golf | Page 20 | Il Forum di Quattroruote

Nuova Milano già inferiore alla Golf

sem1972 ha scritto:
Evvai! Ragassi la giostra continua, finito il discorso sospensioni si riparte con gli stabilimenti, l'importante è non apprezzare la 149 e il resto che la circonda...
Vabbè, cosa altro dire? Al mercato l'ardua sentenza...tanto saremo ancora tutti qui tra un annetto quando le vendite saranno a pieno regime o no?

Siiiiiiii !!!!!

Per quanto l'interrogativo suona un pò sinistro e mi induce, nel dubbio, ad accarezzarmi i gemelli ... :lol:

SZ
 
SZ. ha scritto:
iCastm ha scritto:
Ok, ma nello stesso stabilimento si può trovare lo spazio per linee di assemblaggio e personale dedicato. Non è necessario separarsi di molti chilometri.

Il modello organizzativo di fiat, a quanto sembra predisposto per montare sulla stessa linea tutti i modelli di una piattaforma, è forse il massimo della flessibilità e della razionalità.
Sicuramente può risolvere un problema che non si pone per chi fa veramente i numeri: quello della percentuale di impiego della capacità produttiva... Se un non si riesce a sfruttare pienamente un pur solo impianto per un modello, allora è inevitabile dover pensare di produrci sopra 2-3-4 modelli, a meno di non voler far pagare una bravo come un'X5...
.
Io vedo solo un problema, che non è tanto quello dell'immagine verso l'esterno (cioè verso il cliente che può essere interessato o meno a sapere che la sfornata precedente a quella della sua milano o delta era una di bravo)...

Il problema è che c'e' il rischio di un ulteriore appiattimento del prodotto:
quando il concetto imposto dall'alto è che non esiste più un'azienda fiat, Alfa o Lancia, ma esiste solo l'azienda fiat, e le maestranze sono addestrate ad eseguire il indifferentemente montaggio di auto uguali all'80%, non credo ci si possa aspettare che un'Alfa o una Lancia sia più curata in quanto tale. Per quello che possa valere poi , credo che nessun operaio possa più dirsi fiero di montare Alfa Romeo, invece che Lancia o fiat: in altre parole viene definitivamente cancellata l'identità aziendale che non sia fiat, e questo può non essere semplicemente un vantaggio...
Il marchio a quel punto diventa niente di più di una questione come il colore della carrozzeria o l'allestimento scelti dal cliente...

SZ

Quoto

Ti compri la macchina "XYZ" in allestimento "Fiat" (la base), allestimento "Lancia" (sedili in alcantara) o in allestimento "Alfa" (assetto ribassato).
 
loopo ha scritto:
SZ. ha scritto:
iCastm ha scritto:
Ok, ma nello stesso stabilimento si può trovare lo spazio per linee di assemblaggio e personale dedicato. Non è necessario separarsi di molti chilometri.

Il modello organizzativo di fiat, a quanto sembra predisposto per montare sulla stessa linea tutti i modelli di una piattaforma, è forse il massimo della flessibilità e della razionalità.
Sicuramente può risolvere un problema che non si pone per chi fa veramente i numeri: quello della percentuale di impiego della capacità produttiva... Se un non si riesce a sfruttare pienamente un pur solo impianto per un modello, allora è inevitabile dover pensare di produrci sopra 2-3-4 modelli, a meno di non voler far pagare una bravo come un'X5...
.
Io vedo solo un problema, che non è tanto quello dell'immagine verso l'esterno (cioè verso il cliente che può essere interessato o meno a sapere che la sfornata precedente a quella della sua milano o delta era una di bravo)...

Il problema è che c'e' il rischio di un ulteriore appiattimento del prodotto:
quando il concetto imposto dall'alto è che non esiste più un'azienda fiat, Alfa o Lancia, ma esiste solo l'azienda fiat, e le maestranze sono addestrate ad eseguire il indifferentemente montaggio di auto uguali all'80%, non credo ci si possa aspettare che un'Alfa o una Lancia sia più curata in quanto tale. Per quello che possa valere poi , credo che nessun operaio possa più dirsi fiero di montare Alfa Romeo, invece che Lancia o fiat: in altre parole viene definitivamente cancellata l'identità aziendale che non sia fiat, e questo può non essere semplicemente un vantaggio...
Il marchio a quel punto diventa niente di più di una questione come il colore della carrozzeria o l'allestimento scelti dal cliente...

