li rispedisco al mittente i sogni ed anche i discorsi con i se , mi limito ad osservare la realtà ed i numeri di venditaBufaloBic ha scritto:I sogni invece te li lascio con piacere
li rispedisco al mittente i sogni ed anche i discorsi con i se , mi limito ad osservare la realtà ed i numeri di venditaBufaloBic ha scritto:I sogni invece te li lascio con piacere
pilota54 ha scritto:Vorrei chiarire altresì che io sono il primo ad avere delle perplessità sulle nuove strategie del gruppo Fiatsler (o come si chiamerà).
Va bene il nuovo indirizzo del brand Maserati, con un obiettivo di 50.000 vetture (che appare alla portata). Va bene riposizionare il marchio Alfa Romeo sui valori degli anni '60 (anche se sembra un po' troppo tardi).
Ma per esempio mi chiedo se abbia un senso ridimensionare Fiat e cambiare un'immagine che permane da quasi 115 anni, ovvero l'immagine di un marchio che ha sempre fatto utilitarie di massa.
Mi chiedo se sia stato giusto abolire la Lancia (resterà solo la Y). Mi chiedo come si farà a sfruttare tutti gli impianti produttivi italiani.
Però nonostante tutto voglio essere ottimista perché oggi è l'ottimismo che manca agli italiani.
Quattroporte, Ghibli e 4C sono prodotti semiartigianali, categoria in cui l'Italia dell'auto non patisce. Avrai sicuramente notato che Ferrari ha continuato a chiudere bilanci in nero, ben diversi dai numeri drammatici forniti dalla produzione in serie del gruppo Fiat. Ovvero, far bene o molto bene in produzioni artigianali non vuol dire far altrettanto bene in produzioni di larga serie, come insegna la storia italiana degli ultimi 20 anni. Usare quindi ottimi prodotti come le Quattroporte, caro Bufalo, come esempi per corroborare la tua teoria su un'era di successi tecnici e commerciali delle future gamme italo-americane (hanno fatto la Ghibli, e piace, quindi anche le Alfa piaceranno) non ha alcun fondamento. Come la storia insegnerebbe, a volerla osservare...BufaloBic ha scritto:modus72 ha scritto:Si non abbiamo proprio idea di cosa accada con il buio a Balocco. Dev'esserci la fila dei prototipi Alfa in fase terminale di sviluppo, tutta roba che all'una di notte esce dai capannoni fantasma e si fionda a Balocco a girare... per poi ritornare nei capannoni prima dell'alba. In realtà non è Balocco, è il paese dei balocchi.BufaloBic ha scritto:Qualche mese fa i tecnici Maserati ci svelarono che Quattroporte e Ghibli giravano in segreto la notte al Balocco senza che nessuno se ne accorgesse. e chissà quante altre cose non sappiamo. Io le ho già da tempo ipotizzate, fra un po verrà fuori tutto![]()
non sono balocchi sono Quattroporte e Ghibli che poi non sono così tanto fantasmi e neanche balocchi
Admin ha scritto:BelliCapelli3 ha scritto:pilota54 ha scritto:Il Direttore di QR ne parla sul suo blog, facendo un paragone con i fallimenti di alcune "acquisizioni" tedesche.
http://viamazzocchi.quattroruote.it/senza-categoria/chrysler-rover-suzuki-dove-i-tedeschi-hanno-toppato/
Avrei alcune considerazioni. Il direttore non si sporca le manine a venire di quà, quindi a me non va di sporcarmi le manine per andare di là, e le faccio quì.
Secondo me bisognerebbe definire il concetto di (in)successo, e soprattutto a partire da quando lo si dovrebbe misurare. Perchè se è vero che quello Daimler lo è stato, e quello BMW anche, ma un po' meno ( qualcuno addirittura ha teorizzato che Monaco non sia mai stata interessata a "rilevare" Rover, ma solo a saccheggiarne i contenuti più interessanti, e mettere fuori gioco Honda, cose che le sono entrambe riuscite ), è sicuro che nella testa del direttore questi vengono giudicati insuccessi anni dopo la loro conclusione: roba cioè così finita e consolidata ( più o meno malamente ) che si legge sui libri di storia.
