<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Marchionne non ci sta | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Marchionne non ci sta

modus72 ha scritto:
dexxter ha scritto:
ma é stata una mossa politica di quei rompicxxxxx della fiom la quale organizzazione vuol far diventare questo fatto una questione nazionale quando non lo é.Inoltre é costretta -se ci saranno altri licenziamenti- a scrivere nuovamente al Presidente per evitare che ci siano operai di serie A e B

La forza di un sindacato sta essenzialmente nei numeri, è comprensibile che stiano lanciando un allarme generale.
Io poi devo ancora prendere una posizione su quanto accaduto, semplicemente perchè non credo di aver elementi sufficienti per poter dar ragione ad una delle due parti. Sono contento di vedere così tante persone che invece sappiano con certezza cosa sia accaduto e quindi possano schierarsi dalla parte dei giusti...
io parlo in generale e non potrei altrimenti visto che - del caso Fiat - non so con esattezza chi ha ragione.
 
Io sui tre la penso come multijet150.
Vorrei solo aggiungere, spero di non ricordare male, che il giudice non ha detto che i tre non hanno sabotato ma solo che la Fiat ha fatto un'azione antisindacale.
Quindi la Fiat li licenzia per il sabotaggio ed il giudice li reintegra perchè è stata un'azione antisindacale: questi sono i giudici :(

Ciao.
 
modus72 ha scritto:
dukeiiktm ha scritto:
o forse è strano il paese dove 3 "sabotatori" (e non scioperanti) vengono elevati al rango di martiri da quelli come te.......fosse successo in germania credi che il giudice del lavoro li avrebbe reintegrati?
Ripeto: sono contento che siate così certi che questi effettivamente abbiano "sabotato" senza avere il minimo dubbio che siano invece strumentali al lancio, da parte del costruttore, di un chiaro messaggio a tutti gli altri dipendenti, alla politica, ai sindacati...

Il messaggio è chiaro.... :rolleyes:
 
bisogna mettersi in testa che quando c'è uno sciopero chi va a lavorare lo fa a suo rischio e pericolo.
è capitato anche da me qualche anno fa che il 90 % era in sciopero ed il 10% voleva andare a lavorare.
se si è in democrazia si rispetta la maggioranza.
altrimenti per colpa di quei 10 salta tutto il mio sciopero che per chi non lo sapesse per il lavoratore è una perdita.
alcuni di quei dieci sono andati in ufficio a piangere perchè hanno famiglia e dovevano tirare a fine mese ma la direzione ha loro risposto che non voleva casini e quindi di rispettare la maggioranza.
per la cronaca abbiamo poi scoperto che un paio di questi tizi che non riuscivano ad arrivare a fine mese avevano il loro bell'abbonamento a sky, una quarantina di euro all'epoca, cosa che, se uno sta quasi per patire la fame, si guarderebbe bene di fare.
naturalmente lo sciopero ha avuto successo e ci siamo portati a casda molto più di quello che abbiamo perso in quelle otto ore.
e da quella volta tutto quello che abbiamo ottenuto l'abbiamo fatto senza scioperare.
ripeto, lo sciopero deve essere approvato in assemblea dalla maggioranza dei lavoratori presenti.
è per questo che sarebbe bene andare alle assemblee.
altrimenti è come chi si lamenta di berlusconi e non è andato a votare.
 
conan2001 ha scritto:
bisogna mettersi in testa che quando c'è uno sciopero chi va a lavorare lo fa a suo rischio e pericolo.
è capitato anche da me qualche anno fa che il 90 % era in sciopero ed il 10% voleva andare a lavorare.
se si è in democrazia si rispetta la maggioranza.

No scusa adesso qui si sta passando ogni limite di follia....adesso cos'è se l'assemblea decide a maggioranza di fare sciopero chi non è d'accordo HA L'OBBLIGO DI SCIOPERARE?
ma cos'è legge del nuovo parastato sindacale?
la maggioranza va rispettata?Sono quindi obbligato ad iscrivermi alla CGIL o alla FIOM?
E se vado a lavorare lo faccio a mio rischio e pericolo?
ma ti rendi conto di quello che hai scritto?
A casa mia se durante uno sciopero mi reco sul posto di lavoro NON violo alcuna legge, al contrario la viola chi con la forza MI IMPEDISCE di lavorare :? ma qua in italia stiamo di nuovo cercando di ribaltare il concetto :rolleyes: :rolleyes:
a sto punto tanto vale che compri il giornale (ehm oddio giornale) "lotta comunista" che ogni tanto volenterosi "compagni" che vivono nel secolo scorso vendono fuori dai cancelli della mia fabbrica i cui contenuti sono perfettamente in linea con i fatti....della rivoluzione d'ottobre :cry: :cry: :cry:
 