SZ

Quoto

Ti compri la macchina "XYZ" in allestimento "Fiat" (la base), allestimento "Lancia" (sedili in alcantara) o in allestimento "Alfa" (assetto ribassato).
non troppo pero'....con il semirimorchio(sbalzo)anteriore si tocca sui dossi o nelle cunette....solo piu' rigide :D
 
75turboTP ha scritto:
loopo ha scritto:
SZ. ha scritto:
iCastm ha scritto:
Ok, ma nello stesso stabilimento si può trovare lo spazio per linee di assemblaggio e personale dedicato. Non è necessario separarsi di molti chilometri.

Il modello organizzativo di fiat, a quanto sembra predisposto per montare sulla stessa linea tutti i modelli di una piattaforma, è forse il massimo della flessibilità e della razionalità.
Sicuramente può risolvere un problema che non si pone per chi fa veramente i numeri: quello della percentuale di impiego della capacità produttiva... Se un non si riesce a sfruttare pienamente un pur solo impianto per un modello, allora è inevitabile dover pensare di produrci sopra 2-3-4 modelli, a meno di non voler far pagare una bravo come un'X5...
.
Io vedo solo un problema, che non è tanto quello dell'immagine verso l'esterno (cioè verso il cliente che può essere interessato o meno a sapere che la sfornata precedente a quella della sua milano o delta era una di bravo)...

Il problema è che c'e' il rischio di un ulteriore appiattimento del prodotto:
quando il concetto imposto dall'alto è che non esiste più un'azienda fiat, Alfa o Lancia, ma esiste solo l'azienda fiat, e le maestranze sono addestrate ad eseguire il indifferentemente montaggio di auto uguali all'80%, non credo ci si possa aspettare che un'Alfa o una Lancia sia più curata in quanto tale. Per quello che possa valere poi , credo che nessun operaio possa più dirsi fiero di montare Alfa Romeo, invece che Lancia o fiat: in altre parole viene definitivamente cancellata l'identità aziendale che non sia fiat, e questo può non essere semplicemente un vantaggio...
Il marchio a quel punto diventa niente di più di una questione come il colore della carrozzeria o l'allestimento scelti dal cliente...

SZ

Quoto

Ti compri la macchina "XYZ" in allestimento "Fiat" (la base), allestimento "Lancia" (sedili in alcantara) o in allestimento "Alfa" (assetto ribassato).
non troppo pero'....con il semirimorchio(sbalzo)anteriore si tocca sui dossi o nelle cunette....solo piu' rigide :D

É vero, hai assolutamente ragione
 
SZ. ha scritto:
iCastm ha scritto:
Ok, ma nello stesso stabilimento si può trovare lo spazio per linee di assemblaggio e personale dedicato. Non è necessario separarsi di molti chilometri.

Il modello organizzativo di fiat, a quanto sembra predisposto per montare sulla stessa linea tutti i modelli di una piattaforma, è forse il massimo della flessibilità e della razionalità.
Sicuramente può risolvere un problema che non si pone per chi fa veramente i numeri: quello della percentuale di impiego della capacità produttiva... Se un non si riesce a sfruttare pienamente un pur solo impianto per un modello, allora è inevitabile dover pensare di produrci sopra 2-3-4 modelli, a meno di non voler far pagare una bravo come un'X5...
.
Io vedo solo un problema, che non è tanto quello dell'immagine verso l'esterno (cioè verso il cliente che può essere interessato o meno a sapere che la sfornata precedente a quella della sua milano o delta era una di bravo)...

Il problema è che c'e' il rischio di un ulteriore appiattimento del prodotto:
quando il concetto imposto dall'alto è che non esiste più un'azienda fiat, Alfa o Lancia, ma esiste solo l'azienda fiat, e le maestranze sono addestrate ad eseguire il indifferentemente montaggio di auto uguali all'80%, non credo ci si possa aspettare che un'Alfa o una Lancia sia più curata in quanto tale. Per quello che possa valere poi , credo che nessun operaio possa più dirsi fiero di montare Alfa Romeo, invece che Lancia o fiat: in altre parole viene definitivamente cancellata l'identità aziendale che non sia fiat, e questo può non essere semplicemente un vantaggio...
Il marchio a quel punto diventa niente di più di una questione come il colore della carrozzeria o l'allestimento scelti dal cliente...

SZ

80 % è decisamente pessimistico....l'importante è condividere su cosa che non fanno veramente la differenza, tipo alcuni componenti elettronici ed elettrici, etc...fra l'altro già nelle sospensioni ci sono delle belle differenze fra Bravo e 149...ma si finisce al solito discorso...20/30 anni fà, quando c'era ancora il romaticismo della tecnica automobilistica si andava a vedere effettivamente quello che c'era sotto, perchè in pochi sapevano veramente fare automobili...da diverso tempo a questa parte, i tedeschi fanno il mercato e hanno imposto un modo di fare l'auto, per cui ti danno dei mezzi che vanno forte, spesso molto forte, senza farti capire come...quindi, OGGI, la macchina và vista nel suo complesso, senza stare a perdersi su dettagli...perchè altrimenti tutti giù a criticare BMW perchè monta il McP all'anteriore sulla Serie 3, quando poi la macchina è eccellente NEL COMPLESSO (e gli Alfisti comprerebbero subito una Serie 3 marchiata Alfa , me compreso, specie la coupè :D 8) ). La tecnica telaistica o sospensiva pura, non è più l'unica discriminante, oggi si vuole un prodotto completo dalla A alla Z...
 
wilderness ha scritto:
SZ. ha scritto:
iCastm ha scritto:
Ok, ma nello stesso stabilimento si può trovare lo spazio per linee di assemblaggio e personale dedicato. Non è necessario separarsi di molti chilometri.

Il modello organizzativo di fiat, a quanto sembra predisposto per montare sulla stessa linea tutti i modelli di una piattaforma, è forse il massimo della flessibilità e della razionalità.
Sicuramente può risolvere un problema che non si pone per chi fa veramente i numeri: quello della percentuale di impiego della capacità produttiva... Se un non si riesce a sfruttare pienamente un pur solo impianto per un modello, allora è inevitabile dover pensare di produrci sopra 2-3-4 modelli, a meno di non voler far pagare una bravo come un'X5...
.
Io vedo solo un problema, che non è tanto quello dell'immagine verso l'esterno (cioè verso il cliente che può essere interessato o meno a sapere che la sfornata precedente a quella della sua milano o delta era una di bravo)...

Il problema è che c'e' il rischio di un ulteriore appiattimento del prodotto:
quando il concetto imposto dall'alto è che non esiste più un'azienda fiat, Alfa o Lancia, ma esiste solo l'azienda fiat, e le maestranze sono addestrate ad eseguire il indifferentemente montaggio di auto uguali all'80%, non credo ci si possa aspettare che un'Alfa o una Lancia sia più curata in quanto tale. Per quello che possa valere poi , credo che nessun operaio possa più dirsi fiero di montare Alfa Romeo, invece che Lancia o fiat: in altre parole viene definitivamente cancellata l'identità aziendale che non sia fiat, e questo può non essere semplicemente un vantaggio...
Il marchio a quel punto diventa niente di più di una questione come il colore della carrozzeria o l'allestimento scelti dal cliente...

