<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo. | Page 248 | Il Forum di Quattroruote

Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo.

Corretta sequenza foto ------ 8082 --- 8084 --- 8085 ---

Attached files /attachments/1780795=35020-DSCF8082.JPG /attachments/1780795=35021-DSCF8084.JPG /attachments/1780795=35019-DSCF8085.JPG
 
Corretta sequenza foto ----- 8088 --- 8090 --- 8092 ---

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Corretta sequenza foto ---- 8093 --- 8096 --- 8097 ---

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Per fortuna che ho segnalato la Corretta Sequenza Foto per ogni blocco di 3 foto inviate !!! Sono arrivate tutte sballate !! :evil:

ULTIME 2 FOTO = 8099 --- 8101 -----

Buona Domenica a tutti. :thumbup:

Attached files /attachments/1780798=35028-DSCF8099.JPG
 
Gt_junior ha scritto:
spider ha scritto:
Certo se la stampa fosse veramente libera (mi dispiace dirlo ma che differenza tra 4R di allora e ora...) dovrebbe segnalare questo SCANDALO ad ogni uscita.
E' come se si boicottassero e maltrattassero gli Uffizi, questo è il pari valore del museo storico di Arese,vale più di ogni altro museo automobilistico in Italia, e questo indipendentemente dalla nostra passione.
Vedrete che prima o poi si passerà all'europa,la cosa andrà segnalata in un ambito fuori confine e la vergogna italiana sarà grandiosa...
Ma i "giovani" torinesi cosa pensano, il sig. Lapo che sembra così presente nell'immagine dov'è?

A voi il commento...

http://www.quattroruote.it/news/milano/2014/03/20/museo_alfa_romeo_il_tar_rimanda_a_ottobre_la_decisione_sul_vincolo.html

Per capire quale sarà il destino del Museo Alfa Romeo si dovrà attendere ancora. La prima udienza presso il Tar della Lombardia, al quale la Fiat si era appellata nel 2011 contro il vincolo posto dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali sulle vetture, sul Centro Documentazione e sugli edifici che le ospitano, si è conclusa con un rinvio. Il giudice, che ha incontrato le parti a porte chiuse, ha respinto la richiesta di sospensione preventiva del vincolo presentata dall'azienda, rimandando la discussione sul merito del vincolo stesso al 24 ottobre prossimo. Una decisione che sembra segnare un punto a favore del ministero dei Beni Culturali.

Fuori tempo massimo per l'Expo. Di fatto, questo significa che il progetto di recupero e ampliamento del Museo presentato dalla Fiat (e anticipato da Quattroruote nel dicembre scorso) quasi certamente non si potrà realizzare in tempo per l'Expo. Alla fine di ottobre, infatti, mancheranno solo sei mesi all'inaugurazione dell'Esposizione universale: troppo pochi per eseguire i lavori.

Il nodo dei doppioni. Oggetto del contendere sono alcuni pezzi della collezione, che la Fiat chiedeva di poter svincolare e vendere, per ricavare parte dei fondi da destinare al progetto. Progetto che è stato valutato positivamente dalla stessa Sovrintendenza. Su questi esemplari sembrava poter essere trovato un accordo che superasse il problema del vincolo. Per promuoverlo si era speso anche Roberto Maroni, proponendo di creare una fondazione che potesse acquistare le vetture svincolate, lasciandole però a disposizione della collettività presso il Museo. Regione Lombardia, Fiat, Beni Culturali e Comune di Arese si erano più volte seduti intorno a un tavolo nei mesi scorsi e sembrava che un accordo si potesse raggiungere. Ma, secondo indiscrezioni, qualcosa, poi, è andato storto: il tavolo è saltato e la partita è tornata a disputarsi nelle aule del tribunale amministrativo. Dove si gioca il tutto per tutto: il vincolo sull'intera collezione. Intanto, il Museo resta chiuso e il rischio che continui a esserlo a lungo torna altissimo.

Laura Confalonieri


In questo passaggio (in rosso) della giornalista di 4R paiono sfuggire due aspetti :
PRIMO : che nessuno ha mai avuto evidenza del progetto presentato da Fiat. Alla Sovrintendenza non pare ve ne sia arrivata domanda, se poi per progetto si intende un "render" che si fa in due giorni di lavoro (quello appena abbozzato sulla rivista che ci ospita), direi che è un po' poco per dichiararlo "progetto, a meno che, anche in questo caso, progettisti si sono barricati in qualche capannone fantasma. Solo che i progetti vanno sviluppati e presentati, per approvazione, agli Enti competenti.
SECONDO : l'Expo e' un evento che ha una durata limitata nel tempo. Non vedo motivi per non iniziare oggi o a Ottobre 2014 un progetto che ha come suo obiettivo, non l'Expo bensì l'usufruibilità nei prossimi decenni.