Ora, prendere e paragonare questi insuccessi storici al presunto successo di un'intrapresa che invece deve ancora partire.... mi sembra un po' incauto.
Ricordo che la fusione non si è ancora realizzata, che i pochi timidi passi realizzati in america in termini di prodotto sono stati costellati da problemi finanziari e, soprattutto, non sono stati molto incoraggianti a livello di risultati, e che c'è più di qualche incognita sulla riuscita alla lunga distanza.
Se fossi in Cavicchi rispolvererei questo confronto fra una decina d'anni, quando avremo certezza di come sia finito questo film, che già ora presenta più di qualche spunto di suspence.
In ultimo, quando si parla di Fiat, non posso fare a meno di notare come sia ostinato il silenzio e soprattutto la totale assenza di valutazioni - opinioni - sia del direttore che della testata intera, su certe vicende non molto edificanti, come il museo, laddove i riflessi si rivelano di una rapidità impressionante - quasi affrettata - quando invece c'è da mettere in prima pagina il plauso incondizionato, fosse anche per un'operazione di lungo corso di cui oggi non si può conoscere alcun esito, fosse anche con toni che, come qualcuno ha notato, ricordano la barzelletta di "c'era un italiano", e che già hanno ottenuto il risultato di sollevare cori razzisti sia di quà che di là..
Tutto sommato si tratta di una scommessa su cui Fiat, per salvarsi dal disastro, si è appena giocata disperatamente tutto ( anche quello che non ha ).
Eppure cavicchi è già convinto che sia vinta. Due numeri del lotto ce li ha?![]()
Bellicapelli3, il tuo comportamento è estremamente scorretto. Non tanto per quello che scrivi, quanto per il fatto che lo fai senza la possibilità di avere un contradditorio. Se avevi qualcosa da dire a Cavicchi potevi farlo direttamente nel suo blog, come ti ha correttamente indicato Pilota54. In tal modo avresti potuto esprimere le tue perplessità e consentire al direttore di risponderti. Farlo in questa sede, volutamente e provocatoriamente - "Il direttore non si sporca le manine a venire di quà, quindi a me non va di sporcarmi le manine per andare di là, e le faccio quì" - è inaccettabile. Mi dispiace, ma ti sei guadagnato il banning.
modus72 ha scritto:Quattroporte, Ghibli e 4C sono prodotti semiartigianali, categoria in cui l'Italia dell'auto non patisce. Avrai sicuramente notato che Ferrari ha continuato a chiudere bilanci in nero, ben diversi dai numeri drammatici forniti dalla produzione in serie del gruppo Fiat. Ovvero, far bene o molto bene in produzioni artigianali non vuol dire far altrettanto bene in produzioni di larga serie, come insegna la storia italiana degli ultimi 20 anni. Usare quindi ottimi prodotti come le Quattroporte, caro Bufalo, come esempi per corroborare la tua teoria su un'era di successi tecnici e commerciali delle future gamme italo-americane (hanno fatto la Ghibli, e piace, quindi anche le Alfa piaceranno) non ha alcun fondamento. Come la storia insegnerebbe, a volerla osservare...
Ecco, bene... Vogliamo sfruttare tutto il know-how Ferrari per i nuovi motori dell'Alfa Romeo...Menech ha scritto:modus72 ha scritto:Quattroporte, Ghibli e 4C sono prodotti semiartigianali, categoria in cui l'Italia dell'auto non patisce. Avrai sicuramente notato che Ferrari ha continuato a chiudere bilanci in nero, ben diversi dai numeri drammatici forniti dalla produzione in serie del gruppo Fiat. Ovvero, far bene o molto bene in produzioni artigianali non vuol dire far altrettanto bene in produzioni di larga serie, come insegna la storia italiana degli ultimi 20 anni. Usare quindi ottimi prodotti come le Quattroporte, caro Bufalo, come esempi per corroborare la tua teoria su un'era di successi tecnici e commerciali delle future gamme italo-americane (hanno fatto la Ghibli, e piace, quindi anche le Alfa piaceranno) non ha alcun fondamento. Come la storia insegnerebbe, a volerla osservare...
