<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo. | Page 242 | Il Forum di Quattroruote

Museo Alfa Romeo: finalmente il TAR ha respinto il vergognoso ricorso contro il vincolo.

SIAMO STATI NOI A DIRE CHE PER RISTRUTTURARE IL MUSEO "BASTAVANO" 20 MILIONI DI EURO E NON 100 COME FIAT, E NON SOLO, SOSTENEVANO.

SIAMO STATI NOI QUI A DIRE CHE IL RICORSO E' UNA VERGOGNA

SIAMO STATO NOI QUI A DIRE CHE L'UNICO E VERO OBIETTIVO DI FIAT, NON È' ARRIVARE ALL' EXPO CON IL MUSEO APERTO, MA TOGLIERE IL VINCOLO PER POTER VENDERE TUTTA L'AREA DA ASSERVIRE AL NUOVO PIANO EDIFICATORIO.

SIAMO STATI NOI A PROMUOVERE E, IN QUALCHE MODO SOLLECITARE, TRAMITE IL GIORNALISTA BORTUZZO, DI DARE ECO A QUESTA VICENDA ANCHE SU CANALI NAZIONALI.

QUESTO TOPIC, QUESTO FORUM, SONO L'ANTIDOTO CONTRO LA SCIAGURATA GESTIONE DI FIAT VS IL MARCHIO ALFA ROMEO.

IMMAGINO L'IMBARAZZO DELLA RIVISTA CHE CI OSPITA.....MA QUESTA E' LA VERA VOCE DEI LETTORI. AMEN
 
http://www.f1passion.it/2014/02/arese-terra-di-motori-spenti/

Questo e' il testo che trovate nel link qui sopra

"
26 febbraio 2014 - Che in un paese ?tormentoso e tormentato? come il nostro il museo simbolo dell?Alfa Romeo di Arese, periferia di Milano, sia chiuso da tre anni non dovrebbe fare neppure più notizia.

Forse dovrebbe farla il fatto che non si riesca, in occasione dell?Expo del prossimo anno, a fare una linea metrò che colleghi Linate al centro della città, o che non sia proprio possibile, sempre entro maggio 2015, collegare il terminal due di Malpensa (punto d?approdo di tanti voli low cost) a Malpensa uno con un paio di chilometri di linea ferrata, sotterranea o a cielo aperto.


Ma ormai nemmeno questo, da noi, fa notizia. Abbiamo voluto così tanto questa Expo 2015, ricordo le dichiarazioni del tempo di Maria Letizia Moratti, i viaggi ?facilitati? dei commissari della manifestazione con il traffico milanese bloccato al loro passaggio, le insinuazioni sui ?regali? fatti per avere i voti necessari alla vittoria meneghina, e adesso che ce l?abbiamo non siamo capaci di collegare adeguatamente la città ai suoi aeroporti.

Del resto, non siamo capaci di aprire un museo, quello dell?Alfa Romeo di Arese, che è un simbolo della storia automobilistica del nostro paese. Se n?è parlato l?altro giorno proprio ad Arese dove c?era, fra l?altro un signore di nome Maurizio Sala. Nipote, Maurizio, di un certo Giuseppe Eugenio Luraghi, editore, scrittore ma anche presidente della stessa Alfa Romeo fra gli anni Sessanta e Settanta.

Maurizio l?altro giorno si è svegliato all?alba è partito da Treviso per essere in mattinata ad Arese domenica scorsa, e illustrare ai pochi presenti all?auditorium Aldo Moro perché un museo dell?auto può essere anche un investimento economico. Peccato non ci fossero i dirigenti Fiat ad ascoltarlo, peccato non ci fosse, per dire, un Sergio Marchionne o un John Elkann. Ma si sa, loro hanno molto da fare, ormai divisi fra Detroit, Amsterdam e Londra.

Peccato non ci fosse nemmeno, per dire, un Dario Franceschini, neo ministro dei Beni, delle Attività Culturari e del Turismo che, con un famigerato tweet, ha subito dichiarato ?Proverò a portare cultura e turismo al centro dell?azione di governo del paese con il più grande patrimonio culturale del mondo?. Wow! Beh, il buon Maurizio Sala avrebbe ricordato a lui e agli amici della Fiat, in altre faccende affaccendati, che la cosa riesce da tempo, in altri posti forse meno culturalmente votati.

