<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Non c'è nessuna crisi... | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Non c'è nessuna crisi...

pphomebox ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Più che altro, bisogna anche pensare che un ritiro a 1.500? non è il costo reale per la concessionaria. Bisogna metterci su:

- Minivoltura
- Controlli ed eventuali ripristini
- Garanzia
- Pulizia periodica
- Tempo simato di giacenza
- Svalutazione nel tempo di cui sopra
- Sconto da fare al cliente al momento della vendita

I 1.500? di ritiro permuta, non sono quelli che il concessionario realmente spende, in termini di denaro, tempo e risorse, bensì sono molti di meno.

quindi per un totale di...?

Non saprei dirti l'entità di questi costi, non sono un commerciante nè lavoro nel settore autombile, tuttavia,il fattore iù importante è costituito dallo sconto e dalla svalutazione dell'auto. Senza contare che, vendendo la tua auto, il concessionario comunque si accolla una rogna.
 
EdoMC ha scritto:
pphomebox ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Più che altro, bisogna anche pensare che un ritiro a 1.500? non è il costo reale per la concessionaria. Bisogna metterci su:

- Minivoltura
- Controlli ed eventuali ripristini
- Garanzia
- Pulizia periodica
- Tempo simato di giacenza
- Svalutazione nel tempo di cui sopra
- Sconto da fare al cliente al momento della vendita

I 1.500? di ritiro permuta, non sono quelli che il concessionario realmente spende, in termini di denaro, tempo e risorse, bensì sono molti di meno.

quindi per un totale di...?

Non saprei dirti l'entità di questi costi, non sono un commerciante nè lavoro nel settore autombile, tuttavia,il fattore iù importante è costituito dallo sconto e dalla svalutazione dell'auto. Senza contare che, vendendo la tua auto, il concessionario comunque si accolla una rogna.
scusa ma non riesco a farmi capace di questa visione delle cose:
cosa fa il concessionario per mestiere? Vende patate?
se ci guadagna (e il punto qui è QUANTO ci guadagna mettendoti le mani intasca con i guanti eurotax) COME si fa a parlare di rogna? non può che essere un'ulteriore opportunità di guadagno...
è evidente che i soldi e le occasioni non le trovi sotto l'albero dei frutti maturi, ma se fosse così facile, cosa giustificherebbe il chiamarlo "lavoro"?
 
pphomebox ha scritto:
EdoMC ha scritto:
pphomebox ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Più che altro, bisogna anche pensare che un ritiro a 1.500? non è il costo reale per la concessionaria. Bisogna metterci su:

- Minivoltura
- Controlli ed eventuali ripristini
- Garanzia
- Pulizia periodica
- Tempo simato di giacenza
- Svalutazione nel tempo di cui sopra
- Sconto da fare al cliente al momento della vendita

I 1.500? di ritiro permuta, non sono quelli che il concessionario realmente spende, in termini di denaro, tempo e risorse, bensì sono molti di meno.

quindi per un totale di...?

Non saprei dirti l'entità di questi costi, non sono un commerciante nè lavoro nel settore autombile, tuttavia,il fattore iù importante è costituito dallo sconto e dalla svalutazione dell'auto. Senza contare che, vendendo la tua auto, il concessionario comunque si accolla una rogna.
scusa ma non riesco a farmi capace di questa visione delle cose:
cosa fa il concessionario per mestiere? Vende patate?
se ci guadagna (e il punto qui è QUANTO ci guadagna mettendoti le mani intasca con i guanti eurotax) COME si fa a parlare di rogna? non può che essere un'ulteriore opportunità di guadagno...
è evidente che i soldi e le occasioni non le trovi sotto l'albero dei frutti maturi, ma se fosse così facile, cosa giustificherebbe il chiamarlo "lavoro"?