Tratto dalle dichiarazioni appena fatte a Detroit......
" Dal punto di vista più strettamente industriale, per Marchionne il 2014 non è il vero anno della ripresa del mercato dell'auto in Europa. La strategia di Fiat: "Quello che è chiaro è lo sviluppo dei marchi premium e il posizionamento di Alfa Romeo per rilanciare il marchio nel mondo. C'è tanto lavoro da fare fino ad aprile" o al più tardi maggio, quando verrà presentato il piano industriale. "Vogliamo sfruttare tutto il know-how Ferrari per i nuovi motori dell'Alfa Romeo, sarebbe da imbecilli non farlo", ha sottolineato Marchionne aggiungendo: "Spero che il nostro impegno industriale per il gruppo Fiat-Chrysler non venga ostacolato" dalla politica. L'ad del Lingotto incalza: "Il nostro impegno è posizionare i marchi italiani nel mondo e siamo convinti che possiamo fare del bene al Paese". Quanto alle ipotesi di partnership con altri gruppi, con particolare riferimento a Peugeot e Suzuki, Marchionne dice che il Lingotto è "aperto a qualsiasi tipo di collaborazione. Esaminiamo le possibilità che si presenteranno".
Al fianco del manager si è presentato il presidente John Elkann, che ha aggiunto: "Il vertice della nuova società sarà composto da Marchionne e il sottoscritto, quindi non cambiano presidente e ad". Sulle prospettive manageriali si conferma il lavoro di Marchionne per i prossimi anni. "Il piano di maggio va avanti per tre anni e non c'è dubbio che sarà portato avanti da Marchionne - ha precisato Elkann -. Il futuro, invece, è aperto. Abbiamo molte persone capaci in Fiat-Chrysler, le identificheremo ma non prima della della fine del piano". Anche per l'attuale ad "il successore dovrebbe essere interno".
BufaloBic ha scritto:Menech ha scritto:mitoAR ha scritto:I lavori di sviluppo si stanno svolgendo a Modena in un grande e persino eccessivo segreto. Tecnici ex, Maserati, Ferrari e Fiat collaborano insieme. I motori di alta gamma saranno sviluppati per il marchio, attingendo come tecnologia dagli attuali Ferrari e Maserati per i turbo benzina (V6 e V8 turbo/biturbo), mentre per i diesel più grandi si sta muovendo la VM di Cento. Meno chiara la strategia sui motori più piccoli, possibile lo sviluppo di un 2.0 turbo benzina e poi la nuova serie di 3 e 4 cilindri di FPTfranco58pv ha scritto:si però la maserati appartiene ad un'area, quella del made in modena, che le sue cose le ha fatte, i motori ci sono, i pianali idem.
Qua stiamo parlando di un marchio ridotto a soli 2 pezzi (diciamolo pure 1 flop ed un mezzo insuccesso) , un marchio che a detta di marchionne non ha i motori adeguati ("le alfa non monteranno + motori fiat" ha detto , da dove arriveranno i nuovi motori non ne ho idea.
Sono stato uno di quelli che ha sorriso per la storia dei capannoni fantasma, c'è anche da dire, però (se non ricordo male), che quando fu presentato il primo prototipo della 4c al salone di Ginevra, fu una specie di sorpresa, almeno io non ricordo che prima se ne fosse parlato nelle solite anticipazioni. Anche successivamente, c'erano molti che si dichiaravano scettici sulla sua reale presentazione, chi diceva che non si vedevano esemplari camuffati per strada (che poi si è cominciato a vedere negli ultimi mesi), chi diceva che tanto l'avrebbero potuta marchiare Maserati nell'eventualità della vendita di AR etc. Chissà, potrei ricredermi.......![]()
Eheh le solite previsioni dei vari Sig. Sotuttoio che poi non ci prendono neanche per sbaglio ma continuano a pontificare con sempre maggior convinzione.