dukeiiktm ha scritto:
conan2001 ha scritto:
bisogna mettersi in testa che quando c'è uno sciopero chi va a lavorare lo fa a suo rischio e pericolo.
è capitato anche da me qualche anno fa che il 90 % era in sciopero ed il 10% voleva andare a lavorare.
se si è in democrazia si rispetta la maggioranza.

No scusa adesso qui si sta passando ogni limite di follia....adesso cos'è se l'assemblea decide a maggioranza di fare sciopero chi non è d'accordo HA L'OBBLIGO DI SCIOPERARE?
ma cos'è legge del nuovo parastato sindacale?
la maggioranza va rispettata?Sono quindi obbligato ad iscrivermi alla CGIL o alla FIOM?
E se vado a lavorare lo faccio a mio rischio e pericolo?
ma ti rendi conto di quello che hai scritto?
A casa mia se durante uno sciopero mi reco sul posto di lavoro NON violo alcuna legge, al contrario la viola chi con la forza MI IMPEDISCE di lavorare :? ma qua in italia stiamo di nuovo cercando di ribaltare il concetto :rolleyes: :rolleyes:
a sto punto tanto vale che compri il giornale (ehm oddio giornale) "lotta comunista" che ogni tanto volenterosi "compagni" che vivono nel secolo scorso vendono fuori dai cancelli della mia fabbrica i cui contenuti sono perfettamente in linea con i fatti....della rivoluzione d'ottobre :cry: :cry: :cry:

non è che hai l'obbligo.
devi rispettare la decisione della maggioranza.
in democrazia è così, di solito.
se poi tu sei un valente oratore e riesci a convincere la maggioranza dell'assemblea a votare contro lo sciopero meglio per te.
sai cosa succede se chi è in minoranza non rispetta le decisioni della maggioranza?
in ogni campo, non solo in campo sindacale.
lascia stare la cgil e la fiom che mi stanno sui gangheri già di suo.
in qualsiasi assemblea, anche quella che fanno i padroni ci si adegua a quanto decide la maggioranza.
alla fine se lo sciopero è servito ad esempio per un aumento, non è che tu vai in ufficio e lo rifiuti, vero?
tornando al caso fiat è ovvio che se quei tizi hanno sabotato qualcosa debbano essere puniti ma questo spetta alla fiat dimostrarlo.
e col primo giudice sembra che non ci siano riusciti.
 
agguingo che se non ti vanno i giornali dei tuoi compagni ci sono anche altri sindacati che non hanno quelle idee.
cerca di collaborare con loro e vedrai che staremo tutti meglio.
rivedi quello che sta succedendo in fiat.
gli opposti estremismi, con buona pace di marchionne, sono sempre nocivi.
alla fiat avevano mille sistemi per togliersi dai piedi tutti quelli della fiom ma, siccome finora gli è sempre andato bene così adesso non possono lamentarsi.
chi è causa del suo mal pianga se stesso.
 
la mia personale opinione è che questa faccenda sia volutamente enfatizzata da entrambe le parti , soprattutto che da parte aziendale ci sia voglia di dare un esempio o se preferite un giro di vite .Soprattutto che da parte imprenditoriale ci sia la curiosità di vedere come va a finire la vertenza melfi che se vinta porterebbe confindustria e governo a voler rivedere lo statuto dei lavoratori
non conosco il clima dentro le fabbriche fiat , non so come lavorino quelli iscritti alla fiom , a mio modesto avviso la fiom ha i padroni che si merita e la fiat i sindacati che si merita.
IL problema fiat cmq non è il personale, il problema fiat sono stati alcuni vertici fiat del passato e la loro proprietà
 
dexxter ha scritto:
MultiJet150 ha scritto:
ferrets ha scritto:
questa vicenda ha rotto, ne parlano tutti i TG 2 volte o più al giorno... :?