Negli Stati Uniti, ad esempio, al museo Henry Ford (uno dei 33 museo dedicati all?auto dal paese a stelle e strisce) vendono qualcosa come tre milioni di dollari in gadget l?anno e il museo stesso ha un giro d?affari complessivo di quasi 60 milioni di dollari, sempre annui.

In Germania, ad esempio, la BMW a Monaco di Baviera ha oltre due milioni di visitatori l?anno nel suo museo, dove, oltre a esserci cinque ristoranti, hanno venduto l?anno scorso 76 mila BMW chiavi in mano. L?Alfa nel 2013, in tutto il mondo, ne ha vendute di meno.


Anche l?Audi a Ingolstadt fa qualcosa del genere: 450 mila visitatori, 4 ristoranti, 450 dipendenti e 80 mila auto vendute nella concessionaria presente all?interno del museo. Si potrebbe andare avanti parlando della Mercedes (un milione di visitatori annui al museo di Stoccarda), del museo della Volkswagen (1,3 milioni di visitatori) , della Porsche, della Peugeot, ma viene solo da piangere o da incazzarsi come iene a proseguire nella lista.

Ad Arese siamo al punto che il museo Alfa Romeo è stato chiuso nel febbraio 2011 dalla Fiat, dopo che il Ministero dei Beni Culturali ci ha messo un vincolo su richiesta del Comune di Arese (richiesta caldeggiata da tutti gli aficionados del Biscione) perché questi temeva potessero essere venduti alcuni dei modelli più prestigiosi per fare cassa.


Le novità dei giorni scorsi dicevano di un tentativo di mediazione fra Fiat e Ministero compiuto da Regione Lombardia. È l?assessore a Cultura e Sviluppo di Arese Giuseppe Augurusa a spiegarlo: ?La Fiat presenta un piano di ristrutturazione dell?area e del museo, ma vuole poter avere mano libera su otto auto dello stesso museo, otto auto che, vendute, consentirebbero un recupero del venti per cento dell?investimento previsto dall?azienda torinese? (torinese, si fa per dire).

Questo non è un?operazione speculativa, dice la Fiat, bensì, riporta Augurusa ?? risponde a criteri di sobrietà, necessari in un periodo del genere?. Mentre viene prodotta una mozione bipartisan (PD e Lega) in Consiglio Regionale e viene presentata un?interrogazione parlamentare presentata dal deputato di Vimercate
Roberto Rampi (PD), la Regione Lombardia si fa avanti con Fiat dicendo che una Fondazione da lei messa in piedi in quattro e quattr?otto potrebbe scongiurare la fuga di questi otto capolavori.

Ma, continua l?assessore di Arese (Arese mai coinvolta, come del resto Lainate, l?altro Comune interessato, in questi ?tavoli?) ?? con che soldi la Regione finanzia questa Fondazione??- Nel frattempo si sarebbe fatto sentire anche il Ministero (cito e sintetizzo ancora Augurusa): ?Otto no, ma valutando i cosiddetti doppioni, tre si può fare, quindi tre modelli potrebbero essere venduti?.

Evidentemente alla Fiat l?apertura non basta, tanto che il 10 febbraio scorso viene depositata una nuova istanza al Tar per togliere il vincolo al Museo Alfa Romeo. Tribunale Amministrativo Regionale che dovrebbe decidere ai primi di marzo. Un altro mese passerà e, a questo punto, la vedo dura riuscire a mettere in piedi qualcosa di nuovo all?interno del Museo Alfa per maggio 2015, apertura prevista dell?Expo.


E allora cosa dicono il Comune di Arese nella figura dell?assessore Augurusa e del vicesindaco Ioli e i pochi appassionati presenti l?altro giorno ad Arese, appassionati guidati da Andrea Vecchi, Alfa Club Milano, e da Maurizio Sala? Che il museo venga intanto riaperto così com?è, almeno in occasione dell?Expo. Un gesto d?apertura della Fiat, nel mentre potrebbero continuare le trattative fra Regione, Ministero, Fiat (e Comuni di Arese e Lainate, magari) per una soluzione definitiva della vicenda.

