pilota54 ha scritto:
E' vero che secondo Adamo Smith l'imprenditore era anche un "benefattore" (come conseguenza, non come fine) perché consentiva a molte persone di lavorare e vivere dignitosamente,
Vero è che Adam Smith teorizzava l'imprenditore come "benefattore" ( solo in fin dei conti e dopo aver soddisfatto priorità proprie ). E' interessante notare come Adam Smith, più in generale, fosse un liberale, in seguito accusato di essere perfino "liberista" ( cioè una versione più aggressiva di liberale ) proprio in quanto teorizzava il mercato che si autoregola, o viene regolato da una "mano invisibile", in un equilibrio dinamico su cui lo stato deve evitare di mettere mano per non comprometterlo, perchè all'interno di quell'equilibrio, in cui gli imprenditori ed il mercato realizzano i propri interessi, vengono - automaticamente e naturalmente - soddisfatte anche le esigenze sociali di cui si deve preoccupare uno stato. Ovvero l'occupazione, il reddito privato , la sussistenza dell'individuo ecc...
Ecco, dopo che questo equilibrio si è veramente realizzato, ed ha resistito in piedi per quasi tre secoli, secondo me è l'ora di realizzare come, con l'arrivo della globalizzazione, ovvero della caduta delle frontiere nazionali, questo equilibrio fra stato e mercato sia crollato miseramente, laddove il mercato ha stravinto la partita, finisce per essere lui a controllare lo stato, e soprattutto, sono andate a puttane tutte le esigenze sociali che lo stato riteneva di dover garantire proprio con l'aiuto del mercato.
E di questo processo di globalizzazione - caduta delle frontiere - corporations che con l'aiuto di importanti consulenti spostano in giro per il mondo sedi ed occupazione, laddove è più conveniente sul piano del costo del lavoro, del regime fiscale e persino in virtù di determinati vuoti legislativi favorevoli in certi stati - mi sembra che abbiamo un'esemplificazione ideale nelle ultime mosse di Fiat.
Fiat che adesso, ultimata l'operazione, dopo aver già spostato all'estero ( europeo ) buona parte della manodopera residua continentale, la sede di Fiat industrial, cambia nome, sposta anche la sede generale al di là dell'atlantico e, mentre qui ancora molti agitano le bandierine "W Italia", diventa americana ed in italia lascia dietro di sè - proprio in Italia - solo macerie, incluso qualche milione di cassintegrati prima o poi destinati, quando saranno finiti i soldi, a diventare disoccupati in pianta stabile.
Adam Smith ed il liberalismo in un certo senso avevano torto, anche se molto alla lunga: tre secoli dopo è finita in un saccheggio degli stati, e glielo abbiamo permesso noi. Anzi, siamo ancora convinti di aver fatto bene. .
Chiuso inciso. :lol: