<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Marchionne non ci sta | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Marchionne non ci sta

ma che cacchi c'entra la maggioranza o la minoranza? la legge dice che puoi scioperare ma non puoi (è scritto sul tulps leggetelo) sabotare la fabbrica o impedire agli altri di lavorare. Purtroppo sono 50 anni che i sindacati fanno quello che vogliono, picchetti, sabotaggi (piccoli o grandi), pestaggi ecc. nessuno che dica be.....
quando non ci sarà più lavoro perchè tutti delocalizzano e gli stranieri vanno da un altra parte cosa si fà, emigreremo in Egitto? :shock:
 
chiaro_scuro ha scritto:
ma come la mettiamo se ti trovi il picchetto davanti alla fabbrica che con buone maniere ti impediscono di entrare?
Quindi il più forte vince? Allora perchè incazzarsi con Marchionne se fa la stessa cosa (sia quando ricatta i lavoratori di Pomigliano sia quando paga i 3 senza farli lavorare)?

La maggioranza a Pomigliano cosa ha detto? La minoranza (Fiom) "rispetta" questa maggioranza di "pari" lavoratori?

Ciao.

intanto il fattaccio è avvenuto a melfi e non a pomigliano.
e poi mi risulta che la fiom ha sempre rispettato le decisioni degli altri sindacati.
si è dissociata quando era il caso e non ha firmato quando non voleva firmare ma non ha mai fatto ostruziopnismo..
se c'è qualcuno che non ha rispettato la decisione della maggioranza mi sembra che sia la fiat che, visto che sperava in una larga maggioranza, è passata al piano b che non era previsto a livello di incontri sindacali.
 
Gunsite ha scritto:
ma che cacchi c'entra la maggioranza o la minoranza? la legge dice che puoi scioperare ma non puoi (è scritto sul tulps leggetelo) sabotare la fabbrica o impedire agli altri di lavorare. Purtroppo sono 50 anni che i sindacati fanno quello che vogliono, picchetti, sabotaggi (piccoli o grandi), pestaggi ecc. nessuno che dica be.....
quando non ci sarà più lavoro perchè tutti delocalizzano e gli stranieri vanno da un altra parte cosa si fà, emigreremo in Egitto? :shock:

impedire e sabotare è una cosa, "convincere" con le buone è un altra.
mi sorge il dubbio che voi non lavoriate affatto in qualche fabbrica.
non siete informati sui problemi sindacali che affliggono ogni fabbrica di un certo livello.
e penso che se per caso vi capita tra capo e collo qualche aumento, ottenuto con lo sciopero da alcuni vostri colleghi, siate tutti in fila davanti alla porta dell'ufficio per restituirlo perchè ottenuto con metodi anti democratici.
suvvia ragazzi, un pò di coerenza.
ti ricordo anche che se le fabbriche delocalizzano non è di certo perchè la manodopera italiana è la più cara.
non so se sei informato ma un operaio in italia prende molto meno che in altri paesi europei le cui fabbriche si tengono cari i loro siti nazionali.
chissà perchè?
 
intanto il fattaccio è avvenuto a melfi e non a pomigliano
Marchionne ha ricattato i dipendenti di Pomigliano con il contratto e fa il "prepotente" con i 3 di Melfi. In ogni caso che sia successo a Pomigliano o a Melfi la sostanza non cambia.

Discorso stipendi. E' vero che se ci sono gli aumenti grazie a chi ha scioperato questi non vengono restituiti da chi non l'ha fatto ma, cosa successa in un'azienda, succede anche che questa non chiude perchè operai "dissidenti" sono riusciti a garantire la continuità delle consegne, senza che gli scioperanti sia siano poi licenziati.
Ma il discorso è un altro: sono c@zzi miei se voglio scioperare o meno. Magari io sono agevolato dall'azienda proprio perchè garantisco continuità al lavoro e quindi per me scioperare comporta solo un peggioramento della mia situazione. Insomma, avrò i miei motivi per non scioperare e ho il diritto di non farlo.
E' semplicemente allucinante pensare che quello che va bene per la massa va bene per tutti e che di conseguenza si possano fare soprusi su altrettante brave persone.

