<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Mercato Europa - agosto: disastro elettriche | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Mercato Europa - agosto: disastro elettriche

Stato
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Anno 2020, ho comprato l'auto, ho usufruito sia dello sconto(sostanzioso) che dell'ecobonus del periodo (senza rottamazione).
Il 2020 è stato un anno d'oro per gli acquirenti (Covd, lockdown erc etc), probabilmente l'ultimo, cn qualche coda nel 2021 su alcune case. Adesso vorrei vedere chi riesce a ottenere sconto + bonus a meno che non si tratti di alcuno modelli fine serie (tipo la C3, non so se benficia dei bonus ma le vedo a 12.000 in pronta consegna)

Pure io, come ben sai, presi l'ultima auto proprio nel 2020 usufruendo di un pacchetto di sconti (promosso dal produttore sull'intero stock e su tutto il terriotrio nazionale) tale da far costare meno l'esemplare nuovo da targare rispetto allo stesso identico modello disponibile dai commercianti "convenzionati" a kmzero - oggi non potrei permettermi il riacquisto della stessa auto (posto che per scelta non faccio più da moltissimi anni finanziamenti per un'auto)

Successivamente, sono spariti gli sconti d'uso (quelli che ti facevano sempre e comunque di default) e sono aumentati di brutto i listini
 
Ni, l'altro giorno il nostro presidente del consiglio l'ha detto chiaro a Confindustria:
le nuove generazioni non smaniano di avere l'auto.
Mia figlia ha un auto perché usa la mia.
Tanti giovani l'auto non possono permettersi di mantenerla se non un vecchio mezzo usato [sperando non si guasti]
Oltre al costo mostruoso di qualsiasi usato da principianti, c'è da tener conto che le polizze per neopatentati fanno spavento, specie in certe aree.
 
Erano più che parte flotte aziendali. Il problema è nato alla fine del noleggio quando le auto sono rientrate e hanno subito una svalutazione di molto uperiorte al preventivato. In sostanza a quel prezzo non le voleva nessuno. perdita di miliardi di euro.


Cosa posso dire se non:
" Peggio per loro "....
Semplicemente perche' l' ultimo dei patacca che io conosco benissimo,
fra le varie ed eventuali aveva previsto anche la pessima rivendibilita' delle elettriche....
....A partire, magari anche solo psicologico, dal terrore,
che dopo 8 anni e un giorno puo' dover sostituire tutto il pacco batterie
 
Giusto l'altro giorno leggevo un paio di articoli sull'andamento delle qiuotaziooni immobiliari, con il mercato milanese che pare in difficoltà per una certa "fuga" dalla città

https://milano.corriere.it/notizie/...ia-e3049614-94fe-4245-9323-25cd28a87xlk.shtml
i giornali un giorno parlano di fuga degli abitanti, il giorno dopo che il mercato non offre sufficienti soluzioni. Mi sembra che si stia sparando molto a caso.
Anche perchè vivere fuori MIlano equivale ad affidarsi ai collegamenti coi treni di Trenord, che ha una situazione allo sfascio.
 
La mia posizione è nota da tempo, sono assolutanente contrario agli "incentivi" proprio perché il potere contrattuale del produttore è molto più elevato di quello dell'acquirente (e il conce è solo un vaso di coccio in mezzo ai due attori) e quindi si scrivono "incentivi" ma si leggono "sussidi".

A mio modestomodo di vedere la soluzoine potrebbe essere, e lo dico da mo', una detrazione fiscale spalmata in 4-5 anni (ovviamente senza sconto in fattura e altre amenità simili, che sono pari ai sussidi).
Guarda caso, sembrerebbe che Berlino stia pensando proprio a questa modalità, limitatamente agli EV aziendali (sappiamo che la fiscalità tedesca premia e incentiva moltissimo l'acquisto degli autoveicoli da parte delle imprese anche individuali e che favorisce il loro successivo export dopo 12-36 mesi di leasing - si tratta di mentalità orentata allo sviluppo industriale)
Anche perchè un concessionario(marchio) ha una determinata flessibilità (aka sconto) sul prezzo di listino.
Ora, se con lo sconto sul listino arrivo allo stesso livello di quello che sarebbe il prezzo di listino defalcato dall'incentivo, per l'acquirente dove sarebbe il vantaggio?
Che gli incentivi debbano essere in mano all'acquirente e non al venditore è da scrivere sulla pietra, passando per modalità di richiesta certificate come spid o cie, caricando il contratto di acquisto.
 
