precis ha scritto:
...i fendinebbia li pagano.... e li usano! A sproposito! Noto che stanno tornando di moda...
Al di là delle motivazioni esibizionistiche, tutt'altro che rare, c'è innegabilmente la moda di accendere tante più luci possibile, indipendentemente dalle condizioni di visibilità; una moda che è figlia dell'andazzo generale, dell'isteria collettiva dilagante degli ultimi anni. Non molto tempo fa andare in giro sotto il sole con le luci accese, specie se fari notturni, voleva dire essere un pi.rla, cucinatore di fanali e sprecatore di lampadine e di energia ed era addirittura passibile di contravvenzione. Poi è diventato lecito e facoltativo, poi è diventato obbligatorio e oggi se ti comporti in tal modo non sei più un pi.rla ma un ammirevole paladino della sicurezza e della qualità della vita, che saggiamente persegue tali nobili obiettivi rendendosi più visibile.
Alcuni, per sentirsi ancora più meritevoli, si rendono ancora più visibili (cosa innegabile) accendendo gli anabbaglianti anche se l'auto dispone delle luci diurne oppure accendendo gli antinebbia anteriori. Altri, ancora più avanti, accendono anche i retronebbia (o li collegano in parallelo, magari con effetto stroboscopico, alle luci di stop). Qualche retrogrado incosciente, come il sottoscritto, non li apprezza affatto, ma loro forse sono gli anticipatori di un mondo migliore, più illuminato. Certamente si considerano tali.
A me sembra invece un andazzo in qualche modo isterico, una specie di pozzo senza fondo, un meccanismo perverso che alimenta se stesso, come la dipendenza da sostanze (alcool, droghe, farmaci...) o da abitudini e vizi (gioco d'azzardo, violenze sessuali...). Chi ne è colpito mai raggiunge una permanente sensazione di sazietà e soddisfazione, perché la sua gratificazione sta proprio nell'aumento graduale delle dosi.