Non è questione di azienda piccola o azienda grande ma solo questione di "correttezza e civilità".

Autorizziamo pure gli attentati perchè questi sono funzionali al raggiungimento del proprio obiettivo...

Convincere una persona sfondandogli il parabrezza non è civiltà. Convincere una persona con calci e pugni non è civiltà. Convincere una persona mettendogli il bastone tra le ruote ogni giorno non è civiltà. Insomma, questa parola convincere mi sembra una parola di mafia non di "brave" persone.

Ciao.
 
chiaro_scuro ha scritto:
intanto il fattaccio è avvenuto a melfi e non a pomigliano
Marchionne ha ricattato i dipendenti di Pomigliano con il contratto e fa il "prepotente" con i 3 di Melfi. In ogni caso che sia successo a Pomigliano o a Melfi la sostanza non cambia.

Discorso stipendi. E' vero che se ci sono gli aumenti grazie a chi ha scioperato questi non vengono restituiti da chi non l'ha fatto ma, cosa successa in un'azienda, succede anche che questa non chiude perchè operai "dissidenti" sono riusciti a garantire la continuità delle consegne, senza che gli scioperanti sia siano poi licenziati.
Ma il discorso è un altro: sono c@zzi miei se voglio scioperare o meno. Magari io sono agevolato dall'azienda proprio perchè garantisco continuità al lavoro e quindi per me scioperare comporta solo un peggioramento della mia situazione. Insomma, avrò i miei motivi per non scioperare e ho il diritto di non farlo.
E' semplicemente allucinante pensare che quello che va bene per la massa va bene per tutti e che di conseguenza si possano fare soprusi su altrettante brave persone.

Non è questione di azienda piccola o azienda grande ma solo questione di "correttezza e civilità".

Autorizziamo pure gli attentati perchè questi sono funzionali al raggiungimento del proprio obiettivo...

Convincere una persona sfondandogli il parabrezza non è civiltà. Convincere una persona con calci e pugni non è civiltà. Convincere una persona mettendogli il bastone tra le ruote ogni giorno non è civiltà. Insomma, questa parola convincere mi sembra una parola di mafia non di "brave" persone.

Ciao.

sono perfettamente d'accordo con quanto dici.
con la parola convincere non intendevo certo quello che hai detto.
e qualsiasi sindacalista non della cgil è certamente d'accordo.
a parole lo sono anche quelli della cgil ma i fatti li tradiscono.
 
Pordenone. Dipendenti tornano dalle
ferie e trovano la loro azienda chiusa
Nessuna comunicazione, solo un cartello. "L'azienda non riapre
per cessata attività". E 22 lavoratori sono senza occupazione

di Davide Lisetto
PORDENONE (31 agosto) - Tornano dalle ferie e trovano la propria azienda chiusa per cessata attività. I cancelli della fabbrica "Piazza Legnami" in via Prà dei risi, nella zona industriale di Zoppola (Pordenone) a ridosso della Cimpello-Sequals, ieri mattina sono rimasti chiusi. Solo un cartello ("L?azienda non riapre per cessata attività", con tanto di timbro e firma della società) avvisava i ventidue lavoratori che si erano presentati per riprendere il lavoro. Alcuni di loro avevano ricevuto una telefonata da parte della società nel pomeriggio di venerdì scorso: si avvisava che l?attività non sarebbe ripartita. Ma gli addetti, piuttosto increduli, hanno voluto comunque presentarsi ieri nella sede di lavoro per verificare e capire cosa stia accadendo.