SZ

80 % è decisamente pessimistico....l'importante è condividere su cosa che non fanno veramente la differenza, tipo alcuni componenti elettronici ed elettrici, etc...fra l'altro già nelle sospensioni ci sono delle belle differenze fra Bravo e 149...ma si finisce al solito discorso...20/30 anni fà, quando c'era ancora il romaticismo della tecnica automobilistica si andava a vedere effettivamente quello che c'era sotto, perchè in pochi sapevano veramente fare automobili...da diverso tempo a questa parte, i tedeschi fanno il mercato e hanno imposto un modo di fare l'auto, per cui ti danno dei mezzi che vanno forte, spesso molto forte, senza farti capire come...quindi, OGGI, la macchina và vista nel suo complesso, senza stare a perdersi su dettagli...perchè altrimenti tutti giù a criticare BMW perchè monta il McP all'anteriore sulla Serie 3, quando poi la macchina è eccellente NEL COMPLESSO (e gli Alfisti comprerebbero subito una Serie 3 marchiata Alfa , me compreso, specie la coupè :D 8) ). La tecnica telaistica o sospensiva pura, non è più l'unica discriminante, oggi si vuole un prodotto completo dalla A alla Z...

purtroppo e' cosi' la 330 coupe' mi fa venire quelle sensazioni che provavo sulle vecchie alfa....mi dispiace veramente ma e' cosi'....per il McP della bmw non dimentichiamo che e' una tp....se una alfa ta vuole eguagliare quel comportamento puo' farlo solo con un quadrilatero e la 159 ne e' l'esempio....le alfa transaxle avevano anche il quadrilatero,ma quelle erano auto speciali e irrelizzabili ai giorni nostri.
 
SZ. ha scritto:
iCastm ha scritto:
Ok, ma nello stesso stabilimento si può trovare lo spazio per linee di assemblaggio e personale dedicato. Non è necessario separarsi di molti chilometri.

Il modello organizzativo di fiat, a quanto sembra predisposto per montare sulla stessa linea tutti i modelli di una piattaforma, è forse il massimo della flessibilità e della razionalità.
Sicuramente può risolvere un problema che non si pone per chi fa veramente i numeri: quello della percentuale di impiego della capacità produttiva... Se un non si riesce a sfruttare pienamente un pur solo impianto per un modello, allora è inevitabile dover pensare di produrci sopra 2-3-4 modelli, a meno di non voler far pagare una bravo come un'X5...
.
Io vedo solo un problema, che non è tanto quello dell'immagine verso l'esterno (cioè verso il cliente che può essere interessato o meno a sapere che la sfornata precedente a quella della sua milano o delta era una di bravo)...

Il problema è che c'e' il rischio di un ulteriore appiattimento del prodotto:
quando il concetto imposto dall'alto è che non esiste più un'azienda fiat, Alfa o Lancia, ma esiste solo l'azienda fiat, e le maestranze sono addestrate ad eseguire il indifferentemente montaggio di auto uguali all'80%, non credo ci si possa aspettare che un'Alfa o una Lancia sia più curata in quanto tale. Per quello che possa valere poi , credo che nessun operaio possa più dirsi fiero di montare Alfa Romeo, invece che Lancia o fiat: in altre parole viene definitivamente cancellata l'identità aziendale che non sia fiat, e questo può non essere semplicemente un vantaggio...
Il marchio a quel punto diventa niente di più di una questione come il colore della carrozzeria o l'allestimento scelti dal cliente...

SZ

5 stelle :thumbup:
 
loopo ha scritto:
SZ. ha scritto:
iCastm ha scritto:
Ok, ma nello stesso stabilimento si può trovare lo spazio per linee di assemblaggio e personale dedicato. Non è necessario separarsi di molti chilometri.

Il modello organizzativo di fiat, a quanto sembra predisposto per montare sulla stessa linea tutti i modelli di una piattaforma, è forse il massimo della flessibilità e della razionalità.
Sicuramente può risolvere un problema che non si pone per chi fa veramente i numeri: quello della percentuale di impiego della capacità produttiva... Se un non si riesce a sfruttare pienamente un pur solo impianto per un modello, allora è inevitabile dover pensare di produrci sopra 2-3-4 modelli, a meno di non voler far pagare una bravo come un'X5...
.
Io vedo solo un problema, che non è tanto quello dell'immagine verso l'esterno (cioè verso il cliente che può essere interessato o meno a sapere che la sfornata precedente a quella della sua milano o delta era una di bravo)...