Vedremo cosa risponderà la Fiat, se risponderà. Intanto tre anni e più sono passati da quel 7 febbraio 2011, giorno in cui la Fiat decise di chiudere il museo Alfa Romeo di Arese. Per ristrutturazione e messa in sicurezza, disse. Da allora, intanto, una sola cosa è cambiata: all?ingresso del Comune di Arese è apparsa la targa Terra di Motori. Arese come Imola, Bologna, Modena, Maranello, Sant?Agata Bolognese. Peccato che i motori non ci siano più. E nemmeno il loro museo.

F1P | Franco Bortuzzo"
 
marchionne, hai bisogno di vendere qualche auto per tinteggiare il museo?
Pensi che tutti abbiamo l'anello al naso e siamo così stupidi da barattare un nostro diritto (l'apertura del Museo) con il delitto di rovinare un pezzo di storia e di amore universale?
Eppoi questi agnelli, che avessero un battito d'ali di giovinezza e freschezza, rompendo questo ricatto: ma quando mai un'opera di cultura e d'arte deve essere "utilizzata" e violentata in nome di pochi denari (anche fossero molti).
Se avessero studiato (..chi sono i bamboccioni...) avrebbero ben compreso che il denaro non c'entra con la cultura ... ecco a chi abbiamo affidato un pezzo della nostra cultura ma anche del nostro sentimento.
Per me è tutto INAUDITO.
 
Salve, vedo che siete molto attivi sul tema. Forse vi interessa questo contributo di Bortuzzo, che mi pare seguiate.

http://www.f1passion.it/2014/02/arese-terra-di-motori-spenti/

Franco Bortuzzo
26 febbraio 2014 - Che in un paese ?tormentoso e tormentato? come il nostro il museo simbolo dell?Alfa Romeo di Arese, periferia di Milano, sia chiuso da tre anni non dovrebbe fare neppure più notizia.

Forse dovrebbe farla il fatto che non si riesca, in occasione dell?Expo del prossimo anno, a fare una linea metrò che colleghi Linate al centro della città, o che non sia proprio possibile, sempre entro maggio 2015, collegare il terminal due di Malpensa (punto d?approdo di tanti voli low cost) a Malpensa uno con un paio di chilometri di linea ferrata, sotterranea o a cielo aperto.

Ma ormai nemmeno questo, da noi, fa notizia. Abbiamo voluto così tanto questa Expo 2015, ricordo le dichiarazioni del tempo di Maria Letizia Moratti, i viaggi ?facilitati? dei commissari della manifestazione con il traffico milanese bloccato al loro passaggio, le insinuazioni sui ?regali? fatti per avere i voti necessari alla vittoria meneghina, e adesso che ce l?abbiamo non siamo capaci di collegare adeguatamente la città ai suoi aeroporti.

Del resto, non siamo capaci di aprire un museo, quello dell?Alfa Romeo di Arese, che è un simbolo della storia automobilistica del nostro paese. Se n?è parlato l?altro giorno proprio ad Arese dove c?era, fra l?altro un signore di nome Maurizio Sala. Nipote, Maurizio, di un certo Giuseppe Eugenio Luraghi, editore, scrittore ma anche presidente della stessa Alfa Romeo fra gli anni Sessanta e Settanta.

Maurizio l?altro giorno si è svegliato all?alba è partito da Treviso per essere in mattinata ad Arese domenica scorsa, e illustrare ai pochi presenti all?auditorium Aldo Moro perché un museo dell?auto può essere anche un investimento economico. Peccato non ci fossero i dirigenti Fiat ad ascoltarlo, peccato non ci fosse, per dire, un Sergio Marchionne o un John Elkann. Ma si sa, loro hanno molto da fare, ormai divisi fra Detroit, Amsterdam e Londra.

Peccato non ci fosse nemmeno, per dire, un Dario Franceschini, neo ministro dei Beni, delle Attività Culturari e del Turismo che, con un famigerato tweet, ha subito dichiarato ?Proverò a portare cultura e turismo al centro dell?azione di governo del paese con il più grande patrimonio culturale del mondo?. Wow! Beh, il buon Maurizio Sala avrebbe ricordato a lui e agli amici della Fiat, in altre faccende affaccendati, che la cosa riesce da tempo, in altri posti forse meno culturalmente votati.

Negli Stati Uniti, ad esempio, al museo Henry Ford (uno dei 33 museo dedicati all?auto dal paese a stelle e strisce) vendono qualcosa come tre milioni di dollari in gadget l?anno e il museo stesso ha un giro d?affari complessivo di quasi 60 milioni di dollari, sempre annui.