Il fatto che una concessionaria venda auto, non significa che lo faccia per beneficenza. Se ti riconoscessero un valore "equo" sulla macchina che vai ad acquistare, e dopo questa rimanesse nel piazzale per mesi e mesi, svalutandosi, cosa succederebbe? che la concessionaria si mangerebbe il margine sul nuovo con le perdite sull'usato. Il grosso dei guadagni di una concessionaria è dato dalle vendite del nuovo, il ritiro dell'usato, soprattutto di certi usati, è un servizio che la concessionaria rende al consumatore, accollandosi l'onere della vendita. E, nel valore del ritiro, comprende il rischio d'impresa. Non sta bene il valore dato all'usato? benissimo, allora che il cliente se la venda da solo. Il ritiro dell'usato serve anche e soprattutto per "invogliare" il cliente a comprare il nuovo (o un altro usato).
 
franz3094 ha scritto:
9 anni e 453.000km, finchè cammina la tengo... ;)

Sono dell'avviso che se compri bene poi non c'è nessuna necessità di cambiare spesso auto.
Viaggi eh?! 13 anni e 390.000, anch io mi difendo.
Finchè cammina la tengo... ;)
 
crusader79 ha scritto:
pphomebox ha scritto:
crusader79 ha scritto:
senza andare troppo lontano dimmi tra 4 anni chi si compra una macchina di 10 anni euro3?
imho a 6000euro con costo a 1500euro è solo colpa tua;
forse ti è sfuggito ma ti ho già suggerito che c'è sempre l'opzione di venderla "a pezzi", mercato RICCO per un'auto tra i 6 e i 10 anni

e allora se vale cosi tanto perche non venderla in proprio o smontarla e venderla a pezzi da soli?
... anche aprirsi un autosalone?
 
EdoMC ha scritto:
Il fatto che una concessionaria venda auto, non significa che lo faccia per beneficenza. Se ti riconoscessero un valore "equo" sulla macchina che vai ad acquistare, e dopo questa rimanesse nel piazzale per mesi e mesi, svalutandosi, cosa succederebbe? che la concessionaria si mangerebbe il margine sul nuovo con le perdite sull'usato. Il grosso dei guadagni di una concessionaria è dato dalle vendite del nuovo, il ritiro dell'usato, soprattutto di certi usati, è un servizio che la concessionaria rende al consumatore, accollandosi l'onere della vendita. E, nel valore del ritiro, comprende il rischio d'impresa. Non sta bene il valore dato all'usato? benissimo, allora che il cliente se la venda da solo. Il ritiro dell'usato serve anche e soprattutto per "invogliare" il cliente a comprare il nuovo (o un altro usato).
rispetto la tua opinione ma, come penso avrai capito, non la condivido;
se leggi bene comunque non la condividono in molti: io non vendo auto, se il commerciante non ritira l'usato ad un valore ragionevole semplicemente NON vende il nuovo (a me)

se poi tu vuoi fare beneficienza ai concessionari accomodati pure
 
precis ha scritto:
Viaggi eh?! 13 anni e 390.000, anch io mi difendo.
Finchè cammina la tengo... ;)

Eh già, di strada ne ha fatta! Non tanto io, ma mio padre ci ha fatto il grosso dei km avendo lavorato fino a qualche mese fa a oltre 100km da casa, avanti e indietro ogni giorno. Ora per fortuna è tornato in città e la macchina si goda una meritata tregua... Quest'anno probabilmente non andrà oltre i 15-20k km. ;)

Che mezzo hai?
 