Fui io il primo a parlare di 4C così come della 6C che poi non si fece ricordi?
Admin ha scritto:BelliCapelli3 ha scritto:pilota54 ha scritto:Il Direttore di QR ne parla sul suo blog, facendo un paragone con i fallimenti di alcune "acquisizioni" tedesche.
http://viamazzocchi.quattroruote.it/senza-categoria/chrysler-rover-suzuki-dove-i-tedeschi-hanno-toppato/
Avrei alcune considerazioni. Il direttore non si sporca le manine a venire di quà, quindi a me non va di sporcarmi le manine per andare di là, e le faccio quì.
Secondo me bisognerebbe definire il concetto di (in)successo, e soprattutto a partire da quando lo si dovrebbe misurare. Perchè se è vero che quello Daimler lo è stato, e quello BMW anche, ma un po' meno ( qualcuno addirittura ha teorizzato che Monaco non sia mai stata interessata a "rilevare" Rover, ma solo a saccheggiarne i contenuti più interessanti, e mettere fuori gioco Honda, cose che le sono entrambe riuscite ), è sicuro che nella testa del direttore questi vengono giudicati insuccessi anni dopo la loro conclusione: roba cioè così finita e consolidata ( più o meno malamente ) che si legge sui libri di storia.
Ora, prendere e paragonare questi insuccessi storici al presunto successo di un'intrapresa che invece deve ancora partire.... mi sembra un po' incauto.
Ricordo che la fusione non si è ancora realizzata, che i pochi timidi passi realizzati in america in termini di prodotto sono stati costellati da problemi finanziari e, soprattutto, non sono stati molto incoraggianti a livello di risultati, e che c'è più di qualche incognita sulla riuscita alla lunga distanza.
Se fossi in Cavicchi rispolvererei questo confronto fra una decina d'anni, quando avremo certezza di come sia finito questo film, che già ora presenta più di qualche spunto di suspence.
In ultimo, quando si parla di Fiat, non posso fare a meno di notare come sia ostinato il silenzio e soprattutto la totale assenza di valutazioni - opinioni - sia del direttore che della testata intera, su certe vicende non molto edificanti, come il museo, laddove i riflessi si rivelano di una rapidità impressionante - quasi affrettata - quando invece c'è da mettere in prima pagina il plauso incondizionato, fosse anche per un'operazione di lungo corso di cui oggi non si può conoscere alcun esito, fosse anche con toni che, come qualcuno ha notato, ricordano la barzelletta di "c'era un italiano", e che già hanno ottenuto il risultato di sollevare cori razzisti sia di quà che di là..
Tutto sommato si tratta di una scommessa su cui Fiat, per salvarsi dal disastro, si è appena giocata disperatamente tutto ( anche quello che non ha ).
Eppure cavicchi è già convinto che sia vinta. Due numeri del lotto ce li ha?![]()
Bellicapelli3, il tuo comportamento è estremamente scorretto. Non tanto per quello che scrivi, quanto per il fatto che lo fai senza la possibilità di avere un contradditorio. Se avevi qualcosa da dire a Cavicchi potevi farlo direttamente nel suo blog, come ti ha correttamente indicato Pilota54. In tal modo avresti potuto esprimere le tue perplessità e consentire al direttore di risponderti. Farlo in questa sede, volutamente e provocatoriamente - "Il direttore non si sporca le manine a venire di quà, quindi a me non va di sporcarmi le manine per andare di là, e le faccio quì" - è inaccettabile. Mi dispiace, ma ti sei guadagnato il banning.
Spariamo sulla Croce Rossa?smargia2002 ha scritto:Veramente se fino ad oggi c'è qualcuno che di previsioni non ne ha azzeccata una, soprattutto quando si tratta di numeri, quello sei proprio tu.BufaloBic ha scritto:Eheh le solite previsioni dei vari Sig. Sotuttoio che poi non ci prendono neanche per sbaglio ma continuano a pontificare con sempre maggior convinzione.