In Germania, ad esempio, la BMW a Monaco di Baviera ha oltre due milioni di visitatori l?anno nel suo museo, dove, oltre a esserci cinque ristoranti, hanno venduto l?anno scorso 76 mila BMW chiavi in mano. L?Alfa nel 2013, in tutto il mondo, ne ha vendute di meno.

Anche l?Audi a Ingolstadt fa qualcosa del genere: 450 mila visitatori, 4 ristoranti, 450 dipendenti e 80 mila auto vendute nella concessionaria presente all?interno del museo. Si potrebbe andare avanti parlando della Mercedes (un milione di visitatori annui al museo di Stoccarda), del museo della Volkswagen (1,3 milioni di visitatori) , della Porsche, della Peugeot, ma viene solo da piangere o da incazzarsi come iene a proseguire nella lista.

Ad Arese siamo al punto che il museo Alfa Romeo è stato chiuso nel febbraio 2011 dalla Fiat, dopo che il Ministero dei Beni Culturali ci ha messo un vincolo su richiesta del Comune di Arese (richiesta caldeggiata da tutti gli aficionados del Biscione) perché questi temeva potessero essere venduti alcuni dei modelli più prestigiosi per fare cassa.

Le novità dei giorni scorsi dicevano di un tentativo di mediazione fra Fiat e Ministero compiuto da Regione Lombardia. È l?assessore a Cultura e Sviluppo di Arese Giuseppe Augurusa a spiegarlo: ?La Fiat presenta un piano di ristrutturazione dell?area e del museo, ma vuole poter avere mano libera su otto auto dello stesso museo, otto auto che, vendute, consentirebbero un recupero del venti per cento dell?investimento previsto dall?azienda torinese? (torinese, si fa per dire).

Questo non è un?operazione speculativa, dice la Fiat, bensì, riporta Augurusa ?? risponde a criteri di sobrietà, necessari in un periodo del genere?. Mentre viene prodotta una mozione bipartisan (PD e Lega) in Consiglio Regionale e viene presentata un?interrogazione parlamentare presentata dal deputato di Vimercate Roberto Rampi (PD), la Regione Lombardia si fa avanti con Fiat dicendo che una Fondazione da lei messa in piedi in quattro e quattr?otto potrebbe scongiurare la fuga di questi otto capolavori.

Ma, continua l?assessore di Arese (Arese mai coinvolta, come del resto Lainate, l?altro Comune interessato, in questi ?tavoli?) ?? con che soldi la Regione finanzia questa Fondazione??- Nel frattempo si sarebbe fatto sentire anche il Ministero (cito e sintetizzo ancora Augurusa): ?Otto no, ma valutando i cosiddetti doppioni, tre si può fare, quindi tre modelli potrebbero essere venduti?.

Evidentemente alla Fiat l?apertura non basta, tanto che il 10 febbraio scorso viene depositata una nuova istanza al Tar per togliere il vincolo al Museo Alfa Romeo. Tribunale Amministrativo Regionale che dovrebbe decidere ai primi di marzo. Un altro mese passerà e, a questo punto, la vedo dura riuscire a mettere in piedi qualcosa di nuovo all?interno del Museo Alfa per maggio 2015, apertura prevista dell?Expo.

E allora cosa dicono il Comune di Arese nella figura dell?assessore Augurusa e del vicesindaco Ioli e i pochi appassionati presenti l?altro giorno ad Arese, appassionati guidati da Andrea Vecchi, Alfa Club Milano, e da Maurizio Sala? Che il museo venga intanto riaperto così com?è, almeno in occasione dell?Expo. Un gesto d?apertura della Fiat, nel mentre potrebbero continuare le trattative fra Regione, Ministero, Fiat (e Comuni di Arese e Lainate, magari) per una soluzione definitiva della vicenda.

Vedremo cosa risponderà la Fiat, se risponderà. Intanto tre anni e più sono passati da quel 7 febbraio 2011, giorno in cui la Fiat decise di chiudere il museo Alfa Romeo di Arese. Per ristrutturazione e messa in sicurezza, disse. Da allora, intanto, una sola cosa è cambiata: all?ingresso del Comune di Arese è apparsa la targa Terra di Motori. Arese come Imola, Bologna, Modena, Maranello, Sant?Agata Bolognese. Peccato che i motori non ci siano più. E nemmeno il loro museo.