EdoMC ha scritto:
ato. Il grosso dei guadagni di una concessionaria è dato dalle vendite del nuovo, il ritiro dell'usato, soprattutto di certi usati, è un servizio che la concessionaria rende al consumatore, accollandosi l'onere della vendita. E, nel valore del ritiro, comprende il rischio d'impresa. Non sta bene il valore dato all'usato? benissimo, allora che il cliente se la venda da solo. Il ritiro dell'usato serve anche e soprattutto per "invogliare" il cliente a comprare il nuovo (o un altro usato).
a dire il vero i margini sul nuovo per un conce sono ... marginali. Il grosso è su manutenzione Ricambi e usato. Le auto sono diventate come le stampanti del pc che paghi quasi a prezzo di costo salvo essere salassato sulle cartucce.
Sempre per dare numeri, la redditività media attesa dalle case madri sulle proprie concessionarie (cioè il margine che sono disposte a lasciare ai conce posto che le case sono in grado di controllare tutto nei conti dei conce) varia dal 3 al 6% sul fatturato a seconda delle dimensioni della struttura. Su tutto: nuovo + usato + ricambi + servizio

Edit
Sono valori medi quindi il ricarico bestiale sull'olio (viene venduto al triplo del costo franco conce che a sua volta lo paga il doppio del suo valore) copre le perdite sul nuovo, così per fare un esempio.
 
pphomebox ha scritto:
EdoMC ha scritto:
Il fatto che una concessionaria venda auto, non significa che lo faccia per beneficenza. Se ti riconoscessero un valore "equo" sulla macchina che vai ad acquistare, e dopo questa rimanesse nel piazzale per mesi e mesi, svalutandosi, cosa succederebbe? che la concessionaria si mangerebbe il margine sul nuovo con le perdite sull'usato. Il grosso dei guadagni di una concessionaria è dato dalle vendite del nuovo, il ritiro dell'usato, soprattutto di certi usati, è un servizio che la concessionaria rende al consumatore, accollandosi l'onere della vendita. E, nel valore del ritiro, comprende il rischio d'impresa. Non sta bene il valore dato all'usato? benissimo, allora che il cliente se la venda da solo. Il ritiro dell'usato serve anche e soprattutto per "invogliare" il cliente a comprare il nuovo (o un altro usato).
rispetto la tua opinione ma, come penso avrai capito, non la condivido;
se leggi bene comunque non la condividono in molti: io non vendo auto, se il commerciante non ritira l'usato ad un valore ragionevole semplicemente NON vende il nuovo (a me)

se poi tu vuoi fare beneficienza ai concessionari accomodati pure

Io ai concessionari di beneficenza ne faccio ben poca, visto che compro solo automobili usate. Solo che mi metto nell'ottica di chi vende. D'altra perte, cambiando un'auto bella che funzionante, io sto solo alimentando un mio sfizio, un capriccio, o sto riparando a un errore di acquisto fatto in precedenza. Cn il cambiarla, sono io il primo a disprezzare il mio usato. Entrambe le cose, si pagano. Le vie, sono due: o decido di accollarmi l'onere di vendere da me la mia auto, oppure accetto una valutazione più bassa. Quando io voglio comprare un'auto (fino ad ora non ho mai dato un usato in permuta), io guardo il prezzo che viene richiesto, e mi metto nell'ottica che ciò che andrò a pagara sarà quella cifra. Non un centesimo in meno, perchè lo sconto (che esiste praticamente nel solo mercato dell'auto), andrà compensato con quanto poco verrà valutato l'usato che do in permuta (che, per inciso, sono io a dargli poco valore, se me ne libero prima della fine della sua vita utile). La minusvalutzione dell'usato, altro non è che il prezzo per la fretta di cambiare auto. Se proprio volessi dare maggiore valore all'auto che intendo cedere, allora me la vendo da me, e vedo quanto un altro privato è disposto a spendere per averlo. E solo dopo, compro l'auto dei miei sogni. Tutto dipende da quanto vale l'attesa. E' un po' come sistemare il giardino: puoi prendere qualche giorno e farti i lavori da te, usando tempo e fatica, oppure chiamare un giardiniere, che farà il lavoro in vece tua, più velocemente, magari meglio, però si fa pagare, giustamente, il proprio tempo e il proprio lavoro. Cedere al concessionario, è sempre e comunque una soluzione "di comodo". Vai li, gli sbologni l'auto della quale ti devi liberare, e ritiri la nuova: veloce, comodo, pratico. Ma non certo economico.
 