Il problema è che c'e' il rischio di un ulteriore appiattimento del prodotto:
quando il concetto imposto dall'alto è che non esiste più un'azienda fiat, Alfa o Lancia, ma esiste solo l'azienda fiat, e le maestranze sono addestrate ad eseguire il indifferentemente montaggio di auto uguali all'80%, non credo ci si possa aspettare che un'Alfa o una Lancia sia più curata in quanto tale. Per quello che possa valere poi , credo che nessun operaio possa più dirsi fiero di montare Alfa Romeo, invece che Lancia o fiat: in altre parole viene definitivamente cancellata l'identità aziendale che non sia fiat, e questo può non essere semplicemente un vantaggio...
Il marchio a quel punto diventa niente di più di una questione come il colore della carrozzeria o l'allestimento scelti dal cliente...
SZ

Quoto

Ti compri la macchina "XYZ" in allestimento "Fiat" (la base), allestimento "Lancia" (sedili in alcantara) o in allestimento "Alfa" (assetto ribassato).

una sorta di tuning, o di personalizzazione di un modello.
Ci trattano come tanti ragazzini da Punto Abarth
 
tannoiser74 ha scritto:
Quando Alfa lasciò la trazione posteriore per l'anteriore, sembrò essere definitivamente arrivata al capolinea. Impressione corroborata dalla orribili 145 e 146 che non erano altro che fiat con una altro logo.
Poi dalle parti di torino si inventarono 156 e 147, con la soluzione dei quadrilateri alti. Ebbene, è bastato questo per ridare un pò di tono al marchio.
Leggendo le anticipazioni sulla Milano mi cascano letteralmente le p.....: davanti McPherson (e ci potrebbe pure stare considerando che anche la Serie 1 lo monta) ma dietro.....mamma mia. Nemmeno un multilink si sono degnati di mettere. Anzi, ci sarà una soluzione a metà tra l'interconnesso e il multilink, una specie di bilink de noartri.
Vogliono continuare a scassare con sta storia del cuore sportivo e poi.....poi constato con grande amarezza che dal punto di vista telaistico uscirà una macchina che GIA' ADESSO è inferiore alla Golf. E quest'ultima chiaramente sarà inarrivabile in quanto ad affidabilità e finiture interne.
Sono un grande estimatore di Marchionne, ma ho l'impressione che non gliene importi molto del marchio Alfa Romeo: sta ragionando in termini di pure e semplici "world car" da ribrandizzare all'occorrenza. E di questo passo la Fiat e l'Alfa arrancheranno sempre e comunque.

un megaquotone.
hanno distrutto quel che si era fatto con 147 e gt e continuano a scaldare la pipì con le mito e altre amenità...incredibile
 
La Mito sta in un segmento dove prima non c'era mai stata NESSUNA Alfa,e il suo scopo(riuscito) e' di attirare la clientela piu' giovane...comunque sono curioso di sentire qualcosa a riguardo delle altre amenita'...
 
sasà65 ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
sasà65 ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
parlare di uno stabilimento dedicato per alfa è pura fantascenza.. ci si potrebbe accontentare di un centro stile autonomo, ma l'hanno appena soppresso.. :evil:
siamo sulla buona strada insomma..

Non è pura fantascienza, esiste e da quello stabilimento sono uscite negli ultimi 12 anni modelli che saranno la stroia del marchio..
Ora hanno deciso che le Alfa Romeo non saranno altro che rifacimenti di modelli Fiat gia in proiduzione, e che per contenere i costi ed aumentare i guadagni dovranno condividere più cose possibili con i modelli da cui deriovano, e possibilmente andranno prodotti quindi sulle stesse linee di montaggio.

Stanno trasformando il marchio Alfa Romeo un marchio per bimbominchia o per tamarri che guardano solo allo sparo dello 0-100. Il classico cliente Bmw, lo 0-100 e niente più.

lascia stare pomigliano che vista la qualità, non si confà proprio ad un marchio premium..
L'intenzione della Fiat èproprio quella di far in modo che si adiveìnga alla chiusura di Pomigliano così potrà giustificare la possibilità di sfruttare appieno i SUOI stabilimenti producendovi logicamente delle fiat rimarchiate.