Sorpresa e sgomento. Ma anche rabbia davanti all?azienda dove lavoratori e sindacalisti sono rimasti per un paio d?ore cercando di contattare la proprietà. Prima delle ferie di due settimane quasi nessun segnale: soltanto delle frammentarie voci di difficoltà finanziarie, ma nessuna conferma da parte del vertice aziendale. Fino a questo momento l?impresa non aveva nemmeno mai chiesto la cassa integrazione. E anche dal punto di vista economico-finanziario tutti gli impegni con i dipendenti sono stati onorati. Insomma, nulla che facesse pensare a una decisione così grave. Solo al rientro di ieri mattina l?amara sorpresa. A giorni potrebbero arrivare le lettere di licenziamento e potrebbe aprirsi la procedura di mobilità.

«Sono ancora ipotesi - sostiene Simonetta Chiarotto della Cgil che sta seguendo il caso - poiché stiamo ancora cercando di capire cosa sia esattamente accaduto. Siamo riusciti a contattare i consulenti dell?azienda e a ottenere un incontro per domani (oggi, ndr). Anche se la comunicazione poteva arrivare prima e in modo diverso: ci sono persone che perderanno il lavoro dalla sera alla mattina. Ci spiegheranno quali sono i problemi e cercheremo il percorso che tuteli gli addetti. Se dovesse esserci l?ipotesi del fallimento chiediamo che venga percorsa la strada che tuteli i diritti dei dipendenti».

Non è infatti ancora chiaro cosa celi quel cartello anche se l?annuncio non lascia dubbi sulla improbabile prosecuzione dell?attività. Perciò i dipendenti attendono almeno una comunicazione scritta dell?azienda. Anche la Cisl ha chiesto alla società la convocazione di un incontro urgente. «Dopo quello che è accaduto - afferma Daniele Morassut - auspichiamo che la proprietà si sieda a un tavolo quanto prima». L?azienda fino a qualche anno fa aveva sede nella zona della Comina a Pordenone, quattro anni fa il trasferimento. Alla terza generazione è nota sul territorio dove è presente da alcune decine di anni. Si è specializzata nella produzione e nell?installazione di tetti e altri manufatti in legno.

questo è un articolo del gazzettino di oggi.
come si può evincere adesso sono tutti dal sindacato.
prima se c'era da ottenere o da difendere qualcosa tutti a guardare il proprio orticello.
 
conan2001 ha scritto:
Pordenone. Dipendenti tornano dalle
ferie e trovano la loro azienda chiusa
Nessuna comunicazione, solo un cartello. "L'azienda non riapre
per cessata attività". E 22 lavoratori sono senza occupazione

di Davide Lisetto
PORDENONE (31 agosto) - Tornano dalle ferie e trovano la propria azienda chiusa per cessata attività. I cancelli della fabbrica "Piazza Legnami" in via Prà dei risi, nella zona industriale di Zoppola (Pordenone) a ridosso della Cimpello-Sequals, ieri mattina sono rimasti chiusi. Solo un cartello ("L?azienda non riapre per cessata attività", con tanto di timbro e firma della società) avvisava i ventidue lavoratori che si erano presentati per riprendere il lavoro. Alcuni di loro avevano ricevuto una telefonata da parte della società nel pomeriggio di venerdì scorso: si avvisava che l?attività non sarebbe ripartita. Ma gli addetti, piuttosto increduli, hanno voluto comunque presentarsi ieri nella sede di lavoro per verificare e capire cosa stia accadendo.

Sorpresa e sgomento. Ma anche rabbia davanti all?azienda dove lavoratori e sindacalisti sono rimasti per un paio d?ore cercando di contattare la proprietà. Prima delle ferie di due settimane quasi nessun segnale: soltanto delle frammentarie voci di difficoltà finanziarie, ma nessuna conferma da parte del vertice aziendale. Fino a questo momento l?impresa non aveva nemmeno mai chiesto la cassa integrazione. E anche dal punto di vista economico-finanziario tutti gli impegni con i dipendenti sono stati onorati. Insomma, nulla che facesse pensare a una decisione così grave. Solo al rientro di ieri mattina l?amara sorpresa. A giorni potrebbero arrivare le lettere di licenziamento e potrebbe aprirsi la procedura di mobilità.

