Musicnick ha scritto:
smargia2002 ha scritto:
Musicnick ha scritto:
G5 ha scritto:
Ciao G5! Mi spiace contraddirti ma sbagli... I miei genitori gestiscono un negozio in franchising e sanno benissimo come si comporta la legge in questo caso... La toyota avrebbe dovuto risarcire personalmente il cliente (per loro 3000 ? nn sono NULLA) per poi rivalersi per direttissima verso la loro concessionaria affiliata. I contratti di franchising valgono per TUTTE LE AZIENDE che lavorano sul suolo italiano quindi anche x la Toyota Italia! Detto questo, nn stiamo qui a litigare per nulla!
Infatti quello tra Concessionaria e Casa Mandante non è un contratto di Franchising, ma, per l'appunto, un Contratto in Concessione, regolato da una speciale normativa europea in deroga alle norme ordinarie sul commercio.
Poi, pur esprimendo tutta la mia solidarietà al lettore protagonista della disavventura, non mi permetto di esprimermi su chi abbia ragione e chi torto.
Appunto peggio ancora, così sei proprio il direttissimo negozio della toyota, tanto è vero che possono vendere SOLO prodotti del gruppo Toyota e nient'altro. Un generico invece può vendere qualunque cosa, xkè ha solo la concessione di vendere il loro prodotto!
Ti sbagli di nuovo, nel regolamento comunitario che norma il commercio di autoveicoli la clausola di esclusiva è espressamente vietata, al massimo la casa mandante può prevedere che ci siano degli spazi in esclusiva, ma mai il divieto di vendere prodotti concorrenti e, a tutti gli effetti, Costruttore (o importatore nel caso di Toyota Italia) e concessionario sono realtà autonome, distinte e separate. Se la cacchiata l'ha fatta il concessionario è lui che ne deve rispondere, anche nel caso che si trattasse di un difetto di proodoto, quindi non direttamente imputabile al concessionario ma al costruttore, l'onere della riparazione in garanzia spetta sempre e solo al venditore e mai al costruttore, che, eventualmente, interviene solo per risarcire il concessionario del lavoro effettuato; figuriamoci in un caso come questo in cui le colpe paiono essere dovute all'imperizia di un dipendente della concessionaria (che avrebbe dovuto essere formato secondo gli standards previsti da Toyota, applicare determinate procedure ed avvalersi di una check list che evidentemente non ha spuntato)-
Che poi come dici tu 3.000 euri, nel bilancio di Toyota Italia non significhino praticamente nulla e che il valore di un cliente soddisfatto è incommensurabile è tutto un altro par di maniche su cui credo tutti, grossomodo, possiamo essere in accordo, ma da un punto di vista puramente formale a Toyota Italia non può essere imputato nulla.
Sulla fattura del lavoro fatto potrà magari esserci pure il logo Toyota, ma l'intestazione e la ragione sociale sono quelli della concessionaria.