Suvvia, di monnezza negli ultimi 30 anni ne è uscita tantissima anche da Mirafiori e da Cassino, per non psarlare di Arese, altrimenti perchè alla fine degli anni 70 l'Alfa Romeo era in fallimento?
Pomigliano viene usata solo come specchietto pe le allodole, alla fine ad essere fregati saremo noi alfisti che dovremo cambiare marchio e casa a meno di non voler guidare delle fiat con asstto ribassato e con lo semmino alfa sopra.

caro sasa' quando parli di fiat ricarrozzate non posso che essere daccordo con te,cosi come lo sono per la 159.....pero',come ti ho gia' detto tempo fa quando parli di alfa prefiat o di bmw non lo sono affatto.

purtroppo le mie esperienze con le alfa uscite da pomigliano sono pessime(non sto dando la colpa a nessuno e non e' mia intenzione trovare le cause) se in quella zona ci sono stabilimenti tra i migliori,per tecnologie e manodopera,sono daccordo sul fatto che alfa romeo deve costruire le sue auto in stabilimenti specifici(e l'ultimo stabilimento rimasto e' pomigliano).

non sono assolutissimamente daccordo che l'alfa romeo era in fallimento alla fine degli anni 70 perche' da arese usciva" mondezza".......

1) l'alfa romeo era una azienda statale e non poteva fallire.
2)negli anni 70 alfa romeo ha dovuto far fronte all'apertura dell'alfasud di pomigliano(e da li uscivano veramente auto scandalose che venivano verniciate con le lamiere gia' con la ruggine) non per una sua scelta ma per imposizione politica(non entro nel merito se fu giusto o meno).
3) gli anni 70 sono stati gli anni forse piu belli dal punto di vista della qualita della meccanica e di modelli ,c'era tutto quello che un appassionato di auto poteva desiderare-
-alfasud con ta e boxer
-le giulia inbattibili sia su strada che in pista(giulia-giuliaGT-GTV-berlina 2000 e 1750 con motorizzazioni dal 1.3 al 2000)
-alfetta con transaxle,alfetta GT e GTV con motorizzazioni dal 1.6 al 2000 e GTVturbodelta
-montreal con il V8
-alfa 6 con il busso V6
-nuova giulietta 1.3 1,6 1.8 e in seguito 2000 e turbodelta
-giulia diesel
rimaste in produzione contemporaneamemente fino al 1976.
e tutto questo in una situazione di crisi petrolifera(che colpiva solo le auto sportive e potenti),sicuramente la peggiore, con il canale di suez chiuso e i paesi arabi che non producevano petrolio,
se hai piu' o meno la mia eta' ricorderai(ero bambino,i festivi a piedi e la benzina a prezzi mai raggiunti in seguito.

quindi le cause della crisi(economica e non di capacita' o tecnologia) non sono dovute a colpe dell'alfa romeo ma a scelte politiche e alla situazione internazionale.....modelli Ottimi come l'alfetta e l'alfetta gt uscito con anni di ritardo(la gt e' stata messa in produzione 5 anni dopo la sua ultimazione e l'alfa 6 con il busso ben 10 anni dopo)che hanno portato a ritardi sia nello sviluppo futuro e sia come rientri economici....

Quindi le cause della crisi economica degli anni 70 fu non perche'da arese usciva"mondezza" ma perche qualcono per prendere voti o dare lavoro al sud ha deciso che alfa romeo(azienda statale) doveva farlo......un'altra causa fu quella della crisi petrolifera in un momento di totale rinnovo e con l'uscita di modelli assolutamente ottimi e superiori alla concorrenza....nulla a che vedere con la presunta "mondezza di arese"

ciao.
 
sasà65 ha scritto:
Anche adesso la tecnologia non manca, eppure la situazione sta diventando drammatica, l'Alfa Romeo dopo un decennio fatto molto bene con prodotti all'avanguardia, FATTI NELLO STABILIMENTO DI POMIGLIANO, ricomincia a far caga.re con prodotti NON FATTI A POMIGLIANOO.
Eppure, la litania è sempre la stessa.
Questa di Pomigliano bla bla bla .... è solo la storiella messa in giro proprio da chi a Torino ha interesse a chiudere lo stabilimento Alfa Romeo e chiudere definitivamente con le Alfa Romeo che si distinguono dalle altre tecnicamente.