Ma dove vivi, questa vicenda non è confinabile al solo fatto che tutti conosciamo che di per se è abbastanza comico,
Inoltre, cosa vuoi che ti mandino in onda, il teatrino della politica ??? Mentre il paese va a rotoli loro litigano su questioni inutili e ridicole e nonostante tutto, continuando a vivere nel privilegio della casta con redditi e ........ da sceicchi.
Mentre quei 3, ho il sospetto che pagheranno amaramente per il loro gesto. Poveracci.
poveracci un corno; non si siano accorti che il vento é cambiato? quindi se la prendano con se stessi o coi vertici della fiom. Questi o saranno licenziati o saranno "mobbingzati" che é forse peggio.

Probabilmente quando riaprono i talk show, quei tre saranno ospiti in tutte le trasmissioni, (Santoro, ecc.) e guadagneranno una barca di soldi. Alla faccia di quelli che stavano a lavorare in fabbrica.
 
morenoro ha scritto:
Probabilmente,con la notorietà che stanno avendo,quei 3 operai andranno o all'isola dei famosi,o ospiti fissi da Santoro in qualità di difensori della classe operaia.....personalmente credo che quando un operaio svolge le sue mansioni con competenza e responsabilità,nessuno vorrà mandarlo a casa,anzi......

Questo caso non è riconducibile ai buoni o cattivi rapporti tra datore di lavoro e un suo collaboratore in generale, oppure alle logiche individuali.

Qui si sta consumando un atto di una commedia il cui titolo potrebbe essere: "la rivoluzione industriale del 3° millenio" . Peccato che la Regia e gli interpreti non stanno operando con lo stesso copione !

Da una parte, gli utili d'impresa e dall'altra, i diritti acquisisti. NON POTRANNO MAI INCONTRARSI neanche a metà strada.
 
lumachina0505 ha scritto:
Certo leggendo le vostre risposte si capisce quanto l'Italiano sia ormai completamente "appecoranato" al potere politico e industriale che ha fatto la fine del "cane di Mustafà" :D

http://www.youtube.com/watch?v=6usjnDNZQ6E

D'altronde 15 anni di dittatura televisiva non sono pochi e ora si raccolgono i frutti :D

saluti

Mi permetto di aggiungere che ci sono intere generazioni, cresciute, in passato, davanti alla televisione e in tutto il mondo.

E' una certa TV SPAZZATURA che produce questi danni. Infatti oggi, generalizzando, le professioni più ambite in Italia sono: fare le veline e i calciatori.

Negli anni 60, se chiedevi ad un ragazzino/a, cosa vorresti fare da grande, ti rispondevano: L'astronauta, l'ingegnere, la professoressa, il pompiere, il pilota d'aereo, l'attore/attrice, il medico, il poliziotto, il bancario ..... ecc. Insomma, tutti ti elencavano una professione secondo le loro inclinazioni e/o aspirazioni.

Soprattutto, se poi aggiungevi e quanto vorresti guadagnare ? Nessuno considerava il danaro come un diritto acquisito e unico obiettivo da perseguire, quasi tutti rispondevano dicendo: spero di diventare un bravo ........ e quindi di guadagnare molto bene. Quindi, era come avere già chiaro il concetto di meritocrazia. Oggi, alla stessa domanda, le risposte sono solamente: veline e calciatori o comunque professioni riconducibili al mondo dello spettacolo o della notorietà e senza porre la seconda domanda, aggiungono loro stessi: "allo scopo di diventare ricchi". Da li si capisce che si da per scontato che non devi dimostrare niente, arrivi e diventi ricco, i meriti sono un retaggio del passato, oggi basta qualche conoscenza, un po' di furbizia oppure sesso e sei arrivato. Eppure, tutti, sono stati davanti alla TV.
 
kanarino ha scritto:
dexxter ha scritto:
'La gravità delle accuse che ho sentito muovere verso la Fiat mi ha costretto a cambiare radicalmente il testo del mio discorso'. Lo ha detto l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, al Meeting di Cl di Rimini, riferendosi al caso Melfi. 'In Italia abbiamo paura di cambiare - ha aggiunto Marchionne, paragonando l'avventura americana con Chrysler alla situazione italiana di Fiat - ma un cambiamento è necessario per poter competere'.

'Basta con la lotta padroni-operai'
'Non siamo più negli anni '60' e occorre 'abbandonare il modello di pensiero' che vede una 'lotta fra capitale e lavoro e fra padroni e operai'. Il numero uno di Fiat invoca un nuovo patto sociale per far tornare competitiva l'azienda del Lingotto. 'Fino a quando non ci lasciamo alle spalle vecchi schemi non ci sarà mai spazio per vedere nuovi orizzonti - dice Marchionne -. Forse in Italia ci manca la voglia e abbiamo paura di cambiare'.