Le nuove immatricolazioni calano anche perchè molti giovani vedo che della patente non je ne pò fregà de meno. Tanto girano con le microvetturette, monopattini o con i mezzi e sono contenti così. Consideriamo anche il fattore demografico: ogni anno perdiamo 500.000 abitanti, 500.000 potenziali nuove patenti se fossero nati.

Magari se per arrivare a guidare la moto e la macchina non ci volessero o quasi 30 di vita o 3000€ in 10 patenti (AM, A1, A2, B, B solo automatica ecc...) mentre ai loro genitori e nonni con una semplice B da teenager potevano guidare dal Ciao alla Ferrari..forse sarebbero più incentivati a comprare la macchina (o la moto). Poi bisognerebbe pagarli e concedergli il "lusso e diritto" (allucinante) di lavorare..ma qui si scende in un'altro discorso che esula da quello di cui si sta parlando qui. Sul calo demografico era ora. Siamo troppi su questo pianeta, non ci stiamo più e lo stiamo consumando. E siamo sempre più stretti e arrabbiati l'uno con l'altro.

La cosa non mi sorprende. Gli incentivi per le termiche riguardano auto di fascia bassa e sono di importo limitato rispetto a quelli (IMHO scandalosi) per le elettriche, pertanto per i potenziali interessati a tali auto nella maggior parte dei casi la cifra da sborsare resta comunque eccessiva.
La verità è che chi può permettersi una macchina elettrica oggi è una persona con buona disponibilità finanziaria (perché banalmente costano un sacco). Lo stato sta finanziando la macchina ai ricchi. È un po' come il pandoro griffato di chiara ferragni che ha finanziato chiara ferragni.

mi ci trovo, però ne parleranno anche ma non mi sembra che poi ci sia qualche iniziativa per affrontare questa mutazione del mercato. Le case in realtà hanno già messo in piedi le loro contromisure, invece di vendere 10 auto ne vendono 5 ad un prezzo più alto e cosi il sistema regge, il problema è nelle mani di chi deve acquistare una vettura e quindi diventa un problema sociale e forse sarebbe anche da vedere la transizione in questa ottica.
Politiche ben lontane dall'essere rivolte alle giovani generazioni.

si tratta di mentalità orentata allo sviluppo industriale
O allo spreco e alla formazione di vere e proprie "bolle economiche".

Secondo me comunque il vero cambio di passo sarà quando ci saranno batterie che durano come la carrozzeria hanno un ampio range chilometrico e si ricaricheranno in tempi molto brevi. Esisteranno però mai batterie simili? Oppure sostituire la batteria con qualcos'altro.
Ma con cosa? Boh.

Il calo delle vendite è comunque segno che l'auto elettrica volente o nolente non piace. E secondo me oltre i costi come ha già detto qualcuno qui è anche per motivi un po' psicologici. Io ad esempio apprezzo moltissimo il motore elettrico, zero invece il marketing con cui viene proposto. Senza contare che dal mio punto di vista si perde il senso stesso delle macchine sportive, dei barconi tipo "range rover" ecc.. Il che non è che sia un male ma è un cambiamento molto più profondo del semplice cambio di tipologia del motore.
 
Ultima modifica:
i giornali un giorno parlano di fuga degli abitanti, il giorno dopo che il mercato non offre sufficienti soluzioni. Mi sembra che si stia sparando molto a caso.
Penso si tratti di due modi di analizzare il medesimo problema: le abitazioni a Milano costano non un ma tre botti. Chi ce l’ha di famiglia, ha “solo” da gestire il costo della vita (alloggio non del tutto escluso, vedo certe spese condominiali da paura), chi non ce l’ha fa altri ragionamenti.

Anche perchè vivere fuori MIlano equivale ad affidarsi ai collegamenti coi treni di Trenord, che ha una situazione allo sfascio.
Considerando il ruolo di Milano rispetto all’Italia, Trenord è una vergogna nazionale.
L’articolo di ieri del Corriere spiegava come sia difficile trovare anche gli autisti dei mezzi pubblici, proprio perché molti trasferiscono non solo come residenza, ma anche lavorativamente.
 