OT : vorrei segnalare che non riesco a collegarmi sul link dell'articolo per poter rispondere direttamente alla giornalista.
Da quando è' cambiato il sito di 4R, con il mio IPad non si riesce più ad avere una navigazione fluida, otre che disturbata da un striscia pubblicitaria davvero insopportabile, al limite dell'insulto.
 
Il "quasi" usato in questo passaggio é rivelatorio:

Di fatto, questo significa che il progetto di recupero e ampliamento del Museo presentato dalla Fiat (e anticipato da Quattroruote nel dicembre scorso) quasi certamente non si potrà realizzare intempo per l'Expo.

Chiunque sappia di cosa si parla tecnicamente e si sappia fare quattro conti con le tempistiche di certo tipo di lavori, sa bene che in sei mesi in italia non si tira su nemmeno un pollaio, nemmeno con tutti gli schiavi schierati per erigere la piramide di Cheope o tutte le maestranze messe in campo per ristrutturare tutti gli impianti sportivi di una nazione per i mondiali di calcio. Nemmeno se ci fosse un progetto approvato e benedetto da tutte le parti competenti ed esecutivo, figuriamoci se fosse confermato, come si legge, che il "progetto" é solo un disegnino raffigurativo. Di questa portata poi....

In questo "quasi" sta la cattiva informazione, la carotina che Fca agita per suggerire che, "se qualcuno fa qualcosa", potremmo forse ancora essere in tempo per fare qualcos' altro.

Questo elemento comico suggerisce che siamo davanti ad un comunicato dettato dall'ufficio stampa Fca, su cui nessuno si é peritato di trovare qualche riscontro tecnico, un minimo di fact checking. Sciocchezze conto terzi. Una cosa imbarazzante davvero, tantopiú che non é mica obbligatorio schierarsi pro o contro qualcuno, basterebbe avere la grazia di non far cicrolare balle, o almeno metterle fra un bel virgolettato, cosí almeno se ne assume la responsabilità chi le detta. Viene davvero da pensare che anche la professionalitá e capacitá critica della stampa sia finita rinchiusa in qualche capannone fantasma.
 
Gt_junior ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
spider ha scritto:
Certo se la stampa fosse veramente libera (mi dispiace dirlo ma che differenza tra 4R di allora e ora...) dovrebbe segnalare questo SCANDALO ad ogni uscita.
E' come se si boicottassero e maltrattassero gli Uffizi, questo è il pari valore del museo storico di Arese,vale più di ogni altro museo automobilistico in Italia, e questo indipendentemente dalla nostra passione.
Vedrete che prima o poi si passerà all'europa,la cosa andrà segnalata in un ambito fuori confine e la vergogna italiana sarà grandiosa...
Ma i "giovani" torinesi cosa pensano, il sig. Lapo che sembra così presente nell'immagine dov'è?

A voi il commento...

http://www.quattroruote.it/news/milano/2014/03/20/museo_alfa_romeo_il_tar_rimanda_a_ottobre_la_decisione_sul_vincolo.html

Per capire quale sarà il destino del Museo Alfa Romeo si dovrà attendere ancora. La prima udienza presso il Tar della Lombardia, al quale la Fiat si era appellata nel 2011 contro il vincolo posto dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali sulle vetture, sul Centro Documentazione e sugli edifici che le ospitano, si è conclusa con un rinvio. Il giudice, che ha incontrato le parti a porte chiuse, ha respinto la richiesta di sospensione preventiva del vincolo presentata dall'azienda, rimandando la discussione sul merito del vincolo stesso al 24 ottobre prossimo. Una decisione che sembra segnare un punto a favore del ministero dei Beni Culturali.

Fuori tempo massimo per l'Expo. Di fatto, questo significa che il progetto di recupero e ampliamento del Museo presentato dalla Fiat (e anticipato da Quattroruote nel dicembre scorso) quasi certamente non si potrà realizzare in tempo per l'Expo. Alla fine di ottobre, infatti, mancheranno solo sei mesi all'inaugurazione dell'Esposizione universale: troppo pochi per eseguire i lavori.

Il nodo dei doppioni. Oggetto del contendere sono alcuni pezzi della collezione, che la Fiat chiedeva di poter svincolare e vendere, per ricavare parte dei fondi da destinare al progetto. Progetto che è stato valutato positivamente dalla stessa Sovrintendenza. Su questi esemplari sembrava poter essere trovato un accordo che superasse il problema del vincolo. Per promuoverlo si era speso anche Roberto Maroni, proponendo di creare una fondazione che potesse acquistare le vetture svincolate, lasciandole però a disposizione della collettività presso il Museo. Regione Lombardia, Fiat, Beni Culturali e Comune di Arese si erano più volte seduti intorno a un tavolo nei mesi scorsi e sembrava che un accordo si potesse raggiungere. Ma, secondo indiscrezioni, qualcosa, poi, è andato storto: il tavolo è saltato e la partita è tornata a disputarsi nelle aule del tribunale amministrativo. Dove si gioca il tutto per tutto: il vincolo sull'intera collezione. Intanto, il Museo resta chiuso e il rischio che continui a esserlo a lungo torna altissimo.

Laura Confalonieri


Anche sul ultimo passaggio trasuda una presa di posizione a me incomprensibile.
PRIMO : chi ha detto che trattasi di doppioni. Io avrei scritto "presunti doppioni" oppure "che La Proprietà considera doppioni".
SECONDO : perché mai una Sovrintendenza dovrebbe "superare" su un vincolo da Lei apposto ?
TERZO : l'ultimo passaggio poi non è sostenibile. Il museo rimane chiuso SENZA un vero motivo!
La decisione di tenerlo chiuso non è della Sovrintendenza (come un lettore di passaggio potrebbe sottointendere), ma deciso da Fiat e solo da Fiat.
Quindi il concetto di rischio qui non esiste, non esistendo il principio di imponderabilità, ma si tratta della unica, sola e immotivata decisione di Fiat.

OT : vorrei segnalare che non riesco a collegarmi sul link dell'articolo per poter rispondere direttamente alla giornalista.
 
Gt_junior ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
spider ha scritto:
Certo se la stampa fosse veramente libera (mi dispiace dirlo ma che differenza tra 4R di allora e ora...) dovrebbe segnalare questo SCANDALO ad ogni uscita.
E' come se si boicottassero e maltrattassero gli Uffizi, questo è il pari valore del museo storico di Arese,vale più di ogni altro museo automobilistico in Italia, e questo indipendentemente dalla nostra passione.
Vedrete che prima o poi si passerà all'europa,la cosa andrà segnalata in un ambito fuori confine e la vergogna italiana sarà grandiosa...
Ma i "giovani" torinesi cosa pensano, il sig. Lapo che sembra così presente nell'immagine dov'è?

A voi il commento...

http://www.quattroruote.it/news/milano/2014/03/20/museo_alfa_romeo_il_tar_rimanda_a_ottobre_la_decisione_sul_vincolo.html

Per capire quale sarà il destino del Museo Alfa Romeo si dovrà attendere ancora. La prima udienza presso il Tar della Lombardia, al quale la Fiat si era appellata nel 2011 contro il vincolo posto dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali sulle vetture, sul Centro Documentazione e sugli edifici che le ospitano, si è conclusa con un rinvio. Il giudice, che ha incontrato le parti a porte chiuse, ha respinto la richiesta di sospensione preventiva del vincolo presentata dall'azienda, rimandando la discussione sul merito del vincolo stesso al 24 ottobre prossimo. Una decisione che sembra segnare un punto a favore del ministero dei Beni Culturali.

Fuori tempo massimo per l'Expo. Di fatto, questo significa che il progetto di recupero e ampliamento del Museo presentato dalla Fiat (e anticipato da Quattroruote nel dicembre scorso) quasi certamente non si potrà realizzare in tempo per l'Expo. Alla fine di ottobre, infatti, mancheranno solo sei mesi all'inaugurazione dell'Esposizione universale: troppo pochi per eseguire i lavori.

Il nodo dei doppioni. Oggetto del contendere sono alcuni pezzi della collezione, che la Fiat chiedeva di poter svincolare e vendere, per ricavare parte dei fondi da destinare al progetto. Progetto che è stato valutato positivamente dalla stessa Sovrintendenza. Su questi esemplari sembrava poter essere trovato un accordo che superasse il problema del vincolo. Per promuoverlo si era speso anche Roberto Maroni, proponendo di creare una fondazione che potesse acquistare le vetture svincolate, lasciandole però a disposizione della collettività presso il Museo. Regione Lombardia, Fiat, Beni Culturali e Comune di Arese si erano più volte seduti intorno a un tavolo nei mesi scorsi e sembrava che un accordo si potesse raggiungere. Ma, secondo indiscrezioni, qualcosa, poi, è andato storto: il tavolo è saltato e la partita è tornata a disputarsi nelle aule del tribunale amministrativo. Dove si gioca il tutto per tutto: il vincolo sull'intera collezione. Intanto, il Museo resta chiuso e il rischio che continui a esserlo a lungo torna altissimo.

Laura Confalonieri


Anche sul ultimo passaggio trasuda una presa di posizione a me incomprensibile.
PRIMO : chi ha detto che trattasi di doppioni. Io avrei scritto "presunti doppioni" oppure "che La Proprietà considera doppioni".
SECONDO : perché mai una Sovrintendenza dovrebbe "superare" su un vincolo da Lei apposto ?
TERZO : l'ultimo passaggio poi non è sostenibile. Il museo rimane chiuso SENZA un vero motivo!
La decisione di tenerlo chiuso non è della Sovrintendenza (come un lettore di passaggio potrebbe sottointendere), ma deciso da Fiat e solo da Fiat.
Quindi il concetto di rischio qui non esiste, non esistendo il principio di imponderabilità, ma si tratta della unica, sola e immotivata decisione di Fiat.

OT : vorrei segnalare che non riesco a collegarmi sul link dell'articolo per poter rispondere direttamente alla giornalista.


Ho appena postato un mio intervento, molto simile a quanto scritto da me qui, indirizzato all'autore (autrice) dell'articolo, tra i commenti dedicati allo stesso.
Sposterei anche li qualche nostra riflessione. È più visibile.

Ho chiesto una replica.
 
Grazie Giampi per il reportage sulla rivista

Non sapevo esistesse una pubblicazione "interna", ad uso e consumo (se ho capito bene) del personale aziendale.

Un ottimo veicolo per rinsaldare il senso d'appartenenza alla casa, che mi chiedo se abbia "analoghi" esempi oggidì in casa Fiat.

Noto anche che si tratta di pubblicazioni risalenti agli anni 50 e 70: fino a quando è stato pubblicato?
Mi chiedo se esistesse ancora nell'epoca di "scontro" sindacale e politico degli anni 70 e 80... :cry:

Grazie in anticipo per le risposte
 
Scusate ma nessuno impedisce a Fiat di presentare un progetto per la riqualificazione del Museo.
Così come nessuno impedisce a Fiat di presentare alla soprintendenza una richiesta di ridefinizione del vincolo, senza la necessità di continuare a percorrere la strada dello scontro giudiziale.
Non vorrei che passasse la linea, more solito, che non se ne farà nulla per colpa dei tempi della giustizia.
L'articolo sembra riferire di una udienza interlocutoria con un rinvio lungo, facendo quasi passare in secondo piano il rigetto della sospensiva che, di fatto, è anticipatorio del giudizio sul merito.
Il rinvio è così lungo perché c'è già stato una decisione ancorché su una questione urgente.
 
Kren2 ha scritto:
Scusate ma nessuno impedisce a Fiat di presentare un progetto per la riqualificazione del Museo.
Così come nessuno impedisce a Fiat di presentare alla soprintendenza una richiesta di ridefinizione del vincolo, senza la necessità di continuare a percorrere la strada dello scontro giudiziale.
Non vorrei che passasse la linea, more solito, che non se ne farà nulla per colpa dei tempi della giustizia.
L'articolo sembra riferire di una udienza interlocutoria con un rinvio lungo, facendo quasi passare in secondo piano il rigetto della sospensiva che, di fatto, è anticipatorio del giudizio sul merito.
Il rinvio è così lungo perché c'è già stato una decisione ancorché su una questione urgente.

8)
 
vecchioAlfista ha scritto:
Grazie Giampi per il reportage sulla rivista

Non sapevo esistesse una pubblicazione "interna", ad uso e consumo (se ho capito bene) del personale aziendale.

Un ottimo veicolo per rinsaldare il senso d'appartenenza alla casa, che mi chiedo se abbia "analoghi" esempi oggidì in casa Fiat.

