<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Milano e hinterland: la vita dell’automobilista nel 2022-2023 | Page 24 | Il Forum di Quattroruote

Milano e hinterland: la vita dell’automobilista nel 2022-2023

Il problema di quei limiti, è che li rispettano le persone normali.
Sono psicologici, ti illudono di essere al sicuro.
Poi passa il pirla ad 80, e fa danni.
Venerdì ho visto un camioncino, di quelli cassonati, che usano i muratori, fare una rotonda cercando di intraversarlo. Non ci è riuscito, ma ha poi preso il dosso dopo, che io passo a 30, ad occhio oltre i 70.
Ho visto le ruote dietro saltare sul dosso, e rimbalzare, ed ero parecchio dietro, visto che la rotonda l'ho fatta tranquillo.
Morale, si puniscono tutti, coi dossi e limiti ridicoli, e poi i co...oni vanno ugualmente.
Dossi e limiti son una falsa soluzione, e ti infondono un senso di sicurezza che non c'è
 
Perché è la principale causa di consumo nella guida urbana, semplice.

Non esattamente: la principale causa di consumo è il traffico non fluidificato. Mantenere la velocità costante attraverso semafori intelligenti, viali di scorrimento medio-veloci e impiego di rotonde (a Milano sono assai diffuse) ridurrebbe sicuramente le emissioni ed i consumi, assai più del ridicolo "30" che non rispetta nessuno.
 
Oggi nel tragitto Novara Vercelli ho attraversato Cameriano e Orfengo.
Ci sono i velox all'ingresso e all'uscita ma il limite è di 50 km orari.

Non è esatto: il limite a cui sono tarati quei velox è 70 "Settanta" che corrisponde ai tratti segnalati di inizio controllo velocità. Il cartello col limite dei 50 è infatti posizionato DOPO il velox entrando nei rispettivi comuni. Pochi lo sanno e infatti inchiodano ingiustificatamente. Essendo nel "centro abitato", posizionare i velox da 50 fissi senza pattuglia avrebbe richiesto troppi adempimenti.
 
Non è esatto: il limite a cui sono tarati quei velox è 70 "Settanta" che corrisponde ai tratti segnalati di inizio controllo velocità. Il cartello col limite dei 50 è infatti posizionato DOPO il velox entrando nei rispettivi comuni. Pochi lo sanno e infatti inchiodano ingiustificatamente. Essendo nel "centro abitato", posizionare i velox da 50 fissi senza pattuglia avrebbe richiesto troppi adempimenti.

Io conosco gente che ha preso la multa per essere entrata in quei paesini troppo veloce quindi mi sa proprio che sono tarati a 50.
Comunque quel ingiustificatamente mi sembra molto molto sbagliato.
Se anche il velox fosse tarato su 70 il cartello 50 sarà venti metri più avanti,li bisogna rallentare e entrare nei paesi a 50 velox o non velox.
 
Ho preso anch'io una multa anni fa, poi è cambiata la segnaletica in seguito ad alcuni ricorsi per cui ti confermo autovelox 70. Ingiustificato è il modo in cui guida la gente: se vedi un cartello 70 posizionato CHILOMETRI PRIMA, adegui la velocità; poi ne vedi un altro a 50 e rallenti di conseguenza PRIMA... non vai a 90 e poi inchiodi e ti piazzi a 40 perchè vedi il velox all'ultimo momento.
 
Speriamo che chi sta portando avanti i lavori in A4 non legga, hanno già 8 anni di ritardo:emoji_disappointed_relieved:
Mi pare che la corsia dinamica a Bologna non ha mostrato grossi problemi.
E gli incidenti che possono avvenire su una corsia dinamica li attribuirei alla mancanza di attenzione degli automobilisti alla segnaletica (quante volte capita di vedere in una galleria la X rossa che chiude una corsia e le auto che vi transitano lo stesso?)
Successo più volte nelle gallerie delle autostrade liguri e della SS36.
 
aprire e chiudere le corsie, crea in effetti un po' di casini.
le righe per terra dicono una cosa, e i cartelli sopra un'altra.
forse sarebbe meglio limitarsi a variazioni del limite di velocita'.
anche se, sospetto, per gli inglesi, sia soprattutto un problema di soldi.
poi ci han aggiunto un "di sicurezza" cosi' per giustificare tutto :D
 
Qualche dato sulla mobilità\parcheggi a Milano confrontati con Parigi e Barcellona.
https://milano.corriere.it/notizie/...ne-bc1f698f-1841-41f3-b3b2-34f8bdee1xlk.shtml
pa.PNG
 
"Milano ha tre volte il numero di parcheggi in strada per 100 abitanti rispetto a Barcellona e Parigi"

Dato il numero di vetture circolanti, se ne deduce che Parigi e Barcellona, hanno molti più parcheggi sotterranei o in silos esterni. Anche ovviamente collegati a punti strategici della rete di trasporto urbano.