F1P | Franco Bortuzzo

p.s. ma Quattroruote che voi sappiate se ne sta occupando?
 
PierUgoMaria1 ha scritto:
Salve, vedo che siete molto attivi sul tema. Forse vi interessa questo contributo di Bortuzzo, che mi pare seguiate.

http://www.f1passion.it/2014/02/arese-terra-di-motori-spenti/

Franco Bortuzzo
26 febbraio 2014 - Che in un paese ?tormentoso e tormentato? come il nostro il museo simbolo dell?Alfa Romeo di Arese, periferia di Milano, sia chiuso da tre anni non dovrebbe fare neppure più notizia.

Forse dovrebbe farla il fatto che non si riesca, in occasione dell?Expo del prossimo anno, a fare una linea metrò che colleghi Linate al centro della città, o che non sia proprio possibile, sempre entro maggio 2015, collegare il terminal due di Malpensa (punto d?approdo di tanti voli low cost) a Malpensa uno con un paio di chilometri di linea ferrata, sotterranea o a cielo aperto.

Ma ormai nemmeno questo, da noi, fa notizia. Abbiamo voluto così tanto questa Expo 2015, ricordo le dichiarazioni del tempo di Maria Letizia Moratti, i viaggi ?facilitati? dei commissari della manifestazione con il traffico milanese bloccato al loro passaggio, le insinuazioni sui ?regali? fatti per avere i voti necessari alla vittoria meneghina, e adesso che ce l?abbiamo non siamo capaci di collegare adeguatamente la città ai suoi aeroporti.

Del resto, non siamo capaci di aprire un museo, quello dell?Alfa Romeo di Arese, che è un simbolo della storia automobilistica del nostro paese. Se n?è parlato l?altro giorno proprio ad Arese dove c?era, fra l?altro un signore di nome Maurizio Sala. Nipote, Maurizio, di un certo Giuseppe Eugenio Luraghi, editore, scrittore ma anche presidente della stessa Alfa Romeo fra gli anni Sessanta e Settanta.

Maurizio l?altro giorno si è svegliato all?alba è partito da Treviso per essere in mattinata ad Arese domenica scorsa, e illustrare ai pochi presenti all?auditorium Aldo Moro perché un museo dell?auto può essere anche un investimento economico. Peccato non ci fossero i dirigenti Fiat ad ascoltarlo, peccato non ci fosse, per dire, un Sergio Marchionne o un John Elkann. Ma si sa, loro hanno molto da fare, ormai divisi fra Detroit, Amsterdam e Londra.

Peccato non ci fosse nemmeno, per dire, un Dario Franceschini, neo ministro dei Beni, delle Attività Culturari e del Turismo che, con un famigerato tweet, ha subito dichiarato ?Proverò a portare cultura e turismo al centro dell?azione di governo del paese con il più grande patrimonio culturale del mondo?. Wow! Beh, il buon Maurizio Sala avrebbe ricordato a lui e agli amici della Fiat, in altre faccende affaccendati, che la cosa riesce da tempo, in altri posti forse meno culturalmente votati.

Negli Stati Uniti, ad esempio, al museo Henry Ford (uno dei 33 museo dedicati all?auto dal paese a stelle e strisce) vendono qualcosa come tre milioni di dollari in gadget l?anno e il museo stesso ha un giro d?affari complessivo di quasi 60 milioni di dollari, sempre annui.

In Germania, ad esempio, la BMW a Monaco di Baviera ha oltre due milioni di visitatori l?anno nel suo museo, dove, oltre a esserci cinque ristoranti, hanno venduto l?anno scorso 76 mila BMW chiavi in mano. L?Alfa nel 2013, in tutto il mondo, ne ha vendute di meno.

Anche l?Audi a Ingolstadt fa qualcosa del genere: 450 mila visitatori, 4 ristoranti, 450 dipendenti e 80 mila auto vendute nella concessionaria presente all?interno del museo. Si potrebbe andare avanti parlando della Mercedes (un milione di visitatori annui al museo di Stoccarda), del museo della Volkswagen (1,3 milioni di visitatori) , della Porsche, della Peugeot, ma viene solo da piangere o da incazzarsi come iene a proseguire nella lista.