Mauro 65 ha scritto:
EdoMC ha scritto:
ato. Il grosso dei guadagni di una concessionaria è dato dalle vendite del nuovo, il ritiro dell'usato, soprattutto di certi usati, è un servizio che la concessionaria rende al consumatore, accollandosi l'onere della vendita. E, nel valore del ritiro, comprende il rischio d'impresa. Non sta bene il valore dato all'usato? benissimo, allora che il cliente se la venda da solo. Il ritiro dell'usato serve anche e soprattutto per "invogliare" il cliente a comprare il nuovo (o un altro usato).
a dire il vero i margini sul nuovo per un conce sono ... marginali. Il grosso è su manutenzione Ricambi e usato. Le auto sono diventate come le stampanti del pc che paghi quasi a prezzo di costo salvo essere salassato sulle cartucce.
Sempre per dare numeri, la redditività media attesa dalle case madri sulle proprie concessionarie (cioè il margine che sono disposte a lasciare ai conce posto che le case sono in grado di controllare tutto nei conti dei conce) varia dal 3 al 6% sul fatturato a seconda delle dimensioni della struttura. Su tutto: nuovo + usato + ricambi + servizio

Edit
Sono valori medi quindi il ricarico bestiale sull'olio (viene venduto al triplo del costo franco conce che a sua volta lo paga il doppio del suo valore) copre le perdite sul nuovo, così per fare un esempio.

Grazie per la precisazione, Mauro. Avevo sentito di qualcosa del genere, e non è una bella cosa, visto il fiorire di aziende che si occupano di manutenzione a prezzi più contenuti. Fossero tutti come me, le concessionarie sarebbero già chiuse tutte da un pezzo: auto rigorosamente usate, e manutenzione presso un'officina di fiducia.

EDIT: ho corretto il nome! L'auto verde mi ha tratto in inganno!
 
mikuni ha scritto:
Essendo arrivato a 7 anni e 90.000 km ho valutato l'ipotesi di cambiare auto, avendo sentito peraltro che c'è crisi e ci sono forti sconti. Quello che ho potuto vedere è che nei concessionari ci sono meno usati di un tempo e hanno prezzi esagerati. Sul nuovo sconti ce n'è ma tra comprare l'auto senza permuta e dare dentro l'usato la differenza è di circa 1.500 euro ovvero le valutazioni dell'usato più che valutazioni sono dei tentativi di furto. Considerando poi che ci sono anche il pizzo del 21% e gabelle varie ho desistito. Regalerò l'Ai-Phon 5 al meccanico per un bel tagliandone e farò ALMENO altri 7 anni e altri 90.000 km con l'arzilla vecchia. Quando rimarrò poi definitivamente e irrevocabilmente a piedi ci ripenserò.

io sono a 190.000 ..

con l'altra sono arrivato a 330.000 km .. 90.000 km è nuova .. :D
 
in tutto questo metteteci le garanzie di 5 o 7 anni a chilometraggio limitato. comunque sono della stessa opinione di edomc e mauro65.
 