«Sono ancora ipotesi - sostiene Simonetta Chiarotto della Cgil che sta seguendo il caso - poiché stiamo ancora cercando di capire cosa sia esattamente accaduto. Siamo riusciti a contattare i consulenti dell?azienda e a ottenere un incontro per domani (oggi, ndr). Anche se la comunicazione poteva arrivare prima e in modo diverso: ci sono persone che perderanno il lavoro dalla sera alla mattina. Ci spiegheranno quali sono i problemi e cercheremo il percorso che tuteli gli addetti. Se dovesse esserci l?ipotesi del fallimento chiediamo che venga percorsa la strada che tuteli i diritti dei dipendenti».

Non è infatti ancora chiaro cosa celi quel cartello anche se l?annuncio non lascia dubbi sulla improbabile prosecuzione dell?attività. Perciò i dipendenti attendono almeno una comunicazione scritta dell?azienda. Anche la Cisl ha chiesto alla società la convocazione di un incontro urgente. «Dopo quello che è accaduto - afferma Daniele Morassut - auspichiamo che la proprietà si sieda a un tavolo quanto prima». L?azienda fino a qualche anno fa aveva sede nella zona della Comina a Pordenone, quattro anni fa il trasferimento. Alla terza generazione è nota sul territorio dove è presente da alcune decine di anni. Si è specializzata nella produzione e nell?installazione di tetti e altri manufatti in legno.

questo è un articolo del gazzettino di oggi.
come si può evincere adesso sono tutti dal sindacato.
prima se c'era da ottenere o da difendere qualcosa tutti a guardare il proprio orticello.

ecco, questo è quello che succederà sempre più spesso in italia, specie le imprese medio-piccole, stufi di lavorare gratis (se va bene) molti chiuderanno...) certo resteranno sempre aperti quelli ...in nero....sai che bello
 
Il vero problema è che nuovamente la Fiat ha prodotto dei modelli che non incontrano i favori del mercato e adesso si cerca di rìimediare menando mazzate sempre sui soliti. Alla Fiat le capacità e le competenze tecnologiche non mancano, manca una visione globale del mercato e di quello che effettivamente la gente vuole. Se acquisti un auto non acquisti un mezzo di trasporto per andare dal punto A al punto B ma stai acquistando una specie di "OGETTO DEL DESIDERIO"

E questo desiderio purtroppo non si accende guardando la produzione dei modelli del gruppo. Eccezion fatta per la 500.

O si torna a fare modelli emozionanti e belli, in primis con Alfa Romeo e Lanca oppure il declino è inevitabile.

Macchine come la Delta, la MiTo o la Gilietta hanno il respiro corto.

E inutile prendersela con gli operai per poi giustificare eventuali casse integrazioni ordinarie e straordinarie o chiusure di stabilimenti.

Il -40% di vendite fatto registrare a Luglio 2010 non dipende da quei tre poveri disgraziati di Melfi, ma ha cause e ragioni più profonde. O si affrontano seriamente questi temi opprue una tecnologia stravincente e straordinariamente futiristica come il Multi-air non servirà a niente su modelli economici e di basso profitto come la Panda o la Punto. Questa è una tecnologia che da dei vantaggi se applicata su modelli e marchi superiori dove una maggiorazione del prezzo è ben accetta e non sulla Panda dove il cliente è abituato a tirare sul prezzo fino all'ultimo euro fregandosene altamente del Multi-air.