Ad Arese siamo al punto che il museo Alfa Romeo è stato chiuso nel febbraio 2011 dalla Fiat, dopo che il Ministero dei Beni Culturali ci ha messo un vincolo su richiesta del Comune di Arese (richiesta caldeggiata da tutti gli aficionados del Biscione) perché questi temeva potessero essere venduti alcuni dei modelli più prestigiosi per fare cassa.

Le novità dei giorni scorsi dicevano di un tentativo di mediazione fra Fiat e Ministero compiuto da Regione Lombardia. È l?assessore a Cultura e Sviluppo di Arese Giuseppe Augurusa a spiegarlo: ?La Fiat presenta un piano di ristrutturazione dell?area e del museo, ma vuole poter avere mano libera su otto auto dello stesso museo, otto auto che, vendute, consentirebbero un recupero del venti per cento dell?investimento previsto dall?azienda torinese? (torinese, si fa per dire).

Questo non è un?operazione speculativa, dice la Fiat, bensì, riporta Augurusa ?? risponde a criteri di sobrietà, necessari in un periodo del genere?. Mentre viene prodotta una mozione bipartisan (PD e Lega) in Consiglio Regionale e viene presentata un?interrogazione parlamentare presentata dal deputato di Vimercate Roberto Rampi (PD), la Regione Lombardia si fa avanti con Fiat dicendo che una Fondazione da lei messa in piedi in quattro e quattr?otto potrebbe scongiurare la fuga di questi otto capolavori.

Ma, continua l?assessore di Arese (Arese mai coinvolta, come del resto Lainate, l?altro Comune interessato, in questi ?tavoli?) ?? con che soldi la Regione finanzia questa Fondazione??- Nel frattempo si sarebbe fatto sentire anche il Ministero (cito e sintetizzo ancora Augurusa): ?Otto no, ma valutando i cosiddetti doppioni, tre si può fare, quindi tre modelli potrebbero essere venduti?.

Evidentemente alla Fiat l?apertura non basta, tanto che il 10 febbraio scorso viene depositata una nuova istanza al Tar per togliere il vincolo al Museo Alfa Romeo. Tribunale Amministrativo Regionale che dovrebbe decidere ai primi di marzo. Un altro mese passerà e, a questo punto, la vedo dura riuscire a mettere in piedi qualcosa di nuovo all?interno del Museo Alfa per maggio 2015, apertura prevista dell?Expo.

E allora cosa dicono il Comune di Arese nella figura dell?assessore Augurusa e del vicesindaco Ioli e i pochi appassionati presenti l?altro giorno ad Arese, appassionati guidati da Andrea Vecchi, Alfa Club Milano, e da Maurizio Sala? Che il museo venga intanto riaperto così com?è, almeno in occasione dell?Expo. Un gesto d?apertura della Fiat, nel mentre potrebbero continuare le trattative fra Regione, Ministero, Fiat (e Comuni di Arese e Lainate, magari) per una soluzione definitiva della vicenda.

Vedremo cosa risponderà la Fiat, se risponderà. Intanto tre anni e più sono passati da quel 7 febbraio 2011, giorno in cui la Fiat decise di chiudere il museo Alfa Romeo di Arese. Per ristrutturazione e messa in sicurezza, disse. Da allora, intanto, una sola cosa è cambiata: all?ingresso del Comune di Arese è apparsa la targa Terra di Motori. Arese come Imola, Bologna, Modena, Maranello, Sant?Agata Bolognese. Peccato che i motori non ci siano più. E nemmeno il loro museo.

F1P | Franco Bortuzzo

p.s. ma Quattroruote che voi sappiate se ne sta occupando?