Fui io il primo a parlare di 4C così come della 6C che poi non si fece ricordi?
Poi, se almeno per questa volta capiterà che hai ragione, non potrò che esserne lieto.
Vuoi che ti ricordi quale target di vendita prevedevi 12 mesi fa che Alfa avrebbe raggiunto nel 2013?
ottovalvole ha scritto:siete sicuri che le case automobilistiche tedesche sono così brave o c'è lo zampino della politica? Ribaltiamo la situazione, dove sarebbe arrivata l'industria italiana (tutta) supportata dalla politica tedesca e dove sarebbe arrivata l'industria tedesca (tutta) supportata dalla politica italiana?
Dal momento che nella ricerca ci lavoro, ti posso assicurare che in Italia funziona allo stesso identico modo..angelo0 ha scritto:Caro ottovalvole,lo scrivo per ultima volta., in Germania lo zampino della poilitica ce sempre e non solo politicamente ma anche a suon di sovvenzioni furbesche per esempio, mai declarate come aiuti sovvenzionali ma come aiuti di ricerca.
BufaloBic ha scritto:pilota54 ha scritto:Vorrei chiarire altresì che io sono il primo ad avere delle perplessità sulle nuove strategie del gruppo Fiatsler (o come si chiamerà).
Va bene il nuovo indirizzo del brand Maserati, con un obiettivo di 50.000 vetture (che appare alla portata). Va bene riposizionare il marchio Alfa Romeo sui valori degli anni '60 (anche se sembra un po' troppo tardi).
Ma per esempio mi chiedo se abbia un senso ridimensionare Fiat e cambiare un'immagine che permane da quasi 115 anni, ovvero l'immagine di un marchio che ha sempre fatto utilitarie di massa.
Mi chiedo se sia stato giusto abolire la Lancia (resterà solo la Y). Mi chiedo come si farà a sfruttare tutti gli impianti produttivi italiani.
Però nonostante tutto voglio essere ottimista perché oggi è l'ottimismo che manca agli italiani.
quello che vedo in giro in Sicilia e ancor di più in Puglia è una gran voglia di ripartire lasciandosi la crisi alle spalle. Ce n'è proprio tanta da parte di qualsiasi imprenditore o esercente incontri, il vero problema è lo Stato che uccide a suon di tasse qualsiasi attività (poichè tartassa ogni cittadino in ogni fase della sua vita da quando nasce a quando muore) con la benedizione dell'Europa. Non ci sarà nessuna ripresa non ti illudere, al massimo qualche rimbalzo, a meno che non cambi la politica del governo ma non ci sono possibilità che ciò accada.
Nonostante tutto Fiat Chrysler potrà andare molto forte proprio perchè le attività nazionali sono diventate sempre meno importanti per il mercato interno, ciò è fondamentale. Maserati produce esclusivamente in Italia, così come Lamborghini, ma vende quasi tutto fuori dai confini nazionali esattamente come Lamborghini. Se ciò accadrà anche per Alfa Romeo ne conseguirà che il Biscione condividerà un futuro positivo con il Tridente altrimenti no. Ciò perchè l'Italia è un mercato morto.
Già nelle corse sono impegnati con Ferrari, Maserati e Abarth, potrebbe essere quest'ultima a prendersi carico dell'Alfa come hanno fatto 20-40 anni fa con la Lanciaalexmed ha scritto:Son quasi commosso.
Come Alfa Romeo ha dato i natali a Ferrari, ora forse Ferrari ridarà nuovi natali ad Alfa Romeo?
Un ritorno alle Alfa Romeo anteguerra, quella per pochi e da sogno?
Una cosa dico però... devono tornare alle corse, devono ritornare a calcare i circuiti. Mi faranno in futuro un'Alfa per correre il campionato FIA GT?
Direi rivoluzione copernicana... dall'Alfa che doveva far concorrenza a VW, ad un'Alfa che dovrà trovar spazio vicino a Ferrari e Maserati.![]()
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