Mi sa che si tratta di una ovvietà che a molte persone sfugge.skamorza ha scritto:ovvio...
Su questo non piove, ma bisogna anche vedere quanto tali cose si [stra]pagano. Dovendo scegliere, forse è preferibile optare per spese superflue nelle quali sia più basso il rapporto tra prezzo pagato ed effettivo concreto tornaconto complessivo. In tal modo, a parità di quattrini spesi (e di lavoro necessario a guadagnarli) il "godimento" è senz'altro maggiore....si spendono comunque molti soldi in spese superflue...
Esagerazioni a parte, per morire senza lasciare dietro di sé quattrini guadagnati e non ancora spesi/goduti bisognerebbe vivere spendendo regolarmente tutto ciò che si guadagna, senza accumulare risparmi di sorta se non in misura irrisoria. Anzi, meglio ancora sarebbe indebitarsi con disinvoltura. Cosa che non pochi, a dire il vero, sembrano fare regolarmente....vivere da poveri per morire da "ricchi" è di una tristezza infinita...
Ciò però sarebbe totalmente incompatibile con qualsivoglia idea di prudenza, di prevenzione, di preoccupazione per il futuro. Un po' come l'assicurazione, che paghiamo (cara) sperando che siano soldi buttati.
Io credo di no, anche se ovviamente le medie sono sempre in qualche modo lontane e ignare delle vicende personali. Oggi abbiamo di fatto molte probabilità (mooolte di più di quelle che avevano i nostri antenati) di raggiungere un'età veneranda; le statistiche non mentono in questo senso. Quello di cui non si parla, piuttosto, è il come ci arriveremo. Abbiamo infatti, anche, moltissime probabilità di trascorrere gli ultimi anni (2, 5, 10...) in uno stato più o meno penoso, tecnicamente "vivi" ma pesantemente avariati e debilitati, ovvero non più capaci di "vivere" nel senso del termine che oggi diamo per scontato. Cosa decisamente non molto allettante....l'età media in aumento è una barzelletta...