EdoMC ha scritto:
Io ai concessionari di beneficenza ne faccio ben poca, visto che compro solo automobili usate. Solo che mi metto nell'ottica di chi vende. D'altra perte, cambiando un'auto bella che funzionante, io sto solo alimentando un mio sfizio, un capriccio, o sto riparando a un errore di acquisto fatto in precedenza. Cn il cambiarla, sono io il primo a disprezzare il mio usato. Entrambe le cose, si pagano. Le vie, sono due: o decido di accollarmi l'onere di vendere da me la mia auto, oppure accetto una valutazione più bassa. Quando io voglio comprare un'auto (fino ad ora non ho mai dato un usato in permuta), io guardo il prezzo che viene richiesto, e mi metto nell'ottica che ciò che andrò a pagara sarà quella cifra. Non un centesimo in meno, perchè lo sconto (che esiste praticamente nel solo mercato dell'auto), andrà compensato con quanto poco verrà valutato l'usato che do in permuta (che, per inciso, sono io a dargli poco valore, se me ne libero prima della fine della sua vita utile). La minusvalutzione dell'usato, altro non è che il prezzo per la fretta di cambiare auto. Se proprio volessi dare maggiore valore all'auto che intendo cedere, allora me la vendo da me, e vedo quanto un altro privato è disposto a spendere per averlo. E solo dopo, compro l'auto dei miei sogni. Tutto dipende da quanto vale l'attesa. E' un po' come sistemare il giardino: puoi prendere qualche giorno e farti i lavori da te, usando tempo e fatica, oppure chiamare un giardiniere, che farà il lavoro in vece tua, più velocemente, magari meglio, però si fa pagare, giustamente, il proprio tempo e il proprio lavoro. Cedere al concessionario, è sempre e comunque una soluzione "di comodo". Vai li, gli sbologni l'auto della quale ti devi liberare, e ritiri la nuova: veloce, comodo, pratico. Ma non certo economico.
guarda...ti ho già scritto che rispetto ma non condivido, ma tu insisti a proporre le stesse tesi, quindi mi sento di sottolineare i punti deboli che trovo...
il primo in assoluto è una sorpresa, ma come, in un altro thread non avevi scritto che non avevi mai venduto nulla in vita tua?!? e adesso scrivi che l'usato te lo vendi da te?!?
magari mi sbaglio, poi vado a controllare...
il secondo...ma...dici sul serio quando scrivi che cambiare l'auto prima dei dieci anni o 240000km è uno sfizio?!? con tutte le magagne e le rotture di scatole che si sentono in giro anche sui modelli nuovi, con i problemi che creano le case e i concessionari anche in garanzia, senza tenere conto che l'auto è un prodotto complesso, che spesso deve coprire delle esigenze che nel tempo cambiano e che sono strettamente legate alla capacità di spesa del momento?
...per me il tuo ragionamento non si adatta alla maggioranza degli automobilisti, che però ormai visto l'andazzo sono costretti a tirare avanti sperando di non avere magagne!
il terzo è il prezzo: DOVREBBE essere stabilito dal mercato, NON da eurotax o dal singolo concessionario che non viene messo in concorrenza con gli altri: se compri al prezzo indicato fai CON MOLTA PROBABILITÀ beneficienza, anche senza permuta, perché il commerciante (anche da quello che si può leggere nei vari commenti) si tiene un margine ulteriore di trattativa, dopo essersi già posizionato MOLTO lontano dal valore eurotax vendite (e anche quotauto)
...e poi...I SOGNI...scusa ma questa non riesco a leggerla...secondo te comprando la mia auto attuale ho realizzato un sogno e il sogno lo do via dopo due/tre anni?
per me un sogno realizzato è per tutta la vita, magari invecchiando non ne farei l'auto principale, ma ne andrei a comperare un'altra e NON avrei usato da permutare...
se compro un'auto un po' più accessoriata o con un motore un po' più performante lo faccio unicamente per cercare un minimo di piacere di guida in quei pochi momenti di libertà dal traffico e dagli impegni lavorativi...i sogni...mah!?!
in ultimo ti segnalo che hai quotato Mauro 65 che afferma che il concessionario guadagna più dall'usato che dal nuovo, mentre tu scrivi che il commerciante elargisce "favori" nel ritirare queste "rogne" di usato...

mi sembra che si comincino a portare degli argomenti pretestuosi per evitare l'argomento...invito chiunque a portare dei NUMERI VERIFICABILI sui quali confrontarsi...perché alla fine, se non fosse chiaro, ognuno spende i propri soldi come preferisce...e se ritiene di volerli regalare ai commercianti d'auto, si accomodi pure

personalmente lo ritengo un furto quasi legalizzato
 
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