Ergo, la politica urbanistica di Milano degli ultimi 20 anni non ha brillato per lungimiranza nel costruire parcheggi sotterranei e/o autosilos, essenziali per togliere le auto parcheggiate nelle strade. Ha solo in programma di punire.
 
"
Una città congestionata dalle auto, con 49 veicoli ogni cento abitanti e circa 700 mila mezzi che entrano ogni giorno. E ancora: Milano città della sosta selvaggia, con 100 mila veicoli parcheggiati laddove non si dovrebbe — dalle aree verdi ai marciapiedi — a fronte di 400 mila pass auto rilasciati ai residenti. Ma non è finita qui: Milano prima della classe — in negativo — anche nel confronto europeo con Barcellona e Parigi, dove i parcheggi in strada sono poco più di un terzo di quelli disponibili sotto la Madonnina.


GUARDA IL GRAFICO
Parcheggi in strada: il confronto tra Milano, Barcellona e Parigi
È questo il ritratto del capoluogo lombardo che esce dallo studio fatto dagli ambientalisti di «Sai che puoi?». «I dati che abbiamo elaborato — spiega Sebastiano Silvestri, esperto di mobilità e attivista dell’associazione — confermano che a Milano siamo in piena “emergenza spazio pubblico”: la sosta irregolare tollerata e l’eccessiva disponibilità di parcheggi su strada, unita alla gratuità per il pass sosta residenti, determinano una situazione invivibile: troppe auto, inquinamento, spazio sottratto alle persone». E aggiunge: «Per dare un’idea: le auto in sosta a Milano, ferme per il 90% del tempo, occupano quasi 5 milioni di metri quadri, lo spazio di 12 volte il Parco Sempione».



Ma a rendere bene l’idea della congestione in cui la città è precipitata, c’è il confronto con due città che per dimensione, numero di abitanti e densità di trasporto pubblico, possono essere paragonate a Milano: Barcellona e Parigi. Nella città spagnola ci sono 111.497 parcheggi in strada mentre in quella francese sono 125 mila: numeri decisamente inferiori a quelli milanesi, dove sono 297 mila. A questi si aggiungono 105 mila posti in struttura — di cui 38 mila pubblici e 39 mila in aree private ma aperte al pubblico — e altri 105 posteggi pertinenziali (ad esempio quelli dei condomini), per un totale di 602 mila posteggi in città. Emerge dunque che Milano ha tre volte il numero di parcheggi in strada per 100 abitanti (22) rispetto a Barcellona (7) e Parigi (6). «Numeri impensabili nelle altre città europee», commenta Silvestri.
Ma è sui pass dei residenti — che a Milano vengono dati in modo gratuito — che si nota la grande differenza tra le tre città prese in esame. Mentre ai milanesi sono stati concessi gratuitamente 400 mila ticket per parcheggiare sotto casa (cioè 30 ogni 100 abitanti), a Barcellona l’amministrazione ne ha concessi solo 56 mila e a un prezzo di 52 euro l’anno mentre a Parigi il numero sale: 105.191 pass a un costo cadauno di 45 euro l’anno.

Tipicamente milanese è poi il fenomeno della sosta irregolare: 100 mila veicoli «mentre all’estero questo fenomeno non lo registriamo in primis perché c’è più attenzione al rispetto delle regole», rileva Silvestri.

A fronte di questa situazione «emergenziale», «Sai che puoi?» avanza al sindaco Beppe Sala, alla Giunta e ai consiglieri che hanno firmato il «Patto per la città delle persone» tre richieste. Innanzitutto, «bisogna eliminare tutta la sosta illegale. Il Comune — suggeriscono gli attivisti — potrebbe posizionare dissuasori fissi o altri elementi che impediscono il parcheggio e poi progressivamente trasformare le aree liberate dalla sosta illegale in spazi verdi, pedonali e ciclabili». Un altro suggerimento riguarda il potenziamento delle squadre di vigili e ausiliari della sosta di Atm per aumentare le sanzioni e rafforzare l’implementazione di vetture delle forze dell’ordine del sistema di «eagle-eye» per la contravvenzione semi-automatica delle autovetture in sosta irregolare. Una seconda richiesta riguarda la «riduzione dell’offerta di sosta in strada di 20 mila posti all’anno, per un totale di 80 mila posti in meno entro il termine del mandato». Infine, «bisogna introdurre un sistema di tariffe annuali per il pass auto residenti per valorizzare lo spazio pubblico».
"
Ora, l'articolo dice qualcosa di ben diverso rispetto agli strali di chi riporta la mancanza di parcheggi a Milano ( a fronte comunque di una dimensione quasi doppia di Milano vs Barcellona).
Senza dimenticare le 100.000 auto al giorno in divieto di sosta,.
300.000 posti auto in strada disponibili, più tutti gli altri tra aree di sosta pubbliche e private, che arrivano a 600.000 posti auto disponibili.
 
Back
Alto