P.S. Negli anni 70 fu deciso di aprire uno stabilimento nei pressi di Napoli in onore dell'Ing. Nicola ROMEO, che fu l'artefice del salvataggio dell'Alfa da fallimento certo negli anni 20. E l'Ing. Romeo er un napoletano.

Chi spara caxxate a vanvera ne conosce la storia e napisce di automoblili, ma lo fa solo per becera ignoranza. E sono proprio quelli che non si accorgono del giochetto che sta ricominciando in Fiat, e cioè quello di porendere una Fiat e rimarchiarla.

MOLTO DESOLANTE.

dai sasà che pomigliano qualche problemino ce l'ha...

ho sentito qualche mese fa dei rappresentanti della fabbrica che chiedevano a Fiat di dargli le commesse di un nuovo modello... per confermare la loro bravura industriale hanno sottolineato il fatto che sia la 156 che la 147 entrambe prodotte li sono state addirittura auto dell'anno...

un po' poco come motivazione un titolo dato da dei giornalisti alla presentazione delle vetture...

e anche vero che l'accuratezza manca anche su vetture costruite altrove... ma se da alfa ci si aspetta il top la musica deve cambiare... e il fatto che l'anno scorso gli stabilimenti sono stati chiusi per 3 mesi per far fare dei corsi di qualità a tutti gli operai... dimostra che Fiat ha cercato di alzare il livello... o almeno ci ha provato...

qualcuno di voi è mai salito su una delle ultime 500 prodotta in Polonia...? forse per una volta sarebbe buono imparare anche dai cugini dell'est...
 
autofede2009 ha scritto:
sasà65 ha scritto:
Anche adesso la tecnologia non manca, eppure la situazione sta diventando drammatica, l'Alfa Romeo dopo un decennio fatto molto bene con prodotti all'avanguardia, FATTI NELLO STABILIMENTO DI POMIGLIANO, ricomincia a far caga.re con prodotti NON FATTI A POMIGLIANOO.
Eppure, la litania è sempre la stessa.
Questa di Pomigliano bla bla bla .... è solo la storiella messa in giro proprio da chi a Torino ha interesse a chiudere lo stabilimento Alfa Romeo e chiudere definitivamente con le Alfa Romeo che si distinguono dalle altre tecnicamente.

P.S. Negli anni 70 fu deciso di aprire uno stabilimento nei pressi di Napoli in onore dell'Ing. Nicola ROMEO, che fu l'artefice del salvataggio dell'Alfa da fallimento certo negli anni 20. E l'Ing. Romeo er un napoletano.

Chi spara caxxate a vanvera ne conosce la storia e napisce di automoblili, ma lo fa solo per becera ignoranza. E sono proprio quelli che non si accorgono del giochetto che sta ricominciando in Fiat, e cioè quello di porendere una Fiat e rimarchiarla.

MOLTO DESOLANTE.

dai sasà che pomigliano qualche problemino ce l'ha...

ho sentito qualche mese fa dei rappresentanti della fabbrica che chiedevano a Fiat di dargli le commesse di un nuovo modello... per confermare la loro bravura industriale hanno sottolineato il fatto che sia la 156 che la 147 entrambe prodotte li sono state addirittura auto dell'anno...

un po' poco come motivazione un titolo dato da dei giornalisti alla presentazione delle vetture...

e anche vero che l'accuratezza manca anche su vetture costruite altrove... ma se da alfa ci si aspetta il top la musica deve cambiare... e il fatto che l'anno scorso gli stabilimenti sono stati chiusi per 3 mesi per far fare dei corsi di qualità a tutti gli operai... dimostra che Fiat ha cercato di alzare il livello... o almeno ci ha provato...