Noto anche che si tratta di pubblicazioni risalenti agli anni 50 e 70: fino a quando è stato pubblicato?
Mi chiedo se esistesse ancora nell'epoca di "scontro" sindacale e politico degli anni 70 e 80... :cry:

Grazie in anticipo per le risposte

Un saluto a Te , carissimo. ;)

Si, quella pubblicazione era ad uso delle Maestranze dell' ALFA e sinceramente non sono a conoscenza se terminò ed in quale anno.

Credo che l'amico CZZMHL , che recentemente ha scritto qui circa la presenza lavorativa del Suo papà per tanti anni in ALFA, possa
saperne di più.

Due anna fa circa, mi pare di avere letto su questo Forum che anche il papà di 156JTD aveva prestato le Sue mansioni all'interno
della CASA.

Chissà se anche lui ricorda qualcosa.

Circa la Fiat, ricordo - ( è un ricordo datato anni '60 - '70 e '80 -- ora non so perchè hanno modificato tutto ...anche le costruzioni) -- che gestiva le Colonie Estive per i figli dei dipendenti perchè
a metà "rettifilo " della S.S. Aurelia tra Torre del Mare e Spotorno (SV) esisteva una grande e bella costruzione in cui soggiornavano i bimbi dei dipendenti di Torino - che poi tutte le mattine li portavano nella spiaggia distante solo 50 mt. dalla residenza -.

Di certo so che poi nel 1966 l' ALFA presentò il S/ " il Quadrifoglio "
che era prettamente riservato alla clientela ma era a disposizione di tutti i collaboratori.

Ti inserisco la foto della prima copertina del " Quadrifoglio " e ripropongo l' articolo di presentazione del Dott. Luraghi.

Ricevi un caro saluto. :D :thumbup:

Attached files /attachments/1781288=35077-DSCF7913- ANNO 1966-67.JPG /attachments/1781288=35076-DSCF8104 - Anno I%c2%b0 - Numero 1 - Rivista il Quadrifoglio - Ottobre 1966.JPG
 
Ritorno, non me ne voglia il buon Giampi47, sull'argomento museo, perché ho leto ieri, non ricordo il link, che Marchionne annuncerà ben 7 modelli (in realtà 5 + 2varianti) per il 2018, di cui la prima non prima del 2016 (alla faccia di chi sosteneva che almeno un modello era già pronto da sfornare).
Ora mi domando, al di la' del merito della notizia di per se, come può essere che Fiat debba vendere parte della sua collezione per sostenere il costo della tanto agognata ristrutturazione, valore intorno ai 20mil euro Max, e dall'altra parte annunciare un piano di rilancio che vorrà almeno 7miliardi di investimento.
Ecco perché il quadro delle cose non torna.
 
Gt_junior ha scritto:
Ritorno, non me ne voglia il buon Giampi47, sull'argomento museo, perché ho leto ieri, non ricordo il link, che Marchionne annuncerà ben 7 modelli (in realtà 5 + 2varianti) per il 2018, di cui la prima non prima del 2016 (alla faccia di chi sosteneva che almeno un modello era già pronto da sfornare).
Ora mi domando, al di la' del merito della notizia di per se, come può essere che Fiat debba vendere parte della sua collezione per sostenere il costo della tanto agognata ristrutturazione, valore intorno ai 20mil euro Max, e dall'altra parte annunciare un piano di rilancio che vorrà almeno 7miliardi di investimento.
Ecco perché il quadro delle cose non torna.

Associandomi nel chiedere venia a Giampi, trovo il tuo un dubbio molto interessante, anzi direi più una contraddizione in termini.
Da un lato si annuncia un piano di rilancio in grande stile, rinnegando platealmente, con tanto di pubblica ammenda, ciò che fiat ha fatto nella sua gestione di Alfa, per tornare a riprendere la strada interrotta nel 1986 e quindi TP motori solo Alfa ecc, e dall'altro si tenta di vendere il patrimonio storico ed il luogo simbolo di quella strada che avrebbe invece un immenso e mostruoso ritorno di immagine. Pensate solo a livello di marketing e risonanza mondiale la presentazione della nuova giulia all'interno del museo circondata dalle sue antenate.

E altra domandina come hanno fatto a trovare invece 18 mln di euro per sponsorizzare l'Eintrach di Francoforte?
 
fpaol68 ha scritto:
si annuncia un piano di rilancio in grande stile, rinnegando platealmente, con tanto di pubblica ammenda, ciò che fiat ha fatto nella sua gestione di Alfa, per tornare a riprendere la strada interrotta nel 1986 e quindi TP motori solo Alfa ecc
Almeno di questo dovresti gioire, spero!!
 
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