Bisogni che si cambi visione perchè sono 20 anni che la Fiat non fa altro cheperdere quote di mercato a danno della concorrenza e a distruggere periodicamente quello che di buone viene fatto.
 
conan2001 ha scritto:
Gunsite ha scritto:
ma che cacchi c'entra la maggioranza o la minoranza? la legge dice che puoi scioperare ma non puoi (è scritto sul tulps leggetelo) sabotare la fabbrica o impedire agli altri di lavorare. Purtroppo sono 50 anni che i sindacati fanno quello che vogliono, picchetti, sabotaggi (piccoli o grandi), pestaggi ecc. nessuno che dica be.....
quando non ci sarà più lavoro perchè tutti delocalizzano e gli stranieri vanno da un altra parte cosa si fà, emigreremo in Egitto? :shock:

impedire e sabotare è una cosa, "convincere" con le buone è un altra.
mi sorge il dubbio che voi non lavoriate affatto in qualche fabbrica.
non siete informati sui problemi sindacali che affliggono ogni fabbrica di un certo livello.
e penso che se per caso vi capita tra capo e collo qualche aumento, ottenuto con lo sciopero da alcuni vostri colleghi, siate tutti in fila davanti alla porta dell'ufficio per restituirlo perchè ottenuto con metodi anti democratici.
suvvia ragazzi, un pò di coerenza.
ti ricordo anche che se le fabbriche delocalizzano non è di certo perchè la manodopera italiana è la più cara.
non so se sei informato ma un operaio in italia prende molto meno che in altri paesi europei le cui fabbriche si tengono cari i loro siti nazionali.
chissà perchè?

ma sei fuori come un balcone (scusa la confidenza) cosa significa convincere? poi io ci ho lavorato in fabbriche pesanti (molto pesanti, inteso come tipo di produzione e gente che ci lavorava...) e... non c'erano buone maniere
 
Gunsite ha scritto:
conan2001 ha scritto:
Gunsite ha scritto:
ma che cacchi c'entra la maggioranza o la minoranza? la legge dice che puoi scioperare ma non puoi (è scritto sul tulps leggetelo) sabotare la fabbrica o impedire agli altri di lavorare. Purtroppo sono 50 anni che i sindacati fanno quello che vogliono, picchetti, sabotaggi (piccoli o grandi), pestaggi ecc. nessuno che dica be.....
quando non ci sarà più lavoro perchè tutti delocalizzano e gli stranieri vanno da un altra parte cosa si fà, emigreremo in Egitto? :shock:

impedire e sabotare è una cosa, "convincere" con le buone è un altra.
mi sorge il dubbio che voi non lavoriate affatto in qualche fabbrica.
non siete informati sui problemi sindacali che affliggono ogni fabbrica di un certo livello.
e penso che se per caso vi capita tra capo e collo qualche aumento, ottenuto con lo sciopero da alcuni vostri colleghi, siate tutti in fila davanti alla porta dell'ufficio per restituirlo perchè ottenuto con metodi anti democratici.
suvvia ragazzi, un pò di coerenza.
ti ricordo anche che se le fabbriche delocalizzano non è di certo perchè la manodopera italiana è la più cara.
non so se sei informato ma un operaio in italia prende molto meno che in altri paesi europei le cui fabbriche si tengono cari i loro siti nazionali.
chissà perchè?

ma sei fuori come un balcone (scusa la confidenza) cosa significa convincere? poi io ci ho lavorato in fabbriche pesanti (molto pesanti, inteso come tipo di produzione e gente che ci lavorava...) e... non c'erano buone maniere

ho trovato questo, se ti può bastare.

http://www.benessere.com/psicologia/comunicazione/comcon.htm
 
conan2001 ha scritto:
Gunsite ha scritto:
conan2001 ha scritto:
Gunsite ha scritto:
ma che cacchi c'entra la maggioranza o la minoranza? la legge dice che puoi scioperare ma non puoi (è scritto sul tulps leggetelo) sabotare la fabbrica o impedire agli altri di lavorare. Purtroppo sono 50 anni che i sindacati fanno quello che vogliono, picchetti, sabotaggi (piccoli o grandi), pestaggi ecc. nessuno che dica be.....
quando non ci sarà più lavoro perchè tutti delocalizzano e gli stranieri vanno da un altra parte cosa si fà, emigreremo in Egitto? :shock:

impedire e sabotare è una cosa, "convincere" con le buone è un altra.
mi sorge il dubbio che voi non lavoriate affatto in qualche fabbrica.
non siete informati sui problemi sindacali che affliggono ogni fabbrica di un certo livello.
e penso che se per caso vi capita tra capo e collo qualche aumento, ottenuto con lo sciopero da alcuni vostri colleghi, siate tutti in fila davanti alla porta dell'ufficio per restituirlo perchè ottenuto con metodi anti democratici.
suvvia ragazzi, un pò di coerenza.
ti ricordo anche che se le fabbriche delocalizzano non è di certo perchè la manodopera italiana è la più cara.
non so se sei informato ma un operaio in italia prende molto meno che in altri paesi europei le cui fabbriche si tengono cari i loro siti nazionali.
chissà perchè?

ma sei fuori come un balcone (scusa la confidenza) cosa significa convincere? poi io ci ho lavorato in fabbriche pesanti (molto pesanti, inteso come tipo di produzione e gente che ci lavorava...) e... non c'erano buone maniere

ho trovato questo, se ti può bastare.

http://www.benessere.com/psicologia/comunicazione/comcon.htm

guarda, col mio lavoro ne ho fatti di corsi, ho conosciuto persone come il dottor lightman di lie to mie....ma nelle fabbriche usano la chiave inglese e manone gigantesche pe rirarti fuori, ....... o comunque intimidirti...
 
Gunsite ha scritto:
conan2001 ha scritto:
Gunsite ha scritto:
conan2001 ha scritto:
Gunsite ha scritto:
ma che cacchi c'entra la maggioranza o la minoranza? la legge dice che puoi scioperare ma non puoi (è scritto sul tulps leggetelo) sabotare la fabbrica o impedire agli altri di lavorare. Purtroppo sono 50 anni che i sindacati fanno quello che vogliono, picchetti, sabotaggi (piccoli o grandi), pestaggi ecc. nessuno che dica be.....
quando non ci sarà più lavoro perchè tutti delocalizzano e gli stranieri vanno da un altra parte cosa si fà, emigreremo in Egitto? :shock:

impedire e sabotare è una cosa, "convincere" con le buone è un altra.
mi sorge il dubbio che voi non lavoriate affatto in qualche fabbrica.
non siete informati sui problemi sindacali che affliggono ogni fabbrica di un certo livello.
e penso che se per caso vi capita tra capo e collo qualche aumento, ottenuto con lo sciopero da alcuni vostri colleghi, siate tutti in fila davanti alla porta dell'ufficio per restituirlo perchè ottenuto con metodi anti democratici.
suvvia ragazzi, un pò di coerenza.
ti ricordo anche che se le fabbriche delocalizzano non è di certo perchè la manodopera italiana è la più cara.
non so se sei informato ma un operaio in italia prende molto meno che in altri paesi europei le cui fabbriche si tengono cari i loro siti nazionali.
chissà perchè?

ma sei fuori come un balcone (scusa la confidenza) cosa significa convincere? poi io ci ho lavorato in fabbriche pesanti (molto pesanti, inteso come tipo di produzione e gente che ci lavorava...) e... non c'erano buone maniere

ho trovato questo, se ti può bastare.

http://www.benessere.com/psicologia/comunicazione/comcon.htm

guarda, col mio lavoro ne ho fatti di corsi, ho conosciuto persone come il dottor lightman di lie to mie....ma nelle fabbriche usano la chiave inglese e manone gigantesche pe rirarti fuori, ....... o comunque intimidirti...

sai com'è, loro quei corsi mica li hanno fatti :D :D :D
la mia ditta ci ha fatto fare un corso del genere, sono capo reparto, ed alla fine chi ci ha rimesso di più è stato il direttore.
perchè lui aveva tutti altri sistemi.
sai, il progresso!!!!!!!!!!
comunque qualcosa ha capito, gutta scavat lapidem, se ricordo bene.
 
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