qualcuno di voi è mai salito su una delle ultime 500 prodotta in Polonia...? forse per una volta sarebbe buono imparare anche dai cugini dell'est...
Io proporrei una sorta di competizione, direi a tutti i dipendenti che per un certo periodo si apre una sfida Italia-Polonia e che alla fine verrà decretato il vincitore a seconda del grado di qualità raggiunta e per premio sarà affidata la produzione di un prossimo modello, secondo me si impegneranno molo di più.
 
sem1972 ha scritto:
autofede2009 ha scritto:
sasà65 ha scritto:
Anche adesso la tecnologia non manca, eppure la situazione sta diventando drammatica, l'Alfa Romeo dopo un decennio fatto molto bene con prodotti all'avanguardia, FATTI NELLO STABILIMENTO DI POMIGLIANO, ricomincia a far caga.re con prodotti NON FATTI A POMIGLIANOO.
Eppure, la litania è sempre la stessa.
Questa di Pomigliano bla bla bla .... è solo la storiella messa in giro proprio da chi a Torino ha interesse a chiudere lo stabilimento Alfa Romeo e chiudere definitivamente con le Alfa Romeo che si distinguono dalle altre tecnicamente.

P.S. Negli anni 70 fu deciso di aprire uno stabilimento nei pressi di Napoli in onore dell'Ing. Nicola ROMEO, che fu l'artefice del salvataggio dell'Alfa da fallimento certo negli anni 20. E l'Ing. Romeo er un napoletano.

Chi spara caxxate a vanvera ne conosce la storia e napisce di automoblili, ma lo fa solo per becera ignoranza. E sono proprio quelli che non si accorgono del giochetto che sta ricominciando in Fiat, e cioè quello di porendere una Fiat e rimarchiarla.

MOLTO DESOLANTE.

dai sasà che pomigliano qualche problemino ce l'ha...

ho sentito qualche mese fa dei rappresentanti della fabbrica che chiedevano a Fiat di dargli le commesse di un nuovo modello... per confermare la loro bravura industriale hanno sottolineato il fatto che sia la 156 che la 147 entrambe prodotte li sono state addirittura auto dell'anno...

un po' poco come motivazione un titolo dato da dei giornalisti alla presentazione delle vetture...

e anche vero che l'accuratezza manca anche su vetture costruite altrove... ma se da alfa ci si aspetta il top la musica deve cambiare... e il fatto che l'anno scorso gli stabilimenti sono stati chiusi per 3 mesi per far fare dei corsi di qualità a tutti gli operai... dimostra che Fiat ha cercato di alzare il livello... o almeno ci ha provato...

qualcuno di voi è mai salito su una delle ultime 500 prodotta in Polonia...? forse per una volta sarebbe buono imparare anche dai cugini dell'est...
Io proporrei una sorta di competizione, direi a tutti i dipendenti che per un certo periodo si apre una sfida Italia-Polonia e che alla fine verrà decretato il vincitore a seconda del grado di qualità raggiunta e per premio sarà affidata la produzione di un prossimo modello, secondo me si impegneranno molo di più.
Dipende... Credo che in certe zone d'Italia siano disposti a lasciare il primato ai polacchi...
 
Punto83 ha scritto:
La Mito sta in un segmento dove prima non c'era mai stata NESSUNA Alfa,e il suo scopo(riuscito) e' di attirare la clientela piu' giovane...comunque sono curioso di sentire qualcosa a riguardo delle altre amenita'...

la mito che cosa ha piu di una punto? se non un design barocco e il prezzo superiore? il manettino? ma dai
la 149 sarà una bravo giusto? bene allora compriamo l'originale.
voglio dire che un alfa non deve essere in tutto e per tutto una "banale" fiat, ma differenziarsi. avere la parte alta dei motori, telai, settaggi, ciclistica sua.
e poi sinché le migliori auto del gruppo fiat quanto a qualità costruttiva resteranno le panda da 7000 ? fatte in polonia la gente non spenderà 30.000 per auto dall'affidabilità traballante.
devono capire che le spie che si accendono come gli abeti a natale, i cofani sbilenchi e le marmitte che durano 8 mesi le devono lasciare perdere.
ma questo lo sanno tutti come e meglio di me.
immagino anche il buon marchionne.
che però viaggia in ferrari...lui
ciao grazie
 
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