Non pare nella stessa direzione, ma questa e' solo la mia opinione
 
fiat i musei li tiene chiusi, li vuole smantellare e venderne il contenuto, non si occupa delle auto storiche, rade al suolo gli stabilimenti ed i simboli del passato di un marchio glorioso come Alfa Romeo, altri si comportano diversamente:

http://www.quattroruote.it/notizie/eventi/bmw-classic-acquistata-l-area-della-prima-fabbrica?comeFrom=forum_QRT
 
E intanto BMW si ricompra la sua ex prima fabbrica per spostarci il reparto BMW Classic.
Questo spiega tutto perché Alfa sta con le pezze al c.... e BMW macina record anno dopo anno.
Solo un idiota può credere alla barzelletta del baratto imposto da Fiat, supportata dalla stampa "libera" sempre prona.
http://www.quattroruote.it/notizie/eventi/bmw-classic-acquistata-l-area-della-prima-fabbrica
 
fpaol68 ha scritto:
fiat i musei li tiene chiusi, li vuole smantellare e venderne il contenuto, non si occupa delle auto storiche, rade al suolo gli stabilimenti ed i simboli del passato di un marchio glorioso come Alfa Romeo, altri si comportano diversamente:

http://www.quattroruote.it/notizie/eventi/bmw-classic-acquistata-l-area-della-prima-fabbrica?comeFrom=forum_QRT
In un paese come il nostro che non è capace di tutelare i propri beni storici architettonici artistici ed ambiantali (gli esempi sono drammaticamente troppi :thumbdown: ), purtroppo non c'è da stupirsi che la fiat voglia distruggere la storia degli altri marchi che ha acquisito negli anni.
Per fortuna la Soprintendenza di Milano ha messo il vincolo sul Museo Alfa di Arese,ma per quanto riuscirà a resitere?
Ferquento per lavoro le Soprintendenze e so che sono degli "ossi duri" e quando mettono il vincolo, lo fanno a ragion veduta dopo un'analisi molto approfondita, ma qui che di mezzo anche la magistratura o potere giudicante ...
Stiamo a vedere come andrà a finire tifando per la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Lombardia :thumbup:
 
Come anticipato in altro Topic, inserisco qualcosa circa il grande TAZIO.

L'amico ANGELO ci informava di una vittoria strepitosa di Nuvolari al Nurburgring.
Ecco velocemente - per ora, perchè col tempo se lo desideriamo potremo approfondire - notiziola su quella giornata.

Il 28 Luglio del 1935 si sarebbe corso al Nurburgring ; pista già allora meravigliosa con le sue 135 curve .
I Tedeschi, forti anche degli enormi finanziamenti che il regime riservava alle case di auto, schieravano potentissime nuove Mercedes ed Auto Union.

L' ALFA si presentava ancora con la P3 che era vettura progettata 4 anni prima ma comunque sempre evoluta ma che sicuramente non avrebbe potuto impensierire le nuove vetture Teutoniche.

Il Venerdì 26 Luglio, Tazio non scese in pista per le prime prove in quanto in disaccordo con gli organizzatori circa l' emolumento che avrebbe dovuto percepire.

Comunque la Domenica 28 Luglio fu presente con la sua ALFA con il numero
di gara 12 e con la sua solita maglietta gialla a cui, come sempre appuntò sul colletto una tartarughina che in passato ricevette in dono da D' Annunzio.

La corsa, con Nuvolari alla guida della sua vettura, riservò momenti "thriller"
ed il pubblico tedesco si appassionò in modo tale da soprannominarlo
" der Teufel " - il Diavolo.

Nuvolari vinse quella corsa e facendo impazzire di gioia ed ammirazione pubblico- tecnici tutti e di tutte la Case presenti ecc.

Col tempo magari continueremo a parlare di questo meraviglioso pilota ed ora permettetemi di inserire altra curiosità :

Mi pare che in uno dei numeri di Quattroruote degli anni '60- ( andrò a rivedere)
c'era un bellissimo articolo sulla vita di Nuvolari.
Mi colpì il carattere determinato del Mantovano Volante - sin dalla sua prima gioventù - che ne usciva da quell'articolo.
Si parlava anche dell'incontro con Carolina, colei che poi divenne sua moglie dopo qualche anno e si diceva che fosse stato un colpo di fulmine per entrambi.
A punto tale che prima di partire ( mi pare fosse per la I° Guerra Mondiale.........)
il grande Nivola in uno slancio amoroso disse in dialetto mantovano a Carolina:
" Aspettami....che ti sposo ".
E così fu.
La loro vita insieme fu però costellata anche da grandissimi dolori.
Ebbero 2 figli: Giorgio che perì all' età di 18 anni nel 1937 per Miocardite ed Alberto che anch' egli perì sempre a 18 anni nel 1946 per Nefrite.

Per il momento posto 3 foto. Poi col tempo-adagio adagio-potremo continuare.