'La Fiat perde solo in Italia'
'L''unica area del mondo dove il gruppo Fiat è in perdita è in Italia', rammenta Marchionne sottolineando che 'per questo è nato il progetto Fabbrica Italia per riportare gli stabilimenti su livelli competitivi'. La Fiat 'è l'unica azienda disposta ad investire 20 milioni di euro in Italia, ma questo sforzo viene visto da alcuni con la lente deformata del conflitto'.
secondo me ha ragione.

Certo che ha ragione e da vendere, l'ho sempre detto che siamo un paese anomalo.
 
GregC5 ha scritto:
dukeiiktm ha scritto:
lumachina0505 ha scritto:
Strano questo paese, chiunque voglia far rispettare leggi, regole, contratti e sentenze diventa automaticamente un rompicoglioni.

Grazie Silvio :D

o forse è strano il paese dove 3 "sabotatori" (e non scioperanti) vengono elevati al rango di martiri da quelli come te.......fosse successo in germania credi che il giudice del lavoro li avrebbe reintegrati?

Forse serebbe necessario appurare i fatti prima di parlare a vanvera.
Per adesso il fatto é una sentenza che da ragione agli operai.
Povera Italia :cry:

Esatto è la normale evoluzione di una vertenza sindacale ,,,,,,,,,,, purtroppo la fiom l'ha buttata sul penale, è questo dettaglio che credo farà appesantire notevolmente gli aspetti. Se fosse rimasta solamente a livello civile, probabilmente una mediazione tra le parti, oggi, sarebbe già avvenuta, anche su invito del giudice.
 
lumachina0505 ha scritto:
dukeiiktm ha scritto:
lumachina0505 ha scritto:
Strano questo paese, chiunque voglia far rispettare leggi, regole, contratti e sentenze diventa automaticamente un rompicoglioni.

Grazie Silvio :D

o forse è strano il paese dove 3 "sabotatori" (e non scioperanti) vengono elevati al rango di martiri da quelli come te.......fosse successo in germania credi che il giudice del lavoro li avrebbe reintegrati?

Evidentemente il giudice aveva gli elementi in mano per giudicare, non hanno sabotato quindi vanno reintegrati, tu invece ho l'impressione che parli a sproposito e senza avere prove per giudicare. saluti

E' solamente tecnicismo, visto che in un'azienda di quelle dimensioni, non è possibile licenziare senza giusta causa, qualsiasi giudice, sentite le parti e tentata la riconciliazione, in prima battuta, non può fare altro che ordinarne il reintegro nel posto di lavoro. Evidentemente, poi gli attori, anziché andare alla mediazione, dove comunque tutto è possibile, hanno preferito accendere le luci della ribalta. In ogni caso, bisognerebbe sentire un esperto addetto ai lavori, questa è la mia personale interpretazione.
 
Gunsite ha scritto:
io mi chiedo se lavorate e dove.... io che ho già passato gli anta e ho lavorato per grosse multinazionali italiane e no ho una vasta casistica (sperimentata sulla pelle) di scioperanti sabotatore, che impediscono a me che voglio lavorare di entrare in fabbrica, che impediscono a chi passa sulla pubblica via di circolare che portano fuori di peso i dirigenti....mai che siano stati sbattuti dentro (in certi casi ci sono reati penali, dal sequestro alla violenza privata) perchè? semplice i giudici del lavoro tendono a passare sopra a tutto quando si tratta di dipendenti ed in specie quando sono sindacalisti.......
comunque contenti voi, avanti così le ditte che possono vanno in polonia serbia o dovunque principalmente per questi motivi, il costo della manodopera è spesso secondario, certo può avere un suo peso ma vi assicuro che i principali motivi sono, uno quello di cui sopra e due l'avere a che fare con le istituzioni ed i politici italici.....

Hai ragione, infatti, quanto può incidere la pura manodopera sul costo finale di una FIAT Panda o 500 fabbricate in Polonia ? A conferma, la FIAT PANDA dovrebbe tornare in Italia e il problema dei mille ? in più a Termini Imerese sulle Ypsilon erano dovuti principalmente alla posizione geografica e non alla voce costo degli stipendi essendo esattamente gli stessi di Mirafiori.
 
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