La verità è che chi può permettersi una macchina elettrica oggi è una persona con buona disponibilità finanziaria (perché banalmente costano un sacco). Lo stato sta finanziando la macchina ai ricchi. È un po' come il pandoro griffato di chiara ferragni che ha finanziato chiara ferragni.
Qui dissento, gli incentivi per le elettriche hanno un prezzo massimo di 35000 +iva, lo stesso livello che hai per le termiche fino a 135g\km.
Le auto da ricchi sono ben altre.
Nella categoria dei 35000+iva arrivi al livello della Golf\Octavia, nelle elettriche alle id3 e Tesla (maga nel tenere bassi i prezzi delle versioni con batteria piccola), altrimenti tutto il resto è fuori incentivo.
 
Qui dissento, gli incentivi per le elettriche hanno un prezzo massimo di 35000 +iva, lo stesso livello che hai per le termiche fino a 135g\km.
Le auto da ricchi sono ben altre.
Nella categoria dei 35000+iva arrivi al livello della Golf\Octavia, nelle elettriche alle id3 e Tesla (maga nel tenere bassi i prezzi delle versioni con batteria piccola), altrimenti tutto il resto è fuori incentivo.
Io non guardo più il tipo di macchina ma i prezzi. Una golf oggi costa come una mercedes nei primi anni 2000. E credo sia una cosa voluta, cioé trasformare i marchi storici europei in brand "premium" contro nuovi marchi cinesi a basso costo. La Punto 2016 1.4 Fire GPL che prendemmo in famiglia a KM0 costava 10.900€.

Oggi si parla di macchine da 35mila € come "economiche".
 
Magari se per arrivare a guidare la moto e la macchina non ci volessero o quasi 30 di vita o 3000€ in 10 patenti (AM, A1, A2, B, B solo automatica ecc...) mentre ai loro genitori e nonni con una semplice B da teenager potevano guidare dal Ciao alla Ferrari.
Veramente con la B guidi qualsivoglia veicolo a 4 ruote dai quadricicli leggeri in su fino ai 35 quintali. Che la patente moto sia sta sganciata, lo trovo anche giusto, all’epoca dei Ciao non c’erano gli attuali missili su due ruote o almeno erano per molto pochi. In ogni caso, con la patente B conseguita dopo il 1988 (ma solo in Italia) puoi guidare le due ruote fino ai 125 cc e 11 kW (15 cv)
 
Penso si tratti di due modi di analizzare il medesimo problema: le abitazioni a Milano costano non un ma tre botti. Chi ce l’ha di famiglia, ha “solo” da gestire il costo della vita (alloggio non del tutto escluso, vedo certe spese condominiali da paura), chi non ce l’ha fa altri ragionamenti.

Considerando il ruolo di Milano rispetto all’Italia, Trenord è una vergogna nazionale.
L’articolo di ieri del Corriere spiegava come sia difficile trovare anche gli autisti dei mezzi pubblici, proprio perché molti trasferiscono non solo come residenza, ma anche lavorativamente.

Il problema di Milano (da conoscenti vari) è che è una sorta di circolo vizioso, con le aziende che stanno drogando ulteriormente il mercato.
Atm (e non solo) incentivano con bonus su 2\3 anni per venire a vivere a Milano, trovando loro stessi le case ai dipendenti o dando budget al dipendente per affittare casa, e quando i soldi non sono tuoi, non stai a trattare il prezzo.
Aggiungici che gli stipendi non si sono adeguati all'inflazione (a causa di molto ccnl che hanno clamorosamente sottostimato l'inflazione del triennio).
 
Reggeva, direi. La crisi VW è solo l'antipasto di qyuello che rischiamo di vedere.


Sentivo stamane che e' a grossissimo rischio
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lo stabilimento Audi
( solo elettriche ) di Bruxelles....
Possibile il trasferimento delle attivita' in Messico....
Il ricco mercato USA pare tenere
 
Si potrebbe pensare che la prima sia una conseguenza della seconda....
intendevo più domanda che offerta.
senza contare che i mutui non sono più a tassi bassi come qualche anno fa.
Le statistiche anno su anno sarebbero realistiche a parametri identici (vedi quanto postato da u2511 prima, del dato "sporco" del calo tedesco delle elettriche).
 
Stato
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