Ciao. :D :thumbup:

Attached files /attachments/1769845=34379-DSCF7975--ALBERTO- 2%c2%b0 figlio di TAZIO NUVOLARI nel 1945 con una ALFA 6C-2500-S.S. carrozzata Pinin Farina.JPG /attachments/1769845=34377-DSCF7977- TAZIO NUVOLARI - ALFA 6C-2500 S.S. di Pinin Farina.JPG /attachments/1769845=34378-DSCF7978--TAZIO NUVOLARI fotografato nel 1945 dal figlio ALBERTO con ALFA 6C-2500 -carrozzata Pinin Farina.JPG
 
Ripropongo la foto 7958 ( con sottolineatura ) postata nel Topic - Quando l' ALFA batteva la BMW " perchè poi vorrei scrivere qualcosa in aggiunta e se non riuscirò questa sera, giuro che lo farò non appena possibile. Grazie.

Ma questo messaggio è anche l' occasione per un OFF TOPIC.

@ FPAOL68

--Grazie per i saluti di 75TurboTP. ;)

--Ricordi che abbiamo parlato dei motori della GT Am-2000 e delle sue varie potenze e dei vari motori che adottò ? --- ( Capisco che magari andare indietro e controllare un po' di pagine di questo topic per vedere cosa si era scritto, sia un po' problematico.....).
Anch' io avevo scritto ciò che vidi e/o mi dissero Ingegneri vari e Piloti e Collaudatori dell' Autodelta e dell' ALFA -Via Grosotto -in quegli anni.
Ebbene, quando Ti arriverà il libro di Zeccoli, vai in fondo alla pagina 63 e
scoprirai esattamente quanto dava quel motore. :shock: :D

Anche la derivazione del nome " GT Am " è identica a quella che ho sempre saputo e che " gli amici " di allora avevano sempre asserito.

FINE OFF. TOPIC. - Grazie.

Attached files /attachments/1770265=34417-DSCF7958- ANNO 1970-71.JPG
 
Buongiorno Giampi e grazie molte per le continue chicche che deliziano tutti noi appassionati.
Non so se ne avevamo già discusso, ma hai un pò di materiale sulla fugace apparizione nel mondo delle corse dell'Alfetta berlina GR.2 di Facetti/Stommelen, e di una analoga appartenuta alla Scuderia Vesuvio (rossa e nera targata Salerno) addirittura demolita?
Grazie e scusami se approfitto della tua infinita conoscenza e soprattutto della tua pazienza.
 
transaxle73 ha scritto:
Buongiorno Giampi e grazie molte per le continue chicche che deliziano tutti noi appassionati.
Non so se ne avevamo già discusso, ma hai un pò di materiale sulla fugace apparizione nel mondo delle corse dell'Alfetta berlina GR.2 di Facetti/Stommelen, e di una analoga appartenuta alla Scuderia Vesuvio (rossa e nera targata Salerno) addirittura demolita?
Grazie e scusami se approfitto della tua infinita conoscenza e soprattutto della tua pazienza.

Ciao carissimo :D

Oltre a quelle pochissime info postate molte pagine indietro sempre in questo Topic, credo di avere una vecchia pubblicazione con qualche notizia in più. Ma non so se c' è riferimento a quella di Stommelen e Carluccio Facetti.
Il guaio è che in questo momento da 2 mesi li ho riposti in solaio.
Tengo viva la Tua segnalazione per vedere cosa potrò fare e cosa riuscirò a cavarne.

Invece circa quella appartenuta alla Scuderia Vesuvio, sono veramente spiacente ma ne sono completamente all' oscuro. :oops:

Certo che se realmente è stata demolita.......... :shock:
A meno che non sia andata a fuoco o distrutta completamente in un incidente........... :oops:

Inoltre, nessuna remora carissimo TRANSAXLE. ;)
Sai che se posso - e se conosco - sono e sarò felice di potere soddisfare il Vostro desiderio di avere notizie.
Ciao. :D :thumbup:
 
Come promesso................. ;) -- Articolo riferentesi al 1971. --

Sono 9 fotografie. CIAO. :D :thumbup:

P.S.= Quanto prima seguiteremo con " cause e/o concause " del " deperimento "
dell' ALFA di tanti anni fa.

Attached files /attachments/1770733=34444-DSCF